Ciao
Costantino, se non prendo cantonate, visto che non è propriamente il periodo che colleziono, la soluzione al tuo quesito è ancora più complessa.
La tua ricostruzione della tariffa è corretta a meno dell'onere di assicurazione, che, nel periodo 1.1.1923 - 31.12.1925, come riportato dal volume dell'AICPM (immagino quello che hai consultato anche tu), stabilisce il pagamento di 1 Lira per ogni
100 Lire di valore assicurato (oltre al diritto di raccomandazione); fino al 31.12.1922 erano invece 80 cmi effettivamente per ogni 300 Lire di valore assicurato.
Questa circostanza, sperando di non aver preso un clamoroso abbaglio, porterebbe a dire che l'ipotetico sconto sulla tariffa totale sarebbe stato ben superiore a quello ipotizzato!
Come riprova sono andato a guardare la collezione Caporale sul sito dell'ISSP, da cui ho tratto le foto che riporto di seguito (nella didascalia si dice che la tariffa speciale restò valida dal '22 al '38, ovviamente l'autore si riferisce solo alla validità dell'accordo, perché in quel lasso di tempo vi furono 5 cambi tariffari).
L'assicurata rientra nel periodo tariffario della tua, ed il valore dichiarato è 100 lire, da cui 1 Lira di tariffa per questo servizio. La cosa strana è che, dal testo citato, solo nel periodo 1923-1925 il diritto di assicurazione è per ogni 100 lire, mentre in tutti gli altri, anche quelli successivi, è per ogni 300 lire (o franchi oro, che potrebbe non essere la stessa cosa, come infatti si desume dal valore dichiarato della tua lettera, tremila lire ed a fianco quello che sembra 600 franchi oro).
Mentre ho trovato il testo dell'accordo di Portorose del 23.11.1921 (che allego), non sono ancora riuscito a trovare quello del decreto 1638 del 1922 che dovrebbe stabilire appunto il valore del diritto di assicurazione, così per essere definitivamente sicuri. In quell'accordo comunque non sono previste tariffe agevolate per i servizi accessori, quali appunto l'assicurazione.
Ovviamente dopo bisognerebbe studiare la lettera ancora di più, perché in effetti sembra del tutto genuina; facendo i conti a ritroso, ammessa quindi come giusta la lira per ogni 100, il valore dichiarato sarebbe dovuto essere di 1.000 Lire per arrivare a 12,75 di tariffa, in caso contrario, quindi con 3.000 di valore dichiarato, la tariffa sarebbe stata di 32,75 Lire.
Sperando di non aver fatto clamorosi errori e generato ancora più confusione,
P.S. la scritta in alto è effettivamente 53, l'altra dovrebbe essere p3, cioè 3 porti, di solito le indicazioni di peso erano estremamente precise, e non prevedevano range di valori.
Enrico Flaminio
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Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue
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