Non mi sembra per niente strano.
In Francia per lunga tradizione il voto è uninominale a doppio turno. Le modalità di voto sono molto diverse dalle nostre perché tutto è incentrato sul candidato persona. E' il candidato che si preoccupa della stampa sia della
profession de foi (il programma) che del
bullettin (la scheda elettorale) per trasmetterle alla commissione elettorale; quest'ultima ha il dovere di trasmetterle a tutti gli elettori della circoscrizione.
Questo articolo su wikipedia spiega il tutto in dettaglio:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Proc%C3%A9dures_%C3%A9lectorales_fran%C3%A7aisesGià nella Francia della II Repubblica e del c.d. II Impero (ovvero la dittatura di Napoleone seguita al colpo di stato del 1851) le procedure erano più o meno le stesse. Quindi in questo caso abbiamo un bollettino di voto di un candidato indirizzato dalla commissione elettorale ad un elettore che non ha mai ritenuto necessario aprirlo, o perché non aveva interesse al voto, oppure perché conosceva i candidati. Non credo che aprirlo possa dirci di più. Anche se mi sembrano strane le annotazioni manoscritte, a meno che non riguardino tutti gli elettori della circoscrizione e siano state scritte su tutti i bollettini di voto.
Ricordiamoci che il periodo (1869-1870) è stato il più cupo e repressivo della dittatura di Napoleone III. Le elezioni, anche se svolte con un sistema democratico, ma non con suffragio universale, portavano nelle due camere personaggi asserviti al potere centrale, soprattutto nei collegi di provincia dove la politica era gestita da notabili locali e dai prefetti nominati direttamente dall'Imperatore. Questo elettorato era perfettamente allineato sulla sua linea politica, l'opinione pubblica (di quelli che andavano a votare) richiedeva una politica estera spregiudicata e guerrafondaia (ricordiamo le conquiste coloniali dell'Algeria e del Senegal, la guerra di Crimea, la campagna d'Italia, la tragica spedizione del Messico) e una politica repressiva all'interno (rivolta soprattutto alle masse operaie che cominciavano allora a creare le loro rappresentanze). Infine c'è da aggiungere che le due camere erano state svuotate dei loro contenuti democratici dalla costituzione imperiale e avevano il solo compito di approvare leggi e decreti presentati dallo stesso imperatore.
In questo clima. mi sembra normale che un semplice cittadino, piccolo artigiano di un paese della provincia, non abbia sentito la necessità di aprire questo bollettino elettorale (né la sento io oggi).
E poi una considerazione filatelica: nella corrispondenza a stampa sotto fascia (che doveva essere consegnata aperta all'impiegato postale), è il francobollo stesso che svolge funzione di sigillo della corrispondenza e tiene uniti i due elementi, la corrispondenza stessa e la fascetta di spedizione; aprirla sarebbe deteriorare il pezzo.
Revised by Lucky Boldrini - August 2009