L'origine del frazionario - Lo scopo di questa sezione
Moderatore: somalafis
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Le immagini in queste sezioni dovranno essere inserite solo da coloro che pensano di non potere partecipare attivamente al progetto con il caricamento diretto.
Le immagini vanno pubblicate all'interno della giusta regione e provincia.
Le immagini dovranno avere preferibilmente la risoluzione di 300dpi e comunque non meno di 200.
Ringraziamo tutti per la collaborazione.
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L'origine del frazionario - Lo scopo di questa sezione
Non ho capito molto bene quello che state cercando! Qualcuno me lo può spiegare?
Grazie
Grazie
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2024
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- Aldo Vidotto
- Messaggi: 176
- Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31
Re: Richiesta di precisazione
Ciao Eric,
vorremmo catalogare questo tipo di annullo
come vedi nella parte inferiore dell'annullo tra parentesi ci sono due numeri (da cui la definizione frazionari o anche binumerali). Il primo numero si riferisce alla provincia (in questo caso 65 è indicativo della provincia di Treviso) il secondo numero 29 identifica il comune (Conegliano).
Questa suddivisione venne approntata per tutta l'Italia quindi ogni provincia ed ogni comune avevano il loro numero.
Le cose però non sono cos'ì semplici perchè la realizzazione e l'utilizzo di questi timbri fu demandata alle direzioni postali provinciali e quindi, dato che non sono mai stati censiti, i dubbi sono:
a) Quali furono gli uffici che ebbero in dotazione il bollo con il numero distintivo frazionario?
b) Degli uffici che lo ebbero in dotazione quali lo usarono anche sulla corrispondenza?
c) Che foggia hanno questi annulli?
d) Quali sono le prime e ultime date di utilizzo?
Come vedi molta carne al fuoco, anche perchè si parla di un numero enorme di annulli.
Spero di essere stato chiaro
Aldo
vorremmo catalogare questo tipo di annullo
come vedi nella parte inferiore dell'annullo tra parentesi ci sono due numeri (da cui la definizione frazionari o anche binumerali). Il primo numero si riferisce alla provincia (in questo caso 65 è indicativo della provincia di Treviso) il secondo numero 29 identifica il comune (Conegliano).
Questa suddivisione venne approntata per tutta l'Italia quindi ogni provincia ed ogni comune avevano il loro numero.
Le cose però non sono cos'ì semplici perchè la realizzazione e l'utilizzo di questi timbri fu demandata alle direzioni postali provinciali e quindi, dato che non sono mai stati censiti, i dubbi sono:
a) Quali furono gli uffici che ebbero in dotazione il bollo con il numero distintivo frazionario?
b) Degli uffici che lo ebbero in dotazione quali lo usarono anche sulla corrispondenza?
c) Che foggia hanno questi annulli?
d) Quali sono le prime e ultime date di utilizzo?
Come vedi molta carne al fuoco, anche perchè si parla di un numero enorme di annulli.
Spero di essere stato chiaro

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Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
-
- Messaggi: 22
- Iscritto il: 6 settembre 2009, 1:05
Re: Richiesta di precisazione
C'è qualche intenzione di produrre anche dei profili ripuliti degli annulli?
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Stefano B.
Re: Richiesta di precisazione
bettelli72 ha scritto:C'è qualche intenzione di produrre anche dei profili ripuliti degli annulli?



Per la rappresentazione grafica degli elenchi ne stiamo discutendo con altri amichi del Forum.
Si può fare ma è un gran bel lavoro



Come metodo sarei più propenso, dove gli annulli sono buoni come nel caso che presenti, a fare solo una pulizia (con tecnica da restauro) per conservare tutti i difetti caratteristici del timbro.
Il tuo metodo potrebbe essere ottimo per l'integrazione di annulli incompleti o la rifazione di quelli confusi.


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dedicato con affetto al grande mondo di variabilità costituito dagli ordinari - Michele
Re: Richiesta di precisazione
A quello che scritto Aldo in risposta a Vacallo vorrei solo aggiungere che ancora oggi tutti gli uffici postali dispongono di un numero identificativo frazionario che per quelli piu' antichi e stabili (in termini di collocazione provinciale) e' ancora il numero originariamente assegnato, tanto che si puo' ritrovarlo sul sito delle Poste Italiane.
Il numero frazionario venne originariamente assegnato agli uffici per il servizio vaglia e risparmi e vennero infatti approntati appositi timbrini che lasciavano un'impronta (adatta ad appositi spazi presenti ad esempio sui moduli vaglia) che si presenta appunto in forma di ''frazione'' come si vede bene in questa immagine:
Pero' a partire dal 1915 molti uffici (MA NON TUTTI) inserirono il numero identificativo frazionario nei nuovi timbri annullatori tipo guller che venivano via via confezionati; in quegli anni cesso' altresi' l'uniformita' dei timbri postali per cui nelle varie direzioni si adottarono fogge differenti. E praticamente tutti gli uffici che avevano questi guller 'frazionari' li utilizzarono per normali usi di annullamento sulla corrispondenza, nel servizio pacchi ecc. I dirigenti centrali delle Poste protestarono per questa babelica proliferazione di timbri di difficile lettura per gli utenti (che non potevano piu' identificare immediatamente la provincia di appartenenza dell'ufficio) e cosi' dalla meta' degli anni '20 non furono piu' realizzati guller annullatori con il numero frazionario al posto dell'indicazione provinciale, pur restando sempre valido il numero distintivo frazionario per scopi non legati all'annulamento delle affrancature.
La nostra idea e' quella di censire tutti gli uffici che si dotarono di guller (o di altri analoghi tipi di timbri annullatori) con il numero frazionario e li usarano al di fuori dei servizi a denaro (vaglia, risparmi): un'impresa gia' tentata da varie associazioni. Ma bisogna dire che gli elenchi pazientemente messi a punto e periodicamente aggiornati da Michele (Mikonap) sulla base delle informazioni fornite dagli amici del forum forniscono gia' adesso il censimento piu' ampio mai realizzato in proposito.
Quanto alle illustrazioni, credo che occorra partire con ambizioni relativamente limitate, anche perche' disponiamo fisicamente solo di un numero limitato di impronte (misurabili con precisione): in tantissimi casi disponiamo solo di illustrazioni di varia fonte non riprodotte in dimensioni reali. Certo oggi le varie sezioni ''provinciali'' del nostro ''laboratorio'' sono di consultazione un po' difficile ed e' faticoso ad esempio cercare di distinguere i vari tipi di annullo usati da un singolo ufficio....
Il numero frazionario venne originariamente assegnato agli uffici per il servizio vaglia e risparmi e vennero infatti approntati appositi timbrini che lasciavano un'impronta (adatta ad appositi spazi presenti ad esempio sui moduli vaglia) che si presenta appunto in forma di ''frazione'' come si vede bene in questa immagine:
Pero' a partire dal 1915 molti uffici (MA NON TUTTI) inserirono il numero identificativo frazionario nei nuovi timbri annullatori tipo guller che venivano via via confezionati; in quegli anni cesso' altresi' l'uniformita' dei timbri postali per cui nelle varie direzioni si adottarono fogge differenti. E praticamente tutti gli uffici che avevano questi guller 'frazionari' li utilizzarono per normali usi di annullamento sulla corrispondenza, nel servizio pacchi ecc. I dirigenti centrali delle Poste protestarono per questa babelica proliferazione di timbri di difficile lettura per gli utenti (che non potevano piu' identificare immediatamente la provincia di appartenenza dell'ufficio) e cosi' dalla meta' degli anni '20 non furono piu' realizzati guller annullatori con il numero frazionario al posto dell'indicazione provinciale, pur restando sempre valido il numero distintivo frazionario per scopi non legati all'annulamento delle affrancature.
La nostra idea e' quella di censire tutti gli uffici che si dotarono di guller (o di altri analoghi tipi di timbri annullatori) con il numero frazionario e li usarano al di fuori dei servizi a denaro (vaglia, risparmi): un'impresa gia' tentata da varie associazioni. Ma bisogna dire che gli elenchi pazientemente messi a punto e periodicamente aggiornati da Michele (Mikonap) sulla base delle informazioni fornite dagli amici del forum forniscono gia' adesso il censimento piu' ampio mai realizzato in proposito.
Quanto alle illustrazioni, credo che occorra partire con ambizioni relativamente limitate, anche perche' disponiamo fisicamente solo di un numero limitato di impronte (misurabili con precisione): in tantissimi casi disponiamo solo di illustrazioni di varia fonte non riprodotte in dimensioni reali. Certo oggi le varie sezioni ''provinciali'' del nostro ''laboratorio'' sono di consultazione un po' difficile ed e' faticoso ad esempio cercare di distinguere i vari tipi di annullo usati da un singolo ufficio....
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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- allvenetoall
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- Iscritto il: 6 agosto 2010, 21:01
Re: Richiesta di precisazione
scusate se vado un po' fuori topic, ma ho visto l'esempio di ripulitura e sono rimasto veramente colpito dalla bellezza del risultato. Io sono anni che sto repertoriando le migliaia di annulli del Veneto, ma banalmente inserisco la scannerizzazione in una cella excel con risultati ovviamente deludenti. Esiste allora un programma di ripulitura? o mi consigliate direttamente un corso di grafica?
Grazie di cuore a chi mi darà qualche indicazione. E complimenti ancora
Francesco

Grazie di cuore a chi mi darà qualche indicazione. E complimenti ancora



Francesco



-
- Messaggi: 22
- Iscritto il: 6 settembre 2009, 1:05
Re: Richiesta di precisazione
Per allvenetoall, scusa il ritardo nella risposta, ma sono stato veramente molto impegnato. Purtroppo non esiste nessuno modo automatico di ricavare i profili vettoriali a partire dalle immagini grezze. Io ho fatto un lavoro a manina, il che comporta una certa dose di arbitrarietà, ma il risultato è abbastanza buono. Ho utilizzato un programma gratuito di grafica vettoriale di nome inkscape, vedi http://inkscape.org (sotto linux, ma è possibile installare il programma anche sotto altri sistemi operativi). Proverò a mostrare altri esempi in futuro, nella sezione relativa alla pulitura dei bolli, provincia di Reggio Emilia.
Stefano B.
- allvenetoall
- Messaggi: 343
- Iscritto il: 6 agosto 2010, 21:01
Re: Richiesta di precisazione
Grazie, gentilissimo
Francesco

Revised by Lucky Boldrini - March 2012
Francesco



Revised by Lucky Boldrini - March 2012
Un quesito sui "buchi" di numerazione
Studiando il vostro bellissimo lavoro fatto, mi sono posto questa domanda :
la numerazione all'interno della provincia poteva presentare dei "buchi" di numerazione
o quelli presenti denotano solo il mancato ritrovamento del relativo pezzo.
Mi spiego con un esempio su Bari :
in elenco si inizia con 7-1 Bari Risparmi e a seguire 7-3 Alberobello
una numerazione 7-2 non è mai esistita o più semplicemente non è stata sinora ritrovata ?
c'è per caso una pubblicazione dell'amministrazione postale che elenca le numerazioni ?
grazie
sergio
la numerazione all'interno della provincia poteva presentare dei "buchi" di numerazione
o quelli presenti denotano solo il mancato ritrovamento del relativo pezzo.
Mi spiego con un esempio su Bari :
in elenco si inizia con 7-1 Bari Risparmi e a seguire 7-3 Alberobello
una numerazione 7-2 non è mai esistita o più semplicemente non è stata sinora ritrovata ?
c'è per caso una pubblicazione dell'amministrazione postale che elenca le numerazioni ?
grazie

sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
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Re: Un quesito sui "buchi" di numerazione
Sostanzialmente non ci sono ''buchi'' di numerazione. Ogni ufficio postale aveva ed ha il suo numero frazionario, ma non tutti gli uffici ebbero in dotazione un annullatore a date con il numero frazionario. Anzi, direi che piu' della meta' degli uffici dell'epoca (circa 11 mila) non lo ebbe perche' fu dotato solo di annulli in cui il nome della provincia era scritto in modo esplicito. Tieni presente che la parte della numerazione all'interno della provincia che rispetta l'ordine alfabetico, riflette sostanzialmente la situazione della rete postale esistente attorno al 1905. Con gli uffici aperti dopo, cui venivano attribuiti via via i numeri successivi, l'ordine alfabetico e' ovviamente andato a quel paese.
Ha scritto ''sostanzialmente non ci sono buchi'', perche' in anni successivi a quelli che costituiscono il momento d'oro degli annullatori frazionari qualche buco di numerazione sembra presentarsi, ma appunto in genere esula dalla ricerca condotta nel ''Laboratorio''.
Nell'esempio considerato, dopo Bari (cui spettava il n.1 come capoluogo), veniva al n.2 l'ufficio di Acquaviva delle Fonti, che pero' non ci risulta avere mai avuto un annullatore frazionario (ma che ancora oggi ha nondimeno il frazionario 7-2).
Per quanto riguarda l'ultima domanda, si mormora dell'esistenza alle Poste di un Grande Libro dei frazionari,ma non pare che nessuno abbia mai potuto consultarlo. Elenchi specifici provinciali erano sicuramente esistenti e periodicamente aggiornati (se ne trovano negli studi specializzati su alcune province realizzati quando ancora esistevano gli archivi locali delle Poste). Per gli uffici ancora funzionanti puoi ritrovare il numero frazionario sfruttando il motore di ricerca del sito delle Poste (che pero', ti devo avvertire, funziona in modo MOLTO capriccioso).
Ha scritto ''sostanzialmente non ci sono buchi'', perche' in anni successivi a quelli che costituiscono il momento d'oro degli annullatori frazionari qualche buco di numerazione sembra presentarsi, ma appunto in genere esula dalla ricerca condotta nel ''Laboratorio''.
Nell'esempio considerato, dopo Bari (cui spettava il n.1 come capoluogo), veniva al n.2 l'ufficio di Acquaviva delle Fonti, che pero' non ci risulta avere mai avuto un annullatore frazionario (ma che ancora oggi ha nondimeno il frazionario 7-2).
Per quanto riguarda l'ultima domanda, si mormora dell'esistenza alle Poste di un Grande Libro dei frazionari,ma non pare che nessuno abbia mai potuto consultarlo. Elenchi specifici provinciali erano sicuramente esistenti e periodicamente aggiornati (se ne trovano negli studi specializzati su alcune province realizzati quando ancora esistevano gli archivi locali delle Poste). Per gli uffici ancora funzionanti puoi ritrovare il numero frazionario sfruttando il motore di ricerca del sito delle Poste (che pero', ti devo avvertire, funziona in modo MOLTO capriccioso).
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
Re: Un quesito sui "buchi" di numerazione

grazie anche per queste ultime dritte.
ora possiamo iniziare la ricerca sul campo.
Mi limiterò per ora alla sola provincia di Bari.
Tra l'altro alcuni li ho ritrovati nella mia collezione di cartoline.
Diventa un problema scegliere tra annullo o cartolina ma questo è un altro problema!
Grazie

sergio
Revised by Lucky Boldrini - December 2017
Sergio De Benedictis
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