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Lucio
*ltrc9998*
Moderatore: cialo
rjkard ha scritto:Complimenti a tutti per la discussione,![]()
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concordo con i post precedenti dell'importanza data alle etichette, nello svelare e comprendere sempre più, in materia Storico Postale, le varie vicissitudini che un servizio aggiuntivo pagato dall'utente, ha perseguito.
Lungi dalla mia mente di innestare una polemica sterile ed inutile, ma tempo addietro anche se in forma del tutto diversa, si era accennato ad una vendita on line della SOLA etichetta, la quale aveva innescato ilarità e sarcasmo da parte di alcuni, addirittura paragonata agli attuali codici a barre, ribadisco che se da un lato può apparire CERTAMENTE ESTREMO collezionare tale suggello, dall'altra può essere svelatrice di arcani come in questo post è stato dimostrato da Lucio con la sua splendida matrice.
Niente di personale per carità, è solo che dal mio punto di vista TUTTO CIO' CHE E' INERENTE IN MATERIA DI POSTA, deve necessariamente avere la sua DIGNITA' nella galassia collezionistica, espressa in maniera anche SOGGETTIVA di ognuno.
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eugenioterzo ha scritto:Visto che siamo in argomento, qualcuno conosce come si muovevano i privati con le loro etichette di raccomandazione ?
eugenioterzo ha scritto:.. esisteva e forse esiste ancora una normativa esclusivamente per le affrancature a macchina.
Il controllo numerico delle raccomandate deve essere per forza delle poste, non so che tipo di convenzioni c'erano tra le poste e gli enti o privati, certamente gli amici dell'AICAM potrebbero risolvere l'arcano, spero intervenga qualcuno di loro.
Eugenio