Per le lettere "allo scoperto" si intende lettere che viaggiavano non in una bolgetta chiusa e venivano contabilizzate individualmente. Generalmente questa era la situazione quando non esistevano convenzioni postali dirette tra due paesi per la cui comunicazione la Francia faceva da mediatrice.francesco luraschi ha scritto: 1 giugno 2022, 17:21 Domanda 2): Dato che quasi tutte le lettere portano questo timbro (o similari) ciò significa che quasi tutta la corrispondenza viaggiava allo "scoperto"? Ma per "scoperto" intendi fuori dal mazzo? Non è una domanda che si riferisce a questa situazione specifica ma la pongo dato che questo argomento torna a galla spesso.
Tanto per fare un esempio a me (collezionisticamente) più vicino le lettere italiane dirette negli USA erano instradate attarverso la Francia per Liverpool dove erano imbarcate sui piroscafi inglesi dell'Atlantico Settentrionale. Fino al 1868 queste lettere portano tutte il cachet d'entrata francese perché viaggiavano, appunto, "allo scoperto" e la tariffa di L.1,20 per porto era la somma delle spettanze italiane, francesi e britanniche.
Quando nel 1868 entrò in vigore la Convenzione tra Italia e Stati Uniti la posta colà diretta veniva raccolta (presumibilmente a Torino) e chiusa in una bolgetta sigillata che era spedita sempre attraverso la Francia per Liverpool e da qui in Nord-America ma le lettere non portano più il bollo d'entrata francese. Per inciso la tariffa scese a 80 cent per porto perché a quel punto francesi e britannici venivano pagati "un tanto al kilo" con notevole risparmio per il pubblico.