Sotto questo profilo i "bolli chiudilettera" erano assimilabili più ai manifesti che non ai francobolli e proprio per questo motivo la loro esecuzione grafica rispondeva e si basava su criteri diversi da quelli che solitamente ispiravano il francobollo.
In un certo periodo storico, però, invalse l'uso di trasformare i francobolli in erinnofili : tutti noi ricordiamo bene la produzione "semi-industriale" di francobolli con soprastampe, attribuite ai vari comitati di liberazione, apparse nel primo dopo guerra. Gran parte di queste soprastampe erano dovute all'opera di semplici privati e/o commercianti che avevano, come scopo principale, quello di fregare i collezionisti filatelici ma, sempre nello stesso periodo, comparvero anche dei francobolli (di solito fuoricorso) soprastampati per essere usati come dei veri e semplici chiudilettera, ovvero, degli erinnofili a tutti gli effetti. Il motivo ? Probabilmente perché, vista la facilità con la quale ci si poteva procurare discrete quantità di questo materiale (francobolli) da soprastampare, non valeva la pena progettare e far eseguire una nuova vignetta, bastava solo eseguire la soprastampa, ovviamente c'erano anche i casi in cui uno specifico francobollo (o serie di francobolli) poteva, a sua volta, assumere un significato particolare e perfettamente calzante con il messaggio da veicolare attraverso questo ibrido che, nel titolo, ho fantasiosamente chiamato "erinnofrancobollo".
Qui di seguito ne riporto alcuni esempi in mio possesso. Sicuramente ve ne sono molti altri in circolazione e sarebbe interessante che chi ne ha ce li mostrasse.
Chiudilettera realizzato dalla Cassa di Risparmio di Lucca per pubblicizzare il "Prestito della Libertà" del 1954.
