rodi ha scritto: 19 aprile 2017, 18:16
Continuità ed
organizzazione (quella sufficiente a fare commercio).
Per carità sono sicuro che ne sai più di me, peraltro non sono io quello da convincere bensì l'Ade ed i giudici tributari.
Come gli spieghi che non vendi beni acquistati in nero? Perché se bastassero le parole da domani mi metto a vendere la mia "collezione" di televisori o di vestiti.
Che c'entra il nero? La vendita dei francobolli della propria collezione tecnicamente si chiama "disinvestimento", non va tassata, non c'è Iva, non c'è niente di irregolare.
Esattamente come che vende la propria casa; mica deve prendere la partita iva ed aprire un'impesa di costruzioni chi vende la propria casa.
Comunque sono consapevole che chi si espone con vendite su ebay, rilevanti per importi o per numero di lotti venduti, deve mettere in conto di subire prima o poi una verifica da parte della Guardia di Finanza. Ma se la Guarda di Finanza riscontrerà che si tratta di un disinvestimento, non di un'attività commerciale, non ci sarà nessuna conseguenza.
Alcuni commercialisti consigliano di aprire la partita IVA, cioè di auto-dichiarare che si tratta di attività commerciale. Ma non credo che sia la strada giusta se effettivamente si tratta di un disinvestimento.
Peraltro voglio sono notare, a chi ha preso la partita IVA, che il giorno che deciderà di chiuderla dovrà autofatturare e pagare l'Iva su tutti i francobolli posseduti e non venduti, col richio poi che il fisco accerti il valore delle rimanenze dichiarato.
Non credo che al pensionato che vende qualche centinaio di lotti all'anno su ebay o delcampe la Guardia di Finanza abbia niente da obbiettare. Naturalmente dipende dalla professionalità degli agenti che eseguono il controllo. Il rischio di dovere divendersi da un contenzioso c'è, ma c'è anche per chi apre la partita Iva.