Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

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Alec13
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Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Alec13 »

Ciao a tutti Ciao:

Premetto che so che non scrivo molto ma leggo il forum quasi ogni giorno :-))

Sto cercando di avvicinarmi agli Antichi Stati (tutto merito vostro che mi avete fatto scoprire un mondo) e ovviamente, essendo ancora ai primi passi, ho diverse domande. Una di queste è la seguente: nei francobolli del Regno di Napoli, ho visto in giro diversi esempi di francobolli che ad una prima occhiata sembrano a malapena stampati, o con stampa leggerissima. Talvolta è persino difficile sapere di che francobollo si tratti. Mostro un esempio di seguito, preso da una busta che ho visto su un'asta qui nel Regno Unito:

Francobolli Napoli UPA.jpg

Immagino siano francobolli da 1 grana...

Premetto che al momento non sono interessato ad aquistarla, vorrei sapere piuttosto, qual'è la causa? Un lavaggio pesante? O l'inchiostro di questi francobolli è fuggente (fugitive ink, come viene chiamato in inglese?)? O sono semplicemente stati stampati così e devono essere considerati una curiosità? :mmm:

In fin dei conti, ogni volta che ho visto esempi di questo genere li ho sempre considerati francobolli difettosi, è un ragionamento lecito?

A presto Ciao:
Alessio
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Antonello Cerruti
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Antonello Cerruti »

A causa delle diverse componenti presenti negli inchiostri, le tinte delle prime tavole tendono a sbiadire, soprattutto se conservate in locali umidi.
Quelli stampati invece con gli inchiostri successivi (di origine animale) spesso sono soggetti ad ossidazioni che ne fanno annerire lo strato superficiale.
Quando sono molto sbiaditi, rappresentano una curiosità ma non hanno interesse collezionistico e neppure valore commerciale.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Matraire1855
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Matraire1855 »

Antonello Cerruti ha scritto: 19 giugno 2023, 10:23
Quando sono molto sbiaditi, rappresentano una curiosità ma non hanno interesse collezionistico e neppure valore commerciale.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Caro Antonello,
Secondo la tua grande esperienza non c'è nessun modo per rivitalizzare il colore?
Tempo fa per quelli scuriti consigliavi l'uso dell'ipoclorito di sodio mentre per questi non c'è proprio nulla da fare?
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Antonello Cerruti
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Antonello Cerruti »

Non c'è più niente da rivitalizzare, purtroppo.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Alec13
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Alec13 »

Antonello Cerruti ha scritto: 19 giugno 2023, 10:23 A causa delle diverse componenti presenti negli inchiostri, le tinte delle prime tavole tendono a sbiadire, soprattutto se conservate in locali umidi.
Quelli stampati invece con gli inchiostri successivi (di origine animale) spesso sono soggetti ad ossidazioni che ne fanno annerire lo strato superficiale.
Ciao Antonello,

Grazie mille per la delucidazione, adesso è chiaro. Immagino che questo fenomeno abbia implicazioni importanti per quanto riguarda l'assegnazione del colore nei francobolli delle prime tavole :mmm:

In questi casi, per quanto riguarda la corretta conservazione dei francobolli, converrebbe usare il pergamino, piuttosto che le taschine grandi di plastica senza acidi (come ad esempio nei fogli d'album tipo Lighthouse, Prinz, e così via) o non c'è differenza, a patto che non ci sia umidità in giro?

Alessio
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Matraire1855
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Matraire1855 »

Alec13 ha scritto: 20 giugno 2023, 1:06
Antonello Cerruti ha scritto: 19 giugno 2023, 10:23

In questi casi, per quanto riguarda la corretta conservazione dei francobolli, converrebbe usare il pergamino, piuttosto che le taschine grandi di plastica senza acidi (come ad esempio nei fogli d'album tipo Lighthouse, Prinz, e così via) o non c'è differenza, a patto che non ci sia umidità in giro?

Alessio
Forse in questi casi è meglio la linguella
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Antonello Cerruti
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Antonello Cerruti »

La perdita di colore è un processo lentissimo e dovuto soprattutto all'esposizione alla luce o all'umidità.

L'ossidazione invece dipende dalla conservazione e dalla protezione dalla polvere atmosferica.
E' un deposito di sporco sulla superficie del francobollo che si può eliminare con le precauzioni già descritte ed a cui ha fatto cenno Matraire.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Alec13
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Alec13 »

Grazie a tutti degli input, sempre molto interessante approfondire anche gli aspetti tecnici.

Ciao:
Alessio
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brix66
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da brix66 »

Salve,
potresti postare il fronte ed il verso della lettera completi?
La decolorazione e' molto violenta ... lo stato dei francobolli mi ricorda molto quelli che Sperati preparava scolorendoli chimicamente, per recuperare carta e annulli originali, e probabilmente per realizzare in seguito crocette. Dopo cambio' metodo per confezionarle.
C'e' per caso un timbrino con le lettere "B.P.A." da qualche parte sula busta? I suoi stock vennero acquistati dalla British Philatelic Association, che li conservo' per un certo tempo.
Cordiali saluti
F
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Antonello Cerruti
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Antonello Cerruti »

:not:
Però, che fantasia....

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Alec13
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Alec13 »

Ciao Ciao:

Questa è la scansione che mi hanno inviato:
360354 lot no 15182.jpg
Non vedo nessun timbrino, però se ti dovesse comunque interessare, l'asta sì è conclusa Martedì e oggi dovrebbero rilasciare l'elenco degli invenduti. Se sei fortunato la trovi ancora lì.

Ciao,
Alessio
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brix66
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da brix66 »

Salve Antonello, e Alessio,

mi ero permesso di fare riferimento a Sperati perché' ho un esemplare da lui decolorato, assieme ad altro suo piccolo materiale cartaceo, che proviene direttamente dal archivio Blanc - Girardet.

Ho creato un appendice su Sperati in collezione, mi ha sempre interessato il suo lavoro. Il "Napoli decolorato" a cui mi riferivo si trova a pagina 6.

Sperati 18092015.pdf

Cordiali saluti

F
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Francesco Melone
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Francesco Melone »

Ciao brix66,
ti faccio i miei complimenti sullo studio delle tecniche che De Sperati utilizzava per mettere a punto alcune prove di stampe prima della riproduzione di alcuni francobolli famosi degli Antichi Stati di tutto il mondo. Aggiungo solo qualche dettaglio: alcune di queste prove sono dritte e altre rovesciate. Questo è dovuto semplicemente alla continua sperimentazione che De Sperati faceva sui sistemi di stampa, ma sostanzialmente ricorreva alla fotolitografia. E’ ovvio che non poteva ricorrere alla tecnica in camera oscura con carta fotografica, in quanto doveva stampare su carta dell’epoca. Quindi doveva ottenere una matrice che gli consentisse il trasferimento dell’inchiostro. Cospargeva un supporto, che poteva essere cartaceo, vetro o una lastrina di rame, con una miscela di bicromato di potassio e una sostanza organica. Questa vernice diventa sensibile alla luce, quella che fa passare il negativo fotografico messo a contatto. Le parti esposte alla luce diventano insolubili in acqua. Dopo il lavaggio rimane solo il bicromato esposto, che presenta affinità per gli inchiostri grassi (da qui la somiglianza con la litografia). Senza scendere in particolari troppo tecnici, c’è poi un secondo passaggio consistente nel trasferimento alla matrice definitiva con disegno invertito. Ecco il motivo di stampe dritte o rovesciate, che dipendono dal tipo di matrice.
E' molto probabile che il "Napoli decolorato" da te riferito alla pag. 6 del tuo lavoro si riferisse effettivamente alla prova di una Crocetta utilizzando carta dell'epoca con annullamento originale.
Allego i links di una recente vendita all'asta di Feldman dove sono state poste in vendita molte di queste riproduzioni di vari paesi, ben 249 lotti (il titolo di questo capitolo dell'asta era emblematico: The art of Sperati). Tra quelli "italiani" due erano dedicate alla Crocetta, in particolare i lotti 50539 e 50540.
https://www.davidfeldman.com/dfsa-aucti ... perati-ii/
https://www.davidfeldman.com/dfsa-aucti ... off_page=2
Io ho acquisito la prima che era definita meglio e dava una particolare suggestione, inserendola poi in un foglio di prova della mia collezione (foglio 124) che sto riallestendo in funzione della prossima esposizione.
Spero ti faccia piacere ricevere qualche utile elemento di riflessione in più.
Che ne pensi?
Francesco Melone
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aurelio
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da aurelio »

Ciao: Ciao:
Complimenti a brix66 e Francesco Melone per i contributi offerti, veramente molto interessanti. :clap: :clap:
Aurelio
"Habere non haberi"
-----------------
Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
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brix66
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da brix66 »

Grazie Francesco,

Ho visto la tua collezione sul Forum, uno splendido insieme ... e che splendida "paginetta nuova" ci mostri ! :-)

Complimenti! Grazie anche per le chiarificazioni.

Mi rendo anche purtroppo conto di aver clamorosamente "mancato" l'asta Feldmann ... peccato.
Vedo anche che in un asta passata vi erano diversi esemplari di Napoli con una decolorazione simile :
https://www.davidfeldman.com/dfsa-aucti ... up-of-106/

Vista la violenza della decolorazione dei bolli sulla busta oggetto di questo post, chissa', forse abbiamo proprio un "work in progress" di Sperati !

Cordiali saluti

F
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Francesco Melone
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Re: Francobolli di Napoli (quasi) senza stampa

Messaggio da Francesco Melone »

Ciao brix66,
sono io che ringrazio te per qualche spunto di riflessione che mi hai offerto prima di rivalutare le continue tecniche di stampa che metteva in atto De Sperati prima di procedere poi alla stampa finale dei suoi pezzi. Ciò naturalmente mi è servito anche per ricomporre ed aggiornare la pagina della collezione dedicata a questo tipo di falsi.
Mi fa piacere che un conoscitore del tuo livello abbia dedicato alla tua collezione uno spazio specifico per questo settore. Ciò traspare chiaramente dall'attenzione e dallo studio che tu hai dedicato all'argomento nel PDF che ci hai allegato. Così come mi fa naturalmente piacere che abbia apprezzato la mia collezione ed il lavoro da me ora effettuato in tal senso. Le collezioni che contengono questo tipo di documenti diventano sempre più prestigiose e di riferimento: io ho cercato solo di aggiungere qualcosa che aumenti il pregio della mia. Ma, come tu sai, per raggiungere vette importanti e realisticamente alla nostra portata, in particolare per le esposizioni internazionali, senza crearci comunque false illusioni, è necessaria l'aggiunta di pezzi di particolare rarità ed importanza.
Mi farebbe naturalmente piacere confrontarmi con te su tale tema in considerazione della tua particolare competenza dimostrata, se in futuro ce ne fosse l'opportunità.
Al piacere di risentirti dunque, ti ringrazio ancora e ti invio molti cordiali saluti.
Francesco Melone
Un ringraziamento ad Aurelio per aver apprezzato entrambi.
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