Le Scuole Riunite oer corrispondenza - Roma
Moderatore: cialo
Le Scuole Riunite oer corrispondenza - Roma
Una volta la posta era davvero una cosa seria. ci si affidava anche l'istruzione! Prendiamo ad esempio le Scuole Riunite per Corrispndenza di Roma per cui c'e' grandissima abbondanza di materiale. Non ho trovato una ''storia'' su internet, ma dal materiale pubblicitario, assai abbondante, possimamo stabilire alcune date: fondate nel 1892 nella Capitale, proseuirgono l'attivita fin dentro gli anni '60...
Mi ero sempre chiesto se avessero data luogo a ''repiquage'' di interi postali e, infatti:
Mi ero anche chiesto se avessero stampato degli erinnofili e infatti
Sperimentarono anche le incisioni foniche:
E, comunque, contribuirono al traffico postale con materiale pubblicitario:
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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Re: Le Scuole Riunite oer corrispondenza - Roma
Ferdinando Morrone (FerdinandoM) mi ha inviato un testo redatto per il postalista. Pensando che sicuramente gli amici del ''Postalista'' non se ne avranno a male, antipo qui sotto il testo:
Per prima cosa vorrei ringraziare quanti, collezionisti, studiosi di storia postale, amici della filatelia, mettono in rete i propri studi e le proprie curiosità, consentendo così di allargare il bacino di utenza e condividere con altri considerazioni, opinioni, risposte adeguate, abbattendo così le difficoltà determinate dalla lontananza.
Vorrei contribuire sull’argomento relativo alle Scuole Riunite per corrispondenza di Roma proposto da somalafis su Filatelia e Francobolli, nel quale vengono presentati interessanti documenti postali, cartoline, chiudilettere che documentano l’importante ruolo sociale e culturale che questa istituzione ha svolto per oltre un secolo di vita.
Presento alcuni documenti postali con l’intento di indicare il cambio di denominazione di questa scuola in un determinato periodo della sua storia, in particolare nel corso del 1943.
La sede delle Scuole Riunite per Corrispondenza era ubicata in Via Arno al n. 44 di Roma (34) Non so se il 34 stia ad indicare il quartiere postale o meno. Certamente la scuola forniva agli iscritti un certo numero di buste intestate di colore verde per favorire i rapporti epistolari con i corsisti, sulle quali i mittenti indicavano il tipo di corso al quale erano iscritti ed il Gruppo di appartenenza. Questo a dimostrazione di quanto numerosi fossero i corsi che le Scuole Riunite svolgevano e l’eterogeneità dei corsisti.
La busta che allego è scritta da un militare del 57° Battaglione Mortai 81, 2° compagnia, Posta Militare 47, iscritto al corso Elementare Meccanica, al Gruppo VI Venivano fornite anche buste di colore arancio, con le stesse caratteristiche tipografiche, come quella seguente scritta da un sergente della 99° compagnia Marconisti, V corpo d’armata, Posta Militare 41, iscritto al Corso 3 Comp. Comm., Gruppo V Anche i corsisti che non avevano a disposizione le buste intestate scrivevano alle Scuole Riunite, come questa redatta da un Autiere del 26° Magazzino Speciale Autoparco, Posta Militare 14, indicando il corso n.160 di frequenza. Ad un certo punto, ma sempre nello stesso periodo, le Scuole Riunite per Corrispondenza cambiarono il nome divenendo Istituto “Volontà”, pur rimanendo nella stessa sede. Vennero predisposte buste di colore arancio con la nuova intestazione, come si evince dalla lettera seguente, scritta da un sergente della 12° compagnia, III battaglione, posta Militare 91, del corso (110), Gruppo 314 Questo cambio di nome comunque sarà stato oggetto di una grande campagna informativa, tanto da essere diffuso ampiamente anche all’estero, come mostra questa lettera scritta da un fante del 120° Reggimento Fanteria C.C. I Battaglione, Posta militare 155, iscritto al corso 113 Spec. Mot. Scop., al gruppo R152 Così come anche quella scritta da un soldato del 83° Reggimento fanteria “Venezia” C.C.R. posta Militare 99, corsista R.119, D.52, C.A. 8443 Non conosco le motivazioni di questo cambio di denominazione. A mio avviso le cause potrebbero essere state determinate dal R.D.L. 2.8.1943, n. 704 entrato in vigore dal 6.8.1943, col quale venne soppresso il Partito nazionale fascista e tutti i gruppi, istituti, associazioni, unioni ad essi collaterali. Le mutate condizioni politiche avranno influito nel determinare anche il cambio di nome delle Scuole Riunite per Corrispondenza.
Per concludere, in considerazione del fatto che molte corrispondenze risultano scritte da militari italiani in servizio sia in Italia che all’estero, è certamente da considerare in ogni caso meritevole l’opera culturale svolta da questa istituzione, che ha consentito a molti connazionali, seppure nelle difficoltà degli eventi bellici, di provvedere alla propria formazione per un ambìto futuro migliore.
Per prima cosa vorrei ringraziare quanti, collezionisti, studiosi di storia postale, amici della filatelia, mettono in rete i propri studi e le proprie curiosità, consentendo così di allargare il bacino di utenza e condividere con altri considerazioni, opinioni, risposte adeguate, abbattendo così le difficoltà determinate dalla lontananza.
Vorrei contribuire sull’argomento relativo alle Scuole Riunite per corrispondenza di Roma proposto da somalafis su Filatelia e Francobolli, nel quale vengono presentati interessanti documenti postali, cartoline, chiudilettere che documentano l’importante ruolo sociale e culturale che questa istituzione ha svolto per oltre un secolo di vita.
Presento alcuni documenti postali con l’intento di indicare il cambio di denominazione di questa scuola in un determinato periodo della sua storia, in particolare nel corso del 1943.
La sede delle Scuole Riunite per Corrispondenza era ubicata in Via Arno al n. 44 di Roma (34) Non so se il 34 stia ad indicare il quartiere postale o meno. Certamente la scuola forniva agli iscritti un certo numero di buste intestate di colore verde per favorire i rapporti epistolari con i corsisti, sulle quali i mittenti indicavano il tipo di corso al quale erano iscritti ed il Gruppo di appartenenza. Questo a dimostrazione di quanto numerosi fossero i corsi che le Scuole Riunite svolgevano e l’eterogeneità dei corsisti.
La busta che allego è scritta da un militare del 57° Battaglione Mortai 81, 2° compagnia, Posta Militare 47, iscritto al corso Elementare Meccanica, al Gruppo VI Venivano fornite anche buste di colore arancio, con le stesse caratteristiche tipografiche, come quella seguente scritta da un sergente della 99° compagnia Marconisti, V corpo d’armata, Posta Militare 41, iscritto al Corso 3 Comp. Comm., Gruppo V Anche i corsisti che non avevano a disposizione le buste intestate scrivevano alle Scuole Riunite, come questa redatta da un Autiere del 26° Magazzino Speciale Autoparco, Posta Militare 14, indicando il corso n.160 di frequenza. Ad un certo punto, ma sempre nello stesso periodo, le Scuole Riunite per Corrispondenza cambiarono il nome divenendo Istituto “Volontà”, pur rimanendo nella stessa sede. Vennero predisposte buste di colore arancio con la nuova intestazione, come si evince dalla lettera seguente, scritta da un sergente della 12° compagnia, III battaglione, posta Militare 91, del corso (110), Gruppo 314 Questo cambio di nome comunque sarà stato oggetto di una grande campagna informativa, tanto da essere diffuso ampiamente anche all’estero, come mostra questa lettera scritta da un fante del 120° Reggimento Fanteria C.C. I Battaglione, Posta militare 155, iscritto al corso 113 Spec. Mot. Scop., al gruppo R152 Così come anche quella scritta da un soldato del 83° Reggimento fanteria “Venezia” C.C.R. posta Militare 99, corsista R.119, D.52, C.A. 8443 Non conosco le motivazioni di questo cambio di denominazione. A mio avviso le cause potrebbero essere state determinate dal R.D.L. 2.8.1943, n. 704 entrato in vigore dal 6.8.1943, col quale venne soppresso il Partito nazionale fascista e tutti i gruppi, istituti, associazioni, unioni ad essi collaterali. Le mutate condizioni politiche avranno influito nel determinare anche il cambio di nome delle Scuole Riunite per Corrispondenza.
Per concludere, in considerazione del fatto che molte corrispondenze risultano scritte da militari italiani in servizio sia in Italia che all’estero, è certamente da considerare in ogni caso meritevole l’opera culturale svolta da questa istituzione, che ha consentito a molti connazionali, seppure nelle difficoltà degli eventi bellici, di provvedere alla propria formazione per un ambìto futuro migliore.
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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