Le tariffe postali in vigore nel periodo 1859/1860
Le tariffe postali in vigore nel periodo 1859/1860
Buonasera a tutti,
Potrei avere qualche chiarimento sulle tariffe postali in essere nei domini insulari del Regno delle Due Sicilie durante l’uso dei francobolli di Ferdinando II?
Nei vari testi si legge che la tariffa per una lettera semplice di un foglio spedita al di fuori del distretto era di due grana, per una di un foglio e mezzo era di tre grana e per una di due fogli era di quattro grana. Oltre i due fogli la tassa era di 5 in 5 trappesi (ca. 4,35 grammi) sino all’oncia (pari a 30,40 trappesi, ca. 26,45 grammi) cui corrispondeva la tariffa di 8 grana, tollerandosi le frazioni non maggiori di un trappeso (ca. 0,87 grammi).
Devo ammettere che la frase “Oltre i due fogli la tassa era di 5 in 5 trappesi sino all’oncia” non è, almeno per me, di immediata comprensione. Tuttavia, ho provato a svilupparla come descritto qui sotto:
1) Numero di fogli 1 (peso irrilevante) --> tariffa 2 grana
2) Numero di fogli 1 e 1/2 (peso irrilevante) --> tariffa 3 grana
3) Numero di fogli 2 (peso irrilevante) --> tariffa 4 grana
4) (Numero di fogli irrilevante) peso di 15,40 trappesi --> tariffa grana 5
5) (Numero di fogli irrilevante) peso di 20,40 trappesi --> tariffa grana 6
6) (Numero di fogli irrilevante) peso di 25,40 trappesi --> tariffa grana 7
7) (Numero di fogli irrilevante) peso di 30,40 trappesi (= 1 oncia) --> tariffa grana 8
La mia interpretazione è corretta? Ma quindi, per esempio, una lettera che pesava 22,9 trappesi (a metà strada tra la tariffa di 6 e quella di 7 grana) pagava 6 grana e 1/2?
Rimane poi chiaro che le tariffe per le lettere assicurate spedite al di fuori del distretto erano il doppio di quelle per le lettere semplici mentre quelle spedite all’interno del distretto erano la metà delle stesse.
Grazie davvero a coloro che mi risponderanno.
Marco
Potrei avere qualche chiarimento sulle tariffe postali in essere nei domini insulari del Regno delle Due Sicilie durante l’uso dei francobolli di Ferdinando II?
Nei vari testi si legge che la tariffa per una lettera semplice di un foglio spedita al di fuori del distretto era di due grana, per una di un foglio e mezzo era di tre grana e per una di due fogli era di quattro grana. Oltre i due fogli la tassa era di 5 in 5 trappesi (ca. 4,35 grammi) sino all’oncia (pari a 30,40 trappesi, ca. 26,45 grammi) cui corrispondeva la tariffa di 8 grana, tollerandosi le frazioni non maggiori di un trappeso (ca. 0,87 grammi).
Devo ammettere che la frase “Oltre i due fogli la tassa era di 5 in 5 trappesi sino all’oncia” non è, almeno per me, di immediata comprensione. Tuttavia, ho provato a svilupparla come descritto qui sotto:
1) Numero di fogli 1 (peso irrilevante) --> tariffa 2 grana
2) Numero di fogli 1 e 1/2 (peso irrilevante) --> tariffa 3 grana
3) Numero di fogli 2 (peso irrilevante) --> tariffa 4 grana
4) (Numero di fogli irrilevante) peso di 15,40 trappesi --> tariffa grana 5
5) (Numero di fogli irrilevante) peso di 20,40 trappesi --> tariffa grana 6
6) (Numero di fogli irrilevante) peso di 25,40 trappesi --> tariffa grana 7
7) (Numero di fogli irrilevante) peso di 30,40 trappesi (= 1 oncia) --> tariffa grana 8
La mia interpretazione è corretta? Ma quindi, per esempio, una lettera che pesava 22,9 trappesi (a metà strada tra la tariffa di 6 e quella di 7 grana) pagava 6 grana e 1/2?
Rimane poi chiaro che le tariffe per le lettere assicurate spedite al di fuori del distretto erano il doppio di quelle per le lettere semplici mentre quelle spedite all’interno del distretto erano la metà delle stesse.
Grazie davvero a coloro che mi risponderanno.
Marco
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Ciao Marco,
la progressione delle tariffe era questa:
1 foglio ---> 2 grana
1 foglio e 1/2 ---> 3 grana
2 fogli ---> 4 grana
da 11 a 15 trappesi ---> 5 grana
da 16 a 20 trappesi ---> 6 grana
da 21 a 25 trappesi ---> 7 grana
da 26 trappesi a 1 oncia ---> 8 grana
da 1 oncia a 1 oncia e 5 trappesi ---> 9 grana
da 1 oncia e 5 trappesi a 1 oncia e 1/4 di oncia ---> 10 grana
.................................................. a 1 oncia e 10 trappesi ---> 11 grana
.................................................. a 1 oncia e mezza ---> 12 grana
.................................................. a 1 oncia e 20 trappesi ---> 13 grana
.................................................. a 1 oncia e 3/4 di oncia ---> 14 grana
.................................................. a 1 oncia e 25 trappesi ---> 15 grana
.................................................. a 2 once ---> 16 grana
Questo risponde anche alla tua domanda sulla tariffa di una lettera di 22,9 trappesi: era 7 grana

la progressione delle tariffe era questa:
1 foglio ---> 2 grana
1 foglio e 1/2 ---> 3 grana
2 fogli ---> 4 grana
da 11 a 15 trappesi ---> 5 grana
da 16 a 20 trappesi ---> 6 grana
da 21 a 25 trappesi ---> 7 grana
da 26 trappesi a 1 oncia ---> 8 grana
da 1 oncia a 1 oncia e 5 trappesi ---> 9 grana
da 1 oncia e 5 trappesi a 1 oncia e 1/4 di oncia ---> 10 grana
.................................................. a 1 oncia e 10 trappesi ---> 11 grana
.................................................. a 1 oncia e mezza ---> 12 grana
.................................................. a 1 oncia e 20 trappesi ---> 13 grana
.................................................. a 1 oncia e 3/4 di oncia ---> 14 grana
.................................................. a 1 oncia e 25 trappesi ---> 15 grana
.................................................. a 2 once ---> 16 grana
Questo risponde anche alla tua domanda sulla tariffa di una lettera di 22,9 trappesi: era 7 grana


S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Grazie Erik,
Chiarissimo ed utilissimo.
Come si spiega allora un'affrancatura di 15 grana assicurata come quella in vendita tra qualche giorno in Corinphila
(https://corinphila.ch/en/_auctions/&act ... lotno=5668)? Poteva essere magari una lettera da 21 a 25 trappesi che includeva anche una circolare da un foglio per cui si spiegherebbe il grano in più?
Ciao
Marco
Chiarissimo ed utilissimo.
Come si spiega allora un'affrancatura di 15 grana assicurata come quella in vendita tra qualche giorno in Corinphila
(https://corinphila.ch/en/_auctions/&act ... lotno=5668)? Poteva essere magari una lettera da 21 a 25 trappesi che includeva anche una circolare da un foglio per cui si spiegherebbe il grano in più?
Ciao
Marco
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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860

Attenzione nel 1860 il diritto di assicurazione era fisso e di 10 grana.


Colleziono bolli ed annullamenti fino al 1900 della provincia di Cosenza
"Collezionare francobolli è il primo passo verso l'alienazione mentale"
Honore de Balzac
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Honore de Balzac
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Buonasera Roscianum, da dove ha desunto questa affermazione?Roscianum ha scritto: 14 gennaio 2021, 16:53 da Roscianum » 14 gennaio 2021, 16:53
Attenzione nel 1860 il diritto di assicurazione era fisso e di 10 grana.
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
stessa asta, anche la tariffa di questa lettera è poco interpretabile

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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Anch'io non ho contezza di questa direttiva nel periodo di utilizzo dei francobolli di Ferdinando II ...Roscianum ha scritto: 14 gennaio 2021, 16:53![]()
Attenzione nel 1860 il diritto di assicurazione era fisso e di 10 grana.
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Marco
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860

Mi scuso con Marco73 e con Tregelsi per l'affermazione completamente sbagliata di cui sopra (evidentemente non era connesso in quel momento



Nilo
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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Grazie Roscianum delle utili informazioni, le mie competenze terminano ... il 23 luglio 1860 con la partenza da Messina dell'ultima lettera con i francobolli del Borbone. Ma è interessante il principio di aumentare la tariffa delle "assicurate" dei primi porti e di ridurla per le affrancature più alte!!


Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Ciao Erik,Erik ha scritto: 13 gennaio 2021, 22:21 Ciao Marco,
la progressione delle tariffe era questa:
1 foglio ---> 2 grana
1 foglio e 1/2 ---> 3 grana
2 fogli ---> 4 grana
da 11 a 15 trappesi ---> 5 grana
da 16 a 20 trappesi ---> 6 grana
da 21 a 25 trappesi ---> 7 grana
da 26 trappesi a 1 oncia ---> 8 grana
da 1 oncia a 1 oncia e 5 trappesi ---> 9 grana
da 1 oncia e 5 trappesi a 1 oncia e 1/4 di oncia ---> 10 grana
.................................................. a 1 oncia e 10 trappesi ---> 11 grana
.................................................. a 1 oncia e mezza ---> 12 grana
.................................................. a 1 oncia e 20 trappesi ---> 13 grana
.................................................. a 1 oncia e 3/4 di oncia ---> 14 grana
.................................................. a 1 oncia e 25 trappesi ---> 15 grana
.................................................. a 2 once ---> 16 grana
Questo risponde anche alla tua domanda sulla tariffa di una lettera di 22,9 trappesi: era 7 grana![]()
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Grazie ancora per la tua risposta.
Ci sono però delle cose che non mi tornano. Fino all'oncia tutto chiaro, la progressione è di un grano ogni cinque trappesi. Oltre l’oncia però non è più di un grano ogni cinque trappesi (ad esempio nell’intervallo a cui corrisponde la tariffa di 10 gr. è di “soli” 2,5 trappesi).
Riesci ad illuminarmi?
Che tu sappia ci sono delle fonti affidabili che spiegano esattamente come funzionavano queste tariffe?
Grazie ancora
Marco
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Ciao Marco,Marco73 ha scritto: 15 febbraio 2021, 15:09 Che tu sappia ci sono delle fonti affidabili che spiegano esattamente come funzionavano queste tariffe?
la tabella delle tariffe di cui sopra è tratta dal libro di Vito Mancini "Tariffe postali nel Mezzogiorno d'Italia dal Viceregno alla riforma del 1862".
Ho sempre considerato questo testo (ed il suo autore) una fonte affidabile ma, non essendo un mio campo specifico di collezione, sarebbe interessante sentire il parere di qualche collezionista di Sicilia o di Napoli.
Quello che osservo è che, con questa suddivisione, si ottiene il costo di 8 grana per ogni oncia di peso:
1 oncia ---> 8 grana
1 oncia e 1/2 ---> 12 grana
2 once ---> 16 grana
il che ha una sua logica.

S T A F F
Enrico Carsetti
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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Erik, ho ricevuto per posta questa mattina il volume di Vito Mancini che hai indicato.Erik ha scritto: 15 febbraio 2021, 22:20Ciao Marco,Marco73 ha scritto: 15 febbraio 2021, 15:09 Che tu sappia ci sono delle fonti affidabili che spiegano esattamente come funzionavano queste tariffe?
la tabella delle tariffe di cui sopra è tratta dal libro di Vito Mancini "Tariffe postali nel Mezzogiorno d'Italia dal Viceregno alla riforma del 1862".
Ho sempre considerato questo testo (ed il suo autore) una fonte affidabile ma, non essendo un mio campo specifico di collezione, sarebbe interessante sentire il parere di qualche collezionista di Sicilia o di Napoli.
Quello che osservo è che, con questa suddivisione, si ottiene il costo di 8 grana per ogni oncia di peso:
1 oncia ---> 8 grana
1 oncia e 1/2 ---> 12 grana
2 once ---> 16 grana
il che ha una sua logica.
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E' fatto veramente bene ... sicuramente il testo più esaustivo sulle tariffe nel Regno delle due Sicilie che abbia mai visto.
Grazie per il suggerimento, davvero molto apprezzato.
Marco
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860

Mi fa piacere.
Buono studio



S T A F F
Enrico Carsetti
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Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
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- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
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Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
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Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Le cose non sono mai così semplici come si vorrebbe. Se bastasse un libro per conoscere le tariffe di un Antico Stato, saremmo tutti esperti. Invece di libri bisogna procurarsene parecchi e poi osservare le Aste e studiare le collezioni importanti (quelle pubblicate in rete), ragionare un bel pò ed alla fine i dubbi rimangono, ma almeno uno ci ha provato.
Per le tariffe uno dei libri migliori resta il catalogo Vaccari 2011/2012, che è a mio giudizio sempre la migliore base di partenza. Poi c'è il libro di Mentaschi (a mio avviso meno chiaro - "Lire, soldi crazie"); poi volumi specialistici: l'introvabile Aquila e il più aggiornato Gatto/Natoli (qui ti fai un'idea più precisa dei francobolli, delle tariffe, delle combinazioni e degli annulli di Sicilia); ma studiare le collezioni pubblicate in rete (che so, le collezioni Spampinato o Imperato) ti fa compiere un altro passo avanti; poi studiare i cataloghi d'asta e verificare i risultati e capire perchè una lettera è stata venduta o no ed a quanto). Infine acquistare, sbagliando anche, ma imparando.
Perchè parlare di lettere senza possederne o avendone soltanto di comuni rischia d'essere uno sterile esercizio.
Tra le tariffe citate sopra non so se si è fatto cenno a quella per circolari o stampe (mezzo Grano); c'è poi la tariffa (ancora dibattuta) da 1 Grano, che non è solo quella di un foglio per circondario o i due fogli per stampe, ma anche altra cosa (alcuni la chiamano taiffa da mezzo foglio). C'è ancora la tariffa di uno o più fogli + allegato (vedi un post da me pubblicato pochi giorni fa su questa piattaforma).
Un saluto.
Per le tariffe uno dei libri migliori resta il catalogo Vaccari 2011/2012, che è a mio giudizio sempre la migliore base di partenza. Poi c'è il libro di Mentaschi (a mio avviso meno chiaro - "Lire, soldi crazie"); poi volumi specialistici: l'introvabile Aquila e il più aggiornato Gatto/Natoli (qui ti fai un'idea più precisa dei francobolli, delle tariffe, delle combinazioni e degli annulli di Sicilia); ma studiare le collezioni pubblicate in rete (che so, le collezioni Spampinato o Imperato) ti fa compiere un altro passo avanti; poi studiare i cataloghi d'asta e verificare i risultati e capire perchè una lettera è stata venduta o no ed a quanto). Infine acquistare, sbagliando anche, ma imparando.
Perchè parlare di lettere senza possederne o avendone soltanto di comuni rischia d'essere uno sterile esercizio.
Tra le tariffe citate sopra non so se si è fatto cenno a quella per circolari o stampe (mezzo Grano); c'è poi la tariffa (ancora dibattuta) da 1 Grano, che non è solo quella di un foglio per circondario o i due fogli per stampe, ma anche altra cosa (alcuni la chiamano taiffa da mezzo foglio). C'è ancora la tariffa di uno o più fogli + allegato (vedi un post da me pubblicato pochi giorni fa su questa piattaforma).
Un saluto.

Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Hai ragione Gianco, bisogna studiare e tanto su libri, cataloghi, riviste e guardare le collezioni importanti di grandi collezionisti e magari, se possibile, anche parlarci anche assieme ... tutto verissimo! ... ma bisogna anche prendere con le pinze quello che viene scritto e detto. Ancora oggi mi capita di leggere castronerie enormi sulle tariffe in vigore nel periodo d'uso dei Francobolli di Ferdinando II (in alcuni testi si parla ancora di tariffa di "quattro fogli" o di tariffe che "variavano con la distanza" o di lettere di real servizio che richiedevano una "tariffa ridotta ma non nulla" ...).Gianco ha scritto: 14 novembre 2021, 8:28 Le cose non sono mai così semplici come si vorrebbe. Se bastasse un libro per conoscere le tariffe di un Antico Stato, saremmo tutti esperti. Invece di libri bisogna procurarsene parecchi e poi osservare le Aste e studiare le collezioni importanti (quelle pubblicate in rete), ragionare un bel pò ed alla fine i dubbi rimangono, ma almeno uno ci ha provato.
Per le tariffe uno dei libri migliori resta il catalogo Vaccari 2011/2012, che è a mio giudizio sempre la migliore base di partenza. Poi c'è il libro di Mentaschi (a mio avviso meno chiaro - "Lire, soldi crazie"); poi volumi specialistici: l'introvabile Aquila e il più aggiornato Gatto/Natoli (qui ti fai un'idea più precisa dei francobolli, delle tariffe, delle combinazioni e degli annulli di Sicilia); ma studiare le collezioni pubblicate in rete (che so, le collezioni Spampinato o Imperato) ti fa compiere un altro passo avanti; poi studiare i cataloghi d'asta e verificare i risultati e capire perchè una lettera è stata venduta o no ed a quanto). Infine acquistare, sbagliando anche, ma imparando.
Perchè parlare di lettere senza possederne o avendone soltanto di comuni rischia d'essere uno sterile esercizio.
Tra le tariffe citate sopra non so se si è fatto cenno a quella per circolari o stampe (mezzo Grano); c'è poi la tariffa (ancora dibattuta) da 1 Grano, che non è solo quella di un foglio per circondario o i due fogli per stampe, ma anche altra cosa (alcuni la chiamano taiffa da mezzo foglio). C'è ancora la tariffa di uno o più fogli + allegato (vedi un post da me pubblicato pochi giorni fa su questa piattaforma).
Un saluto.![]()
I libri che citi li ho letti tutti ma affrontano tutti il tema allo stesso modo e, tendenzialmente, a parte il libro di Nino Aquila, all'acqua di rose. Per me i migliori sul tema restano: "Le tariffe postali nel mezzogiorno d'Italia dal Viceregno alla riforma del 1862" di Vito Mancini ed i due volumi della "Storia postale" di Luigi Sirotti.
Infine, due parole sulla tariffa di un grano per le lettere di mezzo foglio al di fuori del distretto. Secondo me semplicemente non esisteva. E' vero che ci sono diversi documenti rinvenuti, e molto ben documentati da Natoli/Gatto, ma a mio avviso o si tratta di sviste dell'impiegato postale o di "alterazioni posteriori" (sostituzione/rimozione di altri bolli). L'Amministrazione Postale di Palermo all'epoca era un inno alla burocrazia: non si faceva un passo senza che ci fosse un'autorizzazione firmata in duplice copie dal superiore. Ogni regola era formalizzata da editti, circolari, comunicazioni ufficiali di vario tipo ... immaginare che nessuna sia arrivata ai nostri giorni mi sembra impossibile. Ed immaginare che dei semplici ufficiali di posta si prendessero la briga di far pagare meno a coloro che spedivano lettere particolarmente leggere mi sembra ancora più impossibile.
A presto,
Marco
Re: Tariffe postali in vigore nel 1859/1860
Come dicevo, la questione della tariffa (o non tariffa) da 1 grano è aperta. Il Gatto/Natoli parla di tariffa da mezzo foglio e molti accolgono questa ipotesi, il che non significa che l'ipotesi sia corretta. La lettera che è pubblicata a pag. 220 del Gatto/Natoli ha fatto parte della mia collezione per vari anni (precedentemente, se non ricordo male, aveva fatto parte della meravigliosa collezione Spampinato); posso affermare che non ha segni di manipolazione ed i vari periti che l'hanno avuta in mano lo confermano: chi l'ha periziata parla (a torto o a ragione) di tariffa di mezzo foglio. Ora la lettera non è più mia. Su questa piattaforma l'argomento è stato già affrontato (puoi ritrovarlo andando all'indietro). Diciamo che esiste l'uso isolato non tassato del Grano in Sicilia nel distretto e non.
Quanto ai decreti, alle norme stringenti, alle circolari dell'epoca occorre essere cauti.
Molto è andato perso, oppure non è mai esistito.
Faccio un esempio. Della famosa IV emissione di Sardegna, sui cui colori potrai trovare infiniti topic (forse troppi), non ci sono tracce di decreto, legge, circolare. E' uscita e dunque esiste.
Di tariffe di fatto, non sancite da documenti, non ne mancano.
Per la gioia dei collezionisti.
Un saluto.
Rev LB Oct 2022
Quanto ai decreti, alle norme stringenti, alle circolari dell'epoca occorre essere cauti.
Molto è andato perso, oppure non è mai esistito.
Faccio un esempio. Della famosa IV emissione di Sardegna, sui cui colori potrai trovare infiniti topic (forse troppi), non ci sono tracce di decreto, legge, circolare. E' uscita e dunque esiste.
Di tariffe di fatto, non sancite da documenti, non ne mancano.
Per la gioia dei collezionisti.
Un saluto.

Rev LB Oct 2022