Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....
Iscritto al forum dal 22 ottobre 2003.
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
IN CROCIERA
Il signor Ginetto Tiraboschi, per festeggiare il raggiungimento della pensione, decide di concedersi una rilassante crociera nel Mediterraneo.
Detto/fatto. Sulla grande e lussuosa nave ci sono passeggeri di molte nazionalità diverse, una vera Babilonia di lingue per il buon Ginetto che parla solo l'italiano.
Nella sala da pranzo prende posto di fianco a un distinto signore francese. Costui, sorridente, accennando un rispettoso inchino, gli dice amabilmente:
- Bon appétit !
E lui, un poco sorpreso ed imbarazzato, facendogli cenno col capo per contraccambiare, gli risponde:
- Tiraboschi !
La scena tra i due si ripete uguale ad ogni pasto per due o tre giorni, fino a quando un altro passeggero italiano che ha osservato il fatto gli si avvicina e gli spiega che "bon appétit" non è il nome del passeggero francese bensì un augurio, l'equivalente del nostro "buon appetito".
Quella stessa sera, a cena, si siede nuovamente accanto al francese, inchina il capo sorridendo e gli dice:
- Bon appétit !
E il francese, ringraziandolo:
- Tiraboschi !
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A SCUOLA
Italia, primi anni del dopoguerra, in una scuola elementare di un paese di campagna.
La maestra sta spiegando ai suoi piccoli alunni l'origine degli animali ed il loro rapporto con l'uomo.
Dopo una breve spiegazione teorica, l'insegnante propone un esempio pratico:
- Molte famiglie hanno a casa loro un gatto. Il gatto è un animale bello, pulito, socievole, molto libero, indipendente ma soprattutto utile.
Vi siete mai chiesti a che cosa serve un gatto ? Tutti sanno che i gatti danno la caccia ai topi...
Allora quando il gatto acchiappa il topo, quest'ultimo non potrà più infestare la casa e mangiarsi tutte le provviste della dispensa e i cereali del granaio.
Dopo l'esempio, l'insegnante rivolge qualche domanda ai bambini:
- Mario, dimmi: a che cosa serve la pecora ?
Mario osserva pensieroso il soffitto, non trova la risposta...
- Pensaci bene, Mario: cosa prende l'uomo dalla pecora ?
Mario, illuminato dal suggerimento, esclama:
- La lana, signora maestra !!!
- La lana, giusto. E a che cosa serve la lana ?
Mario tace. Non lo sa. La maestra cerca di aiutarlo un poco:
- Forza, è facile... Pensaci bene... Di cosa è fatta la tua giacchetta ?
Con piglio sicuro, il bambino esclama: - CON I VECCHI PANTALONI DI MIO PADRE !!!
Due pipistrelli sono appesi a testa in giù.
- Lo sai cosa mi spaventa più della vecchiaia?
- No, che cosa?
- L'incontinenza
remo Sostenitore del Forum dal 2011
"Vi è, nella passione per le antichità e la roba vecchia, una ricerca del mondo immutabile che altri persero morendo. Le cose e il paesaggio non si lamentano, non piangono, non sembra perdano nulla quando ci perdono".
Da "Il mondo illuminato" di Angeles Mastretta
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Colleziono solo usati:
Repubblica
Germania e DDR
Svizzera
Francia
Austria
Machin
Uccelli di Buzin
Timidamente e con timore mi avvicino al Lombardo Veneto
DAL GINECOLOGO
Una distinta signora settantenne va dal ginecologo per la prima volta in vita sua: si tratta del dottor Castelli, figlio di una sua cara amica.
Lo specialista la fa entrare nel suo studio e le dice amabilmente:
- Cara signora, gradirebbe accomodarsi nella stanza accanto e spogliarsi, per favore ?
La paziente, esterrefatta, gli domanda:
- Spogliarmi ? Cioè... togliermi gli abiti ?
- Sí, signora, grazie.
- Senta un po', dottore, la sua mamma lo sa come Lei si guadagna il pane ?...
TEST ATTITUDINALI
Milano, anni '70. Due vecchi amici trentenni, Mario e Antonio, entrambi disoccupati, si recano di buon mattino presso la sede di una importante impresa metalmeccanica multinazionale per sostenere un colloquio di lavoro.
La fila di aspiranti ad un posto di operaio è molto lunga, ma il colloquio individuale sembra durare al massimo cinque minuti...
Dopo solo un'oretta di attesa, Mario viene finalmente ammesso ed accede alla sala adibita alle prove psico-attitudinali.
L'esaminatore lo accoglie con gentilezza, lo fa accomodare su una sedia, dà un'occhiata veloce al curriculum personale e quindi gli dice:
- Vediamo... Prima domanda. Mi dica: cosa sono quelle cose fatte di cuoio, dotate di tacchi, che tutti noi ci infiliamo ai piedi ogni giorno ?
Mario, preso alla sprovvista dall'indovinello, esita e non sa rispondere.
L'esaminatore appunta qualcosa sulla propria scheda e lo congeda con il classico e laconico:
- Grazie, Le faremo sapere. Arrivederci...
Uscendo dalla sala, Mario si avvicina ad Antonio, che sta ancora in coda aspettando pazientemente il suo turno. Antonio, molto curioso, gli domanda:
- Allora, com'è andata ?
Mario, con tono rammaricato per la delusione, gli dice:
- Male, purtroppo non ho saputo rispondere alla prima domanda... La risposta era molto semplice: "Scarpe", ma mi hanno posto la domanda in una maniera così astrusa, contorta e sibillina che mi ha letteralmente confuso ed ho fatto scena muta... Adesso però sei avvisato e conosci la risposta giusta, buona fortuna !
I due amici si congedano. Dopo dieci minuti, anche Antonio viene finalmente ammesso al colloquio. Dopo i soliti convenevoli, l'esaminatore gli dice:
- Vediamo... Prima domanda. Mi dica: cosa sono quelle cose fatte di legno, dotate di quattro gambe e circondate da sedie ?
E Antonio, prontamente:
- Per caso hanno le stringhe ?
- No.
Antonio esclama: - MOCASSINI !!!
Mi ci scappa da ridere. Ma a volte la realtà è anche peggio di questa, ma non siamo negli anni '70.
Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
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AL TELEFONO
Milano, 25 Dicembre, ore 9:30.
Uno studio medico. Squilla il telefono. Risponde la centralinista di turno, con voce suadente:
- Buongiorno, qui Studio Medico Associato Orizzonti.
- Buongiorno signorina, vorrei parlare con il dottor Castelli, per favore.
- Mi spiace signora, il dottor Castelli non c´è. Sa, oggi è il giorno di Natale...
- Benissimo, signorina, allora mi passi subito il dottor Natale.
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LA SAGGEZZA DEL NONNO
Italia, un paese di montagna. Durante una fredda e nevosa serata d'inverno, un nonno ed il suo nipotino sono seduti sul divano del soggiorno, davanti al caminetto acceso.
Il nonno, rivolgendosi al piccolo, gli dice:
- Matteo, ascolta: ti racconterò una storia che dovrai ricordare bene per tutto il resto della tua vita...
- Ho capito, nonno...
- Un freddo giorno d'inverno, proprio come oggi, un uccellino cadde dal nido. Pigolava disperatamente quando un bambino, che passava da quelle parti ed aveva sentito i suoi lamenti, si avvicinò, lo raccolse delicatamente da terra e lo portò vicino ad un mucchietto di letame appena prodotto, quindi ancora caldo, perchè potesse proteggerlo dal freddo pungente.
L'uccellino era così felice che, dopo essersi ben riscaldato, cominciò a cinguettare le lodi del bambino, facendo un tale baccano che una volpe, sentitolo, si avvicinò di corsa e se lo mangiò in un sol boccone.
Caro Matteo, questa è la morale contenuta nella favola:
1) Chi ti getta nel letame, non ti arreca necessariamente del male
2) Chi ti ci leva, non ti arreca necessariamente del bene
3) Quando sei nel letame, perchè metterti a cantare ?
È quasi finito il campionato di serie A. E la Roma è sicura di arrivare davanti la Lazio a prescindere dal risultato dell' ultima giornata.
Ben magro traguardo
È vero potrebbe accedere alla Champions League, ma questo si vedrà.
Per celebrare questo risultato strettamente locale una barzelletta sulle conoscenze grammatico-lessicali di Totti.
Un giornalista sta intervistando Totti che si lamenta dei tanti problemi di Roma: dal traffico, all'inquinamento, alle condizioni di molte strade piene di buche pericolose, ai tombini (caditoie) stradali attappati (ostruiti) che quando piove fanno allagà la città...
- Alle prossime elezioni me candido. Perché se sarei il sindaco di Roma farei pulí tutti i tombini...
E il giornalista pronto interviene:
- Fossi!
- E certo, farei pulí pure li fossi!
remo Sostenitore del Forum dal 2011
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