Gli utilizzi del Mercurio azzurro
Moderatore: fildoc
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Buonasera Sig. Luraschi,
Potrebbe mostrare una prova di questa teoria, cioe' una fascetta proveniente dal LV timbrata invece all'arrivo in Austria?
Se fosse una prassi consolidata dovremmo trovarne molteplici...
Saluti,
Alex
Potrebbe mostrare una prova di questa teoria, cioe' una fascetta proveniente dal LV timbrata invece all'arrivo in Austria?
Se fosse una prassi consolidata dovremmo trovarne molteplici...
Saluti,
Alex
- francesco luraschi
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Buonasera Alex,
la mia non è una teoria: come scrivevo più sopra esiste una istruzione del 1851 in tema poi confermata dal Cassinelli nel 1860.
L'avranno rispettata al 100%? Probabilmente no, ma erano errori dovuti alla fretta o all'imperizia, e infatti ci sono regole per la retrocessione di fascette non adeguatamente lavorate.
Eventualmente può leggere un interessante articolo in tema su Storie di Posta o, online, in Academia.edu: troverà l'articolo diviso in due puntate, uno per il periodo dei bolli per gazzette e uno per quello dei francobolli.
Penso pure io che in linea di massima si timbrasse in arrivo perché c'erano solitamente più destinatari presso un ufficio di distribuzione.
Così come che generalmente si leggessero periodici nella propria lingua anche se di giornali francesi in arrivo nel LV ne vedo molti: probabilmente attiravano le notizie esotiche ma pur sempre controllate.
Scambi internazionali di giornali erano rari già da sé, così come sono più rare le lettere spedite all'estero, o comunque lontano, piuttosto che quelle a medio/breve raggio: il numero di lettere note è inversamente proporzionale alla distanza, si trattava infatti di un mondo molto più piccolo del nostro.
Il fatto poi di avere staccato il francobollo dal giornale e dalla fascetta ha ulteriormente complicato il posizionamento del francobollo: un singolo lettore della Gazzetta di Milano, mosca bianca a Linz, si sarebbe visto arrivare il giornale con il francobollo già annullato a Milano. Una volta staccato il francobollo ...
Francesco
la mia non è una teoria: come scrivevo più sopra esiste una istruzione del 1851 in tema poi confermata dal Cassinelli nel 1860.
L'avranno rispettata al 100%? Probabilmente no, ma erano errori dovuti alla fretta o all'imperizia, e infatti ci sono regole per la retrocessione di fascette non adeguatamente lavorate.
Eventualmente può leggere un interessante articolo in tema su Storie di Posta o, online, in Academia.edu: troverà l'articolo diviso in due puntate, uno per il periodo dei bolli per gazzette e uno per quello dei francobolli.
Penso pure io che in linea di massima si timbrasse in arrivo perché c'erano solitamente più destinatari presso un ufficio di distribuzione.
Così come che generalmente si leggessero periodici nella propria lingua anche se di giornali francesi in arrivo nel LV ne vedo molti: probabilmente attiravano le notizie esotiche ma pur sempre controllate.
Scambi internazionali di giornali erano rari già da sé, così come sono più rare le lettere spedite all'estero, o comunque lontano, piuttosto che quelle a medio/breve raggio: il numero di lettere note è inversamente proporzionale alla distanza, si trattava infatti di un mondo molto più piccolo del nostro.
Il fatto poi di avere staccato il francobollo dal giornale e dalla fascetta ha ulteriormente complicato il posizionamento del francobollo: un singolo lettore della Gazzetta di Milano, mosca bianca a Linz, si sarebbe visto arrivare il giornale con il francobollo già annullato a Milano. Una volta staccato il francobollo ...

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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Buonasera Luraschi,
Il mio dubbio e': questa disposizione valeva per ogni destinazione oppure solo per spedizioni all'interno del LV?
Esiste evidenza che valeva anche per pacchi di giornali recapitati a Vienna per es., dove magari erano in 10 ogni giorno a leggere la gazzetta di Milano?
Qualcuno ne ha mai visto uno?
Saluti,
Alex
Il mio dubbio e': questa disposizione valeva per ogni destinazione oppure solo per spedizioni all'interno del LV?
Esiste evidenza che valeva anche per pacchi di giornali recapitati a Vienna per es., dove magari erano in 10 ogni giorno a leggere la gazzetta di Milano?
Qualcuno ne ha mai visto uno?
Saluti,
Alex
- francesco luraschi
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Sì, la disposizione circa la timbratura in arrivo o in partenza valeva per tutto l'Impero.
Fermo restando che gli invii tra territori di lingua diversa erano più rari rispetto a quelli locali resta la casistica di quelli che si possono definire "plichi per intermediari", ovvero mazzi di giornali spediti dalle redazioni ai librai, o persone interposte, che poi a loro volta provvedevano allo smercio al dettaglio e per i quali vennero inizialmente emessi dei francobolli appositi per 10 o 50 copie, poi demonetizzati.
In questo caso specifico il francobollo, o i francobolli, venivano apposti sull'involucro e non su ogni singola copia, quindi una volta separato l'involucro dai giornali questi non portavano più alcun segno di posta e oggi rivestono poco interesse collezionistico.
Di conseguenza una banale Gazzetta di Milano può essere stata spedita a Vienna ma della memoria postale oggi rimane nulla. Da questo l'ulteriore rarità di giornali italiani, magari di per sé già pochi, spediti verso l'Austria portanti francobolli per gazzette.
Nel frattempo Le segnalo una fascetta "internazionale" con francobollo annullato in arrivo e l'URL dell'articolo con i dettagli.
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Argomento ostico, comunque, anche per gli intrecci con il ramo della postalettere.
Francesco
Fermo restando che gli invii tra territori di lingua diversa erano più rari rispetto a quelli locali resta la casistica di quelli che si possono definire "plichi per intermediari", ovvero mazzi di giornali spediti dalle redazioni ai librai, o persone interposte, che poi a loro volta provvedevano allo smercio al dettaglio e per i quali vennero inizialmente emessi dei francobolli appositi per 10 o 50 copie, poi demonetizzati.
In questo caso specifico il francobollo, o i francobolli, venivano apposti sull'involucro e non su ogni singola copia, quindi una volta separato l'involucro dai giornali questi non portavano più alcun segno di posta e oggi rivestono poco interesse collezionistico.
Di conseguenza una banale Gazzetta di Milano può essere stata spedita a Vienna ma della memoria postale oggi rimane nulla. Da questo l'ulteriore rarità di giornali italiani, magari di per sé già pochi, spediti verso l'Austria portanti francobolli per gazzette.
Nel frattempo Le segnalo una fascetta "internazionale" con francobollo annullato in arrivo e l'URL dell'articolo con i dettagli.
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Argomento ostico, comunque, anche per gli intrecci con il ramo della postalettere.

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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Buonasera Luraschi,
In effetti l'idea che mi ero fatto io era questa, i giornali dopo la stampa venivano dotati di fascetta e bollino dallo stampatore e venivano poi rilegati in plichi magari con delle corde a seconda delle zone di spedizione. Per es. Gazzetta di Milano, es. 1000 copie, 5 pacchi da 100 per Milano (e dintorni), 1 pacco da 100 per Brescia, i pacco da 50 per Venezia e cosi' via a seconda del numero di abbonati.
Questi plichi venivano instradati fino al distretto di destinazione senza essere disfatti e quindi senza che l'ufficio di distribuzione di Milano li annullasse uno ad uno. Venivano quindi annullati a destino nel momento in cui si separavano per distribuirli ai vari utenti.
Immagino che quelli per "l'estero" o lontane province dell'impero, pur partendo magari legati insieme dallo stampatore (es. pacco per l'Austria), possano essere invece slegati a Milano, annullati e magari rilegati insieme ad altri giornali di provenienza diversa per fare pacchi piu' grossi misti con destinazioni omogenee.
Quindi un pacco per Agram poteva contenere 3 copie della Gazzetta di Milano + 1 copia del "Pescatore del Po di Lodi" + 1 copia del "Novellario di Crema" per es....tutti annullati a Milano.
Nel caso di plichi per intermediari, forse l'intermediario rispediva localmente i vari giornali del plico, quindi la fascetta giunta ad al giudice di Agram e' stata spedita da Agram citta'?
Non so se queste supposizioni possano essere realistiche, per questo le chiedevo se ci sono prove del contrario!
Saluti,
Alex
In effetti l'idea che mi ero fatto io era questa, i giornali dopo la stampa venivano dotati di fascetta e bollino dallo stampatore e venivano poi rilegati in plichi magari con delle corde a seconda delle zone di spedizione. Per es. Gazzetta di Milano, es. 1000 copie, 5 pacchi da 100 per Milano (e dintorni), 1 pacco da 100 per Brescia, i pacco da 50 per Venezia e cosi' via a seconda del numero di abbonati.
Questi plichi venivano instradati fino al distretto di destinazione senza essere disfatti e quindi senza che l'ufficio di distribuzione di Milano li annullasse uno ad uno. Venivano quindi annullati a destino nel momento in cui si separavano per distribuirli ai vari utenti.
Immagino che quelli per "l'estero" o lontane province dell'impero, pur partendo magari legati insieme dallo stampatore (es. pacco per l'Austria), possano essere invece slegati a Milano, annullati e magari rilegati insieme ad altri giornali di provenienza diversa per fare pacchi piu' grossi misti con destinazioni omogenee.
Quindi un pacco per Agram poteva contenere 3 copie della Gazzetta di Milano + 1 copia del "Pescatore del Po di Lodi" + 1 copia del "Novellario di Crema" per es....tutti annullati a Milano.
Nel caso di plichi per intermediari, forse l'intermediario rispediva localmente i vari giornali del plico, quindi la fascetta giunta ad al giudice di Agram e' stata spedita da Agram citta'?
Non so se queste supposizioni possano essere realistiche, per questo le chiedevo se ci sono prove del contrario!
Saluti,
Alex
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
io penso che man mano che il tempo passava gli annulli in arrivo siano sempre stati di piu'
non dimentichiamo il gran numero di giornali con mercuri non annullati (forse addirittura la maggioranza) a dimostrazione che in partenza timbravano molto poco
perdi piu' l'annullamento era poco importante perchè il loro riutilizzo era vietato e sistematicamente tassato
quindi anche in arrivo non erano pignoli come per i francobolli su busta
i pezzi in frode passati regolarmente per posta in totale si possono contare su una mano.
Le distribuzioni ai librai avevano un senso
infatti poi i clienti passavano a ritirare i giornali stranieri come se fossero libri
Rare le rispedizioni per posta, in genere sono rispedizioni di privati
(tipo la moglie che manda un giornale interessante all'ufficiale temporaneamente trasferito lontano - tipo al corpo austriaco di Ancona)
inoltre esistono i doppi annullamenti dove al timbro di partenza poi si apponeva il timbro di distribuzione per annullare i valori multipli non obliterati.
Concordo nella estrema difficolta' di battezzare sui francobolli sciolti se il timbro fu in partenza o arrivo.
resta che il secondo tipo del Sassone resta per il LV un osso duro!
non dimentichiamo il gran numero di giornali con mercuri non annullati (forse addirittura la maggioranza) a dimostrazione che in partenza timbravano molto poco
perdi piu' l'annullamento era poco importante perchè il loro riutilizzo era vietato e sistematicamente tassato
quindi anche in arrivo non erano pignoli come per i francobolli su busta
i pezzi in frode passati regolarmente per posta in totale si possono contare su una mano.
Le distribuzioni ai librai avevano un senso
infatti poi i clienti passavano a ritirare i giornali stranieri come se fossero libri
Rare le rispedizioni per posta, in genere sono rispedizioni di privati
(tipo la moglie che manda un giornale interessante all'ufficiale temporaneamente trasferito lontano - tipo al corpo austriaco di Ancona)
inoltre esistono i doppi annullamenti dove al timbro di partenza poi si apponeva il timbro di distribuzione per annullare i valori multipli non obliterati.
Concordo nella estrema difficolta' di battezzare sui francobolli sciolti se il timbro fu in partenza o arrivo.
resta che il secondo tipo del Sassone resta per il LV un osso duro!
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
alcuni esempi dalla mia collezione
timbro specifico
quindi in partenza:
timbro specifico
quindi in partenza:
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
muto di Bergamo
certamente posto in arrivo
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Fildoc
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
gazzetta di lodi
certamente in spedizione
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Fildoc
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
spedito a Milano
affrancatura multipla in parte mancante
spedita da Milano e annullata in arrivo a Mantova sia con il circolare sia con quello di distribuzione
affrancatura multipla in parte mancante
spedita da Milano e annullata in arrivo a Mantova sia con il circolare sia con quello di distribuzione
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
spedito da Milano e timbrato in arrivo a Como
sul giornale vi è una nota interessante su come era distribuito il giornale a Parigi
sul giornale vi è una nota interessante su come era distribuito il giornale a Parigi
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
questo purtroppo non è mio....
spedito da Vienna per Vicenza
annulli multipli in partenza e uno in arrivo
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Fildoc
- francesco luraschi
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Re: Gli utilizzi del Mercurio azzurro
Da altro Topic.
Francesco

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- francesco luraschi
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Durante il tragitto gli invii sottofascia rimanevano tali. Per l’obliterazione valeva la solita regola: destinatario unico=annullo in partenza, più destinatari=annullo in arrivo.
La fascetta per Zagabria non è di un intermediario ma di un privato: le disposizioni indicavano che ognuno doveva ritirare in posta i propri giornali, oppure farseli recapitare a casa al modico prezzo di ½ carantano a copia da pagarsi mensilmente, volendo si poteva prepagare il servizio aggiuntivo insieme all’abbonamento.
Gli intermediari potevano essere privati che poi smerciavano, così come librai o sale di lettura: all’epoca non esistevano ancora le edicole.
Il doppio annullo su francobolli per giornali può significare la rispedizione all’ufficio di impostazione di una gazzetta inesitabile: al contrario dei francobolli della postalettere la redazione mittente veniva rimborsata della spesa per il francobollo.
Quella definita "frode" qualche intervento più sopra non lo è per niente. L'articolo lo spiega.
In quanto ai francobolli multipli sugli Annali di Medicina bisogna considerare che per certe categorie di periodici subentrava il concetto di peso che per i giornali di cui si scrive qui non valeva: infatti X giornali= X francobolli per gazzette.
Francesco
La fascetta per Zagabria non è di un intermediario ma di un privato: le disposizioni indicavano che ognuno doveva ritirare in posta i propri giornali, oppure farseli recapitare a casa al modico prezzo di ½ carantano a copia da pagarsi mensilmente, volendo si poteva prepagare il servizio aggiuntivo insieme all’abbonamento.
Gli intermediari potevano essere privati che poi smerciavano, così come librai o sale di lettura: all’epoca non esistevano ancora le edicole.
Il doppio annullo su francobolli per giornali può significare la rispedizione all’ufficio di impostazione di una gazzetta inesitabile: al contrario dei francobolli della postalettere la redazione mittente veniva rimborsata della spesa per il francobollo.
Quella definita "frode" qualche intervento più sopra non lo è per niente. L'articolo lo spiega.
In quanto ai francobolli multipli sugli Annali di Medicina bisogna considerare che per certe categorie di periodici subentrava il concetto di peso che per i giornali di cui si scrive qui non valeva: infatti X giornali= X francobolli per gazzette.

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- Antonello Cerruti
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
.....Anche perchè non è un annullo del Lombardo Veneto....francesco luraschi ha scritto: 27 agosto 2017, 12:27 Forse sarebbe stato meglio scrivere Austria e basta, anche con annullo di LV, dato che al contrario dei francobolli per la posta delle lettere non vennero mai emessi francobolli per giornali specifici per il Lombardo-Veneto.
Sono proprio gli stessi usati in Austria, al netto della differente rarità in base al tipo che mi giunge nuova (e oscuro il motivo).
Francesco
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- francesco luraschi
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Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Sul certificato c'è scritto Lombardo-Veneto e Nisko sta altrove.
Ecco la modifica, anche se mi sembrava chiaro:
Forse sarebbe stato meglio scrivere Austria e basta, anche se ci fosse stato un annullo di LV, dato che al contrario dei francobolli per la posta delle lettere non vennero mai emessi francobolli per giornali specifici per il Lombardo-Veneto.
Da qui è nata la discussione.
Cordiali saluti
Francesco Luraschi
Ecco la modifica, anche se mi sembrava chiaro:
Forse sarebbe stato meglio scrivere Austria e basta, anche se ci fosse stato un annullo di LV, dato che al contrario dei francobolli per la posta delle lettere non vennero mai emessi francobolli per giornali specifici per il Lombardo-Veneto.
Da qui è nata la discussione.
Cordiali saluti
Francesco Luraschi
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- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Volevo solo sottolineare che - del L.V. - non c'è neppure l'annullo; non volevo certo correggere il tuo preciso intervento che ho citato solo riprendere il discorso interrotto.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
Non so se puo' essere utile, ma nella prossima asta Merkurphila (solo internet, 24 settembre) compaiono alcuni pezzi con annulli lombardo veneti:
Udine Brescia Como distribuzione 3
Udine Brescia Como distribuzione 3
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
Re: Gli utilizzi del Mercurio azzurro
Grazie Francesco,
molto bello e interessante per la doppia bollatura !
Cordiali saluti
F
Re: Austria, Mercurio secondo tipo, certificato Cilio
secondo me volete mettere troppe regole certe.
i francobolli per giornali erano per tutti i giornali di vari formati, potevano essere quotidiani, settimanali, mensili di moda o annali di medicina.
le prassi erano scritte ma spesso non applicate.
i mercuri colorati per esempio per le loro funzioni iniziali non furono di fatto usati
la obliterazione che fosse in partenza o in arrivo non sempre era espletata
la spedizione di lettere con mercuri fu tentata recuperando appunto qualche mercurio non obliterato
e fu quasi sempre tassata
qualcuna passo' e si tratta allora di truffa sulla tariffa.
esistono anche, è vero, comunicazioni trattate come giornali da alcuni editori (rare)
le affrancature multiple non erano affatto rare
il blocco di Vienna per esempio è annullato in partenza a Vienna e timbrato anche in arrivo a Vicenza
Proprio la grande confusione ha reso necessaria una regola semplice seppur approssimativa ed empirica:
annullo del regno LV francobollo per giornali usato in LV
annullo imperiale francobollo usato nei vari territori dell'impero tranne che nel regno del LV.
tenendo conto poi delle prassi di distribuzione dei giornali e le rispedizioni la casistica diventa enorme e sempre senza regole rispettate rigorosamente.
Forse l'unica certezza è che fino a marzo 1851 i mercuri erano tutti praticamente annullati in partenza.
Ma pure di questo non son certo:
per esempio l'ultimo giornale mostrato del friuli e inviato a Reggio è del febbraio 1851 e ha comunque un annullo di distribuzione
quindi tipicamente apposto in arrivo!
Comunque essendo la modalita' nuova
probabilmente nei primi mesi le norme vennero ottemperate piu' scrupolosamente.
i francobolli per giornali erano per tutti i giornali di vari formati, potevano essere quotidiani, settimanali, mensili di moda o annali di medicina.
le prassi erano scritte ma spesso non applicate.
i mercuri colorati per esempio per le loro funzioni iniziali non furono di fatto usati
la obliterazione che fosse in partenza o in arrivo non sempre era espletata
la spedizione di lettere con mercuri fu tentata recuperando appunto qualche mercurio non obliterato
e fu quasi sempre tassata
qualcuna passo' e si tratta allora di truffa sulla tariffa.
esistono anche, è vero, comunicazioni trattate come giornali da alcuni editori (rare)
le affrancature multiple non erano affatto rare
il blocco di Vienna per esempio è annullato in partenza a Vienna e timbrato anche in arrivo a Vicenza
Proprio la grande confusione ha reso necessaria una regola semplice seppur approssimativa ed empirica:
annullo del regno LV francobollo per giornali usato in LV
annullo imperiale francobollo usato nei vari territori dell'impero tranne che nel regno del LV.
tenendo conto poi delle prassi di distribuzione dei giornali e le rispedizioni la casistica diventa enorme e sempre senza regole rispettate rigorosamente.
Forse l'unica certezza è che fino a marzo 1851 i mercuri erano tutti praticamente annullati in partenza.
Ma pure di questo non son certo:
per esempio l'ultimo giornale mostrato del friuli e inviato a Reggio è del febbraio 1851 e ha comunque un annullo di distribuzione
quindi tipicamente apposto in arrivo!
Comunque essendo la modalita' nuova
probabilmente nei primi mesi le norme vennero ottemperate piu' scrupolosamente.
Ultima modifica di fildoc il 30 agosto 2017, 16:56, modificato 4 volte in totale.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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