Carlo1963 ha scritto: 25 aprile 2023, 11:54
I motivi per cui anche i segnatasse, come tutte le altre carte-valori postali, dovessero essere annullati, erano diversi (e, a dire il vero, alquanto banali). Tra i principali, quello di indicare la data e l'ufficio postale che aveva applicato la tassazione e, soprattutto, prevenirne il riutilizzo. Un segnatasse non annullato avrebbe potuto essere recuperato e riutilizzato da un impiegato postale infedele per intascare gli importi dovuti per nuove tassazioni o comunque per altri usi fraudolenti (mi viene in mente, ad esempio, l'assolvimento delle ammende inflitte ai dipendenti dell'amministrazione).
ahh grazie, effettivamente il riutilizzo sarebbe stato possibile...non da privati, non mi era venuto in mente. Quindi il primo uso era "burocratico/legale" e il secondo simile al normale annullo dei francobolli. Quindi suppongo fosse illegale anche NON timbrare i segnatasse. E oggi cosa si usa al loro posto?
Inoltre, domanda forse stupida: perchè nel timbro era (ed è presente) data, ufficio postale che ha apposto il timbro? Motivi legali in caso di procedimenti giudiziari suppongo? Non può essere solo burocrazia.
E ancora, se un timbro non veniva effettuato o colpiva male il bollo, e il francobollo veniva (illegalmente, preciso) riutilizzato, non si notava subito che era usato? Chiedo questo perchè ci sarà stata un'epoca in cui è venuta in mente l'idea di timbrare o segnare a mano i bolli...ma se un tale li rimuoveva e li reincollava doveva essere subito visibile il riuso (strappi, pieghe)....a meno di non fare un lavoro eccelso ma inutile per qualche centesimo...
Scusate le mille domande, magari sono ovvietà...ma sono proprio le ovvietà a volte che suscitano dubbi.
Grazie