Annulli per il servizio di telegrafo sommergibile?

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valerio66vt
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da valerio66vt »

Interessante.

Ho una domanda pratica per questo servizio.

Per la fruzione dello stesso, ci potrebbero essere minimo 2 possibilità:

1) il committente che volesse inviare un messaggio tramite telegrafo sommergibile si recava nell'ufficio che era provvisto di francobolli in fogli, affidava il dispaccio che veniva trasmesso, pagava, e gli veniva rilasciata ricevuta con sopra i francobolli annullati in tal guisa.

oppure era il contrario,

2) ossia il dispaccio inviato per telegrafo sommergibile veniva pagato dal ricevente e viaggiava con il foglio annullato?

Valerio
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giampi
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da giampi »

Molto interessante, un pezzo di storia. Quello che non mi e' chiaro e' la relazione fra la necessita di annullare in questa modalità' particolare i bolli ed il servizio di telegrafia. Esso si effettuava in un luogo o struttura diversa da un ufficio postale? Per questo non venivano utilizzati i consueti annullato dell'epoca? Il ritrovamento di un foglio annullato immagino significasse che un messaggio ben lungo era stato inviato. Si trova questo tipo di annullo anche su alti valori?
:-) Ciao:
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Le tue domande sono pertinenti.
Non ho risposta perchè la documentazione rintracciata è scarsissima.
Immagino, comunque, che possano essere stati pagati in un'unica soluzione anche più telegrammi spediti contemporaneamente da un mittente (magari una ditta commerciale che inviava notizie a diversi agenti, ecc.).
E' comunque solo una mia ipotesi.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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robseren
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da robseren »

Antonello Cerruti ha scritto:Ecco la soluzione, suggeritami da una perizia del grandissimo Enzo Diena, eseguita una trentina di anni fa su un mio francobollo.
Nelle immagini successive, il certificato che ho fatto per il collezionista che si è aggiudicato il lotto offerto da Santachiara, favorito dal fatto che nessuno lo aveva capito.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Andrea61 »

Se il cavo ligure operò fino al 1864, i Bigola devono essere stati usati per il cavo siciliano.
E' chiaro che tutte le impronte (quelle sui 10 cent. e quelle sui vari 20 cent.) sono state impresse dallo stesso timbro?

Un'altra cosa: il grosso blocco del 10 cent. presenta apparentemente (data la dimensione dell'immagine che riesco a vedere) delle impronte continue molto lunghe della medesima tonalità di inchiostrazione dall'inizio alla fine. Come è possibile? Forse la spiegazione sta nella tacca che periodicamente interrompe la traccia? I timbri autoinchiostranti sono un'invenzione credo recente.

Un'altra cosa ancora, ma quanto era comune all'epoca l'uso di francobolli come ricevuta di pagamento di un servizio telegrafico? Conosco bene l'uso dei francobolli sui Dispacci Telegrafici, ma quelle affrancature non sono ricevuta di un pagamento per un servizio telegrafico (sono raccomandate ...) ma non rammento l'uso nel 1861/70 di francobolli su moduli telegrafici. Ricordo anni fa un modulo telegrafico con su un numero ridicolo di 5 lire umbertini in asta alla Bolaffi, ma si trattava di 30 anni almeno nel futuro.

Infatti (sono andato a prendere il volume in biblioteca un minuto fa, mi sono appena ricordato di averlo) Valter Astolfi ne "Il telegrafo in Italia, 1847-1946" spiega che "La possibilità di pagare la tassa per la spedizione di un telegramma mediante francobolli postali nacque nel 1882".

E dunque?
Andrea

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Andrea61
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Andrea61 »

Non per fare l'avvocato del diavolo, ma aggiungo: si basa tutto solo sull'opinione (autorevolissima quanto si vuole, ma sarebbe meglio avere anche altri fonti) del Diena? O c'è qualche conferma in più, da quella indipendente? (in altri termini: Diena come lo sapeva?)

La storia narrata nel certificato è interessante e l'estensore di quel certificato è da lodare per averla messa nero su bianco, ma come facciamo ad essere proprio sicuri che quei francobolli furono annullati in quel modo per quel servizio?
Andrea

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valerio66vt
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da valerio66vt »

Andrea61 ha scritto:Se il cavo ligure operò fino al 1864, i Bigola devono essere stati usati per il cavo siciliano.
E' chiaro che tutte le impronte (quelle sui 10 cent. e quelle sui vari 20 cent.) sono state impresse dallo stesso timbro?

Un'altra cosa: il grosso blocco del 10 cent. presenta apparentemente (data la dimensione dell'immagine che riesco a vedere) delle impronte continue molto lunghe della medesima tonalità di inchiostrazione dall'inizio alla fine. Come è possibile? Forse la spiegazione sta nella tacca che periodicamente interrompe la traccia? I timbri autoinchiostranti sono un'invenzione credo recente.

Un'altra cosa ancora, ma quanto era comune all'epoca l'uso di francobolli come ricevuta di pagamento di un servizio telegrafico? Conosco bene l'uso dei francobolli sui Dispacci Telegrafici, ma quelle affrancature non sono ricevuta di un pagamento per un servizio telegrafico (sono raccomandate ...) ma non rammento l'uso nel 1861/70 di francobolli su moduli telegrafici. Ricordo anni fa un modulo telegrafico con su un numero ridicolo di 5 lire umbertini in asta alla Bolaffi, ma si trattava di 30 anni almeno nel futuro.

Infatti (sono andato a prendere il volume in biblioteca un minuto fa, mi sono appena ricordato di averlo) Valter Astolfi ne "Il telegrafo in Italia, 1847-1946" spiega che "La possibilità di pagare la tassa per la spedizione di un telegramma mediante francobolli postali nacque nel 1882".

E dunque?
Giuste osservazioni.
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valerio66vt
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da valerio66vt »

Andrea61 ha scritto:Non per fare l'avvocato del diavolo, ma aggiungo: si basa tutto solo sull'opinione (autorevolissima quanto si vuole, ma sarebbe meglio avere anche altri fonti) del Diena? O c'è qualche conferma in più, da quella indipendente? (in altri termini: Diena come lo sapeva?)

La storia narrata nel certificato è interessante e l'estensore di quel certificato è da lodare per averla messa nero su bianco, ma come facciamo ad essere proprio sicuri che quei francobolli furono annullati in quel modo per quel servizio?
Anche questo è corretto.

Credo sia un settore poco conosciuto ed andrebbero intraprese ricerche in merito.
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enrico54
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da enrico54 »

Noto che sul certificato c'è scritto "1864 circa" e successivamente "Catalogo Sassone T17"; il 1864 è riferibile al fatto che il cavo Liguria - Corsica - Sardegna smise di funzionare nel 1864, ma allora tutti i francobolli sarebbero della tiratura di Londra?

Cordiali saluti.

Enrico Flaminio
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Hai ragione, caro Enrico, è un refuso che ho già corretto.
Ad oggi, non esiste - che io sappia - letteratura che chiarisca se il telegramma venisse pagato in partenza (probabile) o alla consegna.
Se il francobollo venisse poi consegnato al mittente o al destinatario oppure a nessuno dei due e venisse invece rilasciata altra ricevuta.
Neppure si conoscono le tariffe esatte per questo servizio o quale sia stata la quantità di messaggi inviati.
Astolfi ha scritto qualche cosa sul servizio telegrafico ma si riferisce ad un periodo successivo, quando erano già in funzione le linee telegrafiche tradizionali "terrestri".
Purtroppo, il materiale esistente è scarsissimo ed anche le notizie rintracciate; questo ha sempre frenato lo studio e la raccolta di un settore molto particolare ed interessante.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
glücklich sammler

Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da glücklich sammler »

Antonello Cerruti ha scritto:ma si riferisce ad un periodo successivo, quando erano già in funzione le linee telegrafiche tradizionali "terrestri".
Antonello Cerruti
Dal che deduco che ritiene che le linee "sommergibili" (e non sommerse: evidentemente andavano su e giù) siano nate in periodo precedente alle linee terrestri.
Fortunato
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Circa la dizione esatta di "sottomarina" o "sommergibile", ritengo che si tratti di sinonimi derivanti dalla dizione inglese (underwater).
Comunque, in italiano, sommergibile è la linea che viene immersa (cioè indica una fase dinamica del cavo).
Dopo, diventa statica e quindi sottomarina.
E' come il mezzo sommergibile che, nel suo moto in acqua, tiene una rotta sottomarina.
Comunque, anche nel linguaggio tecnico e militare, sottomarino e sommergibile non hanno una grande differenza.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
glücklich sammler

Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da glücklich sammler »

Antonello Cerruti ha scritto:Comunque, anche nel linguaggio tecnico e militare, sottomarino e sommergibile non hanno una grande differenza.
Antonello Cerruti
Se lo dice lei..
Fortunato
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Veramente lo dice la lingua italiana.
Esiste solo una lieve differenza tra sommergibile (=che può essere immerso) e "sottomarino" (=che è (già) immerso).
Tanto è vero che il membro dell'equipaggio di un "sommergibile" si chiama sommergibilista.
Ma anche il membro dell'equipaggio di un "sottomarino" si chiama sommergibilista.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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stiraeammira
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da stiraeammira »

I due termini ancorché nell'uso attuale siano diventati sinonimi identificano due tipologie differenti:

Sommergibile: lo dice il termine stesso, identifica una unità che è prevalentemente atta alla navigazione in superfice ed adotta un armamento di plancia cospicuo per l'ingaggio in superficie. E', nell'eventualità di un disimpegno, sommergibile....ovvero può inabissarsi sotto la superficie. Le prestazioni in immersione sono inferiori a quelle in emersione.

Sottomarino: termine che identifica una concezione più moderna del mezzo che è costruito e concepito per combattere sotto la superfice. Ha prestazioni migliori sott'acqua che in superfice.


Andrea
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Grazie Andrea, la tua disamina è perfetta e probabilmente più chiara della mia postata sopra.
Comunque, sono questioni linguistiche di importanza, tutto sommato, molto secondaria.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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stiraeammira
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da stiraeammira »

Posto questo, grazie alla potenza della Rete:
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Andrea
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Andrea
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Antonello Cerruti
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ho trovato:
https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id= ... 1up;seq=12
Pagine 191 e 192.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ultima modifica di Antonello Cerruti il 28 aprile 2016, 11:57, modificato 1 volta in totale.
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stiraeammira
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Re: I quesiti di F&F: questo è proprio difficile

Messaggio da stiraeammira »

Eccolo, è disponibile anche l'ebook gratis!

https://books.google.it/books?id=BxYZAA ... no&f=false

Ah si quella è una miniera...comunque è più usufruibile l'ebook...

Andrea
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