La censura sulla posta dal Governatorato della Dalmazia

[cesare]

Il 6 aprile 1941 truppe corazzate tedesche da Austria – Ungheria - Bulgaria – Romania – invadevano il Regno di Jugoslavia. La 2a Armata italiana, dalla Venezia Giulia, marciava verso Lubiana.
A Sud, dall'Albania, truppe italiane risalivano la costa dalmata.
La Jugoslavia collassava...... il 18 veniva firmava la resa.
Il Regno degli Slavi del Sud veniva smembrato.

…........ Vennero istituite e annesse al Regno le nuove Province di LUBIANA (SLOVENIA, meridionale),
SPALATO e CATTARO che formarono con ZARA (già italiana) il GOVERNATORATO DELLA DALMAZIA.

In Dalmazia dopo un iniziale utilizzo dei valori postali jugoslavi, entrarono in uso francobolli ed interi postali italiani e le tariffe uniformate a quelle nazionali (24.6.1941). Vennero ovviamente forniti anche nuovi bolli con toponimi italiani.

8.10.42 castelnovo de cataro x.jpg

La cittadina di Herceg Novi (da cui deriva il nome della regione Erzegovina), all'ingresso delle Bocche, riprese la vecchia denominazione veneziana, italianizzata in CASTELNUOVO DI CATTARO.

L'8 ottobre 1942 l'ufficio postale di Castelnuovo accettava ed inoltrava questa cartolina di Stato ( con i relativi servizi accessori) diretta a Padova, indirizzata ad uno studente universitario in farmacologia........
…...............

[cesare]

Una delle mie perplessità riguarda la mancanza di una qualsiasi attestazione formale di controllo censorio, considerata la provenienza da una “regione” tutt'altro che “normalizzata” e soprattutto da un testo redatto integralmente in lingua slava.

L' italianizzazione, nelle nuove province, era il cardine della strategia politica imperiale del Regime ed era imposta con la forza. Nelle scuole gli insegnanti di lingua slava erano stati rimossi. Nelle Sedi istituzionali la lingua italiana era obbligatoria. Le denominazioni e le toponomastiche cittadine erano state italianizzate.....

La mancanza di controllo sulla corrispondenza diretta in Italia era la norma o fu soltanto una occasionale omissione? …...........
Quale era il percorso postale di questa corrispondenza?..... La via mare è senz'altro la più breve, eppure avrete notato che la cartolina è stata affrancata anche per il servizio aereo.......

Sarebbe interessante poter confrontare altri documenti postali analoghi, ma non sono stato in grado di visionarne altri, neanche in forma indiretta.
Per questo speravo/spero in un qualche aiuto..

Ovviamente …. osservazioni, commenti, opinioni in merito sono ben accette.

[andy66]

Ciao,

ti mostro l'unico documento in mio possesso che attesta l'occupazione militare della costa dalmata.

susak073.jpg

susak2073.jpg

Si tratta di una cartolina postale spedita da un ufficio di una piccolissima isola dalmata: Susak (penso sia Sansego in italiano) in data 24 Maggio 1941. Cartolina postale italiana con francobolli italiani, ma annullo ancora slavo.
Tra l'altro interessante il testo dove si legge 'Noi siamo ormai diventati tutti italiani'
Anche qui non mi sembra di vedere censura italiana, solo tedesca di Vienna

[somalafis]

Si tratta di una cartolina postale spedita da un ufficio di una piccolissima isola dalmata: Susak (penso sia Sansego in italiano)

Caro amico, devo correggerti. Non si tratta dell'isola di Susak-Sansego ma dell'importante centro portuale di Susak-Sussak-Sussa confinante con Fiume-Rijeka, da cui e' divisa dal fiume Eneo che costituiva (dopo l'annessione di Fiume all'Italia) il confine tra Italia e Jugoslavia. Ecco il ponte che segnava il confine italo-jugoslavo in una cartolina vista su Delcampe

sus.jpg

Nel 1941 fu ''allargato'' il confine e anche Susak venne annessa alla provincia di Fiume e poi italianizzata in Sussa. Per cui la tua cartolina non interessa il Governatorato della Dalmazia, ma e' purtuttavia un cimelio interessante dello smembramento della Jugoslavia nella seconda guerra mondiale.

L'omonimia puo' comprensibilmente ingannare: d'altra parte la citta' di Susak venne talvolta chiamata Sansego di Fiume... Se cerchi questa localita' su wikipedia, ad esempio, sotto Susak ti viene fuori l'isoletta di Sansego; devi invece cercare Sussak che tuttavia i croati chiamano invece proprio Susak (con una sola ''s''). Analoghi equivoci li incontri se cerchi Sansego su siti tipo Delcampe...

L'isola di Sansego, d'altra parte, non faceva parte delle occupazioni del 1941: era infatti diventata ''italiana'' gia' con le annessioni successive alla prima guerra mondiale e vi operava una normale ricevitoria di seconda classe.

[sergio de villagomez]

Buongiorno a tutti,
leggendo le precisazione del sempre bravissimo somalafis, mi sono ricordato di un topic, riguardante sempre Susak, per via di una cartolina che trovai anni fa viewtopic.php?f=45&t=8540&hilit=susak .

[cesare]

Ciao Andy 66,
grazie per il tuo contributo.....
Grazie anche a Riccardo e Sergio.

Riguardo la provenienza della tua gradevole cartolina (interessante anche per il testo come hai sottolineato) mi pare sia stato ampiamente chiarito l'equivoco tra le due località croate.

Nel tuo caso i bolli di controllo censorio sono solo quelli tedeschi... (maggio 1941).

Ho avuto modo di consultare il volume di B.C.Selvaggi – 1954 il servizio postale ritorna all'Italia-
e nel capitolo dedicato alla Venezia Giulia e Dalmazia è pubblicata una cartolina postale spedita da Sussak per Vienna. La didascalia la data 2 settembre 1942.
A me pare invece SUSSA (ORDINARIE) – FIUME- 11.12.42 XXII ..
E' una C.P. di Stato da c.30 con integrazione di un c.20 ( tariffa ridotta x la Germania).
In alto a sinistra gli estremi identificativi del mittente:
CARTA D'IDENTITA'N......Comune di Sussa e firma (del impiegato postale?)
Bollo lineare VERIFICATO PER CENSURA -
Bollo circolare violaceo 60 su II (60 sopra – barra – II sotto) (italiano?)
Timbrini (minuscoli) in cartella con numero (tedeschi).

[somalafis]

Immagino che la CP cui tu ti riferisci sia questa (foto tratta dal volume di Valter Astolfi sulle Occupazioni italiane)

IMG_20160512_0001.jpg

Visto che ti incuriosiva la questione della Censura, occorre rilevare che in tutti i territori giuliano-dalmati occupati vennero istituite le commissioni provinciali di censura, sicuramente attive dal gennaio 1942. In alcuni casi prima di tale data si utilizzavano o l'UCPE (ufficio censura posta estera) di Bologna o le prefetture. Per Susak, ad esempio, sono noti timbri delle autorita' di polizia.

Tornando alla CP che ha originato la discussione, Cattaro disponeva della sua brava commissione provinciale di censura, pure dotata di apposito timbro

IMG_20160512_0001 (2).jpg

[Thenewguy]

Piccola correzione
Non è Susak, ma Sušak, che si pronuncia "Susciak".
L'isola è Susak, con la buona vecchia S.

[andy66]

Grazie a tutti per le informazioni postate, io purtroppo mi ero fidato di una semplice ricerca su google maps, che evidentemente non è sempre affidabile al 100%.
Quindi in questo caso trattasi effettivamente di una frazione di Fiume (probabilmente oggi inglobata nella città) ed effettivamente anche dall'annullo si legge Sušak che è diverso da Susak, in quanto in slavo si pronuncia la s in modo diverso, come correttamente indicato dall'amico newguy.
Fermo restando tutte le precisazioni, ritengo comunque il documento molto interessante.

[cesare]

...SI!
Affermativo.
Somalafis
proprio questa.

[Thenewguy]

Fermo restando tutte le precisazioni, ritengo comunque il documento molto interessante.

Il soggetto ed il documento: entrambi interessantissimi

[cesare]

Mi è parso che l'argomento abbia riscosso un certo interesse.
Spero fare cosa gradita aggiungendo alcune nuove informazioni.
.....
Sfogliando gli ultimi numeri di Posta Militare della AICPM
la mia attenzione è stata catturata da un articolo di L.Sirotti riguardo le censure nelle Isole italiane dell'Egeo 1941-1943.
Apprendo che dal 15 maggio 1941 furono costituiti tre UFFICI DI CENSURA POSTA ESTERA contrassegnati da numerazione romana I - II - III e dotati di bollo a doppio cerchio con tale denominazione.
I - per ROMA
II - per BOLOGNA
III - per MILANO
I censori ebbero un più piccolo bollo con numerazione frazionaria come quella della cartolina postata da somalafis, cui io mi riferivo.

Ma l'informazione più interessante, riguardo la mia cartolina in testa all'argomento, si riferisce al trasporto aereo su cui nutrivo qualche dubbio non avendo notizie nè riscontri postali del servizio.

E 'pubblicata una carta italo balcanica in cui sono tracciate le varie linee aeree di collegamento nel 1941.
Da CATTARO erano attive per l'Italia tre linee:
La prima diretta per BRINDISI
La seconda diretta per ANCONA
La terza diretta per TRIESTE o indiretta con scali a SPALATO e ZARA.
.......

Revised by Lucky Boldrini - February 2018