Il colore dei bolli sulle prefilateliche del Regno di Sicilia

[sergio de villagomez]

Buongiorno a tutti,
a seguito di uno scambio, mi sono ritrovato una ventina di prefilateliche siciliane ed ho notato che alcune di esse hanno i vari timbri di colore rosso: c'è un motivo particolare o meno? Purtroppo per la "decifrazione" ho solo il Sassone Annullamenti ma sulle prefilateliche c'è ben poco e senza alcuna spiegazione per quanto concerne i colori.
Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa in merito?

Grazie e

[debene]

Sergio,
non hai inserito immagini ma penso ti riferisca a qualcosa di similare.

bolli rossi.jpg

Senza entrare in troppi dettagli che porterebbero a ripercorrere gli studi del Vollmeier

questi bolli avevano la necessità di indicare località di arrivo o partenza o particoòlari servizi.
Ricalcano quelli in uso anche nel napoletano.
Senza dover tranciare di netto i periodi grosso modo possiamo dire che il color "rosso" ma da par tuo forse lo definiresti meglio,
fu in uso nei primi tempi diciamo fino al 1820.

Sempre a disposizione per ulteriori informazioni.
un abbraccio
sergio

[sergio de villagomez]

Grazie Sergio,
gentilissimo e rapido nella risposta: più tardi mostrerò quanto ho e vediamo se ci dovesse essere qualcosa di interessante.

[sergio de villagomez]

Ecco, come promesso, alcune prefilateliche con timbri rossi. Qualunque info è gradita

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[pasfil]

Ciao Sergio ed un saluto a tutti.

Come ha accennato Sergio (debene), in esecuzione del D.R. 25 febbraio 1820 n. 1896, per regolare il servizio postale sui 7 cammini dei domini “Oltre il Faro”, le officine di posta oltre ai tre bolli accessori (con diciture Real Servizio, Franca e Assicurata) vennero dotate di apposito bollo nominativo, tutti di forma ovale con dicitura su una riga, da apporre sulle sole lettere in partenza. Per regolamento, questi bolli venivano impressi in rosso.
Tuttavia, le diverse diluizioni dell’inchiostro davano origine a gradazioni di colore non uniformi, dall’arancio al violetto e con impronte poco o molto unte o scarsamente leggibili quando diluito con acqua.
Vi sono anche impronte verdi o azzurre per l’utilizzo di inchiostro non “ufficiale“.
Buon ferragosto

[sergio de villagomez]

Grazie Pietro della cortese ed esauriente risposta ma ho ancora qualche dubbio ("sarà gnucco" penserai ) : l'altro giorno ho fatto le scan ad alcune prefilateliche con timbri in rosso ma ne ho altre in cui sono di colore nero: non sto qua a mostrale ma, credimi sulla parola , ho chiaramente in nero:
- Catania e Real Servizio del 1849;
- Modica del 1842;
- Messina e R. Servizio del 1857;
- Messina e R. Servizio del 1858;
- Noto e R. Servizio del 1858.
Il regolamento che mi hai citato, quello del 1820, è stato poi modificato?

Grazie e

[debene]

Ciao Sergio,
l'utilizzo di inchiostri che genericamente vogliamo definire rossi o neri, ma che comunque presentano varie sfumature e come diceva Pietro anche al color verde, ha una dipendenza temporale. Come hai scritto le tue lettere sono datate tra il 42' e '58 quindi diciamo un periodo "tardo".
Tutto con le dovute eccezioni dove per esempio Trapani che , in tutto il periodo di utilizzo, ha solo inchiostri rossi o rosso-bruni
Prendiamo però Girgenti che tu hai allegato in rosso; come puoi vedere lo stesso timbro, il N. 16 ( cioè la stessa foggia perchè poi la forma e le lettere negli anni cambiavano o anche nello stesso periodo un ufficio poteva avere timbri diversi ) il Vollmeier lo porta nei due colori in due periodi successivi

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Da che ricordi quello che è certo l'inchiostro nero in tutto il Regno fu usato dopo del rosso; non ricordo se fu una disposizione dettata centralmente o solo un esaurirsi di scorte o cause di approvvigionamento.



sergio

[sergio de villagomez]

Perfetto Sergio,
chiarissimo.... grazie!



Rev LB Sep 2021