Alex ha scritto: a mio avviso è la prova fatta a Torino prima della preparazione della tavola di Torino, in pratica è dopo i DLR e prima dei TO.
Quindi potrebbe essere valido il discorso del Torino con tavole di Londra.
Si e no: propendo per una prova fatta a Torino perchè alla De La Rue datavano e siglavano i cartoncini delle prove; oltretutto li usavano orientati con il lato lungo come base. Il no è per l'impiego delle tavole di Londra, o meglio di tavole
tout court: una tavola conteneva 400 impronte e ricavarne un' unica immagine isolata sarebbe stato un inutile virtuosismo. Dal conio invece si ricavavano
solo immagini singole, quindi direi prova di conio in colore fatta a Torino, come già detto:
ANTONELLO ha scritto:ehm, io continuo a sostere che è una prova di conio su cartoncino
Alex ha scritto: Ricordo male o per un breve tempo i tecnici di Londra affiancarono quelli di Torino all'inizio dei lavori ( forse proprio in questa fase di preparazione delle nuove tavole )
Ricordi male: l'officina fu messa in moto da tre capi reparto italiani, che si erano addestrati a Londra, sotto la guida di Giacinto Berruti, un ingegnere del Corpo Miniere (quindi collega di Costantino Perazzi e di Quintino Sella e che, come loro, si era specializzato presso l' Ecole des Mines di Parigi) anche lui a lungo a Londra, prima in affiancamento a Perazzi poi da solo. I tre erano Ettore Calzone, Luigi Ghisio e Francesco Thiabaud: il primo sarà poi il fondatore di una stamperia che divenne la filiale italiana dell'American Bank Note Company di New York, col nome di Officina Calcografica Italiana; il secondo uscì di scena nel 1866 mentre l'ultimo fu il successore di Giacinto Berruti alla direzione dell'OCV.
valerio66vt ha scritto: Hai informazioni più dettagliate sul tipo di carta/cartoncino su cui è fatto?
Dalla carta/cartoncino utilizzato si potrebbe risalire se stampato a Londra oppure a Torino.
Credo che le carte di prova possano essere differenti. Non credo che a Londra e Torino si utilizzasse lo stesso supporto
Ed invece era proprio lo stesso: nei primi anni di vita l' OCV acquistò tutto dalla De La Rue: non solo il macchinario e le attrezzature principali, ma financo i pennelli, sia quelli per stendere la gomma che quelli per imbozzimare la carta, e le viti per fissare le tavole.
Michele