Mancanza di chiarezza la riscontro sul catalogo Sassone circa la catalogazione dei segnatasse emessi nel 1870/4 dal Regno d’Italia.
I valori dal 5 al 60 centesimi vennero poi riemessi nel 1890, con l’aggiunta di un taglio da 20 centesimi che si aggiunse nel 1894.
I primi, che sono molto più pregiati di quelli emessi dopo, si distinguono per alcuni particolari abbastanza semplici.
Sul catalogo Sassone, questa nota – dopo i valori del 1870/4 - dovrebbe aiutare i collezionisti meno esperti a riconoscerli: “
Attenzione a non confondere questi segnatasse emessi durante il Regno di Vittorio Emanuele II con quelli emessi successivamente … che differiscono per il colore del riquadro (arancio anziché ocra) nei valori in centesimi …”
Fin qui, è tutto chiaro ed è esatta la distinzione tra i colori del riquadro (ocra per i primi, arancio per quelli successivi); necessita invece di qualche chiarimento la frase successiva che dice: “
Hanno inoltre la gomma leggermente giallognola, anziché incolore, e la carta più consistente e levigata di quella usata per le emissioni successive”.
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E qui nasce la confusione e quindi l’equivoco.
Il soggetto della prima frase erano i segnatasse emessi nel 1870 ma, improvvisamente, per questo secondo periodo i soggetti diventano i valori emessi nel 1890.
Come tutti sanno e come è facile constatare dall’immagine postata sotto, la gomma incolore (e omogenea) appartiene alle prime tirature e quella giallastra (e striata) alle tirature successive.
Nelle immagini sottostanti, potete constatare come la gomma sul 2 centesimi (emesso solo fra quelli del 1870), sia ben diversa da quella del 40 centesimi appartenente alle ultime tirature.
Non crediate che sia una differenza di poco conto e neppure che solo gli sprovveduti possano incorrere nell’errore causato da questa confusione sul catalogo Sassone.
Qualche anno fa, mi venne chiesto di periziare un segnatasse da 50 centesimi che era accompagnato da un certificato che lo descriveva come appartenente alla prima tiratura.
Io non ho concordato e ho reso il segnatasse con un mio appunto negativo. Il mio cliente lo sottopose nuovamente al perito che, oltre a confermare la sua precedente perizia, scrisse anche una lettera in cui elencava le caratteristiche distintive tra i segnatasse del 1870 e quelli del 1890.
Il cliente, constatato con un sorriso il motivo dell’errore del perito, mi regalò il segnatasse che è attualmente sepolto da qualche parte nel mio ufficio, tra una bella serie di analoghe “perle” che, prima o poi, vi mostrerò ….
Chi ha avuto la pazienza di seguirmi sino a qui e vuole esaminare le foto postate sotto troverà, all’ultima immagine, anche la lettera del perito e potrà constatare che infatti, al punto 6, anche lui ha male interpretato – invertendo i termini del discorso – le differenze che riguardano la gomma.
Una sciocchezza che, come faceva Re Mida, ha trasformato un francobollo da nulla in oro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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