I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Forum di discussione su argomenti generici che non siano riconducibili ad un antico Stato in particolare
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Guido Morolli
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da Guido Morolli »

Ringrazio Giuseppe per la condivisione del suo bel documento.
In questi anni ho trovato sulla una altra immagine con il bollo D.
Anche in questo caso si tratta di una rispedizione. L'immagine è presa da un vecchio catalogo.
bologna 25 09 59 padova.jpg
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Guido
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fildoc
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da fildoc »

nessuno vuole svilire il pezzo
trovo pero' la spiegazione non pienamente convincente

in pratica, tanto per essere polemici :ris: ,
perchè se la spegazione del pezzo incosueto non è convicente per tutti,
il pezzo resta svilito? Non ne capisco il nesso!
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gipos
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da gipos »

Buon pomeriggio, non voglio essere polemico :ris: ritengo che la spiegazione dell'oggetto postale sia assolutamente coerente con quanto scritto sul certificato, mi pare che l'assunto fatto sull'utilizzo del timbro D sia esatto ed assolutamente corretto! Poi se vogliamo soffermarci sempre all'eventuale ricerca del pelo nell'uovo facciamolo pure, ma con asserzioni che abbiano un riferimento preciso, non sparando all'mpazzata sulla folla solo per creare rumore.
Caro Doc. se alcuni non sono convinti della spiegazione non potranno mai svilire il pezzo, inconsueto come da te affermato, ma creano solo confusione in questo nostro mondo.
Dalla tua grande esperienza, mi sarei aspettato molto ma molto di più per cercare di capire e di apprendere quello che ancora sconosco!
Con la cordialità di sempre
Giuseppe
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fildoc
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da fildoc »

sincereamente non capisco la tua acredine e permalosità
e mi deludi profondamente!

il pezzo rimane interessante
ma spiegare il pezzo dicendo che un impiegato
(probabilmente il capoufficio - dato che si sta parlando di una prassi eccezionale con uso di timbri inconsueti!)
non fosse stato in grado di fare un calcolo elementare 5+2 = 6 :!: :!: :!: :!: :!: :!: :!: :!:
mi sembra azzardato per non dire superficiale!

Sono semplicemente convinto che il calcolo sia corretto e che la spiegazione sia un'altra! Punto!

Tuttavia in mancanza di una spiegazione diversa,
quella che hai mostrato rimane una ipotesi possibile,
ma per me certamente non probabile!

Polemica chiusa!

noi filatelici siamo quattro gatti...
se poi baruffiamo tra di noi è la fine!
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francesco luraschi
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da francesco luraschi »

Leggo in basso l'acronimo S. P. M. ovvero (recapito) in Sue Proprie Mani. Potrebbe essere che i 3/100 siano stati effettivamente convertiti in 1 soldo a dare i 6 annotati a Padova a cui se ne sono stati aggiunti 2 per il recapito anziché la giacenza in posta non so se a Trento oppure a Levico se qui c'era un ufficio postale (dubito perché nel certificato non si scrive di timbro di arrivo).

Recapito magari effettuato con soggetti diversi dai messi già stipendiati dalle varie comunità o uffici postali.

È solo una ipotesi, ovviamente.

Francesco
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gipos
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da gipos »

Buongiorno a tutti.
Doc, mi spiace tantissimo averti deluso dandoti l'impressione di essere una persona permalosa che mostra acredine nei tuoi confronti, credo che dopo tanti anni di Forum dovremmo conoscerci anche se non personalmente ma semplicemente telematicamente.
In tutti questi anni, credo che siano oramai quasi 13 anni, ho avuto discussioni anche acerrime sul piano dialettico, ma mai andate oltre i limiti della correttezza, pertanto le nostre possono essere solo semplici divergenze di vedute filateliche.
Detto, ma soprattutto chiarito questo passaggio, chiedo a te, così come pure anche agli altri amici Forumisti, di dire effettivamente quali sono le tue idee, ipotesi, in modo che persone come me dure di comprendonio, capiscano ed apprendono in effetti le cose che non conosciamo, apprezzo tantissimo gli interventi di tutti, vedi quello dell'amico Francesco che cerca sempre di andare al nocciolo della discussione, generando riflessioni costruttive.
Come hai detto giustamente, polemica chiusa, continuiamo a confrontarci sempre anche in maniera maschia avendo acuore l'interesse della filatelia a tutto tondo, chiarendo magari ai nuovi le tortuose vie della storia postale.
Senza acredine alcuna, ma con la cordialità, stima di sempre.
Giuseppe
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fildoc
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da fildoc »

l'ipotesi Francesco la trovo gia' piu' interessante senza chiamare in causa improbabili errori di calcolo!
Prova sentire il parere di esperti collaudati come Lorenzo Carra o Massimo Moritsch...
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Gianlucag72
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da Gianlucag72 »

Guido Morolli ha scritto: 11 febbraio 2014, 10:42 Chiedo l'aiuto degli amici del Lombardo Veneto per aiutarmi a dare una spiegazione al bollo I.D. posto su questa busta..
bologna 03 09 59 padova.jpg
Secondo la descrizione di Vaccari la lettera parte da Bologna il 3 settembre 59, è affrancata fino al confine romagnolo con un bellissimo 4 baj, e giunge a Padova il 5 settembre (timbro al verso)...viene tassata 5 soldi (cifra manoscritta) per il percorso interno Veneto. In assenza del destinatario la lettera giunge a Venezia il 6 settembre (timbro al verso). viene ulteriormente inoltrata a Treviso con sopratassa di altri 5 soldi per un totale di 10 soldi dove giunse il 7 settembre ( timbro di treviso al verso )...non vi sono poi altri timbri al verso..
Secondo voi i timbri I D cosa stanno a indicare?...D sta per dirottata? e la I ?...è possibile che i due bolli I.D. siano stati messi a Padova e a Treviso?
Grazie a tutti.
Ciao:
Guido Morolli
E se fosse stato apposto dal collezionista precedente? (Le iniziali del suo nome e cognome)
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francesco luraschi
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da francesco luraschi »

Ecco un altro caso: lettera da Trieste a Rovigo tassata 6 in quanto terza distanza e poi rispedita a Venezia.

Come in molte rispedizioni venne messo il bollo D. probabilmenTe ottenuto dal bollo P.D.

Ciao: Francesco
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enrico54
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da enrico54 »

Dalla collezione di Pietro Cambria, presente sul sito dell'ISSP di Prato.

Ciao:

Enrico Flaminio
_____________
Colleziono usi postali dell'emissione De La Rue
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Guido Morolli
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da Guido Morolli »

C'è anche la " sorella " della busta proposta da Enrico.
Anche in questo caso la " D " viene cancellata
pontificio ferrara 11 07 59.jpg
Ciao:
Guido
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gipos
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da gipos »

Ciao: a tutti,
Inserisco una lettera che reputo inteteressante sia per l'istradamento, sia per le tassazione ma soprattutto per il timbro D. apposto, non mi dilungo più di tanto, lasciando a voi esperti la parola per spiegare a chi come me non conosce l'argomento.
Giuseppe
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francesco luraschi
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Re: I bolli "D.", "I.D." e "N.D."

Messaggio da francesco luraschi »

Si tratta di una lettera (oggi una busta) affrancata insufficientemente in cui l'affrancatura di 20/100 è quindi andata persa. La lettera è stata quindi considerata come in porto assegnato e quindi tassata: 12 carantani di competenze francesi, 4 carantani di competenze sarde e 3 carantani di competenze austriache a dare 19 carantani per la tratta fino a Milano.

Qui si è venuti a sapere che il destinatario si era presumibilmente trasferito a Mantova (il primo tentativo di recapito è andato a vuoto) e quindi la lettera è stata inoltrata dopo avere apposto il solito bollo D. e riformata la tassa aggiungendo 6 carantani per un totale di 25 essendo Mantova nella III distanza austriaca (oltre 20 leghe/150 Km dal confine sardo).

Noto che poi la lettera venne palleggiata tra Mantova e Gonzaga.

Però mi sorge un dubbio. La singola lettera non sembra tassata erroneamente dato che ne esistono altre dello stesso archivio con identica affrancatura errata e identica tassa. In effetti Mantova si trova di poco oltre le 20 leghe dal confine sardo e quindi la tariffa austriaca è proprio 45/100.

Però perché nella convenzione austro-sarda del 1844 Mantova e Gonzaga vengono messe in A1, cioè rientrano nel raggio tra 10 e 20 leghe? Non dovrebbero essere messe in A2? :mmm:

Qualcosa mi sfugge ...

Ciao: Francesco
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