Collezionare le "destinazioni"

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bob
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Collezionare le "destinazioni"

Messaggio da bob »

La mia opinione è che la destinazione rara sia un fattore che incide con proprietà di tipo esponenziale nella determinazione della valutazione di un pezzo.
Con questo voglio dire che c'è bisogno di una buona base di interesse collezionistico rispetto alla quale l'esponente (costituito dalla rara destinazione) concorra poi a proiettare in alto la quotazione potenziale. Se viceversa manca (o è scarsa) la base, nessun esponente sarà in grado di fare da propellente (così come il valore 1, che si prenda al quadrato o alla millesima potenza dà per risultato sempre 1).

La "Destinazioni del 100 lire Democratica" credo che sia una delle collezioni più popolari, quindi è normale che le mete più rare siano ricercatissime. A mio parere si tratta di una bella collezione, poi ovviamente è impossibile dire quanta parte abbiano i fattori moda o speculazione, cioè a dire è impossibile sapere se la destinazione rara pagata oggi 800 euro tra dieci anni avrà tenuto il prezzo, sarà raddoppiata oppure non susciterà più nessun entusiasmo (non essendo materiale che abbia un qualche valore d'uso ma solo apportatore di piacere collezionistico).

A proposito della nicchia collezionistica che seguo più da vicino (calcio 1934), posso dire che anche qui (senza arrivare agli estremi del 100L Democratica) la destinazione rara può costituire un bel plusvalore.
Ad esempio una busta con l'1,25L isolato per l'estero, se è molto bella può spuntare in asta eBay (che prendo ad esempio di mercato "liquido" e parcellizzato) tra il 20 e il 30% del catalogo, ma le destinazioni rare e rarissime con bei timbri d'arrivo sono per lo più in mano a commercianti che chiedono il pieno catalogo, e per pezzi super ho visto anche chiedere il doppio del catalogo (che a mio parere è una cifra che si può spendere solo per amore collezionistico ed è sostanzialmente impossibile pensare di recuperare).
Ciao:
roberto
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enrico54
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da enrico54 »

Per chi colleziona (ed espone) gli usi postali del 100 lire della democratica le destinazioni rappresentano un capitolo importante; di conseguenza quelle più rare (non quindi gli USA) raggiungono quotazioni significative.

Non è una questione di moda, ma di impostazione della collezione e di cosa si colleziona: non generalmente la destinazione fine a sé stessa, ma la destinazione nell'ambito del "tema" che si è scelto.

E' chiaro che di per sé Bangkok è una destinazione interessante, ma se colleziono il periodo dei sovrastampati AMG VG, altrimenti, se la mia collezione è per esempio incentrata sulle tariffe che ne so, dell'imperiale, non è di mio interesse; inoltre non è detto che quel settore abbia particolare seguito (come invece ha il 100 lire della democratica), quindi il prezzo tende a rimanere basso.

E' quindi il mercato che fa la differenza.

Ovviamente solo il mio parere.

Ciao:

Enrico Flaminio
____________
Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue
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marcadabollo

Re: le destinazioni rare..

Messaggio da marcadabollo »

Mi diceva poco tempo fa un commerciante, quindi persona molto interessata: ci sono ormai molti collezionisti che preferiscono comprare indirizzi invece che francobolli. Certo, è un'estremizzazione, ma contiene molta verità. La destinazione, a mio parere, è importante solo in quanto è una componente della determinazione della tariffa, per il resto è una moda di cui sono ben contenti i venditori, non so se fra 10 anni saranno altrettanto contenti coloro che comprano ai prezzi correnti.
Michele
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Lucio
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Lucio »

Ciao: :lugana: ... ciao tutti ..
.. quotando total_mente Marcadabollo :clap: :clap: oso aggiungere che, se ascoltassimo certe sirene, ognuno di noi avrebbe Posta RRR rarità mondiali .. chi altri potrebbe mostrare un documento viaggiato indirizzato a noi stessi .. meglio valutare a Tariffa .. occhio alle mode, modesta_mente ..
.. lugana ... :lugana: :lugana:

Lucio

*ltrc9997*
... Lucio ... Ciao: cordiali saluti Ciao: :wine: Lugana per tutti :wine: ...

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giannicarraro
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da giannicarraro »

Buongiorno a tutti,
le destinazioni sono un capitolo molto interessante, non solo italiano, ma di tutta la filatelia mondiale, poi dipende dai francobolli che affrancano il documento. Nel caso del lire 100 Democratica al suo successo hanno contribuito il fatto che si tratta di un francobollo molto bello con innumerevoli varietà e tirature, poi i numerosi articoli su riviste filateliche specializzate. Per quanto riguarda le destinazioni di questo bellissimo francobollo, i miei primi articoli sono del 1993 sulla rivista "Vaccari Magazine", molti appassionati iniziarono la collezione delle destinazioni in quel periodo. Altri se ne sono interessati dopo l'uscita del mio libro, scritto nel 2002 assieme a Luigi Sirotti, "IL 100 LIRE DELLA DEMOCRATICA". Molti di questi collezionisti hanno ampliato le loro raccolte con le destinazioni degli alti valori delle serie ordinarie (Italia al lavoro, Siracusana) oppure i commemorativi (Risorgimento, Santa Caterina ecc.). Oggi sono moltissimi i collezionisti di destinazioni con i francobolli sopra citati, quasi tutti interessati al solo periodo "RUOTA". Altro fatto da tenere in considerazioni per alcune destinazioni sia europee che extraeuropee (come Portogallo, Spagna, Finlandia, Giappone ecc.) con cui i rapporti postali commerciali erano scarsi o, in alcuni casi proibiti, in quanto paesi sconfitti o con governi favorevoli ai regimi nazi-fascisti (almeno fino alla conclusione della 2 guerra mondiale).
Negli ultimi tempi ho partecipato a tre aste su ebay che offrivano destinazioni rare del 100 lire Democratica:
Lettera per Tanganika; partenza € 10 , realizzo € 1700.
Lettera per Trinidad; partenza $ 20, realizzo $ 2125.
Lettera per Cipro affrancata con quartina A.d.F., partenza $ 11, realizzo $ 2827.
Purtroppo non ho preso nessuna delle tre lettere! Oggi, per quello che mi risulta, non ci sono speculazioni in atto (sono ormai nove anni che questo settore "viaggia da solo"), ma solo collezionisti che vogliono a tutti i costi determinati pezzi.
Cordiali saluti a tutti.
Gianni Carraro
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cav_matraire
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da cav_matraire »

Caro Gianni,

giusto per precisare che anche la prima per Tanganika era in dollari e quindi ha raggiunto circa 1.200 euro..in ogni caso cifra di tutto rispetto!

l'interesse per il 100 l. è assolutamente accertato e non si discute e gran parte del merito va a te e al tuo lavoro ma da commercialista dico che i numeri vanno sempre interpretati: innanzitutto devi far caso alle prime tre offerte, in genere la prima è molto distante dalla terza, questo vuol dire che ci sono su ebay solo due persone molto interessate a prendere quel pezzo.
In secondo luogo non si può prescindere dai meccanismi di vendita di ebay, molto ma molto diversi da un'asta tradizionale in sala o per corrispondenza. Su ebay teoricamente puoi offrire 10.000 euro su un lotto che parte da 1 euro e non sapere fino a pochi secondi dalla fine se la prendi a 2 euro o la perdi per 10.001 euro, questo vuol dire che in ebay il fattore tempo è determinante, scaduta l'asta non puoi più offrire anche se saresti stato disposto ad offrire di più. Questa caratteristica importante può portare a mio avviso a dei comportamenti "strani" da parte degli acquirenti: offerte molto alti, magari al di sopra del reale valore dell'oggetto, pur di prendersi per cautelarsi.
Per non parlare poi di comportamenti antagonistici che si possono innescare sulla piattaforma....tipo far vedere che il pezzo l'ho preso io e tu no!!!!
con questo che voglio dire????

che io ho venduto e vendo delle lettere del 100 l. su ebay che se le vendessi da filsam, santachiara o tagliente ci prenderei un decimo...semplicemente perchè a mio avviso ci sono folli che manco capiscono cosa comprano solo perchè vogliono comprare e far vedere che comprano...............
:uah: :uah: :uah: :uah: :uah: :uah: :uah:
Aniello Veneri
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Lucio
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Lucio »

Ciao: :lugana: ... ciao tutti ..

Cav_matraire ha scritto: ... ... io ho venduto e vendo delle lettere del 100 l. su ebay che se le vendessi da filsam, santachiara o tagliente ci prenderei un decimo...semplicemente perchè a mio avviso ci sono folli che manco capiscono cosa comprano solo perchè vogliono comprare e far vedere che comprano...............
:uah: :uah: :uah: :uah: :uah: :uah: :uah:


.. rivelazione importantissima, già incorniciata con fotocopie bobine ..
.. lugana ... :lugana: :lugana:

Lucio

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giannicarraro
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da giannicarraro »

Ciao Aniello,
ti posso garantire che i "clienti assatanati" per le destinazioni non sono solo due (uno che vuol far ...........vedere e l'altro che si ......diverte a spingere), io personalmente curavo gli interessi di quattro persone (che tu ben conosci) e avevo dei limiti piuttosto alti, ma visto che la terzultima offerta era superiore ad ogni logica commerciale, non ho neanche offerto.
Per quanto riguarda le aste, ti ricordo cosa è successo all'asta Sammarinese, anche li i clienti non erano solo due ma una ventina!.
Ciao Gianni.
marcadabollo

Re: le destinazioni rare..

Messaggio da marcadabollo »

Ringrazio Gianni Carraro ed Aniello Veneri per le loro testimonianze. Sono assolutamente certo che le destinazioni suscitano molto interesse e che in tanti se le contendono nelle aste, anche con i casi limite citati da Aniello per eBay (e che non sono limitati alle destinazioni: in almeno due settori che seguo ho un paio di "concorrenti" del genere). Rimane la mia perplessità di fondo sul fatto che l'attenzione sia ormai più sull'indirizzo della lettera che sulla tariffa che sconta e sui francobolli impiegati per assolverla: insomma una forma di esotismo, spesso molto malinteso, piuttosto che una soilda base storico-postale.
Michele
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Andrea61
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Andrea61 »

La mia collezione principale è quella dei rapporti postali del Regno d'Italia con l'estero con particolare attenzione al periodo pre-UPU e quindi, evidentemente, devo aver anch'io subito il fascino della "destinazione". Però, a mia parziale discolpa, bisogna dire che nel periodo di mio interesse la diversificazione delle destinazioni ha una profonda valenza storico-postale in quanto corrispondenza indirizzata in nazioni diverse era non solo soggetta a tariffazioni diverse, ma anche, molto spesso, a regole e normative che cambiavano di Convenzione in Convenzione.

Effettivamente l'unificazione delle normative e delle tariffe con l'instaurzione dell'UPU (1879) annulla un po' le differenze e, secondo me, la rarità della destinazione perde molta della sua valenza storico-postale e assume più un ruolo di "curiosità".

La posta aerea reintroduce una diversificazione perché per lungo tempo le tariffe aeree sono diverse quasi da Paese a Paese (ancor oggi ci sono delle diversificazioni nella tariffa a seconda della destinazione, ma da alcuni decenni ormai le tariffe sono le stesse su vaste macroregioni, nel gergo ministeriale "Zone"). Quindi la ricerca della destinazione "rara" o particolarmente esotica può senz'altro avere un senso in una collezione di storia postale contemporanea, ed un pezzo che risponde a determinate caratteristiche può meritare anche un notevole sovrapprezzo.

Dove però le cose mi quadrano meno e il legame che si è instaurato con l'uso di uno specifico francobollo la cui presenza, in un discorso storico-postale, è del tutto irrilevante. Mi chiedo se una lettera coeva diretta sempre in Tanganika ma non contenente il 100 Lireraggiungerebbe quotazioni analoghe. Sospetto di no, il che mostrerebbe che una qualche forzatura comunque c'è, visto che il 100 Lire Democratica non è, intrinsecamente. un francobollo così raro. Devo dire, per esperienza diretta, che fra i collezionisti c'è una "moda" della storia postale che però non è accompagnata da una percezione chiara e "meditata" di cosa veramente sia la storia postale e questo può certo portare a quotazioni esagerate che, alla lunga, possono essere controproducenti.
Andrea

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torinesearoma
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da torinesearoma »

Andrea61 ha scritto:Dove però le cose mi quadrano meno e il legame che si è instaurato con l'uso di uno specifico francobollo la cui presenza, in un discorso storico-postale, è del tutto irrilevante. Mi chiedo se una lettera coeva diretta sempre in Tanganika ma non contenente il 100 Lireraggiungerebbe quotazioni analoghe. Sospetto di no, il che mostrerebbe che una qualche forzatura comunque c'è, visto che il 100 Lire Democratica non è, intrinsecamente. un francobollo così raro. Devo dire, per esperienza diretta, che fra i collezionisti c'è una "moda" della storia postale che però non è accompagnata da una percezione chiara e "meditata" di cosa veramente sia la storia postale e questo può certo portare a quotazioni esagerate che, alla lunga, possono essere controproducenti.


Pienamente daccordo, dal punto di vista storico postale l'uso di un diverso francobollo per una stessa tariffa è marginale. Purtroppo troppi collezionisti di storia postale specie del periodo repubblicano considerano come elemento essenziale della storia postale l'uso di un certo francobollo, tralasciando o considerando come accessori gli aspetti più importanti: tipo di oggetto postale, periodo tariffario, presenza di servizi accessori, instradamento ...
Paolo
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prefil
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da prefil »

Mi accodo alle giustissime considerazioni di Andrea e Paolo.

Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
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Alberto Del Bianco
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Alberto Del Bianco »

marcadabollo ha scritto:Mi diceva poco tempo fa un commerciante, quindi persona molto interessata: ci sono ormai molti collezionisti che preferiscono comprare indirizzi invece che francobolli. Certo, è un'estremizzazione, ma contiene molta verità. La destinazione, a mio parere, è importante solo in quanto è una componente della determinazione della tariffa, per il resto è una moda di cui sono ben contenti i venditori, non so se fra 10 anni saranno altrettanto contenti coloro che comprano ai prezzi correnti.
Michele


.....sarà lo stesso (importante) commerciante che tempo fa mi fece la stessa affermazione?
Alberto Del Bianco
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fildoc
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da fildoc »

Diciamo che il cento lire era il massimo valore dell'epoca e quindi si presta particolarmente per destinazioni esotiche....
La raccolta puo' avere anche un fascino...
Il prezzo poi lo fa la domanda...
Evidentemente ci sono almeno tre o quattro collezionisti facoltosi che sono disposti a pagare grosse cifre....

Poi francamente anch'io mi aspettavo che le destinazioni rare fossero Tonga, Nepal e Burundi.....

Ovviamente poi non dimentichiamo che per il successo di una raccolta si presuppone che vi siano anche un certo numero di pezzi per riempire le raccolte di piu' collezionisti che vadano spontaneamente in competizione....

Difficile fare le rare destinazioni del mondo con il 12 lire della siracusana o il 2 lire della democratica....
Sì vi saranno magari 20 o trenta bustoni , ma mai le 1000 buste necessarie per far partire una moda!
Si' 1000 pezzi di cui la meta' facili per far partire piu' collezionisti, poi a crescere pezzi sempre piu' rari fino ai 30 pezzi chiave che vengono venduti a prezzi da capogiro ai collezionisti piu' danarosi o folli (non dimentichiamo che vi sono collezionisti che comperano a rate o fanno i debiti.....)
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Andrea61
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Andrea61 »

fildoc ha scritto:Difficile fare le rare destinazioni del mondo con il 12 lire della siracusana o il 2 lire della democratica....


Certamente.
Ma il punto è: ma perché mai ci si dovrebbe limitare collezionando destinazioni (cioè tariffe per l'estero) ad affrancature formate o contenenti un ben preciso francobollo?
Già è limitativo ed abbastanza innaturale limitarsi ad una serie, figuriamoci ad un unico francobollo!

Io spero solo di non ritrovarmi a dover giudicare una collezione "Destinazioni estere col 100 Lire Democratica" perché mi troverei in grave imbarazzo.
Andrea

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ameis33
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da ameis33 »

Collezionare destinazioni!?
Che assurdita'
Se andiamo avanti di questo passo, ci metteremo persino a collezionare le tonalita' di colore...
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ziopino
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da ziopino »

ameis33 ha scritto:Collezionare destinazioni!?
Che assurdita'
Se andiamo avanti di questo passo, ci metteremo persino a collezionare le tonalita' di colore...




ehhh.... <Dillo ai quartisti....... collezioniamo solo quelle......!! :fest: :fest:
ziopino

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giannicarraro
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da giannicarraro »

Buongiorno Andrea 61,
non sono molto d'accordo sul fatto che ti troveresti in grave imbarazzo a giudicare una collezione di destinazioni del 100 lire Democratica, per quale motivo dovresti esserlo? basta inserire la collezione in filatelia tradizionale e non in storia postale!. Un giurato filatelico non dovrebbe avere questo tipo di imbarazzi, poi un non giurato può avere le sue simpatie o antipatie (ogni testa è un piccolo mondo e tutti hanno ragione). Le destinazioni sono collezionate in tutto il mondo e sono dei capisaldi della filatelia mondiale, basti pensare a quelle siciliane di Lombardo o a quelle toscane di Imperato. Un caro saluto Gianni Carraro.
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Andrea61
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Re: le destinazioni rare..

Messaggio da Andrea61 »

giannicarraro ha scritto:Buongiorno Andrea 61,
non sono molto d'accordo sul fatto che ti troveresti in grave imbarazzo a giudicare una collezione di destinazioni del 100 lire Democratica, per quale motivo dovresti esserlo? basta inserire la collezione in filatelia tradizionale e non in storia postale!. Un giurato filatelico non dovrebbe avere questo tipo di imbarazzi, poi un non giurato può avere le sue simpatie o antipatie (ogni testa è un piccolo mondo e tutti hanno ragione). Le destinazioni sono collezionate in tutto il mondo e sono dei capisaldi della filatelia mondiale, basti pensare a quelle siciliane di Lombardo o a quelle toscane di Imperato. Un caro saluto Gianni Carraro.


Non è questione di simpatia o di antipatia, figuriamoci. Tanto più che io stesso colleziono lettere con destinazioni e provenienze estere, come è in chiaro nella mia firma, seppur in altro periodo.

Il fatto--che avevo lasciato sottinteso--è che io sono un giurato di Storia Postale. E' chiaro che se una tale collezione fosse presentata, come penso dovrebbe, in Classe Tradizionale non avrei alcun imbarazzo, se non altro per il semplice fatto che non mi troverei a doverla giudicare! ;-) ;-)

Purtroppo molti collezionisti pensano che una collezione sia di Storia Postale solo perchè è principalmente od interamente costituita da documenti viaggiati, mentre così non è (almeno secondo la mia opinione).
Andrea

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marcadabollo

Re: le destinazioni rare..

Messaggio da marcadabollo »

giannicarraro ha scritto:.... basta inserire la collezione in filatelia tradizionale e non in storia postale!.
E questo andrebbe spiegato innanzitutto agli espositori, che spesso scambiano la storia postale con i francobolli su lettera o altro oggetto postale
giannicarraro ha scritto: ogni testa è un piccolo mondo e tutti hanno ragione
Certo, quando collezionano, e quindi acquistano, vendono e scambiano, va benissimo così: se decidono di esporre (cosa assoltuamente non obbligatoria!) devono verificare che quello che hanno in testa sia in qualche modo allineato con i regolamenti espositivi.
giannicarraro ha scritto: Le destinazioni sono collezionate in tutto il mondo e sono dei capisaldi della filatelia mondiale, basti pensare a quelle siciliane di Lombardo o a quelle toscane di Imperato.
E su questo non posso che ribadire quello che ho scritto nel mio primo post di questo thread.
Michele
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