Stato Pontificio - Bolli a secco dei subappaltatori postali

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nicolabar
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Iscritto il: 5 gennaio 2012, 15:16

Stato Pontificio - Bolli a secco dei subappaltatori postali

Messaggio da nicolabar »

buongiorno....ed auguri a tutti....

...mi è capitata questa lettera...che risulterebbe scritta a Roma nel settembre del 1800 e diretta a Rieti...

...sulla lettera risulta "impresso" un segno....che ovviamente compare di riflesso anche all'interno.....


...qualcuno sa dirmi di cosa si tratta?....è un segno di posta?....


grazie a tutti

ciao ciao... Ciao: Ciao:
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ari
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Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
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Re: Segno "impresso"

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:

Non so aiutarti pero' sarebbe interessante vedere il documento fronte e retro nella sua interezza. ;-)
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Erik
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Iscritto il: 13 luglio 2007, 10:42
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Re: Segno "impresso"

Messaggio da Erik »

Ciao nicolabar,
condivido l'auspicio di siska di poter vedere il documento nella sua interezza :-)
I bolli a secco erano usati nello Stato Pontificio dai cosiddetti subappaltatori postali.
All'epoca il servizio postale statale si svolgeva lungo le strade principali, che erano chiamate "Strade Corriere".
Le località che non si trovavano lungo queste strade dovevano organizzarsi autonomamente per andare a consegnare e ritirare la posta presso uno degli uffici serviti dallo Stato, che provvedeva poi all'inoltro verso tutte le destinazioni.
Questo servizio locale veniva svolto da pedoni, cavallari o vetturali che erano stipendiati dal comune ed erano chiamati, appunto, subappaltatori postali.
Era loro uso marcare la corrispondenza con dei bolli a secco per segnalare il loro intervento, uso che si mantenne dalla fine del '500 fino (più o meno) alla prima decade dell'800. In molti casi (o forse in tutti, almeno per certe località e certi periodi) il bollo veniva utilizzato anche per indicare l'ammontare della tassa da pagare da parte del destinatario: 1 bollo = 1 baiocco; 2 bolli = 2 baiocchi, e così via.
FA era il bollo di un subappaltatore che trasportava la posta da Terni (ufficio statale) a Rieti e viceversa.

Ciao:
S T A F F

Enrico Carsetti
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Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003

Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute


"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
nicolabar
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Iscritto il: 5 gennaio 2012, 15:16

Re: Segno "impresso"

Messaggio da nicolabar »

ecco le scansioni... :)
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luigidinarni
Messaggi: 68
Iscritto il: 28 gennaio 2008, 17:10

Re: Segno "impresso"

Messaggio da luigidinarni »

Buonasera,
il bollo a secco FA appartiene ad un subappaltatore che trasportava la posta da Terni a Rieti come già detto da Erik, lo conosco utilizzato dagli ultimi anni del 1700 e fino al 1803. E' uno dei bolli a secco più belli dell'Umbria, piuttosto comune e sempre bene impresso.
luigidinarni Ciao: Ciao:

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