Bollo di collettoria, provincia di Verona.
Il Gaggero-Mondolfo lo quota 1 punto (punteggio minimo in una scala cha va da 1 a 10 e poi R).


Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Per esteso???????????????????????Antonello Cerruti ha scritto:Giulio Bolaffi (o qualcuno per lui...) ha firmato la qualità della lettera, non certo la rarità.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
acquarius1 ha scritto:Per esteso???????????????????????Antonello Cerruti ha scritto:Giulio Bolaffi (o qualcuno per lui...) ha firmato la qualità della lettera, non certo la rarità.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ecco la riproduzione di parte della pagina 55 del "vecchio" Ricci sugli "Annulli Numerali Italiani".cesare ha scritto:Scusate...
una ultima considerazione,
forse superflua,
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Un altro elemento da prendere in considerazione potrebbe essere la rarità o meno
dell'abbinamento del bollo C1 di Verona con il numerale a sbarre.
Per quanto mi risulta, desunto da un vecchio articolo sul bollettino dell'Associazione Filatelica Veneta,
l'ultima data nota (allora) del bollo a cerchio piccolo era il 29 settembre 1877.
Riguardo l'introduzione dei numerali a sbarre in Verona, purtroppo,
non ho la datazione di riferimento per incrociare i dati
e chiudere il cerchio....
Confermo.Antonello Cerruti ha scritto: Giulio Bolaffi ....
Non firmava da "perito" ma da grandissimo mercante innamorato della qualità.
Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un grande commerciante, non di un collezionista. E non dimentichiamoci che il mercato filatelico di allora era ben diverso dall'attuale: allora i prezzi salivano sempre, oggi calano sempre.arditiroma ha scritto: 12 febbraio 2018, 16:08 Sicuramente un gigante del mondo filatelico, però non trovo la "poesia" del collezionista.
Cerco di spiegarmi meglio: nel bellissimo racconto che Antonello ha fatto, mi ha colpito il passo nel quale descrive come Bolaffi, teneva la penna alzata ad "oltranza" finché non gli veniva aggiudicato il pezzo, sbaragliando ovviamente gli "avversari" grazie ad un potere economico superiore e non curandosi del prezzo finale al quale aveva acquistato questo o quel valore..
A mio modestissimo avviso, qui manca la "poesia"..
Il bello del collezionare , oltre ovviamente al possedere, è anche ricercare, scovare , trovare.. l' ansia che si ha in ogni asta affinché il pezzo che tu ti sei prefissato come obiettivo non superi la soglia che ti sei prefissato prima e quando riesci a prenderlo la gioia di aver preso quel pezzo di carta che desideravi..
A casa poi la felicità nello andarlo a riporre insieme agli altri "pezzettini" conquistati con lo stesso modus operandi e vedere la collezione arricchirsi di volta in volta.
Personalmente in quel magnifico racconto, non ho notato questo... ho solo percepito, ma posso anche sbagliare, un desiderio di accumulare che è diverso dal collezionare..
Marco