Le ragioni della dicitura "da esaminare"
- Alessandro Arseni
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Le ragioni della dicitura "da esaminare"
Cari Amici,
apro un nuovo argomento di discussione su due parole che sembrano colpire molto: "da esaminare".
Lo faccio in un nuovo topic per non accrescere inutili divagazioni su un altro argomento che interessa altre case d'asta.
Devo, per forza di cose, innanzitutto esprimere cosa intendo io per le parole in oggetto dato che, nell'ambito della mia professione, ho descritto oltre centomila lotti sia per le mie aste quanto per altre case d'asta. Scriverò quindi in prima persona per le esperienze che ho vissuto.
La frase "Da esaminare" l'ho sempre utilizzata soprattutto per le collezioni, o per un insieme di materiale (lettere o francobolli o entrambi), dove necessita la visione per giudicare il lotto in prima persona, dove la qualità dell'insieme può essere mista, e non basta il giudizio del descrittore per definire se un lotto può piacere oppure no. In ogni descrizione che riguarda un insieme di più oggetti filatelici, in genere si aggiungono altri elementi che possono aiutare la decisione di acquisto come, ad esempio, le parole "Interessante", "molto interessante", "qualità mista", "buona qualità" ecc., che, prese una per una, non significano niente perché il giudizio della scelta, alla fine, spetta all'acquirente. Si tratta solo di blande indicazioni. Per agevolare questa scelta alla fine della descrizione, si invita l'eventuale acquirente ad "esaminare" il lotto per togliere ogni eventuale dubbio sulla qualità e sul materiale contenuto nel lotto, spesse volte difficile (o noioso) da descrivere e forse non conveniente, dato lo scarso valore, da elencare con precisione.
Alcuni intendono la frase "da esaminare" come foriera di trucchi nascosti, falsi fatti passare per buoni, elementi negativi occultati per vendere un lotto e truffare un eventuale acquirente. Non si può nascondere che qualche descrittore poco ortodosso possa utilizzare la frase in oggetto per piazzare un lotto altrimenti invendibile, ma cosa ci guadagnerebbe alla fine? Ne va del nome della casa d'aste e si perderebbe un cliente. Del resto, l'indicazione che invita il cliente ad esaminare il lotto, può essere un boomerang nei confronti del venditore che non avrebbe nessun interesse perché tratta di materiale di terze persone, e la percentuale guadagnata non coprirebbe la perdita di un cliente affezionato.
Alcuni pensano che il termine "da esaminare" sia indicativo, come dicevo, di piccole o grandi truffe nascoste, eppure, capovolgendo il significato, nel lotto da esaminare si può nascondere l'affare che nei lotti singoli non c'è. Ricordo che mi divertivo, e mi diverto tutt'ora, a lasciare buon materiale insieme a quello di poco valore, per attirare il cliente a scoprire l'affare nel lotto lasciandogli la possibilità della "pescata" e renderlo felice nell'acquisto.
A volte ho usato la frase semplicemente perché è difficile giudicare in prima persona se un margine che un certificato giudica "perfetto" possa piacere ad un collezionista esperto o esigente. Oppure una lettera può essere "fiacca" e consunta e questo non appare nella foto come potrebbe essere dopo un esame dal vero.
Per concludere, penso che ogni descrittore serio sia in buona fede nell'indicare "da esaminare" un collezione o altro, non per scaricare la responsabilità della vendita sull'acquirente o per rifiutare il lotto se non piace, ma semplicemente per coinvolgere il giudizio del collezionista nell'esame del lotto proposto. Quelli che non agiscono con questo spirito, ne pagano comunque le conseguenze. Alla fine, una casa d'aste seria e che intende rimanere a lungo sul mercato guadagnando la fiducia dei clienti, non utilizza di certo questa formula per incrementare le sue vendite. Dl resto, per giudicare con attenzione l'utilizzo e il senso della frase, basta recarsi alla visione dei lotti di una qualsiasi casa d'aste per avere un parametro del valore, diverso da ditta a ditta, che viene attribuito alla frase "da esaminare".
Cari saluti
apro un nuovo argomento di discussione su due parole che sembrano colpire molto: "da esaminare".
Lo faccio in un nuovo topic per non accrescere inutili divagazioni su un altro argomento che interessa altre case d'asta.
Devo, per forza di cose, innanzitutto esprimere cosa intendo io per le parole in oggetto dato che, nell'ambito della mia professione, ho descritto oltre centomila lotti sia per le mie aste quanto per altre case d'asta. Scriverò quindi in prima persona per le esperienze che ho vissuto.
La frase "Da esaminare" l'ho sempre utilizzata soprattutto per le collezioni, o per un insieme di materiale (lettere o francobolli o entrambi), dove necessita la visione per giudicare il lotto in prima persona, dove la qualità dell'insieme può essere mista, e non basta il giudizio del descrittore per definire se un lotto può piacere oppure no. In ogni descrizione che riguarda un insieme di più oggetti filatelici, in genere si aggiungono altri elementi che possono aiutare la decisione di acquisto come, ad esempio, le parole "Interessante", "molto interessante", "qualità mista", "buona qualità" ecc., che, prese una per una, non significano niente perché il giudizio della scelta, alla fine, spetta all'acquirente. Si tratta solo di blande indicazioni. Per agevolare questa scelta alla fine della descrizione, si invita l'eventuale acquirente ad "esaminare" il lotto per togliere ogni eventuale dubbio sulla qualità e sul materiale contenuto nel lotto, spesse volte difficile (o noioso) da descrivere e forse non conveniente, dato lo scarso valore, da elencare con precisione.
Alcuni intendono la frase "da esaminare" come foriera di trucchi nascosti, falsi fatti passare per buoni, elementi negativi occultati per vendere un lotto e truffare un eventuale acquirente. Non si può nascondere che qualche descrittore poco ortodosso possa utilizzare la frase in oggetto per piazzare un lotto altrimenti invendibile, ma cosa ci guadagnerebbe alla fine? Ne va del nome della casa d'aste e si perderebbe un cliente. Del resto, l'indicazione che invita il cliente ad esaminare il lotto, può essere un boomerang nei confronti del venditore che non avrebbe nessun interesse perché tratta di materiale di terze persone, e la percentuale guadagnata non coprirebbe la perdita di un cliente affezionato.
Alcuni pensano che il termine "da esaminare" sia indicativo, come dicevo, di piccole o grandi truffe nascoste, eppure, capovolgendo il significato, nel lotto da esaminare si può nascondere l'affare che nei lotti singoli non c'è. Ricordo che mi divertivo, e mi diverto tutt'ora, a lasciare buon materiale insieme a quello di poco valore, per attirare il cliente a scoprire l'affare nel lotto lasciandogli la possibilità della "pescata" e renderlo felice nell'acquisto.
A volte ho usato la frase semplicemente perché è difficile giudicare in prima persona se un margine che un certificato giudica "perfetto" possa piacere ad un collezionista esperto o esigente. Oppure una lettera può essere "fiacca" e consunta e questo non appare nella foto come potrebbe essere dopo un esame dal vero.
Per concludere, penso che ogni descrittore serio sia in buona fede nell'indicare "da esaminare" un collezione o altro, non per scaricare la responsabilità della vendita sull'acquirente o per rifiutare il lotto se non piace, ma semplicemente per coinvolgere il giudizio del collezionista nell'esame del lotto proposto. Quelli che non agiscono con questo spirito, ne pagano comunque le conseguenze. Alla fine, una casa d'aste seria e che intende rimanere a lungo sul mercato guadagnando la fiducia dei clienti, non utilizza di certo questa formula per incrementare le sue vendite. Dl resto, per giudicare con attenzione l'utilizzo e il senso della frase, basta recarsi alla visione dei lotti di una qualsiasi casa d'aste per avere un parametro del valore, diverso da ditta a ditta, che viene attribuito alla frase "da esaminare".
Cari saluti
Re: Da Esaminare
Secondo me il problema sta nell'abuso che ne è stato fatto di questa frase...
non so le case d'asta in quali circostanze la usino perchè non ho ancora avuto modo di fare acquisti da loro, ma, di contro, sui vari siti filatelici e non, compresi ebay e delcampe, si trova spesso la frase "da esaminare" sopratutto nelle aste con singolo francobollo e, sempre secondo il mio parere, dove è citata suddetta frase, è molto alto il rischio di ricevere un "pacco"...
Perchè un venditore che ha un negozio online col nome che richiama palesemente alla filatelia, con vendite di rarità a prezzi più o meno coerenti rispetto al mercato, di punto in bianco sulla descrizione di un francobollo inserisce la frase "da esaminare"?
Un esperto venditore quanto impiegherebbe a verificare l'autenticità o la classificazione, prima, seconda o terza scelta di quel francobollo?
E a che percentuale maggiore potrebbe venderlo?
Secondo me l'unica cosa da esaminare è lo stesso venditore...
PS prendendo spunto da come citano i certificati: a mio modesto parere


Perchè un venditore che ha un negozio online col nome che richiama palesemente alla filatelia, con vendite di rarità a prezzi più o meno coerenti rispetto al mercato, di punto in bianco sulla descrizione di un francobollo inserisce la frase "da esaminare"?
Un esperto venditore quanto impiegherebbe a verificare l'autenticità o la classificazione, prima, seconda o terza scelta di quel francobollo?


Secondo me l'unica cosa da esaminare è lo stesso venditore...

PS prendendo spunto da come citano i certificati: a mio modesto parere

Pri
Clicca qui e guarda l'elenco dei miei doppioni in vendita su delcampe, magari trovi qualcosa d'interessante.
Ho quasi venduto tutto il mio Regno...
...per colpa del virus della IV
Varietà trovata!
Clicca qui per vederla, ne vale la pena. 

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Re: Da Esaminare
Generalmente le due paroline all'oggetto del topic, non le ho mai viste come un espediente truffaldino, ma un utile momento di riflessione.
Infatti dinnanzi a questa dicitura la mia mente pensa : Che cosa non va in questo lotto?
Che cosa ha indotto la casa d'asta a porre questo paletto?
Per me si tratta semplicemente di un messaggio di avvertimento utile per acuire la mia attenzione.
Identificato il difetto, l'incongruenza o qualcos'altro valuto se la base d'asta è conveniente.
Devo dire che i lotti con il "da esaminare" spesso partono da basi d'asta più basse e possono comunque essere interessanti.
Altre volte, mettendoti sul chi va la', ti evitano acquisti incauti.
Infine ancora una riflessione: spesso la frasetta frena molti acquirenti e permette a volte di aggiudicarti il pezzo interessante alla base
A volte dinnanzi ad una prima data nota d'uso si puo' soprassedere su un dentello difettoso....
A volte la presenza di una piega ben spianata puo' essere comunque un difetto insopportabile su un francobollo nuovo....
A volte una busta malconcia puo' essere tollerata se reca una tariffa rara....
A volte una riparazione su un francobollo difficile, ma non difficilissimo è una pecca ingiustificabile....
Pertanto studiamo
e andiamo a comperare i francobolli solo quando siamo ben preparati
allora le soddisfazioni non mancheranno

Infatti dinnanzi a questa dicitura la mia mente pensa : Che cosa non va in questo lotto?
Che cosa ha indotto la casa d'asta a porre questo paletto?
Per me si tratta semplicemente di un messaggio di avvertimento utile per acuire la mia attenzione.
Identificato il difetto, l'incongruenza o qualcos'altro valuto se la base d'asta è conveniente.
Devo dire che i lotti con il "da esaminare" spesso partono da basi d'asta più basse e possono comunque essere interessanti.
Altre volte, mettendoti sul chi va la', ti evitano acquisti incauti.
Infine ancora una riflessione: spesso la frasetta frena molti acquirenti e permette a volte di aggiudicarti il pezzo interessante alla base

A volte dinnanzi ad una prima data nota d'uso si puo' soprassedere su un dentello difettoso....

A volte la presenza di una piega ben spianata puo' essere comunque un difetto insopportabile su un francobollo nuovo....

A volte una busta malconcia puo' essere tollerata se reca una tariffa rara....

A volte una riparazione su un francobollo difficile, ma non difficilissimo è una pecca ingiustificabile....

Pertanto studiamo


allora le soddisfazioni non mancheranno


+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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ciao



Fildoc
- paolo celani
- Messaggi: 728
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 16:57
Re: Da Esaminare
a mio avviso la dizione " da esaminare" è pienamente giustificata nel caso di collezioni o lotti comunque voluminosi di qualità mista. nel caso di collezioni credo sia sempre bene evidenziare la presenza di (probabili) falsi quando se ne ha sentore. starà poi all'acquirente verificare la validità del lotto e della relativa stima o tentare la pesca al biuo consapevole che potrebbe non essere fruttuosa.
nel caso di pezzi singoli la riserverei esclusivamente a eventuali pezzi che il curatore non è in grado di valutare (per originalità o per stima) mentre la eviterei per descrivere pezzi non perfetti o poco freschi, certo così ci si potrebbe inimicare qualche conferente....
in ogni caso è importante che sia ben specificato che per i lotti con la clausola "da esaminare" non è prevista la restituzione.
paolo c
nel caso di pezzi singoli la riserverei esclusivamente a eventuali pezzi che il curatore non è in grado di valutare (per originalità o per stima) mentre la eviterei per descrivere pezzi non perfetti o poco freschi, certo così ci si potrebbe inimicare qualche conferente....
in ogni caso è importante che sia ben specificato che per i lotti con la clausola "da esaminare" non è prevista la restituzione.
paolo c
STAFF
il miei canali youtube https://www.youtube.com/channel/UC24pFI ... gb-ktYWeYA
i concerti di Swingfluence
NON sei venuto a FILATELICA? NON SAI COSA HAI PERSO!
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NON sei venuto a FILATELICA? NON SAI COSA HAI PERSO!
Re: Da Esaminare
fildoc ha scritto:Generalmente le due paroline all'oggetto del topic, non le ho mai viste come un espediente truffaldino, ma un utile momento di riflessione.
Infatti dinnanzi a questa dicitura la mia mente pensa : Che cosa non va in questo lotto?
Che cosa ha indotto la casa d'asta a porre questo paletto?
Per me si tratta semplicemente di un messaggio di avvertimento utile per acuire la mia attenzione.
Identificato il difetto, l'incongruenza o qualcos'altro valuto se la base d'asta è conveniente.
Devo dire che i lotti con il "da esaminare" spesso partono da basi d'asta più basse e possono comunque essere interessanti.
Altre volte, mettendoti sul chi va la', ti evitano acquisti incauti.
Infine ancora una riflessione: spesso la frasetta frena molti acquirenti e permette a volte di aggiudicarti il pezzo interessante alla base![]()
A volte dinnanzi ad una prima data nota d'uso si puo' soprassedere su un dentello difettoso....![]()
A volte la presenza di una piega ben spianata puo' essere comunque un difetto insopportabile su un francobollo nuovo....![]()
A volte una busta malconcia puo' essere tollerata se reca una tariffa rara....![]()
A volte una riparazione su un francobollo difficile, ma non difficilissimo è una pecca ingiustificabile....![]()
Pertanto studiamoe andiamo a comperare i francobolli solo quando siamo ben preparati
![]()
allora le soddisfazioni non mancheranno![]()
Perfettamente d'accordo con te. Mi permetto di evidenziare in grassetto un'affermazione che reputo basilare per ogni serio collezionista.





Luca
Revised by Lucky Boldrini - August 2011
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
-
- Messaggi: 527
- Iscritto il: 29 luglio 2007, 21:30
“To be inspected” …
Nota “to be inspected” …
Il mio è un commento personale e generalizzato, non legato a nessun commerciante od attività in particolare.
Sinceramente non ho mai ben capito l’utilizzo di questa termine che è usato spesso in alcune vendite all’asta.
Posso capire che, in grosso lotto di materiale filatelico, si deleghi il potenziale acquirente alla preventiva visione totale, alla valutazione ed alla verifica della “bontà” del materiale messo in vendita, un sorta di “visto e piaciuto” che scarichi su di esso le responsabilità dopo l’acquisto.
Posso capire anche, che per un commerciante è sicuramente un costo ed una perdita di tempo il valutare e dettagliare grossi lotti magari di poco valore. Quindi è preferibile usare le frasi, a fine descrizione, tipo “da esaminare”, “il lotto va esaminato” o “l’insieme merita esame”.
La frase mi suona “sibillina” ed ambigua utilizzata invece per descrivere un singolo francobollo o una busta in vendita. E’ una nota utilizzata per dire che il bollo è manipolato ? Falso ? Non certificabile ? Qualitativamente non perfetto ? E non so che altro. Mi viene subito il dubbio che si stia tentando di vendere un pezzo forse “farlocco”.
Non tutti i collezionisti, me compreso, hanno le capacità di verificare e distinguere il “falso dal vero”, quindi ci si affida per l’acquisto a quanto dichiarato a catalogo dal venditore stesso, commerciante o casa d’asta che sia. Ma usando questa frase, a fine descrizione, il venditore da l’impressione che anche chi vende ha dubbi su quanto propone, proprio Lui che dovrebbe in un certo senso assisterci nell’acquisto di un pezzo “buono” e dare al cliente un servizio sicuro.
Non voglio creare diatribe senza fine … Voi di che pensiero siete ?
Cordialità !
Franco
Il mio è un commento personale e generalizzato, non legato a nessun commerciante od attività in particolare.
Sinceramente non ho mai ben capito l’utilizzo di questa termine che è usato spesso in alcune vendite all’asta.
Posso capire che, in grosso lotto di materiale filatelico, si deleghi il potenziale acquirente alla preventiva visione totale, alla valutazione ed alla verifica della “bontà” del materiale messo in vendita, un sorta di “visto e piaciuto” che scarichi su di esso le responsabilità dopo l’acquisto.
Posso capire anche, che per un commerciante è sicuramente un costo ed una perdita di tempo il valutare e dettagliare grossi lotti magari di poco valore. Quindi è preferibile usare le frasi, a fine descrizione, tipo “da esaminare”, “il lotto va esaminato” o “l’insieme merita esame”.
La frase mi suona “sibillina” ed ambigua utilizzata invece per descrivere un singolo francobollo o una busta in vendita. E’ una nota utilizzata per dire che il bollo è manipolato ? Falso ? Non certificabile ? Qualitativamente non perfetto ? E non so che altro. Mi viene subito il dubbio che si stia tentando di vendere un pezzo forse “farlocco”.
Non tutti i collezionisti, me compreso, hanno le capacità di verificare e distinguere il “falso dal vero”, quindi ci si affida per l’acquisto a quanto dichiarato a catalogo dal venditore stesso, commerciante o casa d’asta che sia. Ma usando questa frase, a fine descrizione, il venditore da l’impressione che anche chi vende ha dubbi su quanto propone, proprio Lui che dovrebbe in un certo senso assisterci nell’acquisto di un pezzo “buono” e dare al cliente un servizio sicuro.
Non voglio creare diatribe senza fine … Voi di che pensiero siete ?
Cordialità !
Franco
Ultima modifica di Franco Peli il 6 settembre 2020, 11:43, modificato 1 volta in totale.
- Matraire1855
- Messaggi: 1647
- Iscritto il: 13 aprile 2010, 13:34
- Località: Castellanza
Re: “To be inspected” …
Una casa d'aste che si rispetti dovrebbe già selezionare il materiale che propone nei propri cataloghi. Se il materiale potrebbe dare adito a dubbi, i dubbi dovrebbero essere risolti prima della messa in vendita.
A mio parere l'indicazione troppo generalizzata "da esaminare" deve essere utilizzata con molta cautela. Se si tratta di lotti di francobolli molto numerosi, va da se che la preventiva visione non potrebbe essere troppo minuziosa vista la grande quantità degli oggetti che costituiscono il lotto. Se invece quanto in vendita può essere circoscritto in uno o due esemplari, la descrizione del lotto deve essere completa. E per completa deve essere descritta non solo con l'indicazione della eventuale rarità (una volta si usava la dizione" minimi difetti che non inficiano la rarità dell'insieme" ma mi sembra una frase scomparsa) ma anche delle qualità salienti nel bene e nel male. Una minima indicazione dei difetti, oltre a farne tenere conto nella formulazione della base d'asta, per me è obbligatoria per chi vende che perdipiù ha sicuramente una visione molto allargata e competente vedendo migliaia di oggetti da proporre e poi proposti in vendita. Una selezione va fatta e spero non si accetti tutto quanto arriva come hanno fatto e stanno ancora facendo certi periti.
Concludendo a mio parere queste frasi mi fanno pensare ad una certa incompetenza da parte di chi fa le descrizioni dei lotti con riverbero sicuramente negativo per una casa d'aste magari anche molto blasonata.
A mio parere l'indicazione troppo generalizzata "da esaminare" deve essere utilizzata con molta cautela. Se si tratta di lotti di francobolli molto numerosi, va da se che la preventiva visione non potrebbe essere troppo minuziosa vista la grande quantità degli oggetti che costituiscono il lotto. Se invece quanto in vendita può essere circoscritto in uno o due esemplari, la descrizione del lotto deve essere completa. E per completa deve essere descritta non solo con l'indicazione della eventuale rarità (una volta si usava la dizione" minimi difetti che non inficiano la rarità dell'insieme" ma mi sembra una frase scomparsa) ma anche delle qualità salienti nel bene e nel male. Una minima indicazione dei difetti, oltre a farne tenere conto nella formulazione della base d'asta, per me è obbligatoria per chi vende che perdipiù ha sicuramente una visione molto allargata e competente vedendo migliaia di oggetti da proporre e poi proposti in vendita. Una selezione va fatta e spero non si accetti tutto quanto arriva come hanno fatto e stanno ancora facendo certi periti.
Concludendo a mio parere queste frasi mi fanno pensare ad una certa incompetenza da parte di chi fa le descrizioni dei lotti con riverbero sicuramente negativo per una casa d'aste magari anche molto blasonata.
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Re: “To be inspected” …
Forse la casa d’aste non vuole sobbarcarsi le spese di una perizia senza acquirente.Franco Peli ha scritto: 6 settembre 2020, 11:03 Nota “to be inspected” …
Il mio è un commento personale e generalizzato, non legato a nessun commerciante od attività in particolare.
Sinceramente non ho mai ben capito l’utilizzo di questa termine che è usato spesso in alcune vendite all’asta.
Posso capire che, in grosso lotto di materiale filatelico, si deleghi il potenziale acquirente alla visione totale, alla valutazione ed alla verifica della “bontà” del materiale messo in vendita, un sorta di “visto e piaciuto” che scarichi su di esso le responsabilità dopo l’acquisto.
Posso capire anche, che per un commerciante è sicuramente un costo ed una perdita di tempo il valutare e dettagliare grossi lotti magari di poco valore. Quindi è preferibile usare le frasi, a fine descrizione, tipo “da esaminare”, “il lotto va esaminato” o “l’insieme merita esame”.
La frase mi suona “sibillina” ed ambigua utilizzata invece per descrivere un singolo francobollo o una busta in vendita. E’ una nota utilizzata per dire che il bollo è manipolato ? Falso ? Non certificabile ? Qualitativamente non perfetto ? E non so che altro. Mi viene subito il dubbio che si stia tentando di vendere un pezzo forse “farlocco”.
Non tutti i collezionisti, me compreso, hanno le capacità di verificare e distinguere il “falso dal vero”, quindi ci si affida per l’acquisto a quanto dichiarato a catalogo dal venditore stesso, commerciante o casa d’asta che sia. Ma usando questa frase, a fine descrizione, il venditore da l’impressione che anche chi vende ha dubbi su quanto propone, proprio Lui che dovrebbe in un certo senso assisterci nell’acquisto di un pezzo “buono” e dare al cliente un servizio sicuro.
Non voglio creare diatribe senza fine … Voi di che pensiero siete ?
Cordialità !
Franco
Comunque se è un pezzo di un certo valore economico e non si è in grado di giudicarlo io lascio stare o chiedo un parere a uno più esperto di me’. ( Io lo chiedo sempre anche con certificati autorevoli a un mio perito di fiducia).
Tieni presente che questo modo di dire è presente anche in molte aste italiane col termine da valutare.
Può essere una buonissima occasione oppure uno sperpero di denaro.
Io non approvo queste terminologie e sono del parere che le case d asta devono garantire l’autenticità di quanto vendono se sono dubbiosi secondo il mio parere non dovrebbero metterlo in vendita.
Aggiungo di più non dovrebbero mettere in vendita neanche pezzi falsi dichiarati come tali .
Per non inquinare il mercato.
Questa è una mia opinione .

Igor
Colleziono :
Vaticano compreso interi postali.
F.D.C. Vaticano
Lettere Stato Pontificio.
Repubblica Italiana compreso interi postali.
F.D.C. Repubblica Italiana
AMICO CONVINTO DEL GRONCHI ROSA
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AMICO CONVINTO DEL GRONCHI ROSA

Re: “To be inspected” …


Le case d’asta cercano essenzialmente il profitto, pertanto esaminare un francobollo comporta tempo ovvero denaro.
Per contro questo crea a sua volta meno denaro sia per la casa d’asta, sia per il conferente e sia per l’offerente, in quanto a seguito di tale dizione molti non partecipano per timori (penso fondati) di un oggetto non perfetto.
Dall’equilibrio di queste due “forze” sta il pezzo in asta con la sua base e le relative offerte.
Purtroppo è passato troppo tempo da quando telefonavo a Camillo Pescatori dell’Italphil chiedendo notizie e consigli su un francobollo non fotografato o con una piccola immagine in b/n sul catalogo! E lui gentilmente era disponibile ai consigli.
Ora tutto deve essere più veloce, c’è anche chi fa più di un’asta al mese!
Per me “Da esaminare” è un “warning”, ha solo senso se il lotto è voluminoso e non tutto riprodotto, per i pezzi singoli, magari riprodotti in PDF a bassa risoluzione, passo facilmente oltre e se è proprio quello il francobollo che cerco chiederò l’invio di immagini ad alta risoluzione f/r.
Alcune case d’sta (senza fare nomi) sono più orientate ai commercianti piuttosto che ai singoli collezionisti, ed i commercianti sono spesso presenti all’asta potendo “esaminare”, mentre il collezionista che acquisterebbe solo un francobollo non si sobbarca il viaggio, pertanto o rinuncia o rischia.
“Da esaminare” vuole anche dire “lotto non contestabile” ovvero “piaciuto e comprato”.


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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
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- albi_patti
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- Iscritto il: 26 maggio 2008, 16:04
- Località: Pescara
Re: “To be inspected” …
Più volte è stato rimarcato il fatto che visionare grossi lotti, magari apparentemente anche di poco valore, rappresenti un costo per una casa d’aste o un commerciante. Ma non fa parte del loro lavoro???? Mi sembra quasi come un’impresa che mi deve realizzare una casa non mi fa il tetto adducendo che le porta via troppo tempo!!!!!!! O un gommista che mi cambia tre gomme su quattro perché costa troppo!!!!!!!
Non si può mica pretendere di ritrovarsi a vendere solo e sempre rarità????? Altrimenti non sarebbero tali!!!!
Fin qui ci può stare la buona fede…..
Ma quando si vende un singolo pezzo, non vedo scusanti……
Non si può mica pretendere di ritrovarsi a vendere solo e sempre rarità????? Altrimenti non sarebbero tali!!!!
Fin qui ci può stare la buona fede…..
Ma quando si vende un singolo pezzo, non vedo scusanti……

https://www.delcampe.net/it/collezionis ... albi_patti
Colleziono specializzazione di Regno e Repubblica nuovi e usati.
Estratto mancolista repubblica usati:
1946 Avvento della Repubblica 2£ filigrana SA carta bianca;
1954 Marco Polo 25£ e 60£;
1954 Amerigo Vespucci 25£ e 60£;
- Matraire1855
- Messaggi: 1647
- Iscritto il: 13 aprile 2010, 13:34
- Località: Castellanza
Re: “To be inspected” …
condivido in pieno!
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https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
Re: “To be inspected” …
Premetto che partecipo molto poco alle aste. Ma le seguo e tanti cataloghi mi arrivano a casa.
E credo che alla base di questo comportamento "frettoloso" su qualche oggetto sia proprio
da addebitarsi alla crescita esponenziale che ha visto nell'ultimo periodo, anche Case d'Asta
molto parche nei decenni scorsi a passare da una a tre o quattro sessioni l'anno.
Per non parlare di quelle che ne svolgono quasi una al mese.
Sicuramente tutto ciò dovuto al grande afflusso sul mercato di materiale dovuto a diverse cause ma è ovvio
che se, come sicuramente è, il personale che gestisce la casa d'aste non è aumentato, contro invece
un aumento della merce e una diminuzione dei tempi, la valutazione diventa più frettolosa e ciò
che non si ritiene fondamentale passa in secondo ordine.
Ma detto questo non mi sembra che il fenomeno sia così esteso e di solito questo commento "gergale"
del tipo "se ne raccomanda attenta visione" è di solito lasciato ai lotti per di più in fondo catalogo.
Certo è deprecabile, per come osserva Franco, farlo su un pezzo singolo.
Allora non per pensar male, perchè poi il risultato finale è che nessuno punta, ma per me delle due l'una:
il pezzo è buono e lo si lascia volutamente in ombra per farlo prendere dall'amico
non l'ho voluto descrivere per mancanza di tempo o perchè necessita di perizia
e allora come detto da qualcuno, meglio cambiare mestiere!
sergio
E credo che alla base di questo comportamento "frettoloso" su qualche oggetto sia proprio
da addebitarsi alla crescita esponenziale che ha visto nell'ultimo periodo, anche Case d'Asta
molto parche nei decenni scorsi a passare da una a tre o quattro sessioni l'anno.
Per non parlare di quelle che ne svolgono quasi una al mese.
Sicuramente tutto ciò dovuto al grande afflusso sul mercato di materiale dovuto a diverse cause ma è ovvio
che se, come sicuramente è, il personale che gestisce la casa d'aste non è aumentato, contro invece
un aumento della merce e una diminuzione dei tempi, la valutazione diventa più frettolosa e ciò
che non si ritiene fondamentale passa in secondo ordine.
Ma detto questo non mi sembra che il fenomeno sia così esteso e di solito questo commento "gergale"
del tipo "se ne raccomanda attenta visione" è di solito lasciato ai lotti per di più in fondo catalogo.
Certo è deprecabile, per come osserva Franco, farlo su un pezzo singolo.
Allora non per pensar male, perchè poi il risultato finale è che nessuno punta, ma per me delle due l'una:
il pezzo è buono e lo si lascia volutamente in ombra per farlo prendere dall'amico
non l'ho voluto descrivere per mancanza di tempo o perchè necessita di perizia
e allora come detto da qualcuno, meglio cambiare mestiere!


sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
STAFF
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- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 356
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: “To be inspected” …
Condivido quanti hanno sottolineato che escamotage del genere sono deprecabili quando si tratta di pezzi o serie singole, meno disdicevoli man mano che il lotto diventa sempre più complicato / eterogeneo e di prezzo contenuto. A meno che, voglio concedere, l'astaro non decida di scrivere a chiare lettere (così che almeno gli acquirenti lo sappiano con altrettanta chiarezza e si regolino di conseguenza) che vende il materiale così com'è e senza assumersi alcun controllo e responsabilità.
Credo che, alla resa dei conti, valgano la serietà e la "credibilità" che ciascuna casa d'aste intende formarsi nel tempo, il che dal lato dell'acquirente significa acquisire esperienza e procedere sempre con "occhio". E ciò detto, sottolineo cmq che anche le case d'asta più serie capita che vendano materiale farlocco, come più volte è stato notato dai nostri forumisti più attenti ed esperti, quindi la regola aurea ancora una volta è.... occhio! Sempre meglio di ebay o mercatini senza alcun controllo, vediamola così.
Credo che, alla resa dei conti, valgano la serietà e la "credibilità" che ciascuna casa d'aste intende formarsi nel tempo, il che dal lato dell'acquirente significa acquisire esperienza e procedere sempre con "occhio". E ciò detto, sottolineo cmq che anche le case d'asta più serie capita che vendano materiale farlocco, come più volte è stato notato dai nostri forumisti più attenti ed esperti, quindi la regola aurea ancora una volta è.... occhio! Sempre meglio di ebay o mercatini senza alcun controllo, vediamola così.
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7016
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: “To be inspected” …
Ho già espresso più volte il mio parere sull'argomento.
Concordo con quanto scritto sopra ma ritorno su un aspetto mai segnalato abbastanza.
La casa d'asta incassa una (doppia e non sempre trascurabile) commissione per fare da tramite tra un venditore ed un acquirente.
La serietà imporrebbe il raggiungimento del prezzo massimo possibile nella compravendita, evitando anche che si formino in sala degli accordi tra gli acquirenti tesi a mantenere basso il prezzo di aggiudicazione; altrimenti si ipotizza il reato penale di turbativa d'asta.
Ebbene, quella dicitura - secondo me - altera e non poco questo auspicabile risultato perchè, se il francobollo è difettoso/falso/non conforme alla descrizione, comporta una truffa ai danni dell'acquirente ma, se viceversa il pezzo è in ordine, sfavorisce il venditore (mantenendo "prudenti" le offerte dell'acquirente che non ha la possibilità di esaminare personalmente l'oggetto).
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Concordo con quanto scritto sopra ma ritorno su un aspetto mai segnalato abbastanza.
La casa d'asta incassa una (doppia e non sempre trascurabile) commissione per fare da tramite tra un venditore ed un acquirente.
La serietà imporrebbe il raggiungimento del prezzo massimo possibile nella compravendita, evitando anche che si formino in sala degli accordi tra gli acquirenti tesi a mantenere basso il prezzo di aggiudicazione; altrimenti si ipotizza il reato penale di turbativa d'asta.
Ebbene, quella dicitura - secondo me - altera e non poco questo auspicabile risultato perchè, se il francobollo è difettoso/falso/non conforme alla descrizione, comporta una truffa ai danni dell'acquirente ma, se viceversa il pezzo è in ordine, sfavorisce il venditore (mantenendo "prudenti" le offerte dell'acquirente che non ha la possibilità di esaminare personalmente l'oggetto).
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 356
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: “To be inspected” …
Tutte osservazioni giustissime, Antonello.
A fronte di commissioni elevate ci si attenderebbe un servizio ben più diligente a favore tanto del venditore quanto dell'acquirente....
Aggiungo che capisco agevolmente la difficoltà di fare 4 foto rappresentative di ogni lotto nei cataloghi cartacei, ma che anche quelli che hanno i siti internet non riescano a postare qualche fotogramma (ripeto, ne bastano poche per dare un'idea attendibile) è una pietosa scusa!
Vedendo Catawiki (cosa che sto iniziando a fare da agosto, pur consapevole dei "limiti" della piattaforma emersi sul forum), trovi addirittura centinaia di foto anche per dettagli insignificanti; certo, si dirà che le hanno fatte gli stessi venditori; allora benissimo, cosa vieta agli astari di farsi mandare un bel book dai conferenti e di pubblicarlo sui cataloghi online?
La verità, mi sa tanto, è che si vogliono favorire i soli professionisti e commercianti, quindi non mi venissero a raccontare che fanno gli interessi dei conferenti!!!!

A fronte di commissioni elevate ci si attenderebbe un servizio ben più diligente a favore tanto del venditore quanto dell'acquirente....
Aggiungo che capisco agevolmente la difficoltà di fare 4 foto rappresentative di ogni lotto nei cataloghi cartacei, ma che anche quelli che hanno i siti internet non riescano a postare qualche fotogramma (ripeto, ne bastano poche per dare un'idea attendibile) è una pietosa scusa!
Vedendo Catawiki (cosa che sto iniziando a fare da agosto, pur consapevole dei "limiti" della piattaforma emersi sul forum), trovi addirittura centinaia di foto anche per dettagli insignificanti; certo, si dirà che le hanno fatte gli stessi venditori; allora benissimo, cosa vieta agli astari di farsi mandare un bel book dai conferenti e di pubblicarlo sui cataloghi online?
La verità, mi sa tanto, è che si vogliono favorire i soli professionisti e commercianti, quindi non mi venissero a raccontare che fanno gli interessi dei conferenti!!!!

Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7016
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: “To be inspected” …
Credo che la casa d'asta voglia favorire la vendita e rendere impossibile la restituzione.Ivano Abbatantuono ha scritto: 7 settembre 2020, 13:00 ........
La verità, mi sa tanto, è che si vogliono favorire i soli professionisti e commercianti, quindi non mi venissero a raccontare che fanno gli interessi dei conferenti!!!!
![]()
Che poi la vendita avvenga ad un privato o ad un commerciante, è una questione che il banditore intenzionalmente proprio non si pone.
Anzi, il privato paga "immediatamente" mentre l'operatore riesce spesso ad ottenere delle dilazioni...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 356
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: “To be inspected” …
Ma la vendita si favorisce proprio ampliando la platea dei potenziali acquirenti facilitando e ampliando l'informazione, altrimenti l'asta resta confinata ai pochi che possono permettersi la trasferta per visionare di persona, ed in genere si tratta dei commercianti!
Credo, inoltre, anche sotto il profilo giuridico (e ribadisco ogni perplessità sulla legittimità e correttezza delle clausole "da esaminare" e similari), che sarebbe molto meno soggetta a contestazioni una aggiudicazione "informata" che non una "a scatola chiusa" o celata dietro formule ambigue.
Credo, inoltre, anche sotto il profilo giuridico (e ribadisco ogni perplessità sulla legittimità e correttezza delle clausole "da esaminare" e similari), che sarebbe molto meno soggetta a contestazioni una aggiudicazione "informata" che non una "a scatola chiusa" o celata dietro formule ambigue.
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- Matraire1855
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- Iscritto il: 13 aprile 2010, 13:34
- Località: Castellanza
Re: “To be inspected” …
Eppure stiamo parlando di una nuova branca londinese di una blasonata casa d'aste italiana che negli anni passati aveva fatto inflazione nelle proprie descrizioni con la frase "da esaminare".Ivano Abbatantuono ha scritto: 7 settembre 2020, 10:23 valgano la serietà e la "credibilità" che ciascuna casa d'aste intende formarsi nel tempo, il che dal lato dell'acquirente significa acquisire esperienza e procedere sempre con "occhio".
Ed ora ha esportato questa brutta espressione
Rev LB Sep 2021
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