



Saveriomaterafil ha scritto:Ho provato a prendere 2 clichè uguali uno della prima emissione e uno della seconda e la differenza non si vede.La storia inizia a farsi più intrigante.![]()
Che ne dite ?
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si vede che questi 2 clichè NON sono uguali di dimensione: dal Vaccari e anche a me, risulta che la MISURA PASSA da 22,9 mm x 18,8 mm a 22,5mm x 181 mm . Ora , anche con un righello dozzinale , mentre l'altezza varia di poco e non si apprezza, la larghezza varia in modo visibile , in maniera tale che si vede finire la vignetta, un volta molto vicino alla tacca dei 19 mm ( prima emissione), mentre con la seconda emissione si vede finire la vignetta molto vicino alla tacca dei 18mm. Ho fatto la prova con l'unico difetto di clcihè che possiedo in entrambe le emissioni, e NON SONO UGUALI di larghezza. Mi astengo dal postarli
.

Carta: ( n.d.r. in relazione alla seconda emissione dei francobolli di Toscana ) bianca, di spessore medio o sottilissimo. I francobolli di questa emissione sono di formato leggermente più piccolo, specie in senso orizzontale, di quella precedente e ciò è quasi certamente dovuto al fatto che la carta della seconda emissione si restringeva più di quella della prima allorchè si asciugava dall'inumidimento al quale veniva sottoposta prima di ricevere la stampa.


Pino,
questo enciclopedico dev'essere una miniera di informazioni.

Infatti.giorgio ha scritto:...Poi c'è da dire che per la stampa tipografica inumidiure il foglio non serve , anzi andrebbe evitato...

"Ragazzi"...: all'inizio delle prime tirature la carta veniva LEGGERMENTE inumidita poichè così "prendeva meno inchiostro" e la stampa era più fine e più bella ma poi con l'urgenza di richiesta delle forniture e della accentuata difficoltà tale metodo fu abolito e ci si accontentò di francobolli più inchiostrati, con lettere piene, con macchie ecc. Pensate che la carta usata era dai 4 ai 7 centesimi di millimetro e bastava poco per farla muovere. Da non dimenticare che il foglio di stampa NON era tanto piccolo: 3 gruppi di 80 = 240 in file di 16x15...Una cosa sfuggita ai più: la carta che veniva colorata nelle prime tirature gìa veniva immersa nell'acqua colorata d'azzurro ed asciugata. Con la seconda bagnatura, anche se leggera, si aveva un nuovo "movimento" delle fibre e secondo me un nuovo restringimento, come succede per le fibre di cotone "scadente" delle magliette T-Shirt lavate più volte in lavatrice
. Comunque si tratta sempre di pochi decimi di mm. Influisce molto anche la carta stessa, alle volte più spessa, altre più fine o più porosa. Quest'ultima si impregna di più e si "ingrossa" per poi restringersi nell'asciugatura.
"panni da asciugare al sole".
Franco
MassimoMassimo Bernocchi ha scritto:Riapro questo interessantissimo topic strapieno di interventi interessanti e per certi versi complicati, specie nella parte tipografica, che mi sono riletto con calma, e dal quale sono uscite a mie avviso certe conclusioni
Quella più importante tra tutte è quella relativa appunto alle dimensioni dei francobolli della I emissione rispetto alla II emissione,ebbene, dopo innumerevoli prove che ho effettuato debbo ritenere come scontato da sempre che i francobolli della II emissione sono di dimensione più piccola proprio in funzione del ritiro della carta, che essendo più sottile, di peggior qualità e oltrepassata oltremodo da un numero maggiore di linee della filigrana per la differenza della nuova del 57, specie in senso orizzontale ha ridotto le misure di stampa e anche la distanza tra gli esemplari in modo significativo da apprezzarne la differenza già nella striscia di tre ( che ho usato per comparazione delle due emissioni non avendone di maggiori )
Vi posto questa interessante tavola comparazione diretta con l'immissione di alcune linee e con i riferimenti all'emissione delle striscie, talune della I° anche in carta azzurra
Esaminatele anche voi per vedere se ottenete le stesse mie conclusioni
Massimo

Massimo