Il Cent. 15 litografico I tipo celeste chiaro
- Antonello Cerruti
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Il Cent. 15 litografico I tipo celeste chiaro
Il Sassone cataloga - fra i litografati - i colori "azzurro", "azzurro chiaro", "azzurro vivo" e "azzurro ardesia" (solo sul II tipo).
Però, tra i senza gomma del I tipo, appare anche un "celeste chiaro".
Quindi, esplicitamente, conferma che esiste un litografato originale (non un resto di stamperia) di questa tonalità.
Poi, in maniera abbastanza criptica, dopo aver valutato 60,00 euro l'azzurro senza gomma e ben 650,00 euro il celeste chiaro senza gomma, aggiunge una piccola riga in cui scrive "I senza gomma sono resti di stampa".[650,00 euro un resto di stampa senza gomma???].
In italiano, questo vorrebbe dire che - invece - TUTTI i senza gomma sono resti di stampa ma questa è una grande fesseria che tutti possono comprendere; altrimenti basterebbe staccare da una lettera un litografato sfuggito all'annullo ed, automaticamente, questo passerebbe da "francobollo" a "resto di stamperia".
Oltre questa contraddizione, mi chiedo se esiste il francobollo litografato "celeste chiaro" e, in caso affermativo, se esiste anche usato.
Tra gli iscritti abbiamo anche un grande esperto dei litografati (Costantino Caruso "Karkostas") ma a questa mia domanda vorrei che rispondessero in tanti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Però, tra i senza gomma del I tipo, appare anche un "celeste chiaro".
Quindi, esplicitamente, conferma che esiste un litografato originale (non un resto di stamperia) di questa tonalità.
Poi, in maniera abbastanza criptica, dopo aver valutato 60,00 euro l'azzurro senza gomma e ben 650,00 euro il celeste chiaro senza gomma, aggiunge una piccola riga in cui scrive "I senza gomma sono resti di stampa".[650,00 euro un resto di stampa senza gomma???].
In italiano, questo vorrebbe dire che - invece - TUTTI i senza gomma sono resti di stampa ma questa è una grande fesseria che tutti possono comprendere; altrimenti basterebbe staccare da una lettera un litografato sfuggito all'annullo ed, automaticamente, questo passerebbe da "francobollo" a "resto di stamperia".
Oltre questa contraddizione, mi chiedo se esiste il francobollo litografato "celeste chiaro" e, in caso affermativo, se esiste anche usato.
Tra gli iscritti abbiamo anche un grande esperto dei litografati (Costantino Caruso "Karkostas") ma a questa mia domanda vorrei che rispondessero in tanti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Da come è formulata deduco che l'azzurro e il celeste chiaro quando sono senza gomma sono sempre resti di stamperia, ma come dici tu è un controsenso. Vorrei allargare le contraddizioni al 10 cent dentellato del 62: per quanto ne so questa serie fu dentellata da forniture della IV di Sardegna, quindi mi aspetterei che le tonalità indicate fossero le stesse per i dentellati e non. Invece, nel dentellato si trova anche un bruno chiaro e bruno scuro assenti negli altri.
misteri dei cataloghi
Stefano
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Colleziono Regno usato originale, storia postale del Regno,
B.L.P., Trieste A **, Targhettofilo e Apprendista Tematico
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- Antonello Cerruti
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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Ciao Stefano, i cataloghi sono il listino di vendita di un commerciante (Bolaffi, Vaccari, ecc.) o di un gruppo di commercianti (Sassone, Unificato, ecc.).
Devono pertanto tutelare i legittimi interessi dei proprietari.
Se, è il caso dei 10 centesimi n. 1 d'Italia, c'è un collezionista "caldo", si cerca di "accontentarlo" fornendogli il materiale che lui compra ma anche, è il caso che tu hai citato, "creando" un'esigenza di acquisto.
Se il 10 centesimi "bruno" non esisteva, lo si inventa, creando così un "buco" insopportabile in quella collezione.
Ovvio aggiungere che quella mancanza, in brevissimo tempo, verrà compensata dall'offerta proprio di quel francobollo che..."Certo, costa caro ma le permetterà finalmente di avere tutti gli esemplari corrispondenti ai numeri del catalogo..."
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Devono pertanto tutelare i legittimi interessi dei proprietari.
Se, è il caso dei 10 centesimi n. 1 d'Italia, c'è un collezionista "caldo", si cerca di "accontentarlo" fornendogli il materiale che lui compra ma anche, è il caso che tu hai citato, "creando" un'esigenza di acquisto.
Se il 10 centesimi "bruno" non esisteva, lo si inventa, creando così un "buco" insopportabile in quella collezione.
Ovvio aggiungere che quella mancanza, in brevissimo tempo, verrà compensata dall'offerta proprio di quel francobollo che..."Certo, costa caro ma le permetterà finalmente di avere tutti gli esemplari corrispondenti ai numeri del catalogo..."
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Mi sento quasi fortunato nel leggere questo post, in quanto la mia perplessità su quella quotazione Azzurro chiaro mi è parsa già da tempo un po strana, non tanto per la quotazione ma per la comprensione nel catalogare un senza gomma 'raro' ed uno scarto di stamperia
.
a tal proposito ho 2 lito primo tipo uno con gomma e uno senza gomma azzurro chiaro....è 2 anni che ogni tanto lo guardo e dico mha...

a tal proposito ho 2 lito primo tipo uno con gomma e uno senza gomma azzurro chiaro....è 2 anni che ogni tanto lo guardo e dico mha...
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Gianluca, Collezionista Filatelico
Area - Italia
Germania reich
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La filatelia è una seria passione,
Noi sostenitori facciamo il meglio per dimostrarlo.
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- Antonello Cerruti
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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Ciao Gianluca.
La questione è aperta.
Aggiungo l'immagine di due litografati.
Il primo è "celeste chiaro" ma usato e quindi smentisce l'ipotesi che gli esemplari di questo colore siano tutti e solo "resti di stamperia".
Il secondo ha una tonalità non ben definibile, intensa e pastosa.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La questione è aperta.
Aggiungo l'immagine di due litografati.
Il primo è "celeste chiaro" ma usato e quindi smentisce l'ipotesi che gli esemplari di questo colore siano tutti e solo "resti di stamperia".
Il secondo ha una tonalità non ben definibile, intensa e pastosa.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
aggiungo...non mi è mai capitato (personalmente) di vedere inserito in cataloghi d'asta questo presunto celeste senza gomma.
Gianluca, Collezionista Filatelico
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- cirneco giuseppe
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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Questo è il mio,
ma l'ho sempre considerato una specie di prova di colore, tipo il nero
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..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it


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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
A mio modesto parere il vero celeste chiaro non esiste usato, almeno io non l'ho mai visto.
Le coppie con interspazio (ovviamente senza gomma in quanto provenienti da fogli che non erano stati tagliati dato che la gommatura era successiva alla suddivisione) sono praticamente tutte di quel colore.
Non è una tiratura "non ultimata", visto che parliamo del litografico I tipo; ne consegue che sono prove o scarti per il colore troppo chiaro.
Dal momento che esistono prove stampate in varie tonalità dell'azzurro, se non in grigio e non parlo di quelle di macchina o per pulizia della pietra propendo per la seconda ipotesi.
In quel periodo il timore principale dell'Amministrazione Postale era quello di impedire eventuali falsificazioni e frodi e questo fu uno dei rimproveri mossi al Matraire quando realizzò il "litografico".
Un colore così diverso da quello prescelto probabilmente indusse il Cavaliere o l'Amministrazione a scartare quei fogli, in quanto potevano trarre in inganno gli stessi operatori delle Poste, facendoli ritenere per l'appunto dei falsi.
il confronto fra la coppia celeste chiaro ed un valore dal colore tipico evidenzia maggiormente la differenza.
Le coppie con interspazio (ovviamente senza gomma in quanto provenienti da fogli che non erano stati tagliati dato che la gommatura era successiva alla suddivisione) sono praticamente tutte di quel colore.
Non è una tiratura "non ultimata", visto che parliamo del litografico I tipo; ne consegue che sono prove o scarti per il colore troppo chiaro.
Dal momento che esistono prove stampate in varie tonalità dell'azzurro, se non in grigio e non parlo di quelle di macchina o per pulizia della pietra propendo per la seconda ipotesi.
In quel periodo il timore principale dell'Amministrazione Postale era quello di impedire eventuali falsificazioni e frodi e questo fu uno dei rimproveri mossi al Matraire quando realizzò il "litografico".
Un colore così diverso da quello prescelto probabilmente indusse il Cavaliere o l'Amministrazione a scartare quei fogli, in quanto potevano trarre in inganno gli stessi operatori delle Poste, facendoli ritenere per l'appunto dei falsi.
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Costantino
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nos exaequat victoria caelo

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- Antonello Cerruti
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Re: Domanda sul 15 centesimi litografato
Alla prima occasione spero sarà possibile confrontare i tre "celesti" anche e soprattutto per verificare dalla stampa lo stato di usura delle diverse lastre litografiche utilizzate per la stampa dei tre esemplari che mi sembra differente.
Grazie a tutti per le risposte e cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Revised by Lucky Boldrini - October 2016
Grazie a tutti per le risposte e cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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