Francobolli ossidati

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Ypsilon
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Francobolli ossidati

Messaggio da Ypsilon »

Ciao a tutti,
mi è stata regalata una collezione del Regno usata e ci sono, purtroppo, molti esemplari ossidati. Alcuni messi meglio altri peggio.
E' una vecchia collezione, sono tutti attacchi con linguella su fogli da quaderno.
Essendo usati, e non avendo il problema di rovinare la gomma, volevo provare a dargli una pulita, per quanto possibile.
C'è un modo per dargli una lavata e pulirli per quanto possibile? Come mi consigliate di procedere?
Grazie
Ciao: Ciao:

Andrea

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Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
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cirneco giuseppe
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da cirneco giuseppe »

Spesso ho usato poche gocce di candeggina nell'acqua di lavaggio tiepida, quasi calda.
Controllando di continuo i francobolli.
Generalmente si nota una specie di "pelle" formata dalle macchie di ruggine che si stacca dai francobolli.
A questo punto li metto a bagno con acqua quasi calda e poi in acqua fredda.
Infine li poggio a faccia in giù su un canovaccio pulito bianco e poi fra due fogli di carta bianca che metto a riposare fra le pagine dei libri messi a colonna.
Al mattino dopo sono belli e belli :-))

Se non ricordo male li avevo già mostrati.
Alcune prove delle Province Napoletane,
come erano e come sono risultate dopo il mio lavaggio.
provincenapoletanesaggiprima.jpg
provincenapoletanesaggidoporetro.jpg
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ulisse
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:
cirneco giuseppe ha scritto: 6 novembre 2025, 14:36 Spesso ho usato poche gocce di candeggina nell'acqua di lavaggio tiepida, quasi calda.
Controllando di continuo i francobolli.
Generalmente si nota una specie di "pelle" formata dalle macchie di ruggine che si stacca dai francobolli.
A questo punto li metto a bagno con acqua quasi calda e poi in acqua fredda.
Infine li poggio a faccia in giù su un canovaccio pulito bianco e poi fra due fogli di carta bianca che metto a riposare fra le pagine dei libri messi a colonna.
Al mattino dopo sono belli e belli :-))

Se non ricordo male li avevo già mostrati.
Alcune prove delle Province Napoletane,
come erano e come sono risultate dopo il mio lavaggio.

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Ciao Giuseppe, come sono belli bianchi!!! Ma se li guardi con la luce di Wood che succede?

:cof: :cof:
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Marino

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Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

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Ypsilon
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da Ypsilon »

Grazie Pino, farò qualche test con esemplari di poco valore.

Se qualcuno ha altro da aggiungere o suggerire ben venga.
Ciao: Ciao:

Andrea

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cirneco giuseppe
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da cirneco giuseppe »

ulisse ha scritto: 6 novembre 2025, 17:50 Ciao: Ciao:

Ciao Giuseppe, come sono belli bianchi!!! Ma se li guardi con la luce di Wood che succede?

:cof: :cof:
Sinceramente non ci ho mai pensato a guardarli sotto la Wood.
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ulisse
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

La candeggina usata come sbiancante sulla carta tende a "sparare" luminosità a seconda della quantità usata.
Attenzione perché un francobollo con tale luminosità eccessiva è come manipolato o riparato.
Fare test con la luce di Wood prima di effettuare operazioni importanti, in alcuni casi è meglio un francobollo imbrunito piuttosto che eccessivamente bianco a causa della candeggina.
In alcuni casi si può usare del bicarbonato per interventi leggeri, oltretutto è un componente basico che toglie l'acidità della carta.

:cof: :cof:
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Marino

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Marco73
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da Marco73 »

Questo discussione tratta, a mio avviso, l'argomento dell'ossidazione dei francobolli in modo davvero esaustivo:

viewtopic.php?p=521505&hilit=Pulizia+e+ ... li#p521505

In particolare, i post di Francesco Melone e glücklich sammler mi sembrano particolarmente interessanti.

Buona giornata
Marco
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Ypsilon
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da Ypsilon »

Grazie per le info
Ciao: Ciao:

Andrea

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Stefano T
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da Stefano T »

Ciao:

Ricordo a tutti che trattare chimicamente un francobollo vuol dire sempre e comunque manipolarlo.

Perchè un cosa è togliere lo sporco o i dei residui di gomma e linguella con un po' di acqua tiepida e qualche goccia di sapone, un'altra è cercare di cancellare le ossidazioni che rovinano, e quindi deprezzano, sia esteticamente che economicamente un francobollo. Nuovo o usato che sia.

Se lo fate per voi, nessun problema. L'importante è che poi il pezzo non venga ceduto ad altri senza avvisarli del "lavoretto" fatto, soprattutto se ve lo pagano.
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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andy66
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da andy66 »

Stefano T ha scritto: 7 novembre 2025, 11:55 Ciao:

Ricordo a tutti che trattare chimicamente un francobollo vuol dire sempre e comunque manipolarlo.

Perchè un cosa è togliere lo sporco o i dei residui di gomma e linguella con un po' di acqua tiepida e qualche goccia di sapone, un'altra è cercare di cancellare le ossidazioni che rovinano, e quindi deprezzano, sia esteticamente che economicamente un francobollo. Nuovo o usato che sia.

Se lo fate per voi, nessun problema. L'importante è che poi il pezzo non venga ceduto ad altri senza avvisarli del "lavoretto" fatto, soprattutto se ve lo pagano.
Domanda. Ma secondo te i restauri di fb o di qualsiasi opera antica allora non vanno mai fatti?
Cioè, una cosa è manipolare, ossia falsificare un oggetto per renderlo qualcosa che non era in origine, altra cosa è riportare un oggetto alle condizioni originali (ciò ovviamente non riguarda le rotture o le ri-dentellature). Se ci sono prodotti in grado di togliere macchie, muffe, o altre imperfezioni dovute al passare del tempo, naturali e non indotte dall'uomo, non vedo sinceramente il problema. Poi uno che vende l'oggetto può anche dire che è stato restaurato (che non vuol dire riparato), sempre che ne sia a conoscenza...

Ciao:
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Stefano T
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Re: Francobolli ossidati

Messaggio da Stefano T »

andy66 ha scritto: 7 novembre 2025, 13:58 Domanda. Ma secondo te i restauri di fb o di qualsiasi opera antica allora non vanno mai fatti?
Cioè, una cosa è manipolare, ossia falsificare un oggetto per renderlo qualcosa che non era in origine, altra cosa è riportare un oggetto alle condizioni originali (ciò ovviamente non riguarda le rotture o le ri-dentellature). Se ci sono prodotti in grado di togliere macchie, muffe, o altre imperfezioni dovute al passare del tempo, naturali e non indotte dall'uomo, non vedo sinceramente il problema. Poi uno che vende l'oggetto può anche dire che è stato restaurato (che non vuol dire riparato), sempre che ne sia a conoscenza...
Qui non stiamo parlando di restuari (di opere antiche).
Per quelli ci vogliono degli esperti che, oltre a ridurre il problema, sono in grado di neutralizzare il processo chimico e quindi consentono di conservare l'oggetto nelle migliori condizioni possibili.

Qui stiamo parlando di difetti, cioè ossidazioni, ingiallimenti, bicolori, ..., che sono indice di cattiva conservazione (e qui la responsabilità non è della natura ma di chi il materiale lo ha posseduto) e che deprezzano un francobollo, nuovo o usato che sia, sia dal punto di vista estetico che economico/commerciale, e che si cerca di rimuovere, manipolando lo stato del francobollo.

Se uno lo fa con il proprio materiale, avendo coscienza di quello che fa, per renderlo più piacevole da guardare, lo si può anche accettare.
Se uno invece lo fa per rendere il pezzo più presentabile e per venderlo con maggior profitto, allora le cose cambiano.
Anche perchè, come ho scritto, non sempre un semplice risciacquo elimina del tutto l'azione sbiancante o acidficante del prodotto usato, azione che può anche continuare il proprio lavoro nel tempo, anche rovinando l'esemplare.

Ce ne sono tanti di esempi di lettere importanti e finite in asta, "trattate" per renderle più fresche, appetibili e quindi vendibili con maggior profitto, che a distanza di anni hanno poi presentato il conto in termini di tinte virate, sbiadite e irrimediabilmente rovinate.
Non parliamo poi dei francobolli nuovi con le relative gomme.

Quindi, giochiamo pure al piccolo chimico con il materiale di nostra proprietà, ma attenzione a non esagerare.
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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