Antonello Cerruti ha scritto:metical ha scritto:
Le vostre due ipotesi sono in palese contraddizione.
O venivano annullati in ogni ufficio ma allora tutti gli uffici dovevano avere una macchinetta annullatrice (= migliaia di macchinette uguali...).
Oppure venivano raccolti ancora nuovi, poi trasferiti in un ufficio centrale che li annullava e li bruciava. Ma allora a che pro annullarli?
Ma di tutta questa operazione non c'è alcuna documentazione?
Ancora meno tracce dell'uso per l'invio dei telegrammi attraverso i cavi sottomarini....
La mia è una ipotesi, ma mi pare plausibile.
Il punto di partenza, documentato, è che quei francobolli potevano essere cambiati in ogni ufficio postale, per poi essere distrutti per incenerimento.
Tanto premesso in via di fatto, è verosimile ritenere che i francobolli ritirati fossero inceneriti in ciascun ufficio postale?
A mio avviso no, sia per le difficoltà pratiche di tale operazione, sia perché nessuno avrebbe potuto controllare che in ogni dato ufficio fosse stato effettivamente cambiato (e poi bruciato) quel dato numero di francobolli.
Dunque, ritengo verosimile, sia per questioni logistiche, che di controllo, che ogni U.P. inviasse i francobolli ritirati e cambiati ad un centro di raccolta, ove se ne sarebbe previamente verificato il numero, per poi inviarli finalmente all'inceneritore.
Questo spiega anche perché su quel foglio ve ne erano cento esatti: evidentemente, in tale maniera ricontarli (ai fini di controllo) sarebbe stato più facile.
Come pure ritengo verosimile che, per evitare che qualcuno di questi francobolli potesse sparire nel tragitto (e venire reimmesso sul mercato), l'ufficio postale provvedesse ad annullarli, non con i bolli normalmente in uso (per non ingenerare possibili confusioni/truffe con quelli effettivamente usati per il servizio), bensì con tratti di penna, o di rulletta come quella di cui si discute.
Ovviamente, non è detto che ogni U.P. fosse provvisto di simili rullette, tanto più che stiamo parlando di una operazione eccezionale e non certo di routine: è dunque probabile che avessero simile rulletta soltanto alcuni uffici più grandi, mentre gli altri annullavano le rimanenze a penna...
L'unico passaggio che, in questa ricostruzione, risulta frutto di congetture, riguarda l'annullamento dei francobolli ritirati... non abbiamo documenti in tal senso, però non mi pare tesi illogica.
Questa tesi, del resto, spiega perché mai di quei francobolli ne siano a noi giunti così pochi: come detto, perché la maggior parte sono stati inceneriti.
Al contrario, se quei francobolli sono serviti per pagare un servizio (telegrafo, pacco o quel che si vuole), come mai sono a noi giunti così pochi francobolli annullati in quel modo?

Colleziono da oltre dieci anni cartoline e fotografie d'epoca di Bari e dintorni.
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Raccolgo e colleziono da qualche anno, con alterni entusiasmi:
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