La corrispondenza tra Francia e Toscana negli anni 1850.
Gli anni 1850 vedono stabilita una semplificazione delle tariffe e delle modalità d’instradamento tra i due paesi.
(Fino alla convenzione franco-toscana di marzo 1851, la convenzione franco-sarda acconsentava gli scambi di corrispondenze tramite le poste sarde, con bolli sardi di transito).
Con questa convenzione del marzo 1851, le lettere tra Francia e Toscana potevano ormai essere spedite (articoli 1 e 2) :
- via di terra, in plico chiuso (senza bolli di transito dunque) attraverso il territorio sardo, o
- via di mare, con bastimenti di companie di Stato o navi mercantili.
La tariffa era stabilita a 60 centimes (*) per 7,5 grammi (35 centesimi + 25 di diritto di transito per mare o terra) negli articoli 15 e 16.
Il mittente poteva precisare sulla soprascritta il suo scelto d’instradamento, altrimenti la posta francese doveva adoperare il modo il più veloce, ma l’abitudine rimaneva talvolta d’inoltrare le lettere dalla Francia del Nord via di terra, e dalla Francia del Sud via di mare… quello chè non prevedeva più l’annuario postale :
(*) : dal luglio 1859, tariffa sarda di 50 c.
Ecco dunque due letterine…
VIA DI TERRA
Da Parigi per Firenze, spedita il 15 febbraio 1854. I francobolli (40 c. + coppia di 10 c.) « Empire non dentelés » sono annullati col bollo « grossi punti » in azzurro.
A tergo, bollo Firenze del 21 febbraio 1854 : 6 giorni di percorso. Si puo’ pensare a un inoltro via di terra : Lione – passaggio attraverso gli Alpi poi gli Stati sardi, ad un’epoca alla quale le reti ferroviarie non sono ancora tanto sviluppate.
(rappresentazione un po' ottimista negli anni 1840 !)
VIA DI MARE
Interessante quella, non tanto per l’affrancatura (3 x 20 centesimi, il francobollo il più comune !) ma per la doppia via di mare !
Spedita da l’isola di Corsa : scrita il 22, imbuccata a bordo del vapore della compania Valery (partenza da Ajaccio per Marsiglia ogni martedi’), è stata bollata in arrivo a Marsiglia « AJACCIO / 23 FEVR. 59 / BAT(eau) A VAP(eur) ».
Di là, fu imbarcata il 24 febbraio 1859 a bordo del vapore Vatican della linea regolamentare d’Italia : sosta a Genova il 25, a Livorno il 26 : bollo poco leggibile a tergo in azzurro.
In questo caso, tre giorni di percorso. Ecco una cartina (fondo dal atlante Garnier del 1861)…
Al interno della lettera, infine, un’ osservazione chè ci rammenta che spedire corriere a quell’epoca era sempre tributario dei ritmi dei vettori postali :
« ti scrivo al momento della partenza del corriere del martedi’. E’ il momento dove sono il più occupato (…) ».
Laurent

Il vapore "Vatican", ed il porto di Livorno a quell'epoca :