I De la Rue al microscopio

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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

Ciao Adriano, come ho scritto precedentemente, seguo attentamente e plaudo al lavoro che state facendo :clap: :clap:. E' estremamente interessante osservare i dettagli del disegno e le diversità nella stesura dell'inchiostro.

Come si vede dalle immagini dei lobi dell'orecchio reale, i Torino sono stampati con un inchiostro più fluido che mette meglio in risalto la continuità delle linee del disegno. Più fluido significa che si distribuisce meglio sulla superficie di stampa e defluisce un po' sui bordi del tratto.

Per quello che io ho potuto verificare, una cosa è certa il conio di ciascun valore è rimasto lo stesso per tutto il periodo di tiratura (Londra - Torino) ovviamente escluso il 15 c (coni differenti per I II e III tipo) . Le tavole (piombo rivestito di rame) all'inizio della tiratura torinese erano state prodotte a Londra in seguito sono state sostituite con tavole di produzione torinese.

E' indubbio che a Torino i responsabili della qualità della stampa (guardando più con il lentino :lente: e meno facendosi condizionare dal fascino dello sfumato londinese :f_love: ) hanno puntato a rendere il più netto possibile il tratto del disegno. Questo si è ottenuto, oltre che aumentando la fluidità degli inchiostri, anche aumentando la pressione di stampa.

Con una maggiore pressione di stampa quello che si ottiene è uno schiacciamento della superficie del rame, che determina l'ispessimento delle linee inchiostrate e la riduzione delle linee bianche (vuoti).

La stessa cura del dettaglio a spinto la produzione delle tavole ad una maggiore pressione nella produzione delle impronte della tavola, con gli stessi effetti sul tratto descritti prima.

Detto questo, per esplicitare un mio pensiero maturato in tante osservazioni e dibattiti precedenti, reputo che lo studio meriti certamente di essere approfondito soprattutto per indagare sulle caratteristiche del disegno e sulle differenze di riporto (quelle sì potrebbero differenziare la produzione londinese da quella torinese, dipendendo dalle tavole e non dai coni).

Su questa serie, grandi errori di riporto non sono mai riuscito a trovarli ma sono convito che con questo studio si potranno trovare caratteristi del disegno e variazioni di posizione che potrebbero rilevarsi molto interessanti filatelicamente.

Siccome sono abituato a parlare con le immagini a titolo di esempio vi mostro due varietà di riporto su Fb ottocenteschi (segnatasse da 5 Lire) che sono riuscito ad individuare.
Seg 5 Lire var-rip 2.jpg
Seg 5 Lire var-rip 2 part 3.jpg
Seg 5 Lire var-rip 2 part 2.jpg
Seg 5 Lire var-rip 3 R.jpg
Seg 5 Lire var-rip 3 part1.jpg
Seg 5 Lire var-rip 3 part2.jpg


Ovviamente qui si tratta di una variazione macroscopica, penso che noi possiamo certamente trovare sui DLR variazioni più piccole ma ripetitive ed altrettanto interessanti.

Ciao: Ciao: michele
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SerenissimaVe56
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Ciao Michele Ciao: , ci auguriamo ci siano tanti inserimenti di immagini :pray: , quanti più possibili , perchè solo verificando un grande numero di esemplari si può tentare a mio parere di raggiungere l'obbiettivo di trovare dei particolari che siano significativi per la identificazione di posizioni di tavola ed anche della tiratura . Interessanti le tue "scoperte" sui segnatasse , stavo già pensando ( non adesso ) di aprire un post sulla distinzione tra le tirature , la prima del 1870 e avanti col 1890 che non sono anch'esse facilmente distinguibili come la DLR , e che potrebbero essere oggetto di studio discussione e di un altro simpatico passatempo :ko: ....
Tornando alle verifiche che stiamo facendo sul 30 centesimi , dopo aver vagato per il francobollo col ms a caccia di particolari , alla fine ho buttato l'occhio sui rosoni laterali . Si nota il differente aspetto che hanno i rosoni dei Londra rispetto a quelli dei Torino , nei quali il disegno ha i contorni netti e la sagoma è molto ben definita , mentre nei rosoni dei Londra la sagona del disegno è confusa con i contorni che appaiono "sfuocati" a causa del colore bianco che spesso più che un disegno sembra una macchia di colore .

I rosoni dei Londra
30 cent rosone LONDRA.jpg

I rosoni dei Torino
30 cent rosone TORINO.jpg


Ciao: Ciao:
Adriano
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lingo
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Michele, ti ringrazio per l'illuminante intervento che mi porterà ad effettuare delle verifiche un attimino diverse da quelle che ho fatto sino ad oggi.

mikonap ha scritto: indagare sulle caratteristiche del disegno e sulle differenze di riporto (quelle sì potrebbero differenziare la produzione londinese da quella torinese, dipendendo dalle tavole e non dai coni).


Per differenze di riporto possiamo intendere qualcosa di simile a quanto presenta nell’ornato il 10 centesimi in allegato ?
A presto
Pasquale
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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

lingo ha scritto:...

Per differenze di riporto possiamo intendere qualcosa di simile a quanto presenta nell’ornato il 10 centesimi in allegato ?


Ciao Pasquale, certo quella che presenti nell'immagine di sinistra potrebbe essere una varietà di riporto, ma per esserne certi bisogna riscontrarla in almeno un altro esemplare (più di uno se la forma dell'irregolarità non è parcicolarmente caratteristica) e questa deve apparire topologicamente uguale (più o meno impressa ma con una geometria e una posizione paragonabili) e sopratutto andrebbe riscontrato oltre a questa variazione primaria se esistono variazioni secondarie che rendono la varietà e quindi la sua posizione nel foglio inconfondibile. Per capirci un po' quello che ho inteso mostrarvi nelle immagini precedenti.

Ciao: michele
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maupoz
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

SerenissimaVe56 ha scritto:Ho preparato una verifica dell' orecchio del Re come abbiamo già fatto per il 5 ed il 10 centesimi , queste sono le immagini :
L' orecchio dei Londra L' orecchio dei Torino
Mi sembra che sia per forma che per dimensioni non ci siano differenze significative tra le due tirature , forse nei tratti qualcosa di differenza si vede in quanto nei Londra la tratteggiatura è meno completa , ma anche qui la differenza non è così importante. Adriano



Adriano Ciao: Ciao:

"a sensazione" per il 30 centesimi ci sono esemplari nel quale l'orecchio sembra proprio un orecchino (... ben delineato e bello tondo ... per capirci...)

allego questo che mi pare esempio pertinente, nei prossimi giorni "recupero" qualcuno dei miei...


30 c..jpg



Ciao: Ciao:
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buongiorno a tutti Ciao: , perdonatemi se metto giù due concetti in maniera banale :

- cerco una diversità in un mio francobollo
- inserisco la immagine della diversità diciamo a 600 DPI in un database comune ( come e dove lo realizziamo ?)
- vado a controllare periodicamente nel database gli esemplari inseriti da altri amici e vedo se ne ho uno anch'io di uguale/simile
- lo segnalo ( a chi ? )
- si ufficializza la diversità ( dopo quanti "ritrovamenti" ?)
- si cerca di abbinare il francobollo con la diversità ad una posizione / tiratura
- ........altro ?

Non è difficile :-)) !

Con Pasquale Ciao: facciamo grosso modo così , verificando delle particolarità che se comuni ad entrambi sono considerate , se presenti in percentuale ragionevolmente significativa , quali possibili elementi di distinzione tra le due tirature .


Scusami Maurizio Ciao: , se ho capito bene gli esemplari con orecchino che hai notato sono altri da quelli che ho postato io , è giusto ?

Ciao: Ciao:
Adriano
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maupoz
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

Adriano Ciao: Ciao:

sì, sono altri, quelli della quartina che ho inviato prima


30 c. certificato.jpg



e qualcuno dei miei che posterò nei prossimi giorni.

In alcuni esemplari, come ho detto, l'orecchio appare ben rotondo, sembra proprio un orecchino.
In particolare, la parte superiore del lobo, che di norma è "diritta" (l'ho indicato in rosso sul valore da 5 cent) , in alcuni del 30 cent è molto più arrotondata .... ma vedo anche nel 60 c. :lente: :lente:

le immagini dei fb da 5 e 60 cent le ho prese da quelle inserite da Pino nel post "storico" ....più sopra ..... De La Rue .... ancora


cliccando sopra si ingrandisce

DLR orecchio confronti.JPG


Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buonasera a tutti Ciao: , ho pensato di inserire questa particolarità con un pò di dubbi essendo essa non completamente rappresentata negli esemplari che ho analizzato ( e per questo motivo ho effettuato la scansione di tutti ) . La particolarità consiste nel maggiore spessore delle due cornici bianche del lato verticale destro della DLR Londra rispetto alla tiratura di Torino . Sulla DLR Londra su 5 esemplari che ho potuto verificare tutti hanno le cornici con lo spessore maggiore dei Torino , sulla tiratura di Torino invece su 10 esemplari verificati , 7 hanno spessore minore e gli altri 3 spessore che al mio occhio è dubbio e che ho considerato come non rispettanti la particolarità . Confido nell'aiuto di Pasquale Ciao: che quando potrà effettuare le sue verifiche sarà determinante per decidere se considerare la particolarità valida oppure no .

Lo spessore delle cornici dei Londra
30 cent lati LONDRA.jpg

Lo spessore minore delle cornici dei Torino
30 cent lati TORINO1.jpg

Lo spessore dubbio dei Torino
30 cent lati sbarre TORINO2.jpg



Aggiungo un esemplare arrivato ieri....
Lo spessore delle cornici dell' Estero
30 cent lati estero nuovo.jpg


Mi sembra più simile alle cornici dei Londra che a quelle dei Torino.....

Pasquale , quando puoi ......... :-)

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Sui miei 30 centesimi quanto hai rilevato non è sempre riscontrabile, così come si evince dalle immagini allegate.
La differenza di spessore delle linee, la bordatura ed altre particolarità che al momento abbiamo trovato possono essere la conseguenza, così come già esposto da altri utente, dell’utilizzo di qualità di inchiostri di diversa consistenza e proprietà per le due tirature (probabile utilizzo di inchiostri più fluidi e forse più abbondanti per i “torinesi”) e dalla probabile maggiore pressione esercitata sulla carta dalle macchine per la stampa dei francobolli di Torino . Tali particolarità sicuramente potranno essere di aiuto per riconoscere le due tirature ma, a mio modesto avviso, non potranno mai dare la sicurezza della loro appartenenza ad una della due tirature e la dimostrazione l’abbiamo avuta quando abbiamo riscontrato le particolarità di entrambe le tirature su esemplari in coppia od in quartina.
Ritengo che per poter andare avanti in questo studio, dovremmo in primis accertare l’attendibilità di quanto evidenziato da Michele (mikonap) , ossia che per la realizzazione delle tavole DLR e torinesi si sia utilizzato un unico conio per ciascun valore e successivamente ricercare le differenze dei “riporti” presenti sulle tavole, ma visionando l’ultima immagine che ho postato, la vedo dura !!!!!
A presto
Pasquale
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

lingo ha scritto: ...

Ritengo che per poter andare avanti in questo studio, dovremmo in primis accertare l’attendibilità di quanto evidenziato da Michele (mikonap) , ossia che per la realizzazione delle tavole DLR e torinesi si sia utilizzato un unico conio per ciascun valore e successivamente ricercare le differenze dei “riporti” presenti sulle tavole, ma visionando l’ultima immagine che ho postato, la vedo dura !!!!!
A presto
Pasquale


Cosa è successo quando si è rifatto un conio lo possiamo vedere nel caso del 15c

15c e 20 su 15 I tipo.jpg


Il conio con cui si sono prodotti questi due Fb si ruppe e si decise di produne uno nuovo II tipo riconoscipile da quattro puntini nella cornice ovale, successivamente se ne è fatto un altro III tipo riconoscibile da 12 puntini (4 nella cornice ovale, più piccoli dei precedenti, e 8 nell'ornato).

15 II e III tipo v3 aff.jpg


Come ricordiamo l'effige con le righe del fondo venivano impresse con un punzone, poi sull'acciaio ancora non temprato s'incidevano le scritte e l'ornato e qualche ritocchino all'effige reale, poi si bloccava tutto temprando l'acciao.

Anche se probabilmente l'incisione venifa effettuata con un pantografo che rimpiccioliva un'immagine più grande (l'effige è più piccola dell'attuale moneta da 1c) era impossibile realizzare un'ornato identico. Infatti le differenze, oltre che dai puntini, sono evidenti nella forma della palmetta e degli altri elementi dell'ornato.
15 II e III tipo part.jpg


Ovviamente se proviamo a sovrapporre le due immagini queste non coincidono, sia allineandoli rispetto all'asse verticale (1) o riallinendoli ripetto ai singoli angoli (2)
15 II e III tipo v3 Int.jpg
Conf angolo alto des.jpg
Conf angolo basso des.jpg


mentre quelle del 15c e del 20 su 15c coincidono perfettamente - stesso conio - clicca per ingrandire e verificare
15c e 20 su 15 I tipo sovr.jpg

Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Ciao Pasquale e Michele Ciao: , sto proprio avendo la conferma che i miei 30 centesimi sono come particolarità l'opposto di quelli di Pasquale, quasi sempre . Negli altri valori ci trovavamo abbastanza . A riguardo dei riporti e delle particolarità vorrei postare ora dopo aver letto l'ultimo intervento di Pasquale una cosa che stavo preparando e che ho voluto finire per inserirla subito .
Verificando la tiratura di Torino ho osservato che sulla cornice dell'ovale all'altezza della gamba di sinistra della lettera M , c'è una falla di stampa che si ripete su tutti gli esemplari compreso quello per Estero . Andando a verificare gli esemplari della DLR Londra pensavo di trovare con parecchia probabilità una diversa situazione , magari la assenza della falla , invece su tutti i Londra verificati compreso il Menabrea ho trovato la stessa falla di stampa . La unica differenza è che nella tiratura di Torino la larghezza della falla è minore rispetto alla DLR Londra probabilmente per la maggiore inchiostrazione e pressione di stampa che aumenta la superficie della stampa stessa , in fin dei conti stiamo parlando di dimensioni molto piccole !
Normalmente sugli esemplari che ho sinora verificato soprattutto nella cornice dell'ovale queste piccole falle di stampa hanno posizioni diverse da esemplare a esemplare anche all'interno di una stessa tiratura. Abbiamo trovato in precedenza (l' ha trovata Pasquale) un'altra falla di stampa che abbiamo riscontrato nella cornice dell'ovale all'altezza della lettera C di Centesimi . Abbiamo per due casi di falle di stampa due diversi riscontri :

- La falla di stampa sopra la lettera C è presente solamente nella DLR Londra
- La falla di stampa all'altezza della lettera M è presente su entrambe le tirature e anche sull'esemplare per l'Estero .

Falla di stampa sopra M nei Londra
30 cent falla M LONDRA.jpg

Falla di stampa sopra M nei Torino
30 cent falla M TORINO.jpg

Falla di stampa sopra M per l'Estero
30 cent falla M estero.jpg


Perchè due diversi risultati per una situazione analoga ? Sono stati effettuati dei ritocchi al conio che hanno riguardato solo la falla sopra la lettera C ? :mmm: Per ultimo , sto sbagliando il concetto di rettifica di un conio ? :mmm:

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:...
Normalmente sugli esemplari che ho sinora verificato soprattutto nella cornice dell'ovale queste piccole falle di stampa hanno posizioni diverse da esemplare a esemplare anche all'interno di una stessa tiratura. Abbiamo trovato in precedenza (l' ha trovata Pasquale) un'altra falla di stampa che abbiamo riscontrato nella cornice dell'ovale all'altezza della lettera C di Centesimi . Abbiamo per due casi di falle di stampa due diversi riscontri :

- La falla di stampa sopra la lettera C è presente solamente nella DLR Londra
- La falla di stampa all'altezza della lettera M è presente su entrambe le tirature e anche sull'esemplare per l'Estero .
...


Quella linea nel conio era una lama sottilissima, come si può vedere in una mia ricostruzione dell'immagine del conio
30c conio A.jpg

con il tempo e con le molte battute per realizzare i piombi che andavano a costruire le tavole (400 piombi per ogni tavola) il filo di questa si può essere deteriorata.

Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Grazie Michele e complimenti oltre che per le spiegazioni :clap: :clap: anche per le solite fantastiche elaborazioni :clap: :clap: , per quanto riguarda le varietà di riporto è interessantissima ed entusiasmante la loro ricerca e scoperta , la quale cosa mi piace anche fare anche con le semplici differenze tra le due tirature , il limite attuale è purtroppo la mancanza di ....esemplari , nel senso che al momento siamo solo io e Pasquale che effettuano questi tentativi , ed anche mettendo assieme le forze possiamo pensare di avere completato di una tavola il 10 % se siamo ottimisti e supponendo che ciascun nostro esemplare appartenga ad una differente posizione di tavola . Non so se mi sbaglio, con questi presupposti mi sembra a sensazione più facile trovare una differenza su pochi esemplari da poter utilizzare come strumento per la identificazione della tiratura piuttosto che sullo stesso numero di esemplari trovare una varietà di riporto . Vorrei aggiungere però che dal punto di vista della validità sono d'accordo con te sulla prevalenza delle varietà di riporto sulle semplici differenze . Se qualche amico vorrà contribuire , senza necessità ed obbligo di impegno fisso , penso che allora sì potrebbe venir fuori un bel lavoro , e sono ottimista in questo senso :pray: :pray: .

Buona giornata
Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto:Cosa è successo quando si è rifatto un conio lo possiamo vedere nel caso del 15c

...
Ciao: michele


Grazie Michele per le esaudienti precisazioni.

Ciao
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:... il limite attuale è purtroppo la mancanza di ....esemplari , nel senso che al momento siamo solo io e Pasquale che effettuano questi tentativi , ...
Adriano


Fortunatamente esemplari da indagare non me ne mancano (qualche migliaio per il 2c molto meno ma comunque consistenti per altri gli altri valori) quello che mi manca in questo momento è il tempo ed un microspopio come il vostro per indagare più approfonditamente e così darvi una mano.

Comunque penso, tra qualche giorno, di risolverli tutti tutti e due i problemi in modo da dare una mano e divertirmi :-)) .

Quello che state facendo egregiamente è uno studio sistematico delle tirature, studio della qualità di stampa (inchiostro e tratto) a cui si può certamente inserire la ricerva delle anomalie ricorrenti.

Il confronto dello stesso particolare su molti valori in un lungo periodo d'uso è la cosa che più mi ha affascinato e mi ha fatto seguire con piacere questo post.

Sono convinto che il contributo di altri che segnalino cose che li hanno colpiti, osservando i loro Fb, potrà essere di grande aiuto in una ricerca che può divenire ancor più sistematica e fruttuosa :evvai:

Per fare un esempio sul metodo, quando compare qualcosa di simile tra i nostri esemplari
adriano 1.jpg

proviamo ad evidenziarlo così che gli altri possano ricercare qualcosa che somigli tra i loro per verificare la ricorrenza dell'anomalia.

Ps oggi sono stato tutta la giornata a Teano e sentivo aleggiare la presenza del Re e mi sembrava di vederlo, :shock: :buffo: sarà che in questi anni ho fissato troppo i suoi baffoni?

Ciao: michele
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Ultima modifica di mikonap il 4 febbraio 2013, 19:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

SerenissimaVe56 ha scritto:Verificando la tiratura di Torino ho osservato che sulla cornice dell'ovale all'altezza della gamba di sinistra della lettera M , c'è una falla di stampa che si ripete su tutti gli esemplari compreso quello per Estero . Andando a verificare gli esemplari della DLR Londra pensavo di trovare con parecchia probabilità una diversa situazione , magari la assenza della falla , invece su tutti i Londra verificati compreso il Menabrea ho trovato la stessa falla di stampa .

Ciao: Ciao:
Adriano


Adriano ti confermo che la particolarità che hai trovato è presente in maniera più o meno evidente su tutti i miei esemplari sia DLR che Torino.
Azzardo un'ipotesi e non :uah: troppo se la sparo grossa:
l’imperfezione nel conio secondario (poi riportata nelle matrici e tavole) nell’ovale sopra la lettera C era meno profonda di quella presente sulla lettera M, e quindi per via della diversa pressione nella stampa la prima imperfezione si nota solo sui DLR e la seconda su entrambe le tirature.

Adriano ti chiedo cortesemente di verificare se nei baffi dell’effige di qualche tuo 30 centesimi torinesi sia presente un “martello” :what: come nel mio.

A presto
Pasquale
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Ciao Pasquale e tutti Ciao: , sono andato a verificare il simpatico "martello" che hai trovato :clap: :clap: . Nei miei esemplari ( ho verificato anche qualche francobollo che non inserisco mai nelle immagini perchè non ha data verificabile) ne ho trovato solo uno che si avvicina un pò alla forma del martello e che posto . Si tratta di un esemplare annullato a punti senza data verificabile ma per naso-fronte-collo è un Torino , tra l'altro ha anche una caratteristica che vedete nella immagine .

Quasi "martello" Torino
30 cent quasimartello punti Torino.jpg



Sono andato poi a ricontrollare la falla della lettera C perchè devo dire che la tua ipotesi mi ha fatto pensare alle immagini che avevo fissato . Ne ripropongo due ulteriormente ingrandite dove è evidenziato il diverso spessore dell'ovale della effigie nelle zone seguenti :
- a sinistra della falla
- zona della falla
- a destra della falla

Immagine della zona della falla dei Londra
30 cent falla C TORINObis.jpg

Come si può notare
- nella zona dove si trova la falla nei LONDRA la linea è di uno spessore minimo che se ingrandita a meno ingrandimenti può farla sembrare abbastanza continua ed omogenea ,
- nella zona a sinistra della falla la linea è di spessore maggiore
- nella zona subito a destra della falla c' è lo scalino di spessore che avevamo già notato con lo spessore che poi prosegue regolare

Sono andato a verificare lo spessore dell'ovale lungo tutta la sua circonferenza e in nessuna zona lo spessore è così minimo come nella zona della falla londinese .

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Mi sono dimenticato di dirvi una cosa ... OH , non venitemi a dire che non siete curiosi di verificare se tra i vostri esemplari avete la barba col "martello" perchè non vi credo ! :-))
Siete pregati se ne trovate uno con questa caratteristica tra i vostri esemplari di segnalarlo .
- Sarete contenti di avere una cosa particolare
- Probabilmente generete una piccola invidia tra chi non ce l'ha !

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

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Ricercando tra i miei il gancio sul piede sinistro della M (ho dato uno primo sguardo anche ai baffi ma il martello non l'ho trovato),
adriano 1.jpg


spingendo al massimo la definizione con la mia attuale tecnologia ho indagato su questo esemplare
30 c M 1.jpg

30 c M 1 par.jpg

il gancio c'è ma non è lo stesso. Ovviamente potrebbero essere, in tutti e due i casi, un po' di sporco sulla carta che ha catturato il colore ed è poi caduto dopo la stampa :??: verificheremo :ricerca: .

Una cosa però è evidente la linea dell'ovale vicino alla M non è interrotta, anche se questa interruzione che avete descritto l'ho notata anche sui miei, comunque ci dice che sul conio la lama non è spezzata ma probabilmente non è perfettamente rettificata nel piano orizzontale .

Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Nei miei 30 centesimi, dei quattro DLR il secondo da sinistra riprodotto in calce presenta solo un accenno d'interruzione nell'ovale sopra la "M", mentre nella ventina di torinesi esaminati tre di questi non presentano l'interruzione e due di questi fanno parte della quartina che riporto di seguito. Solo un esemplare torinese presenta il "gancio" sul piede sinistro della "M", il francobollo in basso a destra della stessa quartina, gancio che mi sembra molto simile al primo postato da Michele.
A presto
Pasquale
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Cordiali saluti
Pasquale Agosti
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