L'origine delle buste

[pinco1]

Ciao,

sapete quando è nata ufficialmente la " la busta da lettera" ?

[ulisse]

Immagino sia formata da un frontespizio e da 4 "triangoli" che ripiegati formano la chiusura, giusto?

[ANTONELLO]

credo nel seicento in Francia, l'enveloppe.

[ANTONELLO]

scusatemi, per seicento intendo 1600.

[pinco1]

Grazie,

per come l'ho capita io, fino al 1845, te la dovevi "autocostruire".

Ho trovato poco, solo che l'Accademia della Crusca ha introdotto nel vocabolario la "busta da lettera" verso il 1860.
Da quando si potevano comprare ?

Qual'è la più vecchia che riuscite a mostrare in età Filatelica ?

[cesare]

…..Esiste qualche incertezza sul nome di chi provvide per primo alla produzione in serie delle buste moderne e sulla data in cui nacque tale industria; ma la maggior parte degli studiosi attribuisce l’iniziativa al cartolaio inglese Brewer, che l’avrebbe attuata verso il 1820………….(omissis) ……………..
Allora il geniale negoziante creò buste adatte, sia per quello, sia per altri formati e ne fu ripagato dal vivo consenso del pubblico.
Non potendo far fronte al gran numero di ordinazioni, egli si associò alla ditta Dobbs & C. di Londra che intraprese la fabbricazione delle buste in forti quantitativi. Con l’utilizzo della macchina inventata da Edwin Hill e Warren De la Rue, a ciclo continuo e senza alcun intervento manuale, si raggiunse la produzione di 2500 pezzi all’ora.
……….. (omissis)...
Sulle buste si impiegavano ancora i sigilli,ma in luogo della cera veniva impiegata la ceralacca. ............. (omissis)......
la macchina per buste di De la Rue, perfezionata da Poirier, provvedeva ora ad ingommare anche il lembo della chiusura, rendendo superfluo il sigillo.
Verso la fine del secolo furono create buste nelle quali era incorporato un cordoncino che consentiva di aprirle tagliando l'orlo della piegatura.................

(Da LA LETTERA NELLA STORIA E NELL’ARTE di Pasquale Vasio – EDITALIA)

[pinco1]

Però ..

forse "pesantine" almeno fino all'uso dei sigilli, per l'uso postale. Poi i Reali ....

Diciamo quelle progettate per l'uso Postale, in funzione del peso.

[Erik]

Qual'è la più vecchia che riuscite a mostrare in età Filatelica ?

In età filatelica sicuramente questa è la più vecchia:

387_001.jpg

[pinco1]

Ciao,

immagino sia una Mulready. .. non è proprio proprio .. una busta busta . Non che la conosca, ma mi da più del Biglietto Postale. Ma non lo so.

Mostrate le vostre più vecchie, grazie.

[Erik]

Ciao,

immagino sia una Mulready. .. non è proprio proprio .. una busta busta . Non che la conosca, ma mi da più del Biglietto Postale. Ma non lo so.

Mostrate le vostre più vecchie, grazie.

Ciao,
le Mulready furono di due tipi:
- le letter sheets, che erano dei biglietti postali
- le envelopes, che erano delle buste, anche se era l'utilizzatore a doverle ripiegare lungo le guide e a sigillarle con una goccia di ceralacca o altro.

[pinco1]

Grazie,

ma quella ripiegabile, conteneva un foglio o si scriveva sul dorso ?

[Laurent]

Bonsoir,

la più antica enveloppe conosciuta in Francia è del 1615, mandata a Ginevra :

premiz10.jpg

Articolo di M. Henrioud, L'almanach du philatéliste, 1927.
Ringrazio Laurent Bonnefoy per l'informazione.

[pinco1]

Bella,

ma, giusto per capire, andavano a peso od ad invio - distanza ?

[agrome]

Non so quanto propriamente, in questo articolo di archeologia chiamano “buste” gli involucri utilizzati per la spedizione di questo tipo di tavolette cuneiformi

https://amp.pisatoday.it/cronaca/ritrov ... -iraq.html

[Laurent]

La prima tariffa che prevede esplicitamente la spedizione sous enveloppe è quella di 1644.

Ad esempio : lettera da Parigi per Lione, 4 sols la lettera d'un foglio / 5 sols la lettera (fino a due fogli) in una busta (peso inferiore ad 1 oncia).

Prima questa data, il mittente doveva sicuramente organizzarsi col corriere.

[Erik]

Grazie,

ma quella ripiegabile, conteneva un foglio o si scriveva sul dorso ?

Aveva la funzione di "envelope", quindi era utilizzata per inserirvi uno o più fogli. Certo, non escludo che qualcuno potesse utilizzarla in maniera impropria, scrivendo al retro, ma per quello c'era la "letter sheet".

Ecco delle immagini dal web, per illustrare le due tipologie:


letter sheet:

image__90618.jpg

envelope:

mulready_fdc_2.jpg

[ulisse]

Ciao,

immagino sia una Mulready. .. non è proprio proprio .. una busta busta . Non che la conosca, ma mi da più del Biglietto Postale. Ma non lo so.

Mostrate le vostre più vecchie, grazie.

Ciao,
le Mulready furono di due tipi:
- le letter sheets, che erano dei biglietti postali
- le envelopes, che erano delle buste, anche se era l'utilizzatore a doverle ripiegare lungo le guide e a sigillarle con una goccia di ceralacca o altro.

Solo per conoscenza:

Letter sheet

#1 Mulready 'A16' Mancester MY 30 1840 f.JPG

#1 Mulready 'A16' Mancester MY 30 1840 open.jpg

#1 Mulready 'A16' Mancester MY 30 1840 r.jpg

Enveloppe

Mulready 'A132' JA 15 1841 busta f.jpg

Mulready 'A132' JA 15 1841 busta r.JPG

[pinco1]

Ok, grazie.

Si potrebbe "fissare", come limite, la comparsa del "lembo gommato" sulla busta, cioè l'abbandono dei sigilli.
Quando compare la prima busta "gommata" ?

Provo a riformulare la domanda.
E' possibile vedere una busta Italiana del 1851-2 ?

[remo]

Non so quanto propriamente, in questo articolo di archeologia chiamano “buste” gli involucri utilizzati per la spedizione di questo tipo di tavolette cuneiformi

Grazie Andrea. Interessante la tua segnalazione degli involucri per tavolette

[agrome]

Non so quanto propriamente, in questo articolo di archeologia chiamano “buste” gli involucri utilizzati per la spedizione di questo tipo di tavolette cuneiformi

Grazie Andrea. Interessante la tua segnalazione degli involucri per tavolette

Mi sembra che fu oggetto di articoli sulla rivista IL COLLEZIONISTA e nel catalogo BOLAFFI FORUM come Filografia