Qualità ed estetica nei francobolli degli ASI con bordi ed angoli di foglio

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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

Ma la bellezza da dove proviene?
Dai gusti personali e solo da essi?
E, allora, siccome tutti i gusti son gusti, la bellezza è solo negli occhi di chi guarda?
Va bene.
Però, se accettiamo questo punto di vista, allora la discussione è già finita, anzi, a ben vedere, non è mai partita.
E allora, se la discussione è abortita sul nascere, forse il punto di vista della bellezza come caratteristica puramente soggettiva non è particolarmente fruttuoso.

Ciao:

Giuseppe
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima

Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi


Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello

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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

Provo a esemplificare.

Poniamo che voglia mettere in piedi una collezione di Pontificio (e per non dilungarmi mi concentro solo sui margini, immaginando che tutto il resto sia come deve essere).

I bolli del Pontificio normali, o ordinari, devono quanto meno presentare, ben in vista, i quattro filetti di inquadratura, quelli "di competenza", diciamo così.
Francobolli con meno di quattro filetti, o con uno o più filetti parzialmente visibili, o visibili a fatica, rientrano tra le seconde scelte.
Per contro, francobolli con tutti e gli otto filetti di contorno perfettamente visibili appartengono a una qualità superiore.
Poi ci sono gli otto filetti con bdf, o adf, o con interspazio di gruppo, e siamo alle soglie del lusso o pezzi d'amatore.
Tra i quattro filetti e gli otto filetti si situa una vasta area di qualità intermedia.

Sin qui, credo, tutte cose oggettive.

Ora, se io voglio mettere in piedi una collezione di pezzi eccezionali devo quanto meno sottostare alla regola: “otto filetti … o niente”, vista l’oggettiva scalettatura della qualità.

Ma poniamo che, nelle mie ricerche, mi imbatta in un francobollo totalmente privo di un filetto, ma con un ampio angolo di foglio. Come lo devo considerare, se il mio scopo è mettere insieme solo pezzi eccezionali?

Io non avrei dubbi: lo interpreto come una sirena tentatrice, da cui proteggersi bendandosi gli occhi. Preferirò sempre “otto filetti” a “un filetto mancante e adf”.

Qualcuno potrà dire: “ma questo è un tuo gusto personale, io preferisco l’angolo di foglio anche se da un margine manca un filetto”. Perfetto. Ma questa preferenza viola una scala di qualità oggettiva, perché è oggettivo – leggasi: unanimemente condiviso – che tra i quattro margini di un francobollo non esistono “compensazioni”, perché è oggettivo che il necessario (gli otto filetti, per chi si sia dato l’obiettivo dell’eccellenza) viene prima del superfluo (i bdf o gli adf), e non ha senso possedere il secondo se manca il primo.

Perciò, pur rispettando l’insindacabile gusto personale, io registro una distonia rispetto a una metrica – la qualità – che mi fa da guida e da bussola nei territori della bellezza, ove altrimenti sarebbe lecito tutto, ove di ogni verità sarebbe vero anche il contrario, non vedo bene con quale costrutto.

Ciao:

Giuseppe
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paolo.lepore
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da paolo.lepore »

giuspan ha scritto: E, allora, siccome tutti i gusti son gusti, la bellezza è solo negli occhi di chi guarda?
SI'
giuspan ha scritto: Preferirò sempre “otto filetti” a “un filetto mancante e adf
Io anche no. Posso preferire l’angolo di foglio anche se da un margine manca un filetto...
...se per me è più bello così !

Oppure no: non c'e' una regola fissa; a volte posso preferire i 4 filetti perfetti senza bdf e a volte un bdf senza un filetto. Dipende da cosa mi piace di più nel caso specifico.

Vedi Giuseppe, una cosa è la perfezione estetica, la proporzione, altra cosa è la bellezza, che è solo un fatto personale.

Concludo con il concetto espresso in maniera perfetta da Pino:
cirneco giuseppe ha scritto: Oddio, non vorrei si confondesse il "gusto estetico" col "senso della bellezza".
A volte coincidono, a volte si sovrappongono a volte sono molto distanti.
Sono pienamente convinto, e condivido ciò che dici, che quattro margini uguali sono la perfezione dell'insieme.
Esteticamente si, certo.
Bello? Dipende da chi guarda.
Il segmento aureo porta alla perfezione dell'unione delle due linee, la principale e la secondaria generata come segmento aureo. Esteticamente è perfetto. Ma bello?
Un viso, con un leggero strabismo di venere, non è perfetto esteticamente ma può essere bello.
Cordiali saluti

Paolo Lepore
Massimo Bernocchi
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Massimo Bernocchi »

Guarda che anch'io sono su questa lunghezza d'onda
ho coltivato nel tempo solo ed esclusivamente il discorso QUALITA'
il concetto peraltro argomentato diverse volte quì sul forum, non è facilmente condivisibile
Noi..poi...oltremodo....probabilmente esasperiamo il concetto...e quelli che cerchiamo e giustamente sopravvalutiamo non sono dei bellissimi pezzi degli antichi stati,......... non i ..LUSSO..ma i mitici PIECE D' AMATOUR che poi si inquadrano e risultano essere i migliori esistenti.....
Ma vedi facendo riferimento a certi paramentri il discorso diventa esageratamente diverso, le scelte si raffinano e tutto in un certo senso si complica, un pezzo come l' 1 CRAZIA citata, che è veramente uno dei più belli per marginatura, teniamo conto che è un carta azzurra e quindi assai più difficile rispetto all'omonimo in grigio, viene messo a lato perchè il suo annullo è inguardabile e comunque condivido che stona con l'insieme, se fosse stato ottimale .....sarebbe stato imbattibile
Ricercando la superqualità è chiaro che viene sminuito anche quello che pur eccezionale non presenta tutte le caratteristiche nel miglior modo possibile....ma così se ne trovano veramente pochi in giro.. Ciao:
Gioielli filatelici di Toscana
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il mio blog, esperienze di un collezionista e Collezione Unicum
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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

paolo.lepore ha scritto:Posso preferire l’angolo di foglio anche se da un margine manca un filetto...
...se per me è più bello così !

Oppure no: non c'e' una regola fissa; a volte posso preferire i 4 filetti perfetti senza bdf e a volte un bdf senza un filetto. Dipende da cosa mi piace di più nel caso specifico.
E no! L'hai spinta troppo in là. :-)

Tu sei libero di preferire il vino bianco al vino rosso e lo champagne al vino bianco, ma a questo punto ... NON sei più libero di preferire il vino rosso allo champagne. Io non entro nel merito delle premesse, non discuto se il vino bianco sia meglio o peggio del rosso e se lo champagne sia meglio o peggio del bianco, ma una volta che alcune tue preferenze siano state dichiarate, tutte le altre seguono da sè. Le tue preferenze sono libere fino a un certo punto, ma da lì in poi devono avere una coerenza intrinseca, altrimenti - come dicono con gran stile gli economisti - ti trasformi in una "money pump", una sorta di sportello bancomat pronto a distribuire denaro gratuitamente a chiunque e te lo chieda.

Tutta l'attività umana - scientifica, artistica, letteraria e ... filatelica - parte da premesse e arriva a conlcusioni.
Se l'unica premessa è "tutto è possibile, tutto è lecito", la sola conclusione (banale) non potrà che essere "tutto è possibile, tutto è lecito, tutti i gusti son gusti".
Ma tutta l'attività umana - scientifica, artistica, letteraria e ... filatelica - è interessante proprio perchè accetta di soggiacere a dei vincoli, che non sono diktat imposti da chissà quale autorità, ma rappresentano il portato della riflessione, tavolta secolare, dell'uomo su se stesso.

Poi, lo dico anche per esperienza. Ogni qual volta ho lasciato la mia collezione in balia degli incerti venti dei miei gusti - oggi in un modo, domani in un altro, dopodomani chissà come - il risultato è stato un assemblaggio buffo, curioso, ... senza logica, appunto. E' stato solo con un esercizio metodico, sistematico, direi quasi "scientifico", che sono riuscito a tornare in carreggiata e mettere in piedi qualcosa di ...... bello!

Ciao:

Giuseppe
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da paolo.lepore »

giuspan ha scritto: Tu sei libero di preferire il vino bianco al vino rosso e lo champagne al vino bianco, ma a questo punto NON sei più libero di preferire il vino rosso allo champagne...
...una volta che alcune tue preferenze siano state dichiarate, tutte le altre seguono da sè. Le tue preferenze sono libere fino a un certo punto
Se permetti, NO lo dico io. :oo:

Io, come ti ho detto, sono libero di bermi oggi il vino bianco, domani quello rosso e domenica, con il dolce, lo champagne.

Aggiungo, a volte anche la birra, la coca cola e la fanta.

Tu, se credi, bevi pure sempre la stessa cosa.

Cordiali saluti

Paolo Lepore
paolo.lepore
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da paolo.lepore »

giuspan ha scritto: sono riuscito a tornare in carreggiata e mettere in piedi qualcosa di ...... bello!
Bello ?

Forse per te.

Magari, ad un'altra persona non piace.

Cordiali saluti

Paolo Lepore
Luca Dermidoff
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Luca Dermidoff »

Buongiorno a tutti,

Avendo io aperto il topic mi permetto di dire che l'obiettivo era quello di definire, per quanto possibile, di quanto si discostasse dal valore di catalogo gli ADF e i BDF e non di litigare.

Per quanto fosse, fino ad un certo punto,interessante il contributo che diversi forumisti stavano apportando alla discussione, peraltro molto cliccata (anche se in realtà si stava andando progressivamente fuori tema), il mio obiettivo in questo topic era più tecnico che estetico come esplicato nella risposta che chiedevo a Massimo Bernocchi dopo aver postato un'immagine del giornale con il 9 centesimi di Parma.

Cordiali saluti

Luca Dermidoff
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bomber
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da bomber »

Dermidoff ha scritto:Buongiorno a tutti,

Avendo io aperto il topic mi permetto di dire che l'obiettivo era quello di definire, per quanto possibile, di quanto si discostasse dal valore di catalogo gli ADF e i BDF e non di litigare.

Per quanto fosse, fino ad un certo punto,interessante il contributo che diversi forumisti stavano apportando alla discussione, peraltro molto cliccata (anche se in realtà si stava andando progressivamente fuori tema), il mio obiettivo in questo topic era più tecnico che estetico come esplicato nella risposta che chiedevo a Massimo Bernocchi dopo aver postato un'immagine del giornale con il 9 centesimi di Parma.

Cordiali saluti

Luca Dermidoff
sicuramente gli ADF o BDF danno un surplus...definire il "quanto" è sempre difficile...come ha detto giustamente Antonello molto dipende dalla rarità del FB...guarda questo 20cent celeste...(+ di 3mm in basso)...ma di BDF delle prime tirature del 20cent se ne trovano...allora in che % aumenta il suo valore???... :dub: :dub: Ciao:
Jose'
ps poi secondo me il discorso cambia sull'ADF...c'è ne sono molti di meno...quindi... ;-)
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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

Mah, guardate, io ci ritorno subito in topic.

Quanto vale un bdf o un adf?

Dipende, questo si.

Vale poco - ma veramente molto, molto poco - se uno degli altri margini è - come ho già detto - "rasente", "a filo", "giusto", "perfetto", "sufficiente" o una di quelle altre immaginifiche espressioni, apparentemente diverse da loro, ma che alla fine si usano in modo interscambiabile per denotare margini che non sono come dovrebbero essere. Per estremizzare - ma solo perchè agli estremi le cose si vedono meglio - un enorme bordo di foglio, in un Pontificio interamente privo di un filetto, non aggiunge nulla, ma proprio nulla, al valore economico del francobollo. Poi, a qualcuno potrà anche piacere, ma questo qualcuno a cui piace tanto, stia certo che 100 commercianti su 100 non saranno disposti a riconoscergli nessun plusvalore, nel momento in cui tentasse di venderlo.

Vale molto - moltissimo e può rendere in francobollo un unicum - se tutto il resto, ma proprio tutto, è come deve essere. Perchè in tutte le cose della vita il necessario - mi spiace ripetermi di nuovo - viene prima del superfluo (ma forse, chissà, anche questa è solo una mia opinione, perchè sicuramente ci sarà qualche proprietario di Ferrari che fatica seriamente a riempire il carrello della spesa ...). Anche in questo caso, comunque, niente di meglio che passare sotto le forche caudine dei commercianti, per rendersene conto.

Ciao:

Giuseppe
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Antonello Cerruti
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Antonello Cerruti »

Tanti anni fa, quando venivo chiamato nelle giurie di manifestazioni nazionali o anche come allievo giurato nell'internazionale di Roma, la regola principale era di valutare quello che era esposto in relazione a quello che esisteva di analogo.
Di quell'affrancatura quante ne esistono?
Quante ce ne sono di migliore qualità?
In base a queste domande si valutava quel pezzo e, analogamente, tutti gli altri pezzi presenti nella la collezione.
Di un singolo pezzo contava (e secondo me conta ancora oggi oltre tutte le elucubrazioni mentali) la qualità nel suo complesso.
Un pezzo con tre lati enormi ed uno corto era ed è ancora oggi un francobollo corto.
Magari questo è il più bello, all'interno, però, della categoria dei difettosi.
Non esiste, infatti, la categoria dei francobolli "bellissimo ma...".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

Dermidoff ha scritto: l'obiettivo era quello di definire, per quanto possibile, di quanto si discostasse dal valore di catalogo gli ADF e i BDF ... .

... il mio obiettivo in questo topic era più tecnico che estetico come esplicato nella risposta che chiedevo a Massimo Bernocchi dopo aver postato un'immagine del giornale con il 9 centesimi di Parma.
Ciao Luca,
se il 9 centesimi di Parma è tuo, penso che per centrare appieno l'obiettivo del topic non ti rimane che aspettare.
Aspettare che qualche amico del forum ti mandi un mp, chiedendoti di venderglielo, e così svelandoti il livello di quel plusvalore che ricerchi.

Perchè - perdonami se apparentemente torno a divagare - la bellezza, alla fine, ha una connotazione molto pratica.

Non è nei complimenti che ci rivolgiamo l'un l'altro quando l'un l'altro postiamo qualche nostro francobollo sul forum,
complimenti che peraltro lasciano il tempo che trovano giacchè, in finale, non costano nulla.

La bellezza è nell'mp di un collezionista che, dopo i necessari preamboli di cordialità, ci va giù piatto:
"ti prego, vendimelo ..." e ti marca stretto, stile Gentile su Maradona ai mondiali dell'82, finchè non glielo hai venduto.

E tutto il resto, sì, sono solo tante belle opinioni ...

Ciao:

Giuseppe
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Stefano T
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Stefano T »

Ciao:

Questo francobollo penso possa dare una risposta a parte dei quesiti posti e discussi.
La tinta non è comunissima, la freschezza c'è, i margini pure e l'annullo anche.

Un difetto? quella leggera sporcatura di inchiostro in alto a dx. Ma nella vita non si può avere tutto...
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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Luca Dermidoff
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Luca Dermidoff »

Ciao Giuseppe,

Sono vent'anni che sono fuori dal giro e rientrando mi sono reso conto che comunque alcune cose sostanziali erano cambiate e questo forum, che ho iniziato a frequentare dal novembre scorso, mi sta aiutando molto, come molte sono ancora le domande e dubbi che mi assillano in materia filatelica.
Sicuramente come prima cosa ho imparato prima a leggere e poi acquistare....... :leggo:

L'acquisto all'ultima asta di Vaccari (e mia prima in assoluto) del 9 centesimi mi ha aperto la problematica del BDF(mio primo in assoluto), in quanto personalmente affascinato dai giornali affrancati in genere.
Ecco che questo acquisto fatto di "pancia",seppur non rinnegandolo, mi ha lasciato un dubbio sul plusvalore di n BDF (o ADF che dir si voglia). Io l'ho giudicato bellissimo in fase di preview....e qui scatta senza meno il meccanismo di bellezza e qualità in questo topic ampiamente dibattuto.

Ecco il motivo per cui mi sono rivolto a voi che siete più esperti di me in materia......


Ciao Ciao: Ciao:

Luca
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Antonello Cerruti
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Antonello Cerruti »

Stefano T ha scritto:Ciao:

Questo francobollo penso possa dare una risposta a parte dei quesiti posti e discussi.
La tinta non è comunissima, la freschezza c'è, i margini pure e l'annullo anche.

Un difetto? quella leggera sporcatura di inchiostro in alto a dx. Ma nella vita non si può avere tutto...
Il mondo è bello perchè è vario e non tutti la pensiamo allo stesso modo.
A mio modo di vedere, l'unica pecca che posso trovare nel francobollo postato da Stefano non tanto nella "sporcatura" di inchiostro quanto nella disomogeneità dei margini.
Tre margini tanto ampi fanno sembrare piccolo quello inferiore e questo può dare fastidio ad un gusto estetico troppo esigente.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
paolo.lepore
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da paolo.lepore »

Antonello Cerruti ha scritto: Un pezzo con tre lati enormi ed uno corto era ed è ancora oggi un francobollo corto.
Magari questo è il più bello, all'interno, però, della categoria dei difettosi.
Super d'accordo. :clap:
Hai centrato il concetto.

Cordiali saluti

Paolo Lepore
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bomber
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da bomber »

certo è che siete "terribili"...parliamo parliamo ma di % mai... :-)) ....prendiamo in esame gli ultimi due postati...il mio e quello di Stefano...quanto valutereste + del normale i due FB???.... ;-) Ciao: Ciao:
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Antonello Cerruti
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Josè.
Parliamo di percentuali.
Un francobollo bello come quello di Stefano quanto vale?
Un terzo dell'esagerato catalogo Sassone?
Che valore avrebbe se anche il quarto margine avesse le dimensioni degli altri tre?
Forse metà catalogo?
Ma sarebbe talmente esagerato da valere - in proporzione - ben di più di un francobollo in baj. del Pontificio con un non difficile angolo di foglio.
E allora cosa valgono le percentuali?
Un esemplare angolo di foglio di Sicilia è sicuramente più bello ma molto meno raro di un angolo di foglio del Governo Provvisorio di Parma.
Come si può dire quanto vale "in più" un bordo o un angolo di foglio, senza prendere in esame di quale valore si tratta?
Quelli di L.V. (I emissione) o di Modena non sono rari; quelli delle Province Napoletane o di qualsiasi delle emissioni di Sardegna sono assai meno frequenti.
Il motivo sta nel fatto che i fogli dei francobolli di qualche stato venivano tosati lungo i margini prima della distribuzione ed altri no.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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giuspan
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

bomber ha scritto:certo è che siete "terribili"...parliamo parliamo ma di % mai... :-)) ....prendiamo in esame gli ultimi due postati...il mio e quello di Stefano...quanto valutereste + del normale i due FB???.... ;-) Ciao: Ciao:
Ciao: Josè,
per come la vedo io , è relativamente facile dire "te lo valuto x% o y%", se poi a questa valutazione non seguono atti concreti, se rimane una semplice statuizione di principio, se la valutazione non vincola in alcun modo il soggetto valutatore.

La questione, forse, dovrebbe porsi in modo appena leggermente diverso: io potenzialmente lo vendo, voi ... quanto sareste disposti a pagarlo? Perchè è solo l'atto concreto di compravendita che dà valore (economico) al francobollo e che apre tutto un discorso sulla psicologia del collezionista al momento di un acquisto e di cui si intravede qualcosa dal racconto di Luca sul 9 cent ...

Ciao:

Giuseppe
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore

Messaggio da giuspan »

Dermidoff ha scritto:L'acquisto all'ultima asta di Vaccari (e mia prima in assoluto) del 9 centesimi mi ha aperto la problematica del BDF(mio primo in assoluto), in quanto personalmente affascinato dai giornali affrancati in genere.
Ecco che questo acquisto fatto di "pancia",seppur non rinnegandolo, mi ha lasciato un dubbio sul plusvalore di n BDF (o ADF che dir si voglia). Io l'ho giudicato bellissimo in fase di preview....e qui scatta senza meno il meccanismo di bellezza e qualità in questo topic ampiamente dibattuto.
Ti racconto una mia esperienza di tanti anni fa (c'erano ancora le lire).
Acquistai "di pancia" un 20 cent nuovo, gomma integra, della I di Sardegna.
Aveva un bdf fenomenale a destra e era freschissimo.
Il prezzo lo trovavo stra-conveniente e il francobollo, a me, pareva bellissimo, proprio per la presenza di quel bdf.

Dopo qualche anno, non essendo riuscito a far decollare la Sardegna come volevo, decisi un po' a malincuore di disfarmene.
Ero assolutamente convinto di avere in mano qualcosa di veramente bello. Per me lo era, senz'altro.
Mi rivolsi a un commerciante di prim'ordine, chiamai, presi un appuntamento, e mi presentai da lui al giorno e all'ora stabilite.
Mi accolse la segretaria, mi fece accomodare e, dopo qualche minuto, arrivò lui, il commerciante.
Rapida presentazione (non ci conoscevamo) e poi ... i 45 secondi più densi di contenuti di tutta la mia vita filatelica.
"Prego, mi dica, cosa posso fare per lei?"
"Io avrei questo", e gli mostrai con malcelata compiacenza il 20 cent, "e vorrei venderlo"
Un smorfia si dipinse sul suo viso, e poi - l'ho ancora stampato in testa - iniziò a muovere freneticamente il dito indice accanto al margine sinistro.
"No, no, ... vede ... no, ....", sembrava sinceramente imbarazzato nel dovermi spiegare una cosa tanto ovvia.
Alla fine trovò più rapido prendere alcuni suoi cataloghi e mostrarmi i suoi 20 cent.
"Vede", mi disse, "è questo il genere di materiale che io tratto".
Non solo non era direttamente interessato all'acquisto, ma non volle neppure inserirlo in catalogo.
"Io tratto materiale di altro genere", ribadì, nel caso in cui il concetto non mi fosse chiaro.
Tornai a casa col mio francobollo e un pensiero fisso: "... ma i suoi 20 cent non avevano nemmeno un bdf, e il mio si ...".
Solo allora notai che il margine sinistro era "giusto", "preciso", "a filo", "rasente", "sufficiente", "perfetto", tutte parole diverse che significano la stessa cosa.
Non che prima non lo avessi visto, quel margine "giusto", ma ora era come se si fosse sollevato un velo sui miei occhi,
che me lo faceva riguardare con ben altro spirito critico
I 20 cent del commerciante - mi aveva lasciato il catalago, "nel caso in cui le interessasse qualcosa" - erano invece senza bdf, ma con 4 margini ...
chiaramente bianchi, perfettamente squadrati e magistralmente bilanciati.

"E nun ce vonno sta' ", dicono a Roma.
D'accordo, il margine era "giusto", "a filo", ma la cornice non era intaccata.
D'accordo, il bianco forse non si vedeva, ma gli altri tre margini?
E il bordo di foglio?
Affidai il mio 20 cent a una casa d'asta, di gran lunga più modesta, ma con una clientela ben radicata.
Invenduto e nessuno lo richiese nel post-asta.
Lo tenni nel cassetto per un altro po' di tempo e iniziai un'attenta riflessione.
Tempo dopo lo inviai a Ghiglione.
Aggiudicato alla base e, alla fine della fiera, rientrai esattamente dell'importo nominale speso anni prima per acquistarlo.
A comprarlo sapete chi fu?
Non un collezionista, ma ... Ghiglione stesso!
Come lo so?
Lo immagino, perchè fu riproposto nel catalogo immediatamente successivo a quello in cui io lo avevo venduto.

Insomma, nessun collezionista, ma proprio nessuno, lo aveva ritenuto degno.
Per disfarmene c'era voluto un commerciante che non badasse troppo per il sottile,
con un bacino di clientela sufficientemente vasto da esser ragionevolmente certo di riuscirlo a piazzare, prima o poi.
Ma a me - all'epoca - sembrava davvero bellissimo.
A volte mi chiedo chi lo possegga ora ...

* * *

Era Enzo Diena - credo - che invitava a non rammaricarsi mai di un acquisto sbagliato, perchè, diceva, "la lezione che ne avete tratto vale molto di più".

Io ho tratto tante lezioni da quell'esperienza e una mi sento di condividerla.

"Ogni scarrafone è bello a mamma soja" è uno slogan che commuove fino alle lacrime, ma in filatelia, senza una lucida passione, non si va tanto lontano.

Ciao:

Giuseppe
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima

Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi


Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello

La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
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