Ciao,
tra Tipografia e Calcografia ci sono 3 o 4 Galassie di differenza.
La Tipografia non l'ho ancora presa in mano seriamente,ma mi viene in mente Guttemberg, cioè una Tavola composta da tot tasselli,in qualche modo tenuti assieme a formare,appunto la Tavola.
SE è così,ne deriva la relativa semplicità a produrre il secondo colore,..hai già tutto,più o meno a misura e giustapposizionato.
Ma la Calcografia (che stò cercando di capire), l'è n'altar quel.
Sono sicuro,almeno fino al Campanile di S. Marco,che la Lastra,unica, nuda e non temprata, veniva incisa a una colonna o una fila alla volta,mediante rullo.
Prima dell'incisione,erano costretti a fissare punti e a tracciare sottilissime linee per avere dei riferimenti .. "solo" per avere allineamento ed equidistanza tra i fb.
Ogni volta che finivano una fila o una colonna dovevano spostare la lastra e ripetere l'operazione.
2° colore - lastra nuova.
Cosa facevano ? Avrebbero dovuto tracciare riferimenti certi dalla prima lastra su cui ,poi, andare a fissare,con estrema precisione i riferimenti per la seconda.
![Sorridente :-)](./images/smilies/1.gif)
Non ci credo neanche se lo vedo. Uscivano Sicuramente delle schifezze.Più di 2 colori ?
A naso, 9 anni dopo, non credo ad un'evoluzione tecnologica rilevante, ma non lo sò.
Scommetto l'ultimo mezzo penny che mi è rimasto che i Calco a 2 colori prima della Lambert, o sono a lastra unica con utilizzo di maschere o sono in Fotocalcografia, che non sò cosa sia .. ma NON è Calco pura.
Rev LB Mar 2020