Massaua: l'ufficio postale ritrovato

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cirneco giuseppe
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Massaua: l'ufficio postale ritrovato

Messaggio da cirneco giuseppe »

Massaua è una città dell'Eritrea, capoluogo del distretto omonimo, nella regione del Mar Rosso Settentrionale. È il principale porto dell'Eritrea ed è generalmente considerata come la seconda città per importanza del paese dopo la capitale Asmara.
Fu capitale dell' Eritrea italiana dal 1890 al 1897.
cartina massaua.jpg

Nel 1557 vi fecero il loro ingresso le truppe ottomane. I turchi infatti la conquistarono con l'ambizioso intento d'impossessarsi di tutta l'Abissinia. Impresa che riuscì solo in parte. Nel 1872 l'Impero turco cedette il controllo della costa eritrea all'Egitto. La città era a capo di un piccolo principato autonomo e divenne possedimento coloniale italiano alla fine del XIX secolo. L'occupazione (5 febbraio 1885) coinvolse un corpo di spedizione di 1500 bersaglieri
bersaglieri.jpg

comandato dal colonnello Tancredi Saletta, e si svolse in modo pacifico.
Tancredi_Saletta.jpg

L'occupazione italiana di Massaua aveva il beneplacito della Gran Bretagna, che anzi era addirittura arrivata a sollecitare l'operazione. I britannici, infatti, intendevano ostacolare l'espansione francese in Africa e al tempo stesso reprimere l'insurrezione degli indipendentisti sudanesi di Muhammad Ahmad (noto come il "Mahdi").
muhammad ahmad.jpg

La guarnigione egiziana a Massaua non tentò alcuna resistenza ed i militari egiziani vennero in seguito rimpatriati. I militari indigeni che rappresentavano la maggioranza della guarnigione egiziana vennero, invece, arruolati dagli italiani.
Al primo contingente italiano seguirono due ulteriori spedizioni, rispettivamente il 12 febbraio (42 ufficiali e 920 soldati) e il 24. In breve le truppe italiane presero il controllo di tutta la costa compresa fra Massaua e Assab.
eritrea.jpg

Massaua divenne in seguito capitale della colonia Eritrea.
Già prima dell'occupazione, a Massaua era presente una agenzia consolare italiana a cui veniva recapitata la posta raccomandata proveniente da Assab (quest'ultima infatti era collettoria di seconda classe e quindi non abilitata al recapito di raccomandate). Questo sistema rimase in vigore fino al giugno del 1884.
Sempre a Massaua si trovava dal 1867 un ufficio postale egiziano, che rimase attivo almeno fino al dicembre del 1885,
Il 22 febbraio 1885, un decreto ministeriale autorizzò la creazione di un ufficio di prima classe a Massaua. Il documento prevedeva l'apertura il 1º marzo, ma si ritiene che l'ufficio sia divenuto attivo solo alla fine del mese o all'inizio di aprile e, a differenza di Assab che usò i francobolli soprastampati ESTERO,
assab.jpg

Massaua usò normali francobolli del Regno.
annullo massaua.jpg

Quando venne formalizzata l'istituzione della colonia d'Eritrea (1º gennaio 1890), Massaua divenne capitale e il suo ufficio postale divenne l'ufficio postale principale della colonia e tre anni dopo s'iniziarono ad usare i francobolli soprastampati ERITREA e COLONIA ERITREA.
colinia eritrea.jpg

Ma le storie avvincenti hanno sempre un lato misterioso.
Nel 1886 qualcuno, a Roma, decise che l'Ufficio di Massua fosse tanto importante da meritare un francobollo tutto suo.
Così venne approntata una soprastampa, MASSAUA, e con questa soprastampati i francobolli disponibili in quel periodo.
Otto valori di posta ordinaria, nove segnatasse, sei pacchi postali e sei cartoline postali.
La tiratura fu di alcune migliaia per quelli di uso più comune e di poche centinaia per quelli poco usati.
Tutti i valori furono presi in carico dalle Poste ma rimasero in stand-by finchè, alcuni giorni dopo, furono rimandati in magazziono e quattro anni dopo interamente distrutti.

Trovarne oggi un esemplare e considerarlo autentico è un atto di pura fede. :abb:

massaua.jpg


E l'aggiudicatario di questo esemplare ha sicuramente una "fede" sei volte più alta della mia. :desp: :desp:

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Il Regno d'Italia nella posta e nella filatelia di Bruno Crevato Selvaggi
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remo
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da remo »

cirneco giuseppe ha scritto:Trovarne oggi un esemplare e considerarlo autentico è un atto di pura fede. :abb:

Complimenti Pino, bello e interessante excursus storico filatelico:clap: :clap: :clap:
P.S. Proprio ad ottobre 2013 è terminato l'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI. Speriamo che tu per trovare questi francobolli non devi aspettarne un altro :-))
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da debene »

Fede. Credere senza prove a ciò che ci viene detto da uno che parla senza cognizione di causa di cose senza paragone.

Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911


A parte questo una bellissima ricostruzione storica.

:clap: :clap: :clap:

Bravo Pino !

:abb:

sergio
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da cirneco giuseppe »

remo ha scritto:
cirneco giuseppe ha scritto:Trovarne oggi un esemplare e considerarlo autentico è un atto di pura fede. :abb:

Complimenti Pino, bello e interessante excursus storico filatelico:clap: :clap: :clap:
P.S. Proprio ad ottobre 2013 è terminato l'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI. Speriamo che tu per trovare questi francobolli non devi aspettarne un altro :-))
remo Ciao:


:ris: :ris: :ris: :ris: :ris: :ris:

Spero di no!

:cof: :cof:
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Laurent
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da Laurent »

Ciao Pino,

interessantissima presentazione. :clap: :clap:

Laurent Ciao:


cirneco giuseppe ha scritto:L'occupazione italiana di Massaua aveva il beneplacito della Gran Bretagna, che anzi era addirittura arrivata a sollecitare l'operazione. I britannici, infatti, intendevano ostacolare l'espansione francese in Africa e al tempo stesso reprimere l'insurrezione degli indipendentisti sudanesi di Muhammad Ahmad (noto come il "Mahdi").


PS : vediamo qui anche una specie di rivincita italiana dopo il fiasco nella competizione franco-italiana per il controllo della Tunisia all'inizio delgli anni 1880...
Ultima modifica di Laurent il 2 novembre 2013, 10:02, modificato 1 volta in totale.
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aurelio
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da aurelio »

Ciao: Ciao:

Interessante argomento. Non ne avevo sentito mai parlare.
Vedo che per la realizzazione del francobollo sono state utilizzate le tavole approntate a suo tempo per i francobolli soprastampati "estero" con gli angoli modificati. Questo è importante per individuare, almeno in prima battuta, eventuali contraffazioni.

La situazione mi ricorda però quella di tanti altri francobolli (oppure oggetti? in fondo non hanno reso franca nemmeno una lettera :not: ), ritirati e dati per distrutti ma che, miracolosamente :devil: , risultarono poi essersi salvati in quantitativi (piccoli, grandi, medi???) che a noi non è dato sapere e che, combinazione :fii: , sono nelle mani di pochi che provvedono ad iniettarne i quantitativi che di volta in volta ritengono giusti sul mercato. Con i prezzi che si meritano :$$: .

Ed ancora, per fare un altro esempio forse più calzante, al "procurato" interesse su tutte le prove di avviamento, scarti, ritagli etc. provenienti dalle officine del Matraire, che opportunamente provviste di altisonanti certificati sono diventati pezzi indispensabili per sopraffine collezioni. Con i prezzi che si meritano :$$: .

Allora la domanda che mi pongo è la seguente:
questi oggetti hanno effettivamente un senso per un eventuale inserimento in collezione? Il senso che hanno è storico, filatelico, documentaristico..... o nessuno dei tre?

:cool: Ciao: Ciao: Ciao:
Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
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cirneco giuseppe
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da cirneco giuseppe »

Allora la domanda che mi pongo è la seguente:
questi oggetti hanno effettivamente un senso per un eventuale inserimento in collezione? Il senso che hanno è storico, filatelico, documentaristico..... o nessuno dei tre?


Io credo che un certo e buon interesse filatelico ce l'abbiano.
Del resto questi francobolli furono approntati per gli uffici all'estero.
Al momento di modificare questa serie, era già stata modificata la serie De La Rue ed anche soprastampata ESTERO,
quindi l'utilità di soprastampare MASSAUA potrebbe derivare proprio dal ritenere l'ufficio di Massaua di una grande importanza strategica.
Maggiore ancora di Alessandria d'Egitto e di Buenos Ayres.

La situazione mi ricorda però quella di tanti altri francobolli (oppure oggetti? in fondo non hanno reso franca nemmeno una lettera :not: ), ritirati e dati per distrutti ma che, miracolosamente :devil: , risultarono poi essersi salvati in quantitativi (piccoli, grandi, medi???) che a noi non è dato sapere e che, combinazione :fii: , sono nelle mani di pochi che provvedono ad iniettarne i quantitativi che di volta in volta ritengono giusti sul mercato. Con i prezzi che si meritano :$$: .


La prima volta che vidi quest'oggetto fu tre anni fa.
Un amico, un grande nome della filatelia, me lo mostrò.
In questi tre anni (ma neanche prima) ne ho visto altri.
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Renix
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da Renix »

GRAZIE Pino! Veramente interessante! :clap:
Renato
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somalafis
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da somalafis »

Pino ha fatto benissimo a ricordare questa emissione ''fantasma'', un episodio poco conosciuto e davvero interessante.
La vicenda dei soprastampati ''Massaua'' venne alcuni anni fa raccontata da Bruno Crevato Selvaggi nei due volumi sul Regno d'Italia editi in occasione della grande mostra a Montecitorio. Bruno mi ha gentilmente informato che i documenti relativi alla vicenda sono conservati all'Archivio Centrale dello Stato nel fondo ''Direzione generale delle Poste''. I documenti affermano esplicitamente che gli esemplari furono TUTTI distrutti. Insomma- come ha detto Pino - ci vuole davvero ''fede'' e tanta per credere all'esistenza di un ''superstite''.
Riccardo Bodo
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ANTONELLO
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Re: Massaua, l'ufficio ritrovato

Messaggio da ANTONELLO »

Grazie Pino :clap: :clap:

:clap: :clap: :clap:

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cirneco giuseppe
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Re: Massaua: l'ufficio postale ritrovato

Messaggio da cirneco giuseppe »

Scorrendo e cercando altro, mi sono imbattuto in questo post da me aperto una decina di anni fa.

Devo confessarvi che mi sono emozionato tanto nel rileggerlo.
Ed un po anche rattristato.
Quanti ricordi.
Eh si, perchè questo francobollo me lo mostrò un caro amico tanti anni fa e mi chiese un parere.
Cosa ne pensassi.
Gli risposi che era autentico, la soprastampa rispecchiava sia la posizione che la figura ed anche i caratteri della soprastampa ESTERO.
Questo francobollo faceva parte di un lotto di materiale che era un lascito (se non ricordo male) ad una banca e che questa voleva collocare il lascito in un asta.
Ed il mio caro amico stava, appunto, collaborando con la casa d'aste incaricata.
Partecipai all'asta, ma non riuscii ad aggiudicarmelo.
Il mio amico mi chiamò a fine asta e si disse dispiaciuto non fossi riuscito ad aggiudicarmelo e si scusò dicendo che avrebbe voluto farmene dono, ma essendo già stato inserito nell'elenco degli oggetti del lascito era stato costretto ad inserirlo anche nell'asta.

Ecco, quando un amico così ci lascia si sta davvero male.
Alessandro Arseni è stato un grande amico per me.
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