I segnatasse

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andy66
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Re: I segnatasse: alcune domande

Messaggio da andy66 »

PaoloG ha scritto: 15 gennaio 2022, 5:26 Altra domanda: l'emissione di valori postali non destinati all'uso pubblico, come appunto i segnatasse, ma anche i francobolli per Servizio di Stato o quelli per la Posta Militare, veniva riportata in Gazzetta Ufficiale, come avviene per i francobolli normali?
furono tutte emissioni con Regio Decreto, quindi presumo siano state pubblicate in Gazzetta

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Andy66

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PaoloG
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Re: I segnatasse: alcune domande

Messaggio da PaoloG »

andy66 ha scritto: 15 gennaio 2022, 22:52 furono tutte emissioni con Regio Decreto, quindi presumo siano state pubblicate in Gazzetta

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stef95
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Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da stef95 »

Salve, ho più o meno capito l'uso dei segnatasse; quello che non capisco è a cosa serviva timbrarli: era una conferma di pagamento?
Faccio un esempio, mi arrivava una lettera con affrancatura insufficiente (inoltre: mi avvisavano che dovevo ritirare una lettera alle poste? In che modo?), andavo all'ufficio postale e pagavo la somma mancante, tassa o quel che era...e poi perchè si annullavano? Il francobollo si annulla per non poterlo riusare, ma il segnatasse da privato cosa ci facevi se non potevi usarlo come bollo per una busta/cartolina?
Scusate tanto per le domande forse ovvie e l'ignoranza di un neofita, ma a volte mi partono queste fisse in testa e dove meglio chiedere se non su questo forum? :D
Grazie Ciao:
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Carlo1963
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da Carlo1963 »

I motivi per cui anche i segnatasse, come tutte le altre carte-valori postali, dovessero essere annullati, erano diversi (e, a dire il vero, alquanto banali). Tra i principali, quello di indicare la data e l'ufficio postale che aveva applicato la tassazione e, soprattutto, prevenirne il riutilizzo. Un segnatasse non annullato avrebbe potuto essere recuperato e riutilizzato da un impiegato postale infedele per intascare gli importi dovuti per nuove tassazioni o comunque per altri usi fraudolenti (mi viene in mente, ad esempio, l'assolvimento delle ammende inflitte ai dipendenti dell'amministrazione).
stef95
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da stef95 »

Carlo1963 ha scritto: 25 aprile 2023, 11:54 I motivi per cui anche i segnatasse, come tutte le altre carte-valori postali, dovessero essere annullati, erano diversi (e, a dire il vero, alquanto banali). Tra i principali, quello di indicare la data e l'ufficio postale che aveva applicato la tassazione e, soprattutto, prevenirne il riutilizzo. Un segnatasse non annullato avrebbe potuto essere recuperato e riutilizzato da un impiegato postale infedele per intascare gli importi dovuti per nuove tassazioni o comunque per altri usi fraudolenti (mi viene in mente, ad esempio, l'assolvimento delle ammende inflitte ai dipendenti dell'amministrazione).
ahh grazie, effettivamente il riutilizzo sarebbe stato possibile...non da privati, non mi era venuto in mente. Quindi il primo uso era "burocratico/legale" e il secondo simile al normale annullo dei francobolli. Quindi suppongo fosse illegale anche NON timbrare i segnatasse. E oggi cosa si usa al loro posto?
Inoltre, domanda forse stupida: perchè nel timbro era (ed è presente) data, ufficio postale che ha apposto il timbro? Motivi legali in caso di procedimenti giudiziari suppongo? Non può essere solo burocrazia.
E ancora, se un timbro non veniva effettuato o colpiva male il bollo, e il francobollo veniva (illegalmente, preciso) riutilizzato, non si notava subito che era usato? Chiedo questo perchè ci sarà stata un'epoca in cui è venuta in mente l'idea di timbrare o segnare a mano i bolli...ma se un tale li rimuoveva e li reincollava doveva essere subito visibile il riuso (strappi, pieghe)....a meno di non fare un lavoro eccelso ma inutile per qualche centesimo...
Scusate le mille domande, magari sono ovvietà...ma sono proprio le ovvietà a volte che suscitano dubbi.
Grazie
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somalafis
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da somalafis »

stef95 ha scritto: 25 aprile 2023, 12:13 ...
1)E oggi cosa si usa al loro posto?
2)Inoltre, domanda forse stupida: perchè nel timbro era (ed è presente) data, ufficio postale che ha apposto il timbro? Motivi legali in caso di procedimenti giudiziari suppongo? Non può essere solo burocrazia.
3)E ancora, se un timbro non veniva effettuato o colpiva male il bollo, e il francobollo veniva (illegalmente, preciso) riutilizzato, non si notava subito che era usato? Chiedo questo perchè ci sarà stata un'epoca in cui è venuta in mente l'idea di timbrare o segnare a mano i bolli...ma se un tale li rimuoveva e li reincollava doveva essere subito visibile (strappi, pieghe)....a meno di non fare un lavoro eccelso ma inutile per qualche centesimo...
...
1) Credo che praticamente la cosa venga lasciata cadere. Il costo del controllo delle affrancature viene considerato troppo elevato
2) In teoria almeno, quando il controllo dell'affrancatura spettava all'ufficio (ad esempio nella posta ''descritta:', tipo raccomandate e assicurate), l'importo mancante era a carico dell'ufficio cui sarebbe spettato il controllo
3) A parte che anche i centesimi una volta contavano, i segnatasse potevano essere anche di importo elevato.
Riccardo Bodo
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stef95
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da stef95 »

Un segnatasse non annullato avrebbe potuto essere recuperato e riutilizzato da un impiegato postale infedele per intascare gli importi dovuti per nuove tassazioni o comunque per altri usi fraudolenti (mi viene in mente, ad esempio, l'assolvimento delle ammende inflitte ai dipendenti dell'amministrazione).
Avrebbe potuto essere recuperato da un impiegato, ma solo da buste rimaste in ufficio postale...non recuperate dal destinatario che pagava l'importo, immagino. Cioè rimaste "in giacenza"...francamente non so come funzionasse allora, se si riceveva un avviso dalle Poste o qualcos'altro, sono cresciuto nell'era digitale quindi faccio fatica a capire certe procedure
Nel senso, venivano timbrati segnatasse solo quando l'importo veniva pagato dal destinatario (ma in quel caso non poteva essere riutilizzato da un impiegato disonesto) e la busta recuperata dallo stesso...oppure sempre, senza eccezioni? mamma mia che confusione :f_no:
grazie a tutti per le cortesi risposte comunque
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somalafis
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da somalafis »

stef95 ha scritto: 26 aprile 2023, 7:01 ....
Nel senso, venivano timbrati segnatasse solo quando l'importo veniva pagato dal destinatario (ma in quel caso non poteva essere riutilizzato da un impiegato disonesto) e la busta recuperata dallo stesso...oppure sempre, senza eccezioni? mamma mia che confusione :f_no:
grazie a tutti per le cortesi risposte comunque
I segnatasse venivano applicati e timbrati dall'ufficio che provvedeva alla distribuzione ai destinatari. Se il destinatario rifiutava di pagare e respingeva la lettera, la cosa doveva essere annotata sull'oggetto che veniva reinviato al mittente (responsabile per il pagamento finale). Volendo (se si trattava di una lettera interna) si poteva applicare una procedura di ammortamento dei segnatasse per regolare i rapporti tra gli uffici (ma e' difficile trovare oggetti cosi' trattati). C'erano anche appositi timbrini in francese - lingua UPU - per l'estero che indicavano in rifiuto del destinatario. Ecco qualche esempio preso dal web:
-Etichetta ''Al mittente'' con il timbro ''refusé''
refuse.jpg
-Lettera rifiutata da un sindaco perche' tassata
rifutatab.jpg
-Sempre rifiutata perche' tassata
fronte
rifiutata.jpg
verso
retro.jpg
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Riccardo Bodo
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stef95
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da stef95 »

Ok ora ho le idee un pò più chiare :D
Praticamente se una lettera affrancata in modo insufficiente o per niente arrivava all'ufficio postale, si applicavano i segnatasse e si timbravano (per le ragioni già spiegate), poi si notificava al destinatario che doveva ritirare la missiva dopo il pagamento e se non pagava si rimandava al mittente.
(ho semplificato molto ovviamente)
grazie dell'ulteriore precisazione
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somalafis
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da somalafis »

stef95 ha scritto: 26 aprile 2023, 12:24 ....se una lettera affrancata in modo insufficiente o per niente arrivava all'ufficio postale, si applicavano i segnatasse e si timbravano (per le ragioni già spiegate), poi si notificava al destinatario...
Di solito veniva assegnata al portalettere che si recava al domicilio del destinatario e riscuoteva il dovuto o apponeva l'indicazione ''rifiutata''. E' chiaro che, se si trattava di posta descritta (raccomandate o assicurate), occorreva che al domicilio del destinatario fosse presente qualcuno abilitato a firmare la consegna (un parente convivente o magari un portiere abilitato al ritiro). Altrimenti il portalettere lasciava l'apposito avviso... Ma questo avviene anche oggi.
Riccardo Bodo
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Carlo1963
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da Carlo1963 »

stef95 ha scritto: 26 aprile 2023, 7:01 Avrebbe potuto essere recuperato da un impiegato, ma solo da buste rimaste in ufficio postale...non recuperate dal destinatario che pagava l'importo, immagino. Cioè rimaste "in giacenza"...

Avrebbe potuto essere recuperato dal destinatario e passato ad un impiegato postale amico.

Non pensare da persona cresciuta nell'era digitale. In passato certe cose erano molto comuni; risparmiare pochi centesimi di lira, magari con trucchetti non troppo leciti, poteva essere d'aiuto a chi, normalmente, non percepiva un salario particolarmente elevato. Tieni conto, inoltre, che il numero delle tassate, sino ancora ad una trentina di anni fa, era molto elevato; pensa solo alle tantissime lettere in TS spedite dalla pubblica amministrazione.
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paolo celani
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Re: Curiosità sui segnatasse e relativi annulli

Messaggio da paolo celani »

in realtà in caso di affrancatura insufficente la lettera viene restituita al mittente perchè la integri. il caso è decisamente raro perchè nessuno controlla, a me è successo una sola volta.
paolo c

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