Italia - Gli stemmi sui libretti di risparmio postale

[somalafis]

Nel complesso mondo dei servizi postali compaiono anche i libretti di risparmio postale. Un oggeetto davvero inconsueto e che, per il suo formato, e' difficile da incasellare in un album. Eppure sono oggetti fascinosi, se non altro perche' possono farci seguire in tempo piu' o meno ''reale'' l'evoluzione dello stemma nazionale.
I primi esemplari che ho visto sul web, risalenti alla fine dell'Ottocento, nemmeno recano lo stemmino del Regno. Eccone un esemplare:

a1 fine ottocento senza stemma.jpg

Poi compare l'aquila sabauda che sul petto reca la croce di Savoia

a2 aquila.jpg

Questo stemma e' bene conosciuto: figura ad esempio sui vaglia postali:

aa1 aquila.jpg

Lo scudo di Savoia ritorna successivamente con tanto di leoni araldici

a3 stemma regio con leoni b.jpg

Anche questo stemma e' noto, se non altro perche' utilizzato sulle cartoline postali da vendere nell'ufficio postale della Camera dei Deputati

aa2 leoncini.jpg

A questo punto compare un nuovo stemma con tralci di quercia e di alloro

a3 stemma con fronde b.jpg

E questo stemma e' pure ben noto perche' compare su una miriade di interi postali:

aa3 fronde.jpg

Ho visto anche uno stemma semplificato senza i tralci fronzuti

a5 stemma senza fasci.jpg

Poi arriva il fascismo e lo stemma con il fascio va abbinato al solito scudo di Savoia

a6 stemmi affiancati.jpg

Anche in questo caso ci furono apposite emissioni di cartoline postali

aa4 abbinati.jpg

Infine nasce lo stemme ''imperiale'' in cui i fasci vengono inseriti nello stemma vero e proprio

a7 stemma imperiale.jpg

Anche in questo caso c'e' una profusione di interi postali:

aa5 imperiale.jpg

(segue)

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Il periodo luogotenenziale pone qualche problemino. Lo stemma regio ritorna senza i fasci e si ricorre anche alle soprastampe:

a8 stemma sopra senza fasci.jpg

Anche nel campo degli interi postali c'e' qualche soprastampa

aa6 senza fasci.jpg

Poi viene proclamata la Repubblica. C'e' pero' un problema: non c'e' lo stemma e la sua creazione richiedera' del tempo: ben 24 mesi! Ci furono due concorsi pubblici e vennero presentati ben 800 bozzetti presentati da mezzo migliaio di persone. La vicenda comincia nell'ottobre 1946 quando viene istituita una commissione. Viene indetto un primo concorso e si registrano 637 disegni: ai vincitori viene chiesto di sviluppare un tema bene preciso: una cinta turrita che abbia forma di corona, circondata da una ghirlanda di fronde della flora italiana; in basso, la rappresentazione del mare e in alto, la stella d'Italia d'oro; infine, le parole UNITÀ e LIBERTÀ. Vinse il pittore Paolo Paschetto (autore di molti bozzetti della ''democratica''. Ma il disegno preparato non piacque a tutti e fu indetto un secondo concorso. Anche questa volta vinse Paolo Paschetto ma la commissione richiese ulteriori ritocchi finche' non venne approvato (1948) l'attuale simbolo repubblicano con la ruota dentata, la stella d'Italia e serti di fronde.
Questo periodo di incertezza sul simbolo della Repubblica si riflette anche sui nostri libretti di risparmio postale, che all'inizio si presentano con semplice soprastampa

a9 repubblica sopr.jpg

Poi si presentano senza stemma repubblicano

a10 rep senza stemma.jpg

Infine ecco comparire lo stemmino della Repubblica , con qualche incertezza sul ''dove'' posizionarlo

a11 stemma rep in basso.jpg

a12 rep .jpg

Ecco il simbolo della Repubblica su un modulo vaglia

vaglia.jpg

[francyphil]

Aggiungo anche questo, luogotenenziale, con stemma ricoperto

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Aggiungo anche questo, luogotenenziale, con stemma ricoperto

Eccellente!

Rev LB Aug 2024