@
raz & @
arperm & @
fabrizio544:
Premetto che considero "tutto", "niente", "sempre" e "mai" parole inventate per dividere le persone, per cui le evito

.
Dico che gli usi fuori periodo, ancorchè originali ed effettivamente viaggiati, siano da ritenersi delle curiosità.
Ho memoria di una piacevole conversazione al telefono con amico che mi raccontava di una lettera
affrancata con una banconota da 5 lire 
.
Orbene si sorriderà anche solo all'idea, pur ammettendo che per 10€ chiunque di noi l'avrebbe acquistata per mostrarla agli amici.
Sia ben chiaro, ho tirato fuori questo aneddoto senza alcuna volontà di minimizzare gli esempi di corrispondenza affrancata con valori di RSI da territori
che non vi appartennero; l'ho fatto, invece, perché ognuno dovrebbe qualificare questi oggetti all'interno della propria concezione di storia postale, ossia del tipo di raccolta che si intende fare.
Nel mio caso specifico, che non è il modo migliore.. ma con tutti i limiti è pur sempre il mio

, io mi son chiesto più volte (l'ultima mail a riguardo è dello scorso weekend

)
di volta in volta quali fossero i ragionevoli limiti per cui un oggetto possieda o meno pregio per esser ammesso in una (ndr.: la mia) collezione di storia postale.
Ebbene non esiste una risposta universale, salvo accettando doverose semplificazioni che finiscono per far sembrare banale il giudizio emerso.
Per come la vedo io, mi domanderei: questi oggetti sono o meno rappresentativi di servizi effettivamente svolgibili in quel periodo storico ed in quel determinato ambito geografico?
Se la risposta è positiva: ha pregio storico postale.
Se la risposta è negativa, o siamo di fronte ad un'eccezione (che si può tranquillamente considerarsi una curiosità: come le varietà filateliche, gli errori accidentali di interpretazione del regolamento, etc.) o di fronte ad un'artefazione di varia natura.
Se per certe curiosità è giusto (e divertente!) che si manifesti un interesse corrisposto al loro ruolo marginale nella testimonianza della storia postale del loro tempo, trovo però non ortodosso e poco edificante limitarsi a voler "riempire caselle" in collezione, accettando in essa pezzi poco rappresentativi (e persino fuorvianti!).
Per questo modo di pensare (ma non per la barba lunga!

) sono stato in pubblico amichevolmente tacciato di "
talebano"

da un amico veterano del forum: benvengano i dissensi.
Questa è quindi la mia risposta ed ognuno è giusto che a se stesso si dia la propria a riguardo, senza farsi influenzare, ma semplicemente guardandosi dentro.
@
cipolla: io non trovo particolari problemi nel tuo oggetto. Come avrò un attimo di tempo, cercherò di cercare e postare quel vecchio articolo nella speranza contenga indicazioni più precise e chiarificatrici.