Credo che la fantasia di Eric colga nel segno.
Ho riscontrato che la corrispondenza in partenza dalla Somalia, dall'Eritrea e dall'Africa Orientale Italiana in generale godeva spesso di una "benevola disattenzione" degli impiegati postali.
E' quindi frequente che corrispondenza con affrancatura insufficiente per vari motivi (sopatassa aerea, doppi porti, cartoline con testo di corrispondenza ecc.) non venisse contrassegnata come tale alla partenza e quindi viaggiasse fino a destino senza essere tassata.
Analogamente ho notato che molte lettere e cartoline provenienti dall'Italia con segni di tassazione sono state invece recapitate senza esigere il dovuto.
Credo fosse una specie di indennità per residenza in luogo disagiato che veniva tacitamente riconosciuta, soprattutto ai militari ed agli operai che lavoravano nei cantieri per la "costruzione dell'impero".

p.s.
Rileggendo meglio il thread fin dall'inizio viene smentito almeno in parte quanto ho detto sopra, visto che in quel caso è stato riscontrato che la lettera pesava più di 5 grammi, con conseguente tassazione di 2 lire.
La benevolenza c'è stata comunque perché, come ha scritto Erik, avrebbe dovuto essere inoltrata per nave.
C'è però una spiegazione: il regolamento postale, che prevedeva l'inoltro per via aerea se l'affrancatura copriva almeno la soprattassa, era rapportato alle tariffe per l'italia ed il nord Africa (50 centesimi per il porto ordinario e 50 centesimi per il porto aereo ogni 15 grammi). La tariffa per l'AOI era invece di 50 centesimi ogni 15 grammi per il porto ordinario e 1 lira ogni 5 grammi per il porto aereo e l'applicazione rigorosa del regolamento sarebbe stata troppo punitiva perché, come per la lettera di cui trattasi, si sarebbe in pratica inoltrata per via di mare la totalità di lettere affrancate in difetto, che non erano poche, con grave danno per gli utenti e, in definitiva, per l'amministrazione postate.
pittorica0008.JPG
pittorica0007.JPG
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.