Splendori e miserie di un 50 grana

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno delle Due Sicilie - Domini al di qua del faro - Napoli
Bloccato
Avatar utente
Antonello Cerruti
Messaggi: 6997
Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Antonello Cerruti »

Quello che scrive Napoli1860 è giusto: immergerci tra i nostri francobolli ci appaga di qualsiasi spesa.
C'è però il rovescio della medaglia.
Questo nostro "entrare in un altro mondo" è un'atteggiamento di grande egoismo perchè - quasi sempre - comporta l'esclusione dal nostro Eden del resto della famiglia: alla moglie le nostre collezionano interessano poco, ai figli quasi niente.
Oltre tutto, quando sono piccoli è meglio che stiano lontani dai nostri preziosi francobolli, quando crescono hanno altri interessi, magari più dinamici ed attraenti.
Tutto questo comporta che non ci sia quella trasmissione di interesse verso altri, quel coinvolgimento che assicura una continuazione alla nostra passione.
Da questo deriva anche quella perdita di valore e quella scarsa propensione all'acquisto verso la filatelia.
E' tutto il collezionismo che soffre lo stesso fenomeno; guardate che fine hanno fatto i tappeti, l'argenteria, i mobili antichi, ecc.
C'è un evidente mutamento negli interessi anche perchè quanti sono i giovani professionisti che possono avere una casa grande in cui trovare il posto alle enciclopedie in cinquanta volumi di una volta?
O a quelle sterminate collane di libri d'arte che sessant'anni fa erano popolarissime in tutte le librerie italiane?
I giovani oggi comprano i mobili all'Ikea: tra due o tre anni li abbandoneranno quando si trasferiranno in un'altra città per lavoro...

La perdita di valore della filatelia si riscontra in tutto il mondo.
Ad esempio, in Cina, mercato enorme e che si credeva in continua espansione, i francobolli valgono oggi un terzo di quattro anni fa e la crisi lì è aggravata dall'impossibilità, ora, di portare all'estero denaro contante e quindi interscambiarsi con il resto del mondo.

I discorsi sarebbero interminabili.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

E' indubbiamente fondamentale sforzarsi di avere - e di mantenere - una visione ampia e generale delle cose, per localizzarsi con correttezza nella propria epoca.

Al tempo stesso il fatto che i nostri bagni di realismo ci conducano a prospettive in chiaroscuro, se non proprio fosche, non dovrebbe pregiudicare il nostro entusiasmo, o meglio non dovremmo permetterlo.

C'è - riconosciamolo - una certa approssimazione, nel valutare i prezzi "di allora" (non solo di francobolli, ma del cosiddetto "costo della vita" in generale) e i prezzi "di ora". Si crede sempre - con una certa ingenuità - che se quel denaro lo avessi messo lì, anziché qui, a quest'ora...

A quest'ora... cosa? La crisi energetica degli anni '70, il 19 ottobre 1987, l'uscita della lira dallo SME nel 1992, la crisi dei paesi latino-americani (con l'Argentina che dichiarava fallimento un anno sì e uno no), il default della Russia sul debito interno nel 1998, con conseguente fallimento del più grande hedge fund al mondo (LCTM) capace di condizionare l'intera politica monetaria americana, ponendo le basi per la più grande crisi finanziaria della storia, ellitticamente detta "dei subprime", con crollo non solo del valore degli asset finanziari ma anche di quelli reali, immobili in primis; e poi Lehman Brother, lo spread italiano oltre i 500 punti percentuali, la Grecia tenuta a forza dentro l'euro, e le borse mondiali che nel giro di un paio di giorni azzerano le plusvalenze cumulate in decenni; il "whatever it takes" di Draghi e i tassi di interesse nominali che - fatto unico nella storia - diventano negativi; l'inflazione che nel giro di un anno torna in doppia cifra, e in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore con le loro criptovalute...

E allora - torno a chiedere - a quest'ora... cosa? Possibile che Gordon Gekko non vi abbia insegnato nulla? L'unico modo sicuro di fare soldi sui mercati è l'insider trading, che - guarda un po' - è reato. E Trump - proprio oggi - ve lo ha confermato.

E allora - amici miei - ma davvero vi va di discutere di 'sta roba?

Ma piuttosto compratevi un bel francobollo, guardatevelo e riguardatevelo, inabissatevi nelle sue profondità, usatelo come uno "star gate" per accedere a quel luogo magico che è il nostro passato, gioite del suo possesso (che neanche troppo indirettamente testimonia quanta strada avete fatto della vita), sorridete, rallegratevi, sognate, e pensate che, sì, certo, il denaro è fondamentale nella vita, ma ancora più fondamentale è respirare, eppure - ne converrete - nessuno fa del "respirare" l'obiettivo della propria vita... :cin:

https://tesoridicarta.blogspot.com/2021 ... mente.html
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Altro giro, altro dramma.

Ce la ricordavamo così...

80_grana_(5).jpg

... e tra un paio di settimane va in asta così...

38.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Tutto era vero, tutto era giusto, nel momento in cui veniva affermato.

38_2.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Massimo Bernocchi
Messaggi: 1325
Iscritto il: 18 luglio 2007, 19:46
Località: Prato

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Massimo Bernocchi »

Buona sera e Buona Pasqua a tutti
cosa ere giusto nel momento in cui veniva affermata
che quella lettera è conservata malissimo lo si evince già dalla prima immagine
dimostra largamente la sofferenza di archiviazione che ha subito,
non importa scrivere fiumi di parole per capire che quella lettera come molte altre relative ai francobolli del regno di Napoli
specie quello che presentano le tonalità dei lillacei subiscono tali trasformazioni, passano da tali stati intermedi e ci arrivano tutte
nonostante subiscano periodicamente nel tempo dei lavori di ripulitua che le rendono momentaneamente migliori
Se volete collezionare Napoli adattatevi a queste certezze altrimenti fate altro, un consiglio che oramai è risaputo da tempo
Se ne potrebbero mostrare a decine e decine
saluti Ciao: Ciao:
Gioielli filatelici di Toscana
ASI "the pursuit of perfection"
il mio blog, esperienze di un collezionista e Collezione Unicum
https://gioiellifilateliciditoscana.blogspot.com/
Massimo Bernocchi
Messaggi: 1325
Iscritto il: 18 luglio 2007, 19:46
Località: Prato

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Massimo Bernocchi »

Un consiglio
sono anni che oramai seguo la filatelia e i francobolli hanno costituito per me una grande passione
quelli di Napoli regno sono francobolli molto particolari, specie i lillacei, io ho sempre evitato ed eviterei di tenerli nelle classiche taschine
nero o di qualsiasi colore che di per se per quei francobolli sono poco traspiranti, usare in ogni tipo di formato bustine o tasche di pergamino
assolutamente areati e non compressi in pagine di album che presentino areazione forzata, molto liberi in ambienti molto ventilati
in questo modo si riesce ad allungargli la vita, per i non lillacei il problema è leggermente più semplice, sono meno soggetti a variazioni
oltremodo le missive traportate via mare o comunque archiviate in aziende o archivi in località di mare sono chiaramente più soggette a certi fenomeni
buona giornata a tutti
Gioielli filatelici di Toscana
ASI "the pursuit of perfection"
il mio blog, esperienze di un collezionista e Collezione Unicum
https://gioiellifilateliciditoscana.blogspot.com/
Giorgio Di Raimo
Messaggi: 2245
Iscritto il: 31 agosto 2007, 17:20

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

La Collezione di Napoli andrebbe montata i album con fogli di cartoncino spesso e foglio di velina tra pagine. I francobolli e le lettere montate con linguelle o al massimo per le lettere i ferma angoli da foto. Meglio se l’album non avesse la custodia: le pagine spesse e le veline cosi non compresse faranno passare aria,magari di luogo non umido, ventilato, il meglio lontano dal mare e sopra il livello del mare..come a Fucecchio :-)) :-))…a Napoli meglio il Vomero di Chiaja :-)…come ha detto Max la plastica bandita, assolutamente per i lillacei gennaio-febbraio 1858
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Proseguendo il tour nella piccola bottega degli orrori...

Da un catalogo di Mondolfo, anni '60...

1.jpg

... dal catalogo della "Luxus" del 2009

2.png
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Qui c'è tutta una discussione sulla possibilità di "ripulire i Napoli", con i vari partiti sul tema

viewtopic.php?t=45254

Di base - però - mai come in questo caso viene da dire che prevenire è meglio che curare...
Ultima modifica di Napoli1860 il 21 aprile 2025, 10:17, modificato 1 volta in totale.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Dalle "Memorie" di Romolo Mezzadri

3.png
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
Francesco Baino
Messaggi: 24
Iscritto il: 20 marzo 2025, 9:13

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Francesco Baino »

Buongiorno a tutti; intervengo a proposito della lettera affrancata con la striscia verticale di tre del 50 gr. postata da Napoli1860 (ex Mondolfo, ex Luxus). Pur con il beneficio del dubbio legato alle due diverse immagini, mi pare che sulla lettera della seconda foto -- cfr. con la prima -- si sia intervenuti con mano non leggera per eliminare varie macchie (in alto a sx che lambisce la striscia la più vistosa, oltre ad una ossidazione fungina al centro-destra), restaurare gli angoli in alto a dx ed in basso a dx, far "sparire" una lievissima traccia di piega d'archivio in alto e varie altre cosette. Il colore dei francobolli potrebbe aver risentito anche di tutte queste operazioni di manipolazione se sono stati usati dei reagenti.
Ultima modifica di Francesco Baino il 22 aprile 2025, 14:41, modificato 1 volta in totale.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Francesco Baino ha scritto: 22 aprile 2025, 14:10 ... mi pare che sulla lettera si sia intervenuti con mano non leggera per eliminare varie macchie (in alto a sx che lambisce la striscia la più vistosa, oltre ad una ossidazione fungina al centro-destra), restaurare gli angoli in alto a dx ed in basso a dx, far "sparire" una lievissima traccia di piega d'archivio in alto ...
Hai toccato un argomento che - in una visione generale delle cose - insiste su uno dei punti più delicati dell'intero collezionismo (a prescindere che la tua congettura sulla lettera in discorso sia rispondente o meno alla realtà): come ci si deve comportare davanti gli inevitabili effetti del tempo, quale atteggiamento tenere di fronte al time-decay, con quale sensibilità valutarlo?

Di quando in quando può accadere di mettere in collezione degli oggetti dallo stato di conservazione irreale: sembra davvero che dal momento della loro produzione, sino a oggi, siano stati conservati dentro un pergamino, al riparo da ogni intemperia; e, sì, ci piacerebbe che tutta la nostra collezione fosse formata da oggetti simili.

Ma ovviamente non è così, non può essere così. E però - spesso - si vuole lo stesso che sia così, anche se non può esserlo; e allora si inizia a lavorare di pennello, acqua ossigenata e ferro da stiro, per togliere quelle "impurità", che in realtà impurità non sono, ma che vengono infantilmente percepite come tali; col rischio - a volte - di combinare danni incommensurabilmente più grandi dei piccoli, presunti, fastidi che si volevano eliminare.

Questo non è amore per la qualità. Questo - chiamiamolo col suo nome - è un distillato di pura idiozia, tanto più grave quanto più insiste su pezzi da novanta.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Vi mostro un caso - incommensurabilmente meno grave, visto che insiste su un esemplare sciolto - che però è ugualmente emblematico di un profondo e grave misunderstanding sul concetto di qualità

6.png

Questa immagine proviene dal catalogo n. 7 (anno 1992) dell'Ingegner Avanzo: un 50 grana semplicemente meraviglioso, per marginatura, colore e annullo; ma a qualcuno - evidentemente - non bastava; a qualcuno dava fastidio (sic!) quel microscopico puntino nero che ho cerchiato in rosso (e che con ogni probabilità altro non è che uno schizzo di inchiostro dell'epoca); e così ci si è messi di impegno per (sic!) eliminarlo; e questo è il risultato

431.jpg

Se prima c'era solo un naturale e innocuo puntino nero, ora, intorno a quel puntino, si è creato un gran bell'alone grigiastro (chiaramente postumo) che fa sembrare il 50 grana un reduce del Volturno. Bravi, complimenti, ben fatto, well-done!

Amare questi oggetti significa amare le condizioni in cui sono arrivati sino a noi, impegnarsi a preservarle, senza restare prigionieri della fata morgana di una qualità inesistente.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Napoli1860 il 22 aprile 2025, 15:02, modificato 1 volta in totale.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Ci sono due punti speculari che vanno colti.

Gli oggetti filatelici (degli Antichi Stati) viaggiano sul più fragile dei supporti materiali (la carta) per cui è normale che possano presentare qua e là delle "sbavature", proprio perché poche cose - come la carta - sono esposte in modo così violento al trascorrere del tempo (centinaia di anni, nel caso degli Antichi Stati). Quindi - da un lato - la parola d'ordine è: tolleranza.

Dall'altro, tuttavia, occorre pure intransigenza: un conto è un 50 grana con un puntino nero d'inchiostro d'epoca (che fa parte della fisiologia delle cose), un conto completamente diverso - come può esserlo un sasso da un albero - è un 50 grana con un alone intorno al puntino nero, creato a distanza di secoli, nel velleitario tentativo di eliminare il puntino nero.

Parliamo di due oggetti totalmente diversi, anche se apparentemente simili.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Napoli1860 ha scritto: 22 aprile 2025, 14:49 ma a qualcuno - evidentemente - non bastava; a qualcuno dava fastidio (sic!) quel microscopico puntino nero che ho cerchiato in rosso (e che con ogni probabilità altro non è che uno schizzo di inchiostro dell'epoca);
Giusto una precisazione: forse quel puntino nero non è inchiostro, ma l'effetto di un corpo estrano nell'impasto della carta.
Di fatto, però, non cambia nulla, a livello interpretativo: qualunque cosa sia, è un elemento dell'epoca, legato all'artigianato di produzione e alle modalità di utilizzo di questi oggetti, nella loro epoca, è cioè qualcosa di assolutamente naturale e fisiologico.

Un alone postumo - nel tentativo di eliminare una fisiologia - di fisiologico non ha un bel nulla, e questo fa tutta la differenza del mondo.
Avatar utente
Francesco Baino
Messaggi: 24
Iscritto il: 20 marzo 2025, 9:13

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Francesco Baino »

Personalmente, gli interventi – diciamo così – di “manipolazione conservativa” non mi piacciono granché, a meno che (i) siano finalizzati a togliere qualcosa che sul pezzo originale non era presente (ad esempio tracce di “sporco” o depositi, per ripristinare lo stato originario), (ii) vadano a modificare davvero poco il pezzo (no pennello), e (iii) non siano visibili dall’esterno (ad esempio nel caso delle lettere). In generale, preferisco quindi non acquisire un pezzo apparentemente bellissimo ma restaurato; ma questo è solo il mio gusto personale.
Ci sono però casi davvero difficili da dirimere; vi faccio un esempio in cui mi sono imbattuto poco tempo fa. In asta da AP è stata recentemente messa all’incanto questa lettera:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Francesco Baino il 22 aprile 2025, 15:39, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Francesco Baino
Messaggi: 24
Iscritto il: 20 marzo 2025, 9:13

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Francesco Baino »

che per me era davvero eccezionale: i francobolli hanno grandi margini, gli annulli sono leggeri per la tipologia e passanti, lo stato di conservazione generale molto buono. Insomma, ero fortemente interessato ad acquisirla. Ero anche convinto di averla già vista, ma dove? Mi è venuto un flash: un catalogo Bolaffi di una dozzina di anni fa, parte della Collezione Tirreno: controllo, eccola lì la lettera, ad una base analoga a quella di AP. Però ero convinto di averla vista anche altrove. Controllo ed eccola tra i capolavori filatelici della Collezione Pedemonte (lotto 822), tuttavia con una differenza: l’indirizzo era barrato da tratti neri di penna (non allego anche questa foto), cosa consueta per le lettere provenienti da quell’archivio. Quindi, negli anni successivi all’Asta Pedemonte (anno 1991) ma prima della nuova vendita nel 2013, le linee di cancellature erano state rimosse in modo egregio. In un certo senso la lettera era tornata al suo stato originario (con l’indirizzo non barrato), però un intervento era pur sempre stato fatto (l’indirizzo è stato verosimilmente riscritto, anche se in modo magistrale). Avendo anche altre spese filateliche in ballo ed essendo in dubbio sul da farsi, ho lasciato la lettera in sospeso e non l’ho presa; non so se sia stata venduta o meno e a che prezzo finale. Devo ammettere tuttavia che, se mi ricapitasse davanti, una riflessione la farei nuovamente, perchè il dubbio sul da farsi -- acquistare o non acquistare in questo particolarissimo caso -- non è sciolto, tenendo conto delle spettacolari condizioni qualitative generali.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Francesco Baino ha scritto: 22 aprile 2025, 15:38 ... Mi è venuto un flash: un catalogo Bolaffi di una dozzina di anni fa, parte della Collezione Tirreno: controllo, eccola lì la lettera, ad una base analoga a quella di AP. Però ero convinto di averla vista anche altrove. Controllo ed eccola tra i capolavori filatelici della Collezione Pedemonte (lotto 822), tuttavia con una differenza: l’indirizzo era barrato da tratti neri di penna (non allego anche questa foto), cosa consueta per le lettere provenienti da quell’archivio. Quindi, negli anni successivi all’Asta Pedemonte (anno 1991) ma prima della nuova vendita nel 2013, le linee di cancellature erano state rimosse in modo egregio.
La stessa sorta è toccata a questa lettera qui, che nella "Pedemonte" si presentava con indirizzo abraso, e ora invece è stato rifatto (forse non in modo così egregio come quello della lettera del Governo Provvisorio segnalata da Francesco)

Immagine1.png

Quello degli "indirizzi ricostruiti" è un capitolo a sé, decisamente delicato.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
Francesco Baino
Messaggi: 24
Iscritto il: 20 marzo 2025, 9:13

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Francesco Baino »

Bellissima questa lettera col soldo: margini grandi, tassello libero, annullo non deturpante per la tipologia, insieme pulito e ben conservato. Eh, che fare? Probabilmente quella lettera, ad un prezzo congruo, la prenderei.
Napoli1860
Messaggi: 439
Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39

Re: Splendori e miserie di un 50 grana

Messaggio da Napoli1860 »

Vi dico qual è la mia sensibilità: ogni intervento di restauro - in filatelia, resistendo al paragone con altri settori antiquariali - introduce per definizione un elemento spurio nell'oggetto, mescola cioè qualcosa di "ora" con qualcosa di "allora".

Si dirà che le sbarre per cancellare un indirizzo non sono un elemento di "allora", ma un'aggiunta successiva - databile in un qualche punto intermedio tra "ora" e "allora" - per occultare la provenienza del documento, e quindi rappresentano anch'esse un elemento spurio.

Tecnicamente corretto. C'è però da dire che quelle sbarre cancellatrici rappresentano pure la sensibilità del momento in cui venivano apposte, dove era più importante mascherare l'origine dell'oggetto, che preservarne l'integrità.

Per esprimermi con un paragone: a me non dà minimamente fastidio il celeberrimo "alberello verde" che l'Ing. Provera apponeva sulle sue lettere, così come non mi infastidisce la numerazione manuale del Barone Rothschild sulle sue; perché fotografano la sensibilità prevalente del momento in cui venivano apposte.

Ma se oggi - anno 2025 - un collezionista, fosse pure il Naddei o il Garosci della situazione, si mettese a marchiare i suoi oggetti, magari in modo indelebile, avrebbe tutto il mio disprezzo: perché quel gesto sarebbe assolutamente fuori tempo, senza logica, rispetto alla consapevolezza maturata nel tempo.

Chiaramente non esiste una regola valida erga omnes, sempre e comunque, in qualsiasi circostanza. Ognuno si regola con la propria sensibilità e tolleranza, ognuno sa - dovrebbe sapere - se ciò che ha davanti si mantiene ancora nei margini di ciò che gli dà piacere, o se invece oltrepassa la soglia del dolore.

Di regola, la domanda dovrebbe essere: l'intervento di restauro apporta un contributo superiore all'inquinamento che inevitabilmente produce?
Bloccato

Torna a “Regno di Napoli”

SOSTIENI IL FORUM