Facciamoci una risata...

[Gatto rosso]

ACCADEMIA DI GOLF
Londra. Bernie e Archie, due vecchi amici fraterni, si reincontrano casualmente, dopo molti anni senza vedersi, al Club di Golf presso il quale sono iscritti come soci.
Per celebrare l'incontro, decidono di giocare una partitella tra di loro. Sono dei dilettanti, ma il livello di gioco di Bernie è nettamente superiore a quello di Archie.
Terminata la partita a golf con una netta vittoria di Bernie, il buon Archie si complimenta con l'amico e commenta sospirando:
- Ah, sapessi giocare a golf come te... Come fai a giocare così bene ?
- Non è facile, Archie: devi lavorare duro, con disciplina e costanza. Io, per esempio, mi sono iscritto ad una Accademia di golf molto esclusiva di Chelsea, prendendo lezioni private tutti i giorni per almeno 5 anni, esercitandomi individualmente con pazienza e tenacia... Questo è il mio segreto per giocare a golf come un maestro !
- Bene, se questo è ciò che devo fare...
Archie si fa spiegare bene da Bernie dove si trova l'Accademia, quindi lo saluta e se ne va.
Passa il tempo. Dopo cinque anni, i due amici si reincontrano, sempre al Club di Golf.
Per celebrarlo, decidono di giocare una partitella. Il buon Archie giochicchia, ma niente di speciale. Anzi, forse è peggiorato...
Il suo amico Bernie è molto perplesso:
- Ma hai veramente frequentato l'Accademia di golf come ti avevo consigliato ?
- Sì, certamente, ho anche vissuto cinque anni nella Stafford Academy di Chelsea !
- Stafford Academy ? Ooops... TI HO MANDATO A QUELLA DI TENNIS !!!

[cirneco giuseppe]

Aspetta, ma alla "Stafford Academy di Chelsea" cosa insegnano?

Perdonate la mia ignoranza

[Gatto rosso]

PREGARE SALMI
Italia. Un paese di campagna.
Una madre ha una figlia piccola con un importante problema di salute: da qualche giorno soffre di forti attacchi di diarrea, molto frequenti durante tutto l'arco delle 24 ore.
La situazione è diventata insostenibile: pur consultando il proprio medico di famiglia e ricorrendo ai consigli e le cure di diversi dottori specialisti, non si è trovato il modo di recuperare la salute della povera bambina.
Dopo alcuni giorni, avendo esaurito le varie opzioni per risolvere il problema (compresi i famigerati rimedi della nonna), come ultima possibilità la madre decide di rivolgersi al proprio parroco.
La donna spiega all'anziano prete la situazione: costui, dopo averla ascoltata attentamente in silenzio, chiude gli occhi, riflette un istante, si liscia la barba, si gratta la testa, emette un profondo sospiro e le dice laconicamente:
- Pregare Salmi...
La donna, rinfrancata, non perde tempo. Corre immediatamente a casa, prende la Bibbia e comincia a recitare i Salmi con molto fervore: Salmo 1, Salmo 2, Salmo 3 ecc.
Trascorsa un'ora e mezza, arrivata a recitare l'ultimo Salmo, la bambina guarisce all'istante. Miracolo !
Passa una settimana. La medesima bambina inizia a soffrire di una terribile costipazione. La madre, memore dell'ultima esperienza e senza perdere ulteriore tempo, si reca nuovamente dal proprio parroco.
Spiega all'anziano prete la nuova situazione creatasi. Costui, dopo averla ascoltata attentamente in silenzio, emette un profondo sospiro e le ribadisce gentilmente ma con tono di rimprovero:
- Pregare Salmi...
E la donna, sorpresa, prontamente esclama:
- Ma Don Piero... I SALMI SONO ASTRINGENTI !!!

[Gatto rosso]

UNA MEMORIA PRODIGIOSA
Stati Uniti d'America. Un giornalista del Washington Post scopre che in Perù viveva un indio molto anziano che possedeva una memoria prodigiosa.
Molto incuriosito, decide di indagare sulla questione. Prende un aereo, quindi un treno, poi una jeep sgangherata fino ad arrivare nei pressi di una catena montuosa. Noleggia infine un cavallo e percorre un ripido sentiero per raggiungere, dopo altri due giorni di viaggio, un piccolo villaggio ubicato in altura.
Si reca presso la casupola dove viveva l'uomo in questione e lo intervista:
- Buongiorno. È Lei l'uomo che possiede una memoria eccezionale ?
- Sì, sono io...
- Potrebbe darmi una dimostrazione di questa sua capacità ?
- Certamente... ecco, tenga: in questo libro c'è il diario di tutta la mia vita.
L'anziano indio gli consegna un consunto e pesante libro manoscritto composto da circa un migliaio di pagine in pergamena. Il giornalista lo afferra, lo apre a caso e inizia a domandargli:
- Mmmm vediamo... Cosa accadde il 2 aprile 1903 ?
- Ebbene, quella mattina il cielo era nuvoloso e indossai un poncho rosso, mia madre cucinò un'anatra selvatica e un vicino di casa urlò perché gli cadde un pesante sasso sul piede...
L'intervista prosegue per più di un'ora e l'indio sempre risponde correttamente e con dovizia di particolari...
Il giornalista finalmente si convince: quest'uomo è veramente un fenomeno e la sua memoria infallibile.
Decide quindi di tornare negli Stati Uniti per scrivere un articolo sul caso. Al momento di congedarsi, gli chiede a bruciapelo:
- Scusi ma... si ricorda anche cosa fece quando compì 15 anni ?
- Sì. Mangiai due uova a colazione.
Il giornalista, soddisfatto, ritorna quindi a casa sua e sulla storia scrive inizialmente un brillante articolo scientifico, quindi un libro di successo che vince addirittura il Premio Pulitzer, rendendolo molto ricco e famoso.
Dopo 30 anni, per riconoscenza e curiosità, decide di tornare in quel luogo sperduto del Perù per visitare la tomba dell'indio.
Arrivato al villaggio, chiede della tomba dell'uomo ma gli dicono che l'indio vive ancora.
Quando lo rivede, molto emozionato e balbettando, gli dice:
- Ma... Ma come... come... come...?
- Fritte.

[biagio montesano]

[cirneco giuseppe]

[Gatto rosso]

REINCARNAZIONE
Milano. Si incontrano due amici fraterni. Uno dice all'altro:
- Senti, Antonio, oggi si parla tanto di New Age, della reincarnazione... Sai dirmi di cosa si tratta precisamente ?
- Va bene, Mario, ascolta, ti farò un esempio pratico... Sai, un giorno moriremo tutti. Ora immaginati la tua morte. Veniamo tutti a casa tua a piangere. Poi ti mettiamo in un bel lenzuolo bianco dentro una cassa di legno e ti accompagniamo al cimitero; facciamo le preghiere, scaviamo una fossa, ti caliamo nella fossa, poi la riempiamo e ti salutiamo. Pian piano i vermicelli ti mangiano e così cresce una fresca erbetta verde. Viene una mucchina, mangia la tua erbetta e fa la sua cacchina sulla tua tomba. Io, come faccio ogni anno, vengo a visitare il mio caro amico Mario, vedo la cacchina e dico: "Mario, Mario, come sei cambiato...".
- Grazie, Antonio, ora ho capito che cos'è la reincarnazione. Ma per non dimenticare questa sublime dottrina, permettimi che te la ripeta. Immaginiamo, Antonio, che sia venuta la tua ora. Il mio caro amico muore. Veniamo tutti a casa tua a piangere. Poi ti mettiamo in un bel lenzuolo bianco dentro una cassa di legno e ti accompagniamo al cimitero; facciamo le preghiere, scaviamo una fossa, ti caliamo nella fossa, poi la riempiamo e ti salutiamo. Pian piano i vermicelli ti mangiano e così cresce una fresca erbetta verde. Viene una mucchina, mangia la tua erbetta e fa la sua cacchina sulla tua tomba. Io, come faccio ogni anno, vengo a visitare il mio caro amico Antonio, vedo la cacchina e dico: "Antonio, Antonio, SEI SEMPRE LO STESSO !!!".

[biagio montesano]

[cirneco giuseppe]

E magari ci nasce anche un bel

[Gatto rosso]

REGALO ALLA MAMMA
New York, Stati Uniti d'America.
Tre fratelli lasciarono la loro casa natia, si resero indipendenti e prosperarono finanziariamente.
Quando si riunirono di nuovo, parlarono dei regali che avevano potuto fare alla loro amata madre in occasione del suo settantesimo compleanno.
Il primo disse:
- Io ho fatto costruire una villa enorme con giardino per nostra madre !
Il secondo disse:
- Io invece le ho regalato una automobile Mercedes super-accessoriata molto lussuosa !
Il terzo disse:
- Vi ho battuti entrambi: voi sapete quanto piaccia alla mamma ascoltare le arie d'opera classiche. Io le ho mandato, in una gabbia placcata oro, un gran bel pappagallo colorato che sa cantare più di 50 famose arie d'opera diverse. Ci sono voluti 10 anni per insegnargliele. Ho acquistato questo volatile eccezionale pagandolo 1 milione di dollari, ma ne è valsa la pena. Mamma deve solo nominarne il titolo e lui canta l'aria dall'inizio alla fine !
Dopo circa un mese, la loro madre inviò loro le sue lettere di ringraziamento.
Scrisse al primo figlio: "Carissimo Richard, la villa che mi hai regalato è così grande e spaziosa. Grazie, però... io vivo in una stanza sola, ma devo pulire tutta la casa e curarne il giardino..."
Scrisse al secondo figlio: "Carissimo Benjamin, sono troppo anziana per viaggiare. Resto tutto il tempo in casa, quindi non ho mai usato la Mercedes che mi hai regalato. La sua sola assicurazione mi manderà in rovina... Grazie lo stesso."
Scrisse al terzo figlio: "Carissimo Anthony, sei stato l'unico figlio che ha avuto il buon senso di sapere cosa piace a sua madre. IL POLLO ERA BUONISSIMO !!!"

[biagio montesano]

[Gatto rosso]

IL BAMBINO NON È TUO !
Era un matrimonio molto, molto conflittivo: marito e moglie litigavano sempre, su ogni argomento nasceva una accesa discussione...
Dopo qualche anno, la moglie, esasperata dalla situazione, minaccia il marito di lasciare la casa.
Il marito, con molta calma, le dice:
- Luisa, ascoltami bene: per me puoi andartene quando vuoi, basta che mi lasci il bambino...
- Il bambino ? Ma il bambino non è tuo, disgraziato !
- Cooome ? Il bambino non è mio ?
- No, il bambino è del tuo amico Antonio.
- Ohhh... Beh, dopo tutto, non è neanche tuo...
- Cooosa ? Come sarebbe a dire che non è mio ? Certo che è mio. L'HO PARTORITO IO !!!
- Sì, l'hai partorito... Ascolta Luisa: ti ricordi quando eravamo nel reparto maternità e tu mi dicesti: "Mentre mi vesto, cambia il bambino..." ? Ecco: IO L'HO CAMBIATO !!!

[rodedo]

[cirneco giuseppe]

Azz.... ahahahah

[Gatto rosso]

LA MANCIA
Mario, invitato a teatro dall'amico Antonio, vuole contraccambiare subito la gentilezza invitandolo a cena in un rinomato ristorante.
Al momento di pagare il conto, Mario dice al cameriere:
- Caro amico, ecco qui il denaro richiesto al quale, se proprio non ti rispettassi, dovrei aggiungere la mancia. La mancia ! Umilia chi la riceve e chi la dà; quindi ho deciso di soprassedere; o meglio, di limitarla a soli 2 euro, quanti mi sembrano sufficienti per incitarti a meditare su quel che ti ho detto...
Lasciando il cameriere allibito, i due amici escono dal ristorante e si dirigono verso il teatro.
A spettacolo ultimato, al momento di uscire, Mario dona alla guardarobiera una banconota da 20 euro...
Antonio rimane stupito ed esclama:
- Mario, amico mio, il tuo gesto mi allarma... Perchè mai ? Due euro al cameriere e venti euro a quella donna ? Dov'è la logica dei tuoi principi ?
- Antonio, Antonio, guarda... NON TI SEI ACCORTO CHE BEL CAPPOTTO MI HA CONSEGNATO ?

[Gatto rosso]

IL COLOMBO AMEDEO
Venezia. Come è sua abitudine durante tutti i giorni lavorativi, Mario si reca in Piazza S.Marco durante la sua pausa pranzo, si siede su una panchina per prendere un po' di sole e godersi un meritato e salutare momento di riposo.
Un bel giorno si avvicina a lui un tipico colombo della piazza e gli dice:
- Ciao bello !
Mario, colto di sorpresa perchè tutto assorto nei propri pensieri, guarda alla sua destra, alla sua sinistra e alle sue spalle: non vi sono altre persone nelle vicinanze...
Il colombo, con un rapido balzo, sale sulla panchina, si dispone a suo lato e torna a dirgli:
- Ciao bello !
Mario comincia a guardarlo fissamente, allibito, e poi gli dice:
- Ostrega ! Ma tu... parli ???
- È chiaro ! Certo che parlo ! Non parli forse anche tu ?
- Dimmi: come ti chiami ?
- Amedeo. E tu ?
- Io Mario.
I due cominciano a parlare del più e del meno, il colombo mantiene una conversazione sempre molto piacevole, brillante ed interessante: è un vero mulino a parole. Conclusione: i due diventano amici.
Il giorno seguente, la scena si ripete, identica. E così anche nei giorni successivi...
Dopo una settimana, Mario pensa: "Forse dovrei raccontare questo fatto a mia moglie...". Fattosi coraggio, quella sera stessa, a cena, Mario le dice:
- Senti Luisa, questa domenica mi piacerebbe che invitassimo a pranzo da noi un mio caro amico...
- Di chi si tratta ?
- Oh beh... ehm... è un colombo che ho conosciuto recentemente in Piazza S.Marco...
- Ma che dici, Mario !!! TU SEI MATTO !!!
I tre figli piccoli, presenti alla scena, si mettono immediatamente a piangere, in un angolo della cucina, abbracciandosi e ripetendo a gran voce:
- Il papà è matto ! Il papà è matto !...
Il giorno seguente, Mario ritorna in Piazza S.Marco e si siede sulla sua solita panchina. Arriva il colombo e Mario gli dice:
- Ciao Amedeo. Ascolta: questa domenica ti aspetto a pranzo a casa mia...
- Va bene, Mario, grazie. A che ora vuoi che venga ?
- Alle 13:00.
- OK, d'accordo.
Arriva la domenica. La tavola è già tutta apparecchiata, c'è un posto speciale preparato per il colombo con una ciotola ricolma di becchime.
Sono le 13:15 e il colombo ancora non arriva... La moglie, preoccupata, rivolgendosi al marito:
- Mario, ma come diavolo ti è venuto in mente di invitare a casa un colombo ?
- Verrà, verrà... vedrai che verrà...
Sono le 13:30 e il colombo ancora non arriva...
I tre figli piccoli, in un angolo della cucina, abbracciandosi, piangendo e ripetendo a gran voce:
- Il papà è matto ! Il papà è matto !...
Sono le 13:45 e il colombo non è arrivato... La moglie, ansiosa, rivolgendosi al marito:
- Mario, ascoltami: lavori molto ultimamente e sei molto stressato...
- Luisa, pazienta ancora un poco... Aspettiamo, vedrai che verrà... E quando verrà... è un colombo che parla molto, vedrai...
Sono le 14:00 e suonano il campanello. Mario, contento e un po' nervoso, apre la porta di casa ed effettivamente di fronte a lui c'è il colombo, con il Gazzettino ripiegato sotto un'ala.
Mario gli dice:
- Amedeo, Amedeo: sei molto in ritardo... io credevo che non saresti venuto... Com'è che hai tardato tanto ?
- Sai, Mario: oggi faceva una così bella giornata di sole... CHE SONO VENUTO QUI ZAMPETTANDO !!!