I francobolli della IV emissione di Sardegna senza effigie
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- Antonello Cerruti
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I francobolli della IV emissione di Sardegna senza effigie
Ad una gentile domanda ho risposto dando notizie sui francobolli della IV di Sardegna senza effigie.
Credo che sia una particolarità su cui un po' di chiarezza non può fare danno.
Intanto facciamo luce sui termini e sulle fasi della stampa di questi francobolli.
Sui fogli gommati venivano impresse le vignette e successivamente le testine a secco.
Sino ad una ventina di anni fa, i francobolli senza testa (con o senza gomma) erano ritenuti dei resti di stamperia ed avevano un interesse solo trascurabile.
Poi ci fu una stagione di grande creatività: nacquero i francobolli naturali, frutto di nuovi miracoli, pallide imitazioni della "moltiplicazione dei pani e dei pesci".
Varietà delle colonie divennero francobolli del Regno, adottati nelle nuove famiglie degli "errori di colore", dei "non emessi", delle "grandi rarità", ecc.
Nell'ambito di questa rivoluzione i francobolli della IV di Sardegna senza testa e senza gomma rimasero solo "resti di stamperia".
Ma i "senza testa e con gomma" vennero elevati al rango di "francobolli non ultimati" e, come tali, "naturali" di gran razza.
Lo scarso numero di serie complete disponibili (i 20 ed i 40 centesimi non erano poi comunissimi) ed i rastrellamenti cui furono sottoposti li rese costosi ed appetiti.
Un'altra volta parleremo dei valori delle Province Napoletane senza testa, dei francobolli stampati per le Colonie e poi "naturali...zzati" italiani, degli "errori di colore", delle vignette spostate, ecc..
Da "scarto di stamperia" a "rarità", si capisce, il travaglio non fu brevissimo e, tornando ai francobolli della IV di Sardegna, ricordo che ci fu un periodo di gestazione (c'è sempre prima di ogni nascita) in cui diversi ostetrici si dettero da fare per facilitare/sfruttare il parto.
La foto 1 testimonia quel periodo di "passaggio"; lo conservo da tanto tempo come si fà con le partecipazioni...
L'amico mi ha chiesto cosa ne penso del valore che oggi viene attribuito a questi francobolli che, comunque, sono degni di un collezionismo non superficiale.
Le quotazioni sono esagerate ma sostenute da una domanda commerciale che non si è esaurita e continua a sostenerla.
Però, a mio modestissimo avviso, c'è un'enorme differenza tra i francobolli senza testa delle ultime tirature del 1863 (di cui numerosi rimasero non ultimati per la cessata esigenza di utilizzo) e quelli ben più rari di tirature precedenti, dovute invece a veri e propri errori. (Foto 2 e 3).
Spero di aver risposto senza reticenze.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Credo che sia una particolarità su cui un po' di chiarezza non può fare danno.
Intanto facciamo luce sui termini e sulle fasi della stampa di questi francobolli.
Sui fogli gommati venivano impresse le vignette e successivamente le testine a secco.
Sino ad una ventina di anni fa, i francobolli senza testa (con o senza gomma) erano ritenuti dei resti di stamperia ed avevano un interesse solo trascurabile.
Poi ci fu una stagione di grande creatività: nacquero i francobolli naturali, frutto di nuovi miracoli, pallide imitazioni della "moltiplicazione dei pani e dei pesci".
Varietà delle colonie divennero francobolli del Regno, adottati nelle nuove famiglie degli "errori di colore", dei "non emessi", delle "grandi rarità", ecc.
Nell'ambito di questa rivoluzione i francobolli della IV di Sardegna senza testa e senza gomma rimasero solo "resti di stamperia".
Ma i "senza testa e con gomma" vennero elevati al rango di "francobolli non ultimati" e, come tali, "naturali" di gran razza.
Lo scarso numero di serie complete disponibili (i 20 ed i 40 centesimi non erano poi comunissimi) ed i rastrellamenti cui furono sottoposti li rese costosi ed appetiti.
Un'altra volta parleremo dei valori delle Province Napoletane senza testa, dei francobolli stampati per le Colonie e poi "naturali...zzati" italiani, degli "errori di colore", delle vignette spostate, ecc..
Da "scarto di stamperia" a "rarità", si capisce, il travaglio non fu brevissimo e, tornando ai francobolli della IV di Sardegna, ricordo che ci fu un periodo di gestazione (c'è sempre prima di ogni nascita) in cui diversi ostetrici si dettero da fare per facilitare/sfruttare il parto.
La foto 1 testimonia quel periodo di "passaggio"; lo conservo da tanto tempo come si fà con le partecipazioni...
L'amico mi ha chiesto cosa ne penso del valore che oggi viene attribuito a questi francobolli che, comunque, sono degni di un collezionismo non superficiale.
Le quotazioni sono esagerate ma sostenute da una domanda commerciale che non si è esaurita e continua a sostenerla.
Però, a mio modestissimo avviso, c'è un'enorme differenza tra i francobolli senza testa delle ultime tirature del 1863 (di cui numerosi rimasero non ultimati per la cessata esigenza di utilizzo) e quelli ben più rari di tirature precedenti, dovute invece a veri e propri errori. (Foto 2 e 3).
Spero di aver risposto senza reticenze.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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- stiraeammira
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Re: I Sardegna senza effigie
Argomento come al solito affascinante, anche per comprendere meglio le dinamiche un pò nascoste (ma neanche tanto) di come si "crea un mercato". Grazie Antonello
Ps: i due scan rappresentano ultima e prime tirature in sequenza?
Edit: ah si lo hai scritto!
Ps: i due scan rappresentano ultima e prime tirature in sequenza?
Edit: ah si lo hai scritto!

Andrea
Re: I Sardegna senza effigie


GRANDIOSO!!!


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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
- stiraeammira
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- Iscritto il: 5 giugno 2013, 20:39
Re: I Sardegna senza effigie
Allora, come ti avevo detto Antonello posto il fatto che l'effige deve essere corretta e originale, la questione si sposta al retro, ovvero la gomma (che quelli senza gomma rimangono una curiosità). Il quesito che potrebbe interessare è questo:
Visto che il mercato, di moto proprio o indotto, ha stabilito un qualche interesse verso questo genere di bolli solo gommati e visto che si conosce la pratica della rigommatura ed esistendo un numero considerevole di non gommati...si fa presto a fare 2+2, quali sono le tecniche per stabilire se un bollo è stato rigommato per poterlo dichiarare "con gomma originale" oppure che ha subito una gommatura recente perché ne era privo?
Vi è solo la sacrosanta analisi "de visu" ? Oppure qualche altro arcano modo di analisi?
Anche perché probabilmente la differenza tra avere un "originale gommato senza effige" e "uno scarto di stamperia rigommato" esiste...eheheheh
Grazie per le dotte risposte!
Visto che il mercato, di moto proprio o indotto, ha stabilito un qualche interesse verso questo genere di bolli solo gommati e visto che si conosce la pratica della rigommatura ed esistendo un numero considerevole di non gommati...si fa presto a fare 2+2, quali sono le tecniche per stabilire se un bollo è stato rigommato per poterlo dichiarare "con gomma originale" oppure che ha subito una gommatura recente perché ne era privo?
Vi è solo la sacrosanta analisi "de visu" ? Oppure qualche altro arcano modo di analisi?
Anche perché probabilmente la differenza tra avere un "originale gommato senza effige" e "uno scarto di stamperia rigommato" esiste...eheheheh
Grazie per le dotte risposte!
Andrea
- Antonello Cerruti
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Re: I Sardegna senza effigie
Basta avere un qualsiasi francobollo di scarsissimo valore delle ultime tirature per verificare l'originalità di una gomma che è difficile imitare.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: I Sardegna senza effigie
io penso che ci sia poca differenza tra senza effigie con gomma o senza per le ultime tirature...per come la vedo io sempre scarti di stampa sono....difficile il discorso per le tirature precedenti....prendiamo il blocco che ha mostrato Antonello....gommato..stampato e poi per qualche motivo non vi è stata impressa l'effigie....il foglio sarà rimasto in magazzino e poi uscito alla fine con le ultime tirature....che cos'è???...
....diverso il discorso per le coppie con uno senza effigie e uno si...per gli usati senza effigie...per le effigie capovolte usate...etc....





Re: I Sardegna senza effigie
bomber ha scritto:io penso che ci sia poca differenza tra senza effigie con gomma o senza per le ultime tirature...per come la vedo io sempre scarti di stampa sono....difficile il discorso per le tirature precedenti....prendiamo il blocco che ha mostrato Antonello....gommato..stampato e poi per qualche motivo non vi è stata impressa l'effigie....il foglio sarà rimasto in magazzino e poi uscito alla fine con le ultime tirature....che cos'è???...![]()
....diverso il discorso per le coppie con uno senza effigie e uno si...per gli usati senza effigie...per le effigie capovolte usate...etc....
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Ciao Antonello ed un saluto a tutti.
Io la vedo in modo semplice, forse troppo.
Un conto è come scrive Josè, quindi una coppia con un esemplare con effigie. Solo in tal caso potrò considerare l’esemplare come un “francobollo” senza effigie. Diversamente rimane un resto di stamperia.
Una prova di stampa è una cosa, un non ultimano rimane un resto di stamperia (a meno che non si verifica la condizione scritta da Josè).
Per chi la pensa diversamente chiedo come fa a distinguere un esemplare singolo senza effigie da un resto di stampa. Lo trovo impossibile.
Comunque, rimangono sempre interessanti per lo studio, prove, scarti, resti, etc...



pasfil
- Antonello Cerruti
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Re: I Sardegna senza effigie
Noi ci appassioniamo per pezzetti di carta che altri ritengono una stupidaggine.
Poi c'è chi ritiene il VOLO DI RITORNO una grandissima rarità e chi un francobollo con una soprastampa privata.
Poi c'è chi ritiene un francobollo senza un colore un pezzo da leccarsi le labbra e chi un mostro che andava distrutto.
Poi c'è chi ritiene un francobollo della IV di Sardegna con un bel buco al centro un raro "taccheggio" e chi solo un pezzo difettoso.
La filatelia è bella perchè le opinioni sono tante e tutte ugualmente esatte o perfettamente discutibili.
E' il mercato che decide se un Gronchi Rosa vale 500 euro o andrebbe cestinato o se il Volta violetto vale 5000 euro o è solo una varietà delle colonie....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Poi c'è chi ritiene il VOLO DI RITORNO una grandissima rarità e chi un francobollo con una soprastampa privata.
Poi c'è chi ritiene un francobollo senza un colore un pezzo da leccarsi le labbra e chi un mostro che andava distrutto.
Poi c'è chi ritiene un francobollo della IV di Sardegna con un bel buco al centro un raro "taccheggio" e chi solo un pezzo difettoso.
La filatelia è bella perchè le opinioni sono tante e tutte ugualmente esatte o perfettamente discutibili.
E' il mercato che decide se un Gronchi Rosa vale 500 euro o andrebbe cestinato o se il Volta violetto vale 5000 euro o è solo una varietà delle colonie....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: I Sardegna senza effigie
Il mercato ha anche abili piloti........



Andrea
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- Antonello Cerruti
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Re: I Sardegna senza effigie
andrea.marini ha scritto:Il mercato ha anche abili piloti........
Ai quali, peraltro, nessuno deve cieca obbedienza.
Anche in filatelia esiste il libero arbitrio.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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- Località: Osimo (AN)
Re: I Sardegna senza effigie
E' vero, sono pienamente d'accordo con te, lo penso anch'io.
Ma prima di prendere coscienza del libero arbitrio, si è ciechi.....come un bambino che prima di imparare a camminare cade, cade, e a volte si fa male....

Ma prima di prendere coscienza del libero arbitrio, si è ciechi.....come un bambino che prima di imparare a camminare cade, cade, e a volte si fa male....





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- stiraeammira
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Re: I Sardegna senza effigie
Oppure proprio perchè esiste il libero arbitrio si ha la scelta di cadere e cadere e cadere ancora... chi può porre un limite al libero arbitrio?



Andrea
Re: I Sardegna senza effigie
I senza effigie sicuramente sono giacenze non ultimate della tipografia di F. Matraire, o per scarto a seguito di una stampa ritenuta scadente o per giacenza a seguito della decisione di mettere fuori corso tali emissioni; quale nobiltà abbiano dal punto di vista commerciale lo devono poi decidere i collezionisti, in base al loro interesse; più domanda c'è di un determinato oggetto, più il prezzo sale in rapporto alla disponibilità.
Rari o rarissimi sono tali oggetti se appartenenti alle tirature precedenti al 1862 e gommati, quasi introvabili quelli erroneamente passati per posta e quindi usati.
Io come collezionista di IV emissione e come studioso di tutto il Regno di Sardegna apprezzo questi oggetti e - personalmente - li valuto di pregio, soprattutto se dotati della loro gomma originale o se "non gommati" per scelta.
Porto i miei piccoli esempi, con l'immagine di una coppia del c. 80 giallo ocra pallido tiratura 1859, una striscia di cinque esemplari del c. 20 celeste grigiastro II tavola e con un oggetto che - forse - non tutti i lettori del forum hanno ancora avuto l'opportunità di vedere, ovvero l'80 centesimi "rosso"; si tratta ovviamente di una prova di stampa NON GOMMATA che trovo di una bellezza davvero rara e di estremo interesse.

Rari o rarissimi sono tali oggetti se appartenenti alle tirature precedenti al 1862 e gommati, quasi introvabili quelli erroneamente passati per posta e quindi usati.
Io come collezionista di IV emissione e come studioso di tutto il Regno di Sardegna apprezzo questi oggetti e - personalmente - li valuto di pregio, soprattutto se dotati della loro gomma originale o se "non gommati" per scelta.
Porto i miei piccoli esempi, con l'immagine di una coppia del c. 80 giallo ocra pallido tiratura 1859, una striscia di cinque esemplari del c. 20 celeste grigiastro II tavola e con un oggetto che - forse - non tutti i lettori del forum hanno ancora avuto l'opportunità di vedere, ovvero l'80 centesimi "rosso"; si tratta ovviamente di una prova di stampa NON GOMMATA che trovo di una bellezza davvero rara e di estremo interesse.



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Re: I Sardegna senza effigie


spcstamps ha scritto:Porto i miei piccoli esempi, con l'immagine di una coppia del c. 80 giallo ocra pallido tiratura 1859
eccone un altro esempio:



PS: purtroppo lo scan non rende bene del colore, ma dal vivo la tinta è quella.




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Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
"Habere non haberi"
-----------------
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Re: I Sardegna senza effigie
Un saluto a tutti.
E’ sicuramente condivisibile quanto è stato scritto da ognuno di noi per via dei variegati aspetti che offre la filatelia.
Le prove ed i resti di stampa rimangono interessanti ed è la quantità domanda di tali oggetti che misura il loro grado di interesse del collezionista.
E’ anche vero però, a mio avviso, che certe tendenze non possono essere generalizzate e non sempre si potranno dimostrare durature nel tempo, perché la filatelia è in continua evoluzione, a volte condizionata da certe politiche commerciali.
Ad esempio, nella sua pubblicazione del 1926 il Borgognini ribadiva che non vi era motivo di mettere in collezione un francobollo con gomma, in quanto considerava la gomma come un attributo non necessario al francobollo da collezionare, perchè la sua composizione poteva danneggiare il francobollo oltre che rivelarsi scomoda nella conservazione, in quanto si sollevavano e non aderivano alla pagina, si incurvavano se conservati in ambienti umidi o caldi o poteva in qualche caso creare fratture irreparabili al francobollo, etc... Immaginate, coloro che hanno seguito il Suo pensiero, oggi inesorabilmente non esiterebbero a cozzare ripetutamente la loro testa contro un robusto palo.
In passato credo quasi tutti i periti, quando nel periziare si imbattevano in un resto di stampa, in una ristampa, etc..., li escludevano non considerandoli di interesse collezionistico e ciò valeva anche per quella infinità di pezzi che notiamo in giro e che i soliti imbecilli (scusatemi la durezza, ma francamente utilizzerei parole ancora più dure) hanno provveduto a completare con effigi false, creando anche varietà (una o due effigi capovolte). Allora queste falsificazioni, giacchè praticate su resti di stampa, devono essere considerate rarità alla pari dei non manomessi?
Se, la domanda sarà sempre più crescente non è che fra qualche tempo troveremo falsificazioni al contrario, cioè francobolli autentici ai quali fraudolentemente verrà fatta sparire la testina per portarlo ad imitare un resto di stampa? E’ una grossa sciocchezza, come al mio solito, quanto ho appena scritto, lo so, ma ho notato qualche certificato in giro che parla di rarità su non ultimati.
E’ un argomento molto difficile da scindere, perché spesso il collezionista associa il suo hobby con lo studio dei pezzi.
Mesi orsono un amico di questo forum e che non colleziona prevalentemente Napoli, mi inviò una immagine di un foglio completo (100 pezzi) del due grana delle PN. Era una prova di stampa, completata con le solite effigi false. Quello che ho trovato davvero interessante di quel foglio e che venne realizzato con blocchi-riporto “anomali” e confrontatomi con chi ne sa più di me giunsi alla conclusione che venne realizzato con blocchi-riporto di tavole usurate; quindi francobolli (con quelle caratteristiche) che non vennero mai distribuiti. Chissà, adesso, a distanza di mesi, quel foglio probabilmente sarà stato venduto e disperso in tanti FB singoli e piccoli blocchi, spacciati per autentici?
Quindi trovo anch’io interessanti prove e resti di stampa, ma non confondiamoli con i FB autentici e completati, altrimenti credo si creerà solo più confusione e soprattutto non sopravvalutiamo i normali resti di stampa.
Diverso è per l'80 cent. rosso.
Questa è solo la mia opinione e rimane valida qualsiasi diversa.
pasfil
E’ sicuramente condivisibile quanto è stato scritto da ognuno di noi per via dei variegati aspetti che offre la filatelia.
Le prove ed i resti di stampa rimangono interessanti ed è la quantità domanda di tali oggetti che misura il loro grado di interesse del collezionista.
E’ anche vero però, a mio avviso, che certe tendenze non possono essere generalizzate e non sempre si potranno dimostrare durature nel tempo, perché la filatelia è in continua evoluzione, a volte condizionata da certe politiche commerciali.
Ad esempio, nella sua pubblicazione del 1926 il Borgognini ribadiva che non vi era motivo di mettere in collezione un francobollo con gomma, in quanto considerava la gomma come un attributo non necessario al francobollo da collezionare, perchè la sua composizione poteva danneggiare il francobollo oltre che rivelarsi scomoda nella conservazione, in quanto si sollevavano e non aderivano alla pagina, si incurvavano se conservati in ambienti umidi o caldi o poteva in qualche caso creare fratture irreparabili al francobollo, etc... Immaginate, coloro che hanno seguito il Suo pensiero, oggi inesorabilmente non esiterebbero a cozzare ripetutamente la loro testa contro un robusto palo.
In passato credo quasi tutti i periti, quando nel periziare si imbattevano in un resto di stampa, in una ristampa, etc..., li escludevano non considerandoli di interesse collezionistico e ciò valeva anche per quella infinità di pezzi che notiamo in giro e che i soliti imbecilli (scusatemi la durezza, ma francamente utilizzerei parole ancora più dure) hanno provveduto a completare con effigi false, creando anche varietà (una o due effigi capovolte). Allora queste falsificazioni, giacchè praticate su resti di stampa, devono essere considerate rarità alla pari dei non manomessi?
Se, la domanda sarà sempre più crescente non è che fra qualche tempo troveremo falsificazioni al contrario, cioè francobolli autentici ai quali fraudolentemente verrà fatta sparire la testina per portarlo ad imitare un resto di stampa? E’ una grossa sciocchezza, come al mio solito, quanto ho appena scritto, lo so, ma ho notato qualche certificato in giro che parla di rarità su non ultimati.
E’ un argomento molto difficile da scindere, perché spesso il collezionista associa il suo hobby con lo studio dei pezzi.
Mesi orsono un amico di questo forum e che non colleziona prevalentemente Napoli, mi inviò una immagine di un foglio completo (100 pezzi) del due grana delle PN. Era una prova di stampa, completata con le solite effigi false. Quello che ho trovato davvero interessante di quel foglio e che venne realizzato con blocchi-riporto “anomali” e confrontatomi con chi ne sa più di me giunsi alla conclusione che venne realizzato con blocchi-riporto di tavole usurate; quindi francobolli (con quelle caratteristiche) che non vennero mai distribuiti. Chissà, adesso, a distanza di mesi, quel foglio probabilmente sarà stato venduto e disperso in tanti FB singoli e piccoli blocchi, spacciati per autentici?
Quindi trovo anch’io interessanti prove e resti di stampa, ma non confondiamoli con i FB autentici e completati, altrimenti credo si creerà solo più confusione e soprattutto non sopravvalutiamo i normali resti di stampa.
Diverso è per l'80 cent. rosso.
Questa è solo la mia opinione e rimane valida qualsiasi diversa.



pasfil
Re: I Sardegna senza effigie
pasfil ha scritto:Quindi trovo anch’io interessanti prove e resti di stampa, ma non confondiamoli con i FB autentici e completati, altrimenti credo si creerà solo più confusione e soprattutto non sopravvalutiamo i normali resti di stampa.
Ciao Pietro, certamente ritengo davvero difficile confondere le rimanenze del Matraire non completate e quindi mancanti dell'effigie sovrana con dei francobolli completati.
D'altro canto non si può dire che i francobolli non completati manchino di tutte le caratteristiche di originalità - quando presenti - per cui condivido la tua frase ma toglierei la parola "autentici" per dare al concetto da esprimere il giusto senso; ovvero ben venga differenziare scarti e resti di stamperia dai francobolli completati e regolarmente usati per posta ma sottolineando che ... sono autentici anch'essi!




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Re: I Sardegna senza effigie


I senza effigie possono stare in una collezione purché siano collocati nella loro giusta posizione dopo opportuni studi e non farsi prendere da "derive commerciali".
Questo ad esempio ci dice, con la riga verde, come erano tenuti insieme i cliché.
http://i44.tinypic.com/2ijqmtl.jpg


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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
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Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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- Antonello Cerruti
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Re: I Sardegna senza effigie
ulisse ha scritto:Ciao:![]()
I senza effigie possono stare in una collezione purché siano collocati nella loro giusta posizione dopo opportuni studi e non farsi prendere da "derive commerciali".
.......




I francobolli ci raccontano una grande storia vera.
Troppi birbaccioni, invece, ci raccontano solo favole.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: I Sardegna senza effigie
Un saluto a tutti.
Marino, molto bello il blocco, complimenti.
Paolo, certo. L'indicazione di autentici e completati stava a distinguerli dai resti di stampa (autentici) completati fraudolentemente con effigi false.
pasfil
Revised by Lucky Boldrini - March 2016
Marino, molto bello il blocco, complimenti.

Paolo, certo. L'indicazione di autentici e completati stava a distinguerli dai resti di stampa (autentici) completati fraudolentemente con effigi false.



pasfil
Revised by Lucky Boldrini - March 2016
- Pendragon7
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- Iscritto il: 21 luglio 2013, 11:11
Coppia 10 Centesimi IV emissione con varietà - Originale ?
Buonasera a tutti,
possiedo, e tengo fra i pezzi dubbi, questa coppia di 10 centesimi della IV emissione.
Il francobollo di destra è senza impressione a secco dell'Effige di VE II.
Lo ebbi all'interno di un lotto di bei bolli del Regno, certamente originali, ben acquistato anche questo almeno una decina di anni fa. Per i miei fini fu un acquisto a costo zero.
Non sono certo della sua genuinità, nonostante la firma, cosa ne pensate ?
La qualità non è un granchè, come si nota in foto. Gommato con traccia di linguella, e esemplare senza rilievo parecchio pieghettato
Grazie mille a chi vorrà commentare !
possiedo, e tengo fra i pezzi dubbi, questa coppia di 10 centesimi della IV emissione.
Il francobollo di destra è senza impressione a secco dell'Effige di VE II.
Lo ebbi all'interno di un lotto di bei bolli del Regno, certamente originali, ben acquistato anche questo almeno una decina di anni fa. Per i miei fini fu un acquisto a costo zero.
Non sono certo della sua genuinità, nonostante la firma, cosa ne pensate ?
La qualità non è un granchè, come si nota in foto. Gommato con traccia di linguella, e esemplare senza rilievo parecchio pieghettato
Grazie mille a chi vorrà commentare !
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