Ciao
Roblan e benvenuto sul Forum, veramente interessante l'ambito della tua collezione. Complimenti!!
L'argomento che proponi è uno dei più belli della prefilatelia siciliana.
Approfitto per fare un semplice accenno generale alla situazione storico/postale.
Come tu ben saprai il popolo Palermitano avvisato sin dal 9 gennaio 1848 dai manifesti (di Francesco Bagnasco) inneggianti la rivoluzione prefissata per il giorno 12 dello stesso mese ovvero per la data del compleanno del Re Ferdinando II, non perse l'occasione e proprio all'alba di quel giorno si ribellava contro la tirannia borbonica.
Rapidamente i disordini si propagarono per tutta l'isola che ben presto si liberò dell’oppressore.
Sin dai primi giorni autonomamente i vari uffici amministrativi esistenti ed i comitati municipali appena formatisi adottarono i famosi bolli con Trinacria (anche per convalidare la franchigia postale) ancora prima che il nuovo Parlamento Generale di Sicilia riconoscesse quel simbolo ufficialmente (09/03/1848).
A Palermo i vecchi bolli di controllo della tassazione vengono accantonati e se ne usano dei nuovi, anch’essi con Trinacria (quasi sempre male impressi e poco inchiostrati).
In tutte le Officine Postali si continua ad usare l’ovale nominativo ma, solo in alcune di esse, al posto del vecchio “Real Servizio” viene fatto incidere il nuovo “Servizio Pubblico”.
Altre Officine nell’attesa del nuovo bollo fecero scalpellare il vecchio togliendo la parola “Real” o cambiandola in “Pub.”, altre continuarono ad utilizzare il vecchio bollo, altre ancora non apposero nessun bollo di servizio.
E’ possibile trovare in questo periodo delle lettere senza l’ovale nominativo ma con le “Trinacrie”, esse non sono passate da canali postali (soprattutto nei primi giorni della rivolta) ma furono trasportate dai “Corrieri dei Comitati” o dalla “Guardia Nazionale” (S.M.N. Servizio Militare Nazionale).
Alcune delle Trinacrie, accantonate verso la metà del 1849 per il fallimento della rivolta, ebbero nuova vita durante il periodo Garibaldino (1860) anche se nettamente più rare visto il più breve periodo e per il fatto che furono vietate perché viste come simbolo di indipendenza Siciliana (sostituite con lo scudo Sabaudo).

1.jpg
2.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.