Approfitto del sopore che segue gli stravizi della fine dell'anno per infliggervi una piccola nota che secondo me e' di ambito storico postale, se con questa dizione si includono anche le caratteristiche 'secondarie' degli oggetti postali (destinatari, scrittura degli indirizzi, sistemi calligrafici ecc. ecc.).
Lo spunto mi e' stato dato da alcune scansioni fornite dal nostro amico Franz-Francesco Ciccarese, che pero' e' del tutto innocente, avendomele egli inviate in realta' nell'ambito della ricerca sui guller frazionari condotta nel ''Laboratorio annulli''.
Se una persona e' famosa riceve (o riceveva, quando la posta era il classico mezzo di comunicazione) grandi quantita' di posta. Qualora il personaggio, oltre che famoso, e' anche l'incarnazione stessa del potere, come succede con i dittatori, la posta puo' raggiungere quantita' smodate: messaggi encomiastici o augurali, lodi, un po' di piaggeria, professioni di fedelta' incrollabile e anche richieste di ogni tipo. Le scansioni inviate da Francesco mostrano appunto lettere indirizzate a Mussolini da due centri abitati in provincia di Lecce. La prima e' spedita da Taviano (31-139) nel gennaio del 1940 (l'Italia non e' ancora in guerra): in bella calligrafia d'antan, e' indirizzata a ''Sua Eccellenza il Capo del Governo Benito Mussolini Roma'' (senza indirizzo, ritenuto superfluo).
La lettera e' debitamente affrancata con 50 centesimi perche' il duce non godeva della franchigia postale ''passiva'' che spettava soltanto al re (franchigia passata in eredita' al Presidente della Repubblica fino ad anni non tanto lontani).
La seconda lettera parte invece nel periodo bellico (1941) da Scorrano (31-121): la calligrafia e' quella di una persona non dotata di grande dimestichezza con la scrittura. In quel periodo di guerra di motivi per inoltrare richieste di qualche intervento o soccorso ce ne dovevano essere tanti e infatti la lettera e' indirizzata al duce nella sua 'residenza privata' e non in ''ufficio'': ''A. E. C. Benito Mussolini Capo del Governo Duce del Fascismo Villa Torlonia Dimora Privata Roma''. Il mittente teneva molto al contenuto e lo ha inviato in raccomandazione (con adeguata affrancatura).
Sempre grazie a Francesco abbiamo anche la scansione di un'altra lettera da Scorrano, indirizzata questa volta alla moglie del duce. Si sa che molte donne scrivevano a Rachele per inoltrare suppliche ed esporre necessita'. Questa lettera e' stata scritta nell'aprile del 1940 con una mano incerta ed una conoscenza approssimativa dell'ortografia: ''Alla Cellenza Rechela Mussolini Roma''. E' affrancata e accettata come raccomandata con ricevuta di ritorno.
Comunque, sul mercato filatelico di lettere dirette al duce ne girano non pochissime. Ecco tre esempi tratti al volo da Delcampe. La prima (indirizzata semplicamente ''S.E.Il Capo del Governo Roma''), reca la scritta 'urge' ma il parsimonioso mittente ha spedito il messaggio in posta ordinaria con 50 centesimi.
La seconda e' partita da un piccolo centro sardo (Villanovatulo, Nuoro) e reca l'indirizzo dattiloscritto: a ''S.E. Benito Mussoli, Via Rasella 155, Roma, Personale'' (Mussolini non disponeva ancora della scenografica residenza di Villa Torlonia). Spedita e affrancata come raccomandata.
La terza, infine, mostra che lettere non affrancate indirizzate al duce venivano tassate regolarmente: questa reca infatti un segnatasse da 1 lira (doppio dei 50 centesimi dovuti per la lettera ordinaria e omessi): vergato con elegante calligrafia, l'indirizzo recita: ''a Sua Eccellenza Benito Mussolini Duce d'Italia, Roma''.
Una cosa, pero', mi incuriosisce: queste buste come sono approdate sul mercato filatelico? La pluralita' di indirizzi e di segreterie che se ne occuparono non sembra avere influito sul loro destino.
Forse chi apriva la posta , una volta protocollato il contenuto, ''accumulava'' buste a fini collezionistici? Oppure le buste venivano ammucchiate e poi destinate ad un destino di macero, cui scamparono ad opera di provvidenziali 'riciclatori? O vennero inserite negli infiniti fascicoli che raccoglievano la corrispondenza e poi ne vennero estratte in un secondo momento prima di inviare i suddetti fascicoli all'Archivio o alla distruzione?
Le lettere al ''Duce'' - Noticine di storia postale
Moderatore: cialo
Le lettere al ''Duce'' - Noticine di storia postale
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
Re: Le lettere al ''Duce'', noticine di storia postale
Riccardo, provo a dire la mia in base all’esperienza effettuata nella ricerca in vari archivi; nei faldoni contenenti la corrispondenza dell’epoca ho trovato diverse quantità di lettere indirizzate come quelle da te postate a Benito Mussolini e alla sua consorte, al Re ed alla Sua Consorte, contenenti le più disparate (e disperate) richieste…….; da un attento esame e dopo averne discusso con alcuni archivisti (vecchi e nuovi….) si è arrivati ad una conclusione, cioè, le medesime ( dopo la lettura dei vari segretari) venivano rispedite con lettere accompagnatorie ( in alcuni casi allegate alle stesse) con altri plichi alle Prefetture di competenza, le quali le inoltravano ai Sindaci o Podestà e, in assenza di essi (nel caso di piccole comunità vedi “Sardegna”) ai Carabinieri del luogo di partenza perché verificassero personalmente e prendessero i necessari provvedimenti del caso.
Questa è stata indirizzata alla Regina d'Italia con l'applicazione del talloncino di raccomandazione non necessaria essendo la stessa esente da affrancatura, una sola cosa mi lascia perplesso e cioè come mai essendo la lettera senza affrancatura indirizzata alla Regina (la quale godeva della totale franchigia) l'impiegato postale abbia applicato il talloncino di raccomandazione solo per favorire l'inoltro in tempi brevi della missiva stessa?????????
la stessa, al retro la targhetta utilizzata a Roma distribuzione in arrivo e successivamente il bollo di arrivo alla REAL CASA in data 6.12.35
contenuto della busta; in questo caso si nota sulla sx un appunto a matita "Nuoro per Assistenza" mentre in altri punti della lettera vi sono altri appunti, e sulla dx il bollo in gomma della Casa Reale.
al termine della lettera si trova questo appunto col quale veniva spedito dalla Prefettura al Comando della Stazione dei Carabinieri.
Come asserito in precedenza questo documento è stato recuperato da un faldone d'archivio che doveva andare al macero..... ora in mio possesso !!
Questa è stata indirizzata alla Regina d'Italia con l'applicazione del talloncino di raccomandazione non necessaria essendo la stessa esente da affrancatura, una sola cosa mi lascia perplesso e cioè come mai essendo la lettera senza affrancatura indirizzata alla Regina (la quale godeva della totale franchigia) l'impiegato postale abbia applicato il talloncino di raccomandazione solo per favorire l'inoltro in tempi brevi della missiva stessa?????????
la stessa, al retro la targhetta utilizzata a Roma distribuzione in arrivo e successivamente il bollo di arrivo alla REAL CASA in data 6.12.35
contenuto della busta; in questo caso si nota sulla sx un appunto a matita "Nuoro per Assistenza" mentre in altri punti della lettera vi sono altri appunti, e sulla dx il bollo in gomma della Casa Reale.
al termine della lettera si trova questo appunto col quale veniva spedito dalla Prefettura al Comando della Stazione dei Carabinieri.
Come asserito in precedenza questo documento è stato recuperato da un faldone d'archivio che doveva andare al macero..... ora in mio possesso !!
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Ultima modifica di Marghine il 1 gennaio 2012, 18:02, modificato 2 volte in totale.
Antonello
__________________________________________________
"Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza"
(Dante: Inferno - canto XXIV)
Colleziono Storia Postale in generale, in particolare della Sardegna.
__________________________________________________
"Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza"
(Dante: Inferno - canto XXIV)
Colleziono Storia Postale in generale, in particolare della Sardegna.
Re: Le lettere al ''Duce'', noticine di storia postale
Caro Antonello, mi sembra una spiegazione ragionevole. Dagli archivi di organismi locali, disseminati sul territorio, e' decisamente piu' facile che queste buste siano poi filtrate sul mercato collezionistico...Grazie
Revised by Lucky Boldrini - January 2013
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
A Sua Eccellenza Mussolini, Capo del Governo. 16 luglio 1942
Volevo semplicemente condividere con voi questa raccomandata di richiesta danni avanzata in pieno conflitto.
Chissà come sarà finita?
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Pri
Clicca qui e guarda l'elenco dei miei doppioni in vendita su delcampe, magari trovi qualcosa d'interessante.
Ho quasi venduto tutto il mio Regno...
...per colpa del virus della IV
Varietà trovata! Clicca qui per vederla, ne vale la pena.
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Re: A Sua Eccellenza Mussolini, Capo del Governo. 16 luglio 1942
Mi associo con un'altra missiva indirizzata al Duce.
Paolo
Rev LB Sep 2020
Paolo
Rev LB Sep 2020
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