C'e' un dettaglio curioso: ai sensi della legge 14-8-1862 n.762 queste marche (provvisorie) sono soggette all'aumento del 10% a titolo di sovrimposta di guerra (''decimo di guerra''): il loro valore all'acquisto era dunque di 0,06 - 0,55 - 1,10 - 1,32 - 2,20 - 4,40 lire.
Salve a tutti
trovo interessante questo documento firmato dal ministro Sella
con le bozze delle marche da bollo 1862
non ho trovato quasi niente in giro o in rete
voi sapete qualcosa a riguardo?
oltretutto
grazie
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Oltretutto sembrerebbe anche che ha viaggiato, ha un annullo rosso che si vede in una scansione. Si la carta si vede che che è sottile. Sembrerebbe quasi un decreto, un informativa interna ministeriale
Absinth88 ha scritto: ↑3 febbraio 2022, 0:46
Oltretutto sembrerebbe anche che ha viaggiato, ha un annullo rosso che si vede in una scansione. Si la carta si vede che che è sottile. Sembrerebbe quasi un decreto, un informativa interna ministeriale
Era annesso al decreto. Il timbro in rosso che si intravede è probabilmente un timbro di archivio o di affissione. Non di spedizione.
Costantino
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nos exaequat victoria caelo
karkostas ha scritto: ↑3 febbraio 2022, 23:12
Era annesso al decreto. Il timbro in rosso che si intravede è probabilmente un timbro di archivio o di affissione. Non di spedizione.
era il REGIO DECRETO 16 novembre 1862, n. 981 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del regno d'Italia numero 282 di venerdì 28 novembre 1862
marche da bollo provvisorie 1862 decreto.jpeg
e questa un'immagine della "tabella annessa "al decreto (con nota circa il colore rosso o violetto per i diversi tipi di marche)
marche da bollo provvisorie 1862.jpeg.jpeg
scrive Pietro Zanetta in uno dei suoi articoli "ebbero carattere provvisorio in quanto il Ministero delle Finanze non fu soddisfatto di tale esecuzione. Venne criticata l'esecuzione troppo semplice che dava adito alla possibilità di facili falsificazioni"
il timbro in rosso (è posto sul retro del foglio sulla piega sopra la marca numero18 ) mi lascia un dubbio
.... sembra l'annullo di un ambulante .... cosa ne dite??
s-1500(2).jpg
e ,sempre sul retro del foglio, "girata" l'immagine , vicino a "ordinarie" leggo una scritta in francese......SECTION DES ........X
s-l1600 (2).jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
qui riporta qualche dettaglio
a quanto pare i provvisori in questione vennero prodotti da Matraire in attesa di quelli di De la rue
allego uno stralcio dal pdf che ho trovati in rete scritto da Cristiano Bussoli http://expo.fsfi.it/latinphil2020/exhib ... RKNkFv.pdf
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metto l'immagine di timbro con lettera "D" (immagine postata da Marco castelli )
s-1500(3).jpg
a questo punto si tratta solo di capire se la lettera del timbro è "B" oppure "D"
e ....soprattutto
.... cosa ci fa un timbro dell'ambulante M. CENIS - ITALIE in data 7 giugno 1864 (almeno, così credo di leggere!!) sul retro e proprio nel mezzo di un "foglietto" che era allegato ad un regio decreto del novembre 1862..?
.... spedizione "tardiva" ....(potrebbe giustificare il timbro "SECTION DES FISCAUX")
...ho pensato anche ad un utilizzo del foglietto come sovracoperta....(spiegherebbe la spedizione dopo un anno e mezzo ma non il timbro "SECTION DES FISCAUX")
... sempre che i due timbri siano "correlati"...
ciao Valerio
ci siamo incrociati
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.