Postal Notes

[debene]

a tutti,
a volte ci si imbatte in pezzi piacevoli che si comprano con poche lire, abbastanza usuale in campo fiscale, e poi si mettono da parte in attesa di futuri approfondimenti.

Ogni tanto raffiorano e quindi si passa a studiarli e montarli in brevi paginette.

Lo Scott li cataloga tra i fiscali ma personalmente, visto l'uso che ebbero, non possono essere considerati dei fiscali a tutti gli effetti.
Voi che ne pensate? Questa la loro storia.



sergio

[fernando]

Ciao.

Anche secondo me hanno poco di fiscale, specie dopo aver letto la presentazione
sembrerebbero più money order cashiers check, ma sentiremo certamente altri
pareri e forse c' è chi li conosce bene, io è la prima volta che li vedo.

Fernando.

[remo]

Interessanti, così come le schede esplicative. Grazie a Sergio per averceli mostrati. Non ne avevo mai sentito parlare ne' tantomeno visti. A naso concordo con Fernando.
remo

[somalafis]

Sono un po' ''parenti'' dei nostri segnatasse per vaglia...

[debene]

Riccardo,
se mi puoi confermare però che nel caso dei segnatasse per vaglia il valore da utilizzare era una % del valore del vaglia.

Questi americani invece venivano apposti proprio del valore totale che si voleva trasferire al beneficiario, quindi
come fossero dei coupon.

Anche su di un forum USA avevano perplessità circa il fatto di considerarli dei fiscali da parte dello Scott.



sergio

[somalafis]

Ho appositamente usato la parola ''parenti'' e non ''fratelli'' perche' i nostri segnatasse vaglia rappresentavano la tassa che era proporzionale all'importo del vaglia. Quindi avevano la doppia funzione di segnare la tassa pagata e contemporaneamente di consentire un secondo controllo dell'importo del vaglia (il primo era rappresentato da una ''scala'' di valori ritagliabile).
A parte questo, mi sembra chiaro che i ''bollini'' americani NON son fiscali (non rappresentando un'imposizione fiscale) e rientrano in qualche forma nella storia postale, anche se in quella dei servizi a denaro. Mi par di capire che funzionassero un po' come i francobolli apposti sulle cartoline vaglia comparse in Italia e San Marino dal 1890 in vari tagli, in cui - se si volevano spedire oltre al valore nominale in lire del vaglia anche frazioni di lira - si aggiungevano i francobolli in centesimi

cv.jpg

cvsm.jpg

cvf.jpg

cvb.jpg

NB: immagini prese da Delcampe

[debene]

Grazie per le belle immagini e le informazioni.



sergio

[somalafis]

Ripesco questo vecchio topic di Sergio perche' in un'asta americana ho visto in offerta tre esemplari di ''postal notes'' americane degli anni '80 e '90 dell'Ottocento. Eccole qui

pn...JPG

Gironzolando su internet ho trovato altre immagini di questi oggetti legati a quello che noi chiamiamo il servizio dei vaglia per il trasferimento di piccolissime somme

pn.jpg

pn2.jpg

pn3.jpg

pn4.jpg

pn5.jpg

pn6.jpg

A prezzi minimi si trovano su internet i successivi postal note stamps, a forma di francobollo del valore di qualche cent (che in Italia sarebbero di sicuro inclusi nella famiglia dei ''francobolli'')

pns1.jpg

Magari anche applicati ai frammenti di modulini

pns2.jpg

nonche' i modulini interi usati

pns4.jpg

pns5.jpg

e nuovi

pns6.jpg

Vorrei pero' aggiungere un altro tassello al capitolo dei legami tra sistema postale statunitense e la circolazione monetaria. Durante la guerra civile con gli stati del Sud Confederato, l'amministrazione del presidente Lincoln si trovo' a fronteggiare una rarefazione drammatica della moneta metallica: oltre e qualche esperimento di ''francobolli-moneta'' (represso in alcuni stati) venne creata la postage currency, specie di banconote postali inizialmente ispirate ai francobolli e sostitutive in pratica delle monete di basso importo. Posso mostrare qualche esempio preso dal web (sono oggetti costosi):

pc.jpg

pc1.jpg

pcc.jpg

pccc.jpg

[debene]

Bei pezzi Riccardo!

Come tutti i corsi e ricorsi storici, anche la mancanza di spiccioli sul mercato si è più volte ripetuta
dall'antichità ai giorni nostri e spesso il francobollo in tempi recenti è stato utilizzato al loro posto.

nel primo dopoguerra in Italia la Ditta Solari iniziò ad incapsulare francobolli in astucci di alluminio
reclamizzando su un lato i propri prodotti; visto il successo iniziò la produzione su larga scala per altre ditte,
anche estere, con un business che andò avanti per più di tre anni.

solari168.jpg

Per chi volesse approfondire l'argomento c'è questo agile testo che ne ripercorre i momenti più salienti

libri073.jpg

[somalafis]

Anche gli USA (nel periodo della guerra civile quando fu creata la postage currency) videro i ''francobolli-moneta'' incapsulati (sono piuttoto cari sul mercato):

usa 1 v.jpg

usa 1.jpg

usa 2 v.jpg

usa 2.jpg

usa 3 v.jpg

usa 3.jpg

usa 5 v.jpg

usa 5.jpg

C'e' anche un catalogo

cat.jpg

E lo fecero (ma ben piu' tardi) anche molti altri paesi:
Austria

austria.jpg

Francia

francia.jpg

Germania

germania verso.jpg

germania dritto.jpg

Norvegia

norvegia v.jpg

norvegia.jpg

Spagna

spagna 2 v.jpg

spagna 2.jpg

Persino agli antipodi in Nuova Caledonia

ncaledonia.jpg

Le immagini vengono da eBay.com

[debene]

A dimostrazione che il forum è una miniera di informazioni
ecco l'argomento trattato in un vecchio post

viewtopic.php?t=3663

questo invece un sito, che tratta di tutte le stravaganze che possiamo riscontrare nelle
emissioni di francobolli, che descrive i francobolli apposti sui cartoncini per creare moneta spicciola

http://www.eryx.it/dentelli/emergency.htm



sergio

[pietro mariani]

anche qui :

viewtopic.php?f=22&t=23160&hilit=moneta


pietro

Revised by Lucky Boldrini - December 2018