Gianco ha scritto: 25 luglio 2018, 15:54
Non ho compreso quel che vuoi dire.
Sicuro della genuinità?
Posso solo dirti che il frammento proviene dall'asta Bolaffi del Dicembre 2014 (lotto 1007).
E' certificato da Paolo Cardillo e siglato da Enzo Diena.
Se ti riferisci all'autenticità, posso risponderti -in generale- che io non sono mai sicuro di nulla.
Sul volume Etats Pontificaux, che presenta alcune delle perle della storia postale pontificia, vi sono numerose lettere completamente fuori tariffa. Molte lettere a dir poco dubbie sono passate e passano nelle principali aste italiane e straniere.
Molte lettere sono state manipolate -si dice- dai grandi filatelisti italiani, magari per pura estetica, sostituendo o spostando i francobolli.
A me il frammento pare a posto, ma io sono un semplice collezionista.
Tuttavia preferisco i documenti completi e tendo a non acquistare più i frammenti.

Gianco,
io quel timbro 15 l'ho visto a
Trieste solo dopo la riapertura dei rapporti postali, quindi dal Settembre 1859.
Tuttavia in molte localita' i timbrini arrivarono addirittura dopo.
A volte ebbero fogge differenti nella stessa localita'.
Pero' quel 15 significa una cosa di certo, almeno dal Settembre 1859 in poi.
A meno che non si dimostri il suo uso prima.
Quindi questo pone un problema fondamentale, come era possibile usare un 5 centesimi della prima emissione nel 1859 ?
Io vedo un annullo a rombi non passante, un segno a penna che va sulla lettera ma quando arriva sulla lettera sembra cambi colore.
A mio modesto avviso il 5 centesimi e' stato messo dopo.
