Precancels e CTO (Cancelled To Order)

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stef95
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da stef95 »

Antonello Cerruti ha scritto: 23 gennaio 2024, 14:53 Determinate merci "occidentali" potevano essere acquistate solo in dollari altre valute pregiate.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
ok la ringrazio ancora molto, ora è tutto più chiaro.
buon pomeriggio
stef95
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da stef95 »

somalafis ha scritto: 21 gennaio 2024, 14:39
stef95 ha scritto: 21 gennaio 2024, 12:15 Buongiorno e scusate per il mio ennesimo post su questo argomento ma ho ancora difficoltà nel comprendere come gli stati (in particolare quelli dell'est europa o quelli africani) guadagnassero con i francobolli CTO chiaramente prodotti in massa per i collezionisti.
Ho capito più o meno che il guadagno stava nella produzione a costo irrisorio e l'annullamento impediva che questi bolli ritornassero nel paese d'origine (ma qui sorge un dubbio ovvero, la riconversione nella valuta d'origine e il ritorno in patria dei francobolli era una perdita per lo stato di emissione? Se si perchè?)
Ripeto che di economia so poco e nulla, ho colto alcuni concetti ma il preciso meccanismo mi è ancora non ben chiaro: per esempio, se la Russia produceva grandi masse di francobolli già annullati (e venduti a meno del valore facciale, anche qui non capisco perchè) ai collezionisti/edicole dei paesi occidentali, venivano pagati in valuta occidentale (ho letto che questi francobolli servivano a "importare valuta pregiata") ma alla fine non veniva (la valuta intendo) riconvertita in rubli? Quindi il guadagno stava nel fatto che nella riconversione c'era un guadagno o si vendevano in lire (per esempio) e si tenevano i guadagni in lire che valevano di più rispetto al rublo?
Scusate la confusione, è un pò come il discorso del tenere valuta estera in contanti "sotto un mattone"...per me è arabo :D non capisco se sia lecito o meno e da dove derivi il guadagno
Ho capito che il costo di stampa era irrisorio rispetto a quanto uno stato ci guadagnava, ma la parte degli scambi valutari è veramente al di là della mia comprensione
spero di non essere troppo pedante con questo argomento, faccio affidamento sulla vostra competenza essendo un totale neofita
grazie.
Ti elenco una serie di ragioni, che potevano presentarsi tutte assieme o separatamente:
1) spesso la commercializzazione avveniva attraverso apposite societa' pubbliche (l'incasso andava quindi allo stato, tolti i costi di produzione, spesso assai lievi);
2) si evitava il ''ritorno'' del materiale nel paese emittente, evitando cosi' che le poste locali dovessero svolgere il servizio (con i costi relativi);
3) spesso erano venduti ''sottocosto'', per ragioni di propaganda (particolarmente importante per i paesi ''comunisti'') oppure perche' c'era una necessita' stringente di valuta estera pregiata;
4) in ogni caso si annullava il valore facciale talvolta elevato soddisfacendo cosi' il mercato dei collezionisti a soggetto oppure dei collezionisti poco inclini a spendere (anche per ragioni ''ideologiche'') o ancora dei principianti;
5) talvolta il materiale era proposto in vendita a mo' di souvenir in occasione di fiere, esposizioni, manifestazioni varie che si svolgevano all'estero;
6) una volta il materiale filatelico era molto piu' ''collezionato'' di oggi e i collezionisti erano meno esigenti;

D'altra parte la stessa massa di materiale CTO ci dimostra con evidenza che i paesi emittenti ci guadagnavano.....
Comunque, premettendo che ho quasi capito tutto, se le società erano pubbliche e come dici al punto 1 l'incasso andava allo stato, questo "guadagno" era sempre in forma di valuta estera "pregiata", (in quanto i CTO erano acquistati in dollari, lire, franchi...eccetera) perchè se ho capito bene non conveniva affatto trasformare i dollari o altre valute estere in rubli, quindi il guadagno stava nella possibilità di acquistare beni esteri che l'Unione Sovietica non possedeva...cosa possibile solo con i dollari (e credo sia lo stesso per gli altri stati, comunisti o paesi poveri)
spero di non essermi "perso" di nuovo
grazie ancora a tutti per la pazienza
stef95
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da stef95 »

andy66 ha scritto: 21 gennaio 2024, 22:52
stef95 ha scritto: 21 gennaio 2024, 21:07
come ho detto, chiarissimo, però puoi spiegarmi in maniera semplice (se possibile) cosa si intende per "importazione di valuta pregiata"?
Nel senso, l'URSS vendeva questi francobolli a collezionisti francesi (ad esempio), ne ricavava tot milioni di franchi, ma poi li riconvertivano in rubli e avevano un guadagno...o lasciavano il ricavato in franchi che usavano in qualche altra maniera?
scusa ancora ma per me l'economia è arabo :D
Funzionava come qualsiasi esportazione di beni e servizi verso l'estero, poi ogni stato decide cosa fare con la valuta, puó tenere la valuta estera o convertirla in altre valute. Non capisco il problema.

Ciao:
Beh il meccanismo importazione ed esportazione l'ho capito, era il concetto di "guadagno" che volevo approfondire, specialmente nel caso dei paesi comunisti.
Nella mia ignoranza in campo economico, per me il "guadagno" è vendere qualcosa con un certo costo e ricavarne di più di quanto ho speso per produrlo, ma la confusione deriva dal fatto che abbiamo stati al posto di persone/aziende e per di più valute differenti.
Quindi se per esempio una società statale in Russia produceva in massa questi francobolli, e li vendeva (per esempio) a collezionisti americani, ne otteneva una certa quantità di moneta estera che sicuramente valeva di più del rublo, quindi se quanto ho letto riguardo all'importazione di valuta "forte" (scopo della vendita di CTO all'occidente) come il dollaro è vero, lo stato teneva l'incasso in dollari e il guadagno era la possibilità di avere una scorta di dollari da usare nel mercato internazionale (visto che i rubli non credo fossero accettati come il dollaro) per comprare beni o servizi che l'URSS non aveva.
Quindi immagino convertire quella valuta straniera in rubli non convenisse allo stato, ma fosse più utile tenere la valuta "forte" così com'era.
Spero di aver spiegato il mio dubbio iniziale e soprattutto di averlo risolto
grazie in ogni caso per la pazienza e le gentili delucidazioni
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da somalafis »

stef95 ha scritto: 23 gennaio 2024, 17:58 .....
Beh il meccanismo importazione ed esportazione l'ho capito, era il concetto di "guadagno" che volevo approfondire, specialmente nel caso dei paesi comunisti.
Nella mia ignoranza in campo economico, per me il "guadagno" è vendere qualcosa con un certo costo e ricavarne di più di quanto ho speso per produrlo, ma la confusione deriva dal fatto che abbiamo stati al posto di persone/aziende e per di più valute differenti.
Quindi se per esempio una società statale in Russia produceva in massa questi francobolli, e li vendeva (per esempio) a collezionisti americani, ne otteneva una certa quantità di moneta estera che sicuramente valeva di più del rublo, quindi se quanto ho letto riguardo all'importazione di valuta "forte" (scopo della vendita di CTO all'occidente) come il dollaro è vero, lo stato teneva l'incasso in dollari e il guadagno era la possibilità di avere una scorta di dollari da usare nel mercato internazionale (visto che i rubli non credo fossero accettati come il dollaro) per comprare beni o servizi che l'URSS non aveva.
Quindi immagino convertire quella valuta straniera in rubli non convenisse allo stato, ma fosse più utile tenere la valuta "forte" così com'era.
Spero di aver spiegato il mio dubbio iniziale e soprattutto di averlo risolto
grazie in ogni caso per la pazienza e le gentili delucidazioni
Facciamo un esempio: la Cecoslovacchia ''comunista'' vende una certa quantita' di CTO all'occidente: ne ricava marchi tedeschi o lire italiane che puo' convertire in dollari sul mercato internazionale. Deve comprare prodotti petroliferi per cui sono richiesti dollari. Ecco la disponibilita' in dollari puo' essere utilizzata...
Tieni presente che la faccenda funzionava anche quando la valuta era teoricamente ''convertibile'' ma fortemente deprezzata o instabile e praticamente non accettata negli scambi internazionali (come nel caso di paesi africani o del terzo mondo in genere)....
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da stef95 »

somalafis ha scritto: 24 gennaio 2024, 11:42
stef95 ha scritto: 23 gennaio 2024, 17:58 .....
Beh il meccanismo importazione ed esportazione l'ho capito, era il concetto di "guadagno" che volevo approfondire, specialmente nel caso dei paesi comunisti.
Nella mia ignoranza in campo economico, per me il "guadagno" è vendere qualcosa con un certo costo e ricavarne di più di quanto ho speso per produrlo, ma la confusione deriva dal fatto che abbiamo stati al posto di persone/aziende e per di più valute differenti.
Quindi se per esempio una società statale in Russia produceva in massa questi francobolli, e li vendeva (per esempio) a collezionisti americani, ne otteneva una certa quantità di moneta estera che sicuramente valeva di più del rublo, quindi se quanto ho letto riguardo all'importazione di valuta "forte" (scopo della vendita di CTO all'occidente) come il dollaro è vero, lo stato teneva l'incasso in dollari e il guadagno era la possibilità di avere una scorta di dollari da usare nel mercato internazionale (visto che i rubli non credo fossero accettati come il dollaro) per comprare beni o servizi che l'URSS non aveva.
Quindi immagino convertire quella valuta straniera in rubli non convenisse allo stato, ma fosse più utile tenere la valuta "forte" così com'era.
Spero di aver spiegato il mio dubbio iniziale e soprattutto di averlo risolto
grazie in ogni caso per la pazienza e le gentili delucidazioni
Facciamo un esempio: la Cecoslovacchia ''comunista'' vende una certa quantita' di CTO all'occidente: ne ricava marchi tedeschi o lire italiane che puo' convertire in dollari sul mercato internazionale. Deve comprare prodotti petroliferi per cui sono richiesti dollari. Ecco la disponibilita' in dollari puo' essere utilizzata...
Tieni presente che la faccenda funzionava anche quando la valuta era teoricamente ''convertibile'' ma fortemente deprezzata o instabile e praticamente non accettata negli scambi internazionali (come nel caso di paesi africani o del terzo mondo in genere)....
grazie, era appunto questo quello che volevo chiarire, il guadagno era la valuta utilizzabile sul mercato internazionale (dollari ad esempio), mentre all'inizio credevo (erroneamente) che ci guadagnassero anche convertendo lire o marchi tedeschi (per seguire il tuo esempio) in moneta del paese che emetteva questi CTO
quindi praticamente una conversione nella loro valuta "interna" non aveva mai senso, era la mia idea di "guadagno" ad essere proprio sballata
spero di averci visto giusto stavolta
grazie ancora
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da francyphil »

Ciao
ho notato che hai messo la stessa domanda su reddit ma poi non ho seguito la cosa, qualcuno ti ha risposto? o forse ti hanno cancellato il post visto che non lo trovo piu? :-\

Detto questo come mai hai questo accanimento sui CTO? che male ti hanno fatto? :-))
Francesco
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Re: Chiarimento su francobolli CTO e guadagno per gli stati di emissione (scusate per l'insistenza sull'argomento...)

Messaggio da stef95 »

francyphil ha scritto: 24 gennaio 2024, 20:21 Ciao
ho notato che hai messo la stessa domanda su reddit ma poi non ho seguito la cosa, qualcuno ti ha risposto? o forse ti hanno cancellato il post visto che non lo trovo piu? :-\

Detto questo come mai hai questo accanimento sui CTO? che male ti hanno fatto? :-))
nessun accanimento, solo curiosità :) ne ho a bizzeffe quindi volevo capire meglio, il mio modo di ragionare è molto ossessivo, se non capisco una cosa fino in fondo vado in tilt
credimi è un calvario ma sono fatto così
ad ogni modo ho capito molte cose ed ora è tutto più chiaro
riguardo reddit mi capita di fare domande e cancellarle...oppure di chiedere in inglese, sono un pò incasinato :)
Ciao:

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