Bonsoir à tous,
vi voglio presentare in qualche puntate nella settimana a venire la disamina di una lettera, interessante dal suo destinatario nonché dal suo contenuto...
Parte prima : meglio rivolgersi a Dio che a suoi Santi...
Si tratta di una lettera francese spedita da Couches-les-Mines verso Parigi il 18 gennaio 1850, e regolarmente affrancata alla tariffa della lettera per l'interno, cioè 20 centimes con un francobollo della prima emissione francese del 1849, all'effigie della dea Cérès.
Il destinatario non è del tutto qualsiasi :
Au premier citoyen français,
Louis napoléon Bonnaparte
président de la République
à Paris (Seine)
"Lettre recommandée"
cioè : al primo cittadino francese, Luigi-Napoleone Bonaparte, Presidente della Repubblica a Parigi, la precisazione "Lettera raccomandata" non deve essere capita nel senso postale, ma esprimendo il desiderio del mittente di pregare il destinatario di accordare qualche attenzione al contenuto della missiva...
Rammentiamo che Luigi-Bonaparte era figlio di un fratello di Napoleone I°. Dopo anni di esilio dal 1815 (e di intrighi politiche!!) era tornato in Francia nel 1848 quando la rivoluzione cacciò il re Louis-Philippe (1830-1848) e fu eletto deputato nel nuovo Parlamento. Fu poi eletto Président de la République nel dicembre 1848 (per 4 anni), con un programma variegato fatto di volontà di modernizzazione del paese, di ordine interno, di protezione della classa operaia (eravamo nella "rivoluzione industriale"),... e (forse sopratutto) perché si chiamava Bonaparte!
Dopo un colpo di Stato il giorno 2 dicembre 1851, diventò Prince-Président per 10 anni e ristabilì l'Impero, col nome di Napoleon III, il 2 dicembre 1852.
( Il 2 dicembre 1804, Napoleon I aveva vinto ad Austerlitz, ed il 2 dicembre 1805 era stato coronato Imperatore dei Francesi dal Papa Pio VII

(documento originale dalla mia collezione, fotografia da Disderi, anni 1860)
Ora, apriamo le nostra lettera : si tratta di una richiesta di soccorso a beneficienza di un veterano francese della "Grande Armée" costituita da Napoléon le Grand all inizio dell'800. Dalla Spagna alle steppe e le neve di Russia, questi soldati ed ufficiali avevano accompagnato l'imperatore in tutti i suoi sogni e desideri di conquista, per la grandezza del suo impero e la disgrazia dell'Europa trascinata nella guerra.
Alla fine della lettera, una mano disabile ha firmato un testo scritto visibilmente da una altra persona : il nostro veterano, chiamato Beurgat, non sa scrivere, o non abbastanza bene e fa concludere la sua richiesta così...
il sottoscritto non può fornire i documenti necessari per le formalità ad adempire , preferisce dunque rivolgersi a Dio piuttosto che a suoi Santi come dice il proverbio. La prega di dare una risposta favorevole a colui che rimane il suo devoto servitore
Avrete capito che nel testo della lettera, troveremo le vicende belliche a cui il veterano ha partecipato...
continua martedì
