Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

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jampi
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Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Buonasera a chi legge questo topic.
Mi servirebbe un aiuto per capire la tariffa della lettera che segue.
Magadino.jpg
Da Torino a Magadino del 15 dicembre 1865 con coppia ferro di cavallo I tipo.
Bollo a cerchio “Torino—Uff. succursale N.1” ripetuto + P.D., tutti in nero.
Potrebbe essere una tariffa doppio porto raggio limitrofo?
Altrimenti non saprei spigarla, vista la convenzione del 30 marzo 1862, in vigore nel 1866, e che prevedeva 30centesimi per una lettera semplice ma scendeva a 10 per il R.L.
Come si spiegano i 40centesimi?
Ancora grazie a quanti vorranno aiutare.
Un saluto

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biagio montesano
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da biagio montesano »

Buonasera jampi.
Non è una tariffa di raggio limitrofo in quanto Torino non rientrava nell'elenco degli uffici, distanti non più di 45 chilometri dal confine svizzero, che godevano della tariffa ridotta.
Visto che la tariffa in vigore secondo la convenzione del marzo 1862 prevedeva 30 centesimi per il porto semplice, propendo per una sovraffrancatura di 10 centesimi.
40 centesimi era la tariffa semplice per le lettere non affrancate in partenza, potrebbe esserci stata confusione ma, lo ritengo difficile.

Il volume edito da Vaccari "Le relazioni postali dell'Italia nell'ottocento ITALIA - SVIZZERA" cita una lettera da Torino a Locarno del maggio 1864 affrancata con il 40 centesimi DLR: è considerata come primo porto in eccesso di 10 centesimi.
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Giampaolo
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da Giampaolo »

Mmm... :mmm: se non ricordo male il raggio limitrofo era entro i 30-40 km. fra l'ufficio di spedizione e quello di arrivo oltre confine. Direi che in questo caso siamo ben oltre. Forse siamo in presenza di una tariffa fuori raggio affrancata fino a destino ? :dub:

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Giampaolo
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da Giampaolo »

Leggo ora l'intervento di Biagio che conferma in parte quel poco che ricordavo :OOO: Nei primi anni di Regno d'Italia c'era molta confusione per quanto riguarda queste tariffe, dovuta alle diverse convenzioni coi vari stati europei e d'oltremare. Un "guazzabuglio" :mmm: che sovente metteva in difficoltà anche gli uffici postali. :?: L'errore, come detto da Biagio, era sempre in agguato. La precedente convenzione tra Regno di Sardegna e Svizzera prevedeva una tariffa di 40 cent. per la lettera di primo porto. Non voglio pensare sia stata applicata ancora quella tariffa... :oo:
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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Grazie Biagio e Giampaolo.
La mia era una provocazione: la distanza Torino-Magadino è ben più grande per il R.L.
Sicuramente la vecchia tariffa di 40c pre-1862 non può essere stata applicata: troppo indietro nel tempo.
Però 10c in più non sono pochi.
Aspettiamo di sentire altri pareri.

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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Potrebbe essere un doppio porto campione senza valore?
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biagio montesano
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da biagio montesano »

Solitamente, se si trattava di campioni senza valore veniva indicato sulla lettera, inoltre secondo la convenzione del marzo 1862 i campioni pagavano la tariffa come lettera per scaglioni di peso di 20 grammi (quelli della lettera erano ogni 10 grammi), quindi 30 centesimi ogni 20 grammi.
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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Buonasera.
Eccone altre due, affrancate per 40 centesimi e dirette in Svizzera.
139_001.jpg
430_001.jpg
Sono tutte in eccesso di 10centesimi?
Suvvia, ci sarà pure una tariffa, un servizio, un qualcosa tra Italia e Svizzera che costava 40centesimi.
Il mistera si infittisce

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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da Andrea61 »

Escludo nel modo più assoluto che nel 1862-1875 ci fosse una tariffa di 40 centesimi in partenza per la Svizzera ad esclusione di un Raggio Limitrofo 1° porto raccomandato o 4° porto semplice che certamente non può essere il caso qui.
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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Grazie Andrea.
Ma allora come si giustificano quei PD?
Vuoi che nessuna delle tre non sia stata consegnata nell'ufficio postale invece di essere imbucata nella cassetta delle lettere?
E nell'uffico c'era una tale carenza di francobolli da non riuscire a comporre una tariffa da 30centesimi?
No.
Troppo improbabile.
La soluzione più ovvia è che la tariffa sia esatta.

Qualche tempo fa avevo visto in asta un doppio porto "campioni senza valore" per la Svizzera affrancato con una coppia di ferri di cavallo, ma stupidamente non ne ho conservato una immagine. Ricordo però che sulla busta era scritto a penna "campioni senza valore" e credo che la missiva viaggiasse aperta, in modo da poterne verificare l'interno. Il punto, caro Andrea, è che ci sono altre tariffe da 40c per la Svizzera oltre al Raggio Limitrofo 1° porto raccomandato o 4° porto semplice che hai citato tu. Probabilmente ci sfugge la vera natura della tariffa di queste lettere.

Attendiamo altri interventi.

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filippo_2005
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da filippo_2005 »

Anche per me dovrebbero essere lettere sovraffrancate. Nella letteratura (Zanaria Serra, Rapporti Italia Svizzera di Salierno) non mi pare ci siano riferimenti tariffari applicabili ai casi in oggetto. La sovraffrancatura inoltre non è un caso "raro" a mio avviso. Ciao:
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Andrea61
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da Andrea61 »

jampi ha scritto: 5 maggio 2023, 7:17 Ma allora come si giustificano quei PD?

Il timbro P.D. indica semplicemente che la lettera è franca a destino e non deve essere soggetta a tassazione in arrivo.

Vuoi che nessuna delle tre non sia stata consegnata nell'ufficio postale invece di essere imbucata nella cassetta delle lettere?

Le lettere partono da Torino e Milano, che non sono esattamente Borgopiccolo di Sotto. E' probabilissimo che vennero messe direttamente in buca senza passare per lo sportello dell'ufficio postale.

E nell'uffico c'era una tale carenza di francobolli da non riuscire a comporre una tariffa da 30centesimi?
No.
Troppo improbabile.
La soluzione più ovvia è che la tariffa sia esatta.

In assenza di indicazioni sulla soprascritta la soluzione più ovvia è che i mittenti sbagliarono ad affrancare. Magari scambiavano una fitta corrispondenza con la Francia (tariffa 40 cent per porto) e solo occasionalmente con la Svizzera e l'abitudine indusse all'errore.

Qualche tempo fa avevo visto in asta un doppio porto "campioni senza valore" per la Svizzera affrancato con una coppia di ferri di cavallo, ma stupidamente non ne ho conservato una immagine. Ricordo però che sulla busta era scritto a penna "campioni senza valore" e credo che la missiva viaggiasse aperta, in modo da poterne verificare l'interno. Il punto, caro Andrea, è che ci sono altre tariffe da 40c per la Svizzera oltre al Raggio Limitrofo 1° porto raccomandato o 4° porto semplice che hai citato tu. Probabilmente ci sfugge la vera natura della tariffa di queste lettere.

La determinazione delle tariffe postali nel periodo pre-UPU del Regno non avviene per rivelazione mistica. Basta leggere le Convenzioni. Allego la Convenzione con la Svizzera che regolò i rapporti a partire da una certa data del 1862. Buona lettura.

Attendiamo altri interventi.

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Conv Svizzera 1861.pdf
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filippo_2005
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da filippo_2005 »

Concordo con Andrea sulla alta probabilità di confusione con una più abituale tariffa per la vicina Francia Ciao:
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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Ringrazio Andrea per il PDF della convenzione postale.


Confesso che non avevo pensato alla possibilità di avere confuso le tariffa di 30c per la Svizzera con quella di 40c per la Francia.
Preciso inoltre che non sto facendo "il giro delle sette chiese" per cercare a tutti i costi di dimostrare una tesi.
Solo che 10c in eccesso mi sembrano tanti e l'errore tariffario non è occasionale, anzi è accaduto spesso.


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Giampaolo
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da Giampaolo »

Questa lettera è stata spedita pochi mesi prima. Ha lo stesso mittente e lo stesso destinatario ed è affrancata fino a destino per 30 centesimi. Il mittente sembrerebbe uno spedizioniere dal timbro che si intravede su entrambe le lettere. Forse proprio perchè avevano una fitta corrispondenza in alcuni casi non badavano troppo all'affrancatura ? :?:

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Svizzera 30c..jpg
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

filippo_2005 ha scritto: 5 maggio 2023, 8:58 La sovraffrancatura inoltre non è un caso "raro" a mio avviso. Ciao:
Anch'io sono della stessa opinione, Filippo.
Ed è ben per questo che pensavo potesse corrispondere ad una tariffa particolare.
Ho letto e riletto la convenzione postata in pdf, ma non ho trovato tariffe da 40c per la Svizzera.
Me ne farò una ragione.

Sarebbe però interessante vedere quanto comune è questa sovraffancatura.

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jampi
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da jampi »

Ho trovato la busta "campioni senza valore".
s-l1600.jpg
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biagio montesano
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da biagio montesano »

jampi ha scritto: 6 maggio 2023, 0:32 Ho trovato la busta "campioni senza valore".
s-l1600.jpg
La ritengo, anche questa, un primo porto in eccesso di 10 centesimi.
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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da enrico54 »

jampi ha scritto: 6 maggio 2023, 0:32 Ho trovato la busta "campioni senza valore".
s-l1600.jpg
Leggi l'articolo XV della Convenzione.

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Re: Aiuto tariffa per la Svizzera 1865

Messaggio da sergio de villagomez »

Buonasera a tutti,
mi riallaccio a questo thread perchè anch'io mi ritrovo con un quesito simile a quello iniziale in quanto posseggo questo piego del 1864 da Laveno per Bellinzona in Svizzera, affrancato con un 15 centesimi, la tariffa ordinaria per l'interno anzicchè i 10 centesimi della tariffa di raggio limitrofo: dopo aver letto tutti gli interventi, ipotizzo una sovraffrancatura di 5 centesimi rispetto alla tariffa "giusta" di raggio limitrofo in quanto Laveno è tra le località cui questa tariffa ridotta era permessa dalla Convenzione dell'8 agosto 1861.
E' interessante il fatto che Giovanni Boschetti, sulla base dei suoi riscontri, ha elencato il numero delle lettere note partite da ciascuno degli uffici italiani, e da Laveno ne conosce solo una.
Confermate il mio ragionamento? ;-)

15 cent per la Svizzera.jpg
15 cent per la Svizzera2.jpg

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