Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

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Lucky Boldrini
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Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da Lucky Boldrini »

Il Capo di Buona Speranza: una tappa obbligata per i navigatori di un tempo. Vi si rifornivano di acqua e di carne e le navi trovavano riparo nella Table Bay.

Qui sorse un singolare ufficio postale.

Gli equipaggi diretti ad oriente affidavano le loro lettere a quelli che ne tornavano perché le portassero in patria.
Poteva anche essere che, per missive di grande importanza, venisse lasciato a terra un uomo ad attendere l'arrivo di una nave.

Messaggi venivano lasciati anche sulla costa, in genere erano le date di arrivo o di partenza delle navi incise su una pietra.
Ad esempio nel 1614 un certo Elkington potè riferire di aver trovato scritto su una pietra che il Concorde era arrivato al Capo il 9 maggio.

Finchè a qualcuno non venne un'idea: lasciare dei pacchetti con le lettere sotto una pietra e scrivere, sulla stessa, "qui sotto ci sono le lettere" o qualcosa del genere.

La più vecchia "pietra della posta", che fa parte di una collezione unica al mondo ed è conservata presso il South African Cultural History Museum, sarebbe del 1619 e dice pressapoco: "Robert Adams commodoro del Bull arrivato il 29 novembre e ripartito il 12 dicembre 1619...lettere sotto (<letters under>)".

Da allora in poi, l'uso di questo primitivo ufficio di posta fu ufficialmente riconosciuto: la East India Company iniziò a dare istruzioni ai propri nostromi di cercare le lettere all'arrivo nella baia.

Poi nel 1652 si stabilirono alcune famiglie olandesi ai piedi della Table Mountain e così nacque una stazione della Compagnia delle Indie: era l'atto di nascita di Città del Capo.

Wilbur Smith ne fa ampi riferimenti nel suo "Orizzonte", raccontando di come, intorno al 1700, le navi della VOC, la Verenigde Oostindische Compagnie (la Compagnia Olandese delle Indie Orientali) si scambiavano i messaggi sia fra di loro che da portare in Olanda.

Generalmente venivano cuciti in sacche di tela azzurra e sigillati con la pece bollente. Con una vernice bianca veniva scritto il destinatario e posti sotto una pietra o una piccola piramide (per essere più visibile) di pietre sopra una collinetta nei pressi della riva.

Ciao:

Luca

P.S.
Dal vecchio Forum di F&F.
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valerio66vt
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra" della posta"

Messaggio da valerio66vt »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Ti giuro Luca mi è sembrato di essere in un libro di Wilbur Smith leggendo questo tuo topic.
Veramente mi hai dato una sensazione bellissima, mi è sembrato di essere su un veliero in navigazione verso il capo e di non vedere l'ora di arrivare per poter consegnare alla pietra della posta le lettere per il vecchio mondo.

Non immaginavo neppure lontamente un uso così particolare delle pietre come "uficio postale"!
Dove hai trovato le notizie di cui ci hai riferito?
Vorrei approfondire.

Ciao: Ciao:
Valerio
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Lucky Boldrini
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra" della posta"

Messaggio da Lucky Boldrini »

Ciao Valerio,

mi fa piacere che questa storia ti sia piaciuta!

Però i complimenti non devi farli a me, ma all'amico Andrea (giandri) che qualche anno fa ce l'aveva raccontata sul nostro vecchio Forum.

Vedrai che appena ci legge, giandri ci fornirà qualche ulteriore informazione.

Credo comunque che con una piccola ricerca in rete qualcosa di interessante potrebbe senz'altro saltare fuori.

Ad esempio questa, risalente al 1635, è una di quelle famose pietre postali:
Pietra Postale.jpg


L'ho trovata a questo link:
http://www.civilization.ca/cmc/home/cmc-home

Buona continuazione! :-)

Ciao:

Luca
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valerio66vt
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da valerio66vt »

Allora aspettiamo Andrea che ci racconti di più. Intanto mi farò un giro su internet.

Ciao:
Valerio
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giandri
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da giandri »

Purtroppo non ho niente da aggiungere rispetto a quanto ha raccontato Luca :clap: .
Confesso che ho riletto il suo topic e neppure ricordavo di aver raccontato io tutte quelle cose (ma forse c'era stato il contributo di Pino e qualche altro e Luca ha assemblato il tutto).
Mi viene la curiosità e la voglia di approfondire un po' la storia e magari montare una paginetta anche con un'altra storia, quella dei "triangolari" di Buona Speranza.
Ciao
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cirneco giuseppe
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da cirneco giuseppe »

Nel libro ""Orizzonte"", Wilbur Smith, racconta di questo sistema per comunicare con la sede olandese della Compagnia delle Indie.
Inizialmente quando si cercava un approdo consono per stabilire un punto di scambio con i nativi e poi divenuti punti di sosta per approviggionarsi di acqua fresca, frutta e cibo vario e quindi punti di sosta conosciuti e considerati sicuri anche dal punto di vista dei contatti con i nativi della zona.
Se non conoscete Wilbur Smith, ve lo consiglio caldamente.
Anzi vi consiglio una sua bellissima trilogia:
Il Dio del fiume
Figli del Nilo
Il settimo papiro

Ambientati nell'Egitto di tremila anni fa al tempo di Mamose VIII
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da valerio66vt »

cirneco giuseppe ha scritto:Nel libro ""Orizzonte"", Wilbur Smith, racconta di questo sistema per comunicare con la sede olandese della Compagnia delle Indie.
Inizialmente quando si cercava un approdo consono per stabilire un punto di scambio con i nativi e poi divenuti punti di sosta per approviggionarsi di acqua fresca, frutta e cibo vario e quindi punti di sosta conosciuti e considerati sicuri anche dal punto di vista dei contatti con i nativi della zona.
Se non conoscete Wilbur Smith, ve lo consiglio caldamente.
Anzi vi consiglio una sua bellissima trilogia:
Il Dio del fiume
Figli del Nilo
Il settimo papiro

Ambientati nell'Egitto di tremila anni fa al tempo di Mamose VIII


Bellissimo consiglio.!!!!!
Quando l'ho letta mi è piaciuta tantissimo.
Chissà se Taita usava i francobolli :-)) :-)) :-))
Un saluto
Valerio
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da cirneco giuseppe »

lorenzo66vt ha scritto:
Bellissimo consiglio.!!!!!
Quando l'ho letta mi è piaciuta tantissimo.
Chissà se Taita usava i francobolli :-)) :-)) :-))
Un saluto
Valerio


:ris: :ris:
Se viveva qualche anno in più avrebbe potuto inventarli lui :-)) :-))
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fabiov
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da fabiov »

Purtroppo leggo solo adesso questo topic...
sono curioso di approfondire l'ubicazione fisica delle diverse baie del Sudafrica dove venivano lasciate delle missive affinchè persone di buon cuore (di solito marinai) le portassero a destinazione...
vi ricordo la storia dell "old post offic tree" che c'è dal 1500 vicino a Cape Town:
http://www.fabiovstamps.com/forumnews06.html#baobabancora (leggete da lì in avanti...)
ciao fabiov Ciao: Ciao:
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da valerio66vt »

Ciao Fabio

Bellissima storia quella dell'albero postale! veramente interessante.
Fa venire voglia di farsi un giro in quei posti così suggestivi!
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Saluti valerio
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fabiov
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Re: Capo di Buona Speranza: una "pietra della posta"

Messaggio da fabiov »

Ciao Lorenzo,
un po' di giri in quei posti li farei anche io... e mi toglierei dal caldo Milano...
Sto cercando di approfondire la parte che riguarda la posta lasciata in riva al mare, in bottiglie ed altri contenitori come gli scarponi portoghesi di Altaide, il barile dell'isola Florana alle Galapagos, il cavo di un baobab in Namibia... su altri alberi eetc...etc...
Ho appena ricevtuo questa e-mail dal mio corrispondente Mike, che ha vissuto sull'isola di Ascension dove era in funzione la "BOTTLE MAIL".
Non ho tempo di tradurre il pezzo.. se qualcuno lo fa per me, lo ringrazio.
Ecco cosa mi scrive Mike, acui avevo chiesto dettagli sui luoghi dove venivano lasciate le bottiglie con i messaggi sull'isola di Ascension:

Hello Fabio:

I looked in "Ascension Island: A Concise Guide to Ascension Island" (Third Edition, 1983) by J.E. Packer and noted the following. "1673 -- Father Navarette visited and mentioned the 'ocean letterbox' where ships left messages for each other concealed in a crevice of the rocks." And this, "Letter Box: at the extreme tip of S.E. Head in a rather inaccessible area. Navarette, writing in 1673, makes mention of an ocean letter box or cache where passing ships would leave notes and messages for each other, but this is more likely to have been near Clarence or N.E. Bay rather than in this awkward and unlikely spot, far from any suitable anchorage. At one time a red Victorian pillar box stood near Bottle Point, having been carried there as a joke (or so I have been informed although this seems unlikely; letter boxes do weigh a lot). At present a green tin hidden in a stone cairn contains notes left by those reaching the spot. A check made in 1958 revealed notes dating from 1913, including one left by a former Governor of St. Helena, and more latterly notes left by Americans who cheated by arriving in a helicopter. I have been unable to discover who placed the first tin on S.E. Head, and when the practice of leaving notes there began."

And this from "Ascension" (1981) by J.H. Atwood: "It was the custom of ships' captains, probably until 1815 when Ascension Island became a British possession, to leave message in a bottle in a particular holde in the rocks on the eastern side of the isalnd where teh bottle would be sheltered from rain and sea. Mention is made by other authors of three mariners who, when visiting the island, made use of, or reference to, the "bottle post", namely:

R.F.F. Dominic Fernandez Navarette in 1673
Robert Everard in 1696
Louis de Bougainville c. 1795."

Perhaps that info will help.

Ciao ciao fabiov Ciao: Ciao:

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