“Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
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“Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
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Cari Amici,
come penso saprete, lo scorso weekend si è svolta questa importante manifestazione filatelica, 14ma edizione, nel Principato di Monaco sotto l’alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.
Qui sotto alcune pubblicazione edite e disponibili in occasione di questa esposizione biennale.
A) “Catalogue de l’Exposition des 100 Timbres et Documents Philateliques parmi les plus rares du monde”.
Catalogo di una selezione di 100 iconiche rarità filateliche mondiali, esposte nel caveau del “Musée des Timbres des Monnaies”.
B) “Stamps and Postal History of the Far East”, catalogo dell’esposizione tematica, quest'anno dedicata ai francobolli e alla storia postale dell’Estremo Oriente.
Catalogo che presenta alcuni dei reperti filatelici più pregiati provenienti da questa area diversificata e dinamica della filatelia, questa mostra mantiene il fantastico standard della esposizione di rarità tenute a "Monacophil".
C) Edita a cura della casa d’aste tedesca “Heinrich Köhler”, questa interessante brochure presenta la vendita che si svolgerà a novembre del prossimo anno e riguardante la libreria “Paris”, libreria filatelica dello svedese Tomas Bjäringer, persona considerata molto esperta, informata e competente in questo ambito della filatelia.
Oggi la sua biblioteca può essere giustamente descritta come una delle principali biblioteche filateliche private ancora esistenti, poiché contiene innumerevoli rarità bibliografiche uniche.
Cordialità !
Franco
Cari Amici,
come penso saprete, lo scorso weekend si è svolta questa importante manifestazione filatelica, 14ma edizione, nel Principato di Monaco sotto l’alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.
Qui sotto alcune pubblicazione edite e disponibili in occasione di questa esposizione biennale.
A) “Catalogue de l’Exposition des 100 Timbres et Documents Philateliques parmi les plus rares du monde”.
Catalogo di una selezione di 100 iconiche rarità filateliche mondiali, esposte nel caveau del “Musée des Timbres des Monnaies”.
B) “Stamps and Postal History of the Far East”, catalogo dell’esposizione tematica, quest'anno dedicata ai francobolli e alla storia postale dell’Estremo Oriente.
Catalogo che presenta alcuni dei reperti filatelici più pregiati provenienti da questa area diversificata e dinamica della filatelia, questa mostra mantiene il fantastico standard della esposizione di rarità tenute a "Monacophil".
C) Edita a cura della casa d’aste tedesca “Heinrich Köhler”, questa interessante brochure presenta la vendita che si svolgerà a novembre del prossimo anno e riguardante la libreria “Paris”, libreria filatelica dello svedese Tomas Bjäringer, persona considerata molto esperta, informata e competente in questo ambito della filatelia.
Oggi la sua biblioteca può essere giustamente descritta come una delle principali biblioteche filateliche private ancora esistenti, poiché contiene innumerevoli rarità bibliografiche uniche.
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Franco
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
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- Matraire1855
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Su VaccariNews si parla della manifestazione come un evento da ripensare.
Anche le dotte pubblicazioni in vendita (a prezzi di certo non popolari ad esclusione del cataloghino "Stamps and postal history of the Far East" di un centinaio di pagine a 10,00€) che sicuramente rappresentano la memoria storica di quanto esposto non possono di certo incontrare gli interessi di un vasto pubblico.
Già nel 1997 in occasione della prima Monacophil, avevo scritto su alcune riviste filateliche che si trattava di "una risposta ad una domanda che non c'è".
In tutte queste edizioni biennali alla fin fine si trattava di una vetrina sì prestigiosa ma solo autoreferenziale. Un modo per esibire i propri gioielli esclusivi; un' occasione per ritrovarsi fra i grandi paperoni della filatelia.
Il convegno commerciale si è man mano ridotto nel numero degli espositori. Nei primi anni c'era il passaporto filatelico perché c'erano gli stand dei paesi emittenti . In questa edizione erano presenti solo Francia e Monaco.
Deludente anche la location della parte commerciale: una teoria di grandi scale mobili per raggiungere l'ipogeo di questo spazio espositivo con un ingresso per nulla messo in evidenza. Una piccola saletta con stand minimali per la parte commerciale. Essendo una costruzione completamente nuova mi sarei aspettato qualcosa di moderno e stiloso. Invece è stato concepito con quello stile roboante da Grand hotel pretenzioso: finte colonne, finti capitelli, finto marmo alle pareti. Tutto posticcio e in plastica tanto per nobilitare uno scantinato claustrofico.
Siamo sicuri che è questa la filatelia del domani?
Anche le dotte pubblicazioni in vendita (a prezzi di certo non popolari ad esclusione del cataloghino "Stamps and postal history of the Far East" di un centinaio di pagine a 10,00€) che sicuramente rappresentano la memoria storica di quanto esposto non possono di certo incontrare gli interessi di un vasto pubblico.
Già nel 1997 in occasione della prima Monacophil, avevo scritto su alcune riviste filateliche che si trattava di "una risposta ad una domanda che non c'è".
In tutte queste edizioni biennali alla fin fine si trattava di una vetrina sì prestigiosa ma solo autoreferenziale. Un modo per esibire i propri gioielli esclusivi; un' occasione per ritrovarsi fra i grandi paperoni della filatelia.
Il convegno commerciale si è man mano ridotto nel numero degli espositori. Nei primi anni c'era il passaporto filatelico perché c'erano gli stand dei paesi emittenti . In questa edizione erano presenti solo Francia e Monaco.
Deludente anche la location della parte commerciale: una teoria di grandi scale mobili per raggiungere l'ipogeo di questo spazio espositivo con un ingresso per nulla messo in evidenza. Una piccola saletta con stand minimali per la parte commerciale. Essendo una costruzione completamente nuova mi sarei aspettato qualcosa di moderno e stiloso. Invece è stato concepito con quello stile roboante da Grand hotel pretenzioso: finte colonne, finti capitelli, finto marmo alle pareti. Tutto posticcio e in plastica tanto per nobilitare uno scantinato claustrofico.
Siamo sicuri che è questa la filatelia del domani?
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Confermo in toto quanto detto dall'amico "Matraire 1855" per l'esposizione organizzata in questo palazzo quasi "anonimo", resta comunque il fascino della location Montecarlo.
Vedremo cosa cambierà nella prossima manifestazione prevista fra due anni.
Cordialità !
Franco
Vedremo cosa cambierà nella prossima manifestazione prevista fra due anni.
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Franco
Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Siamo sicuri che gli organizzatori della manifestazione monegasca intendano dare un'indicazione su quella che sarà la filatelia del domani?
Credo che la loro intenzione sia semplicemente quello di dare una lettura della filatelia che si allinei all'atmosfera glamour che permea la vita del Principato.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Quando alla prima edizione Alexander Kroo illustrò tutti i pezzi presenti nel caveau ai 5 o 6 giornalisti internazionali accreditati (c'ero anch'io) ci disse che era giunto il momento, era il 1997, di fare qualcosa per ridare smalto alla Filatelia che stava dando i primi segnali di cedimento.Andrea61 ha scritto: 10 dicembre 2024, 17:30
Siamo sicuri che gli organizzatori della manifestazione monegasca intendano dare un'indicazione su quella che sarà la filatelia del domani?
Credo che la loro intenzione sia semplicemente quello di dare una lettura della filatelia che si allinei all'atmosfera glamour che permea la vita del Principato.
A suo parere e a quello dei soci del Club la via poteva essere quella di mostrare le punte di eccellenza riunite fra loro perché nelle Esposizioni internazionali Fip erano eccessivamente diluite nella massa (benché distinte nelle Corti d'Onore).
Ti ringrazio del tuo intervento ma vedo che l' argomento ha poco interessato il popolo del Forum. Il mio intervento voleva risvegliare qualche commento che spero arrivi.
Voglio solo aggiungere una nota spicciola. Qualcuno sabato c'era al convegno commerciale che era in zona Casinò. Invece a Fointvielle i visitatori erano due o tre in religioso silenzio a studiare i pezzi esposti. Quasi nessuno, nonostante quest'anno non si pagasse l'ingresso. Ad un certo punto sono entrati due espositori (francesi) che si sono posizionati davanti ai loro pezzi subito raggiunti da amici e parenti. Codazzo di persone tanto disinteressate alle gemme filateliche che non capivano che ben presto tutto si è trasformato in uno schiamazzo. Se questo si chiama glamour...
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Mi permetto da semplice collezionista di dire che forse bisognerebbe iniziare a pensare che anche per la filatelia siamo nell anno 2024 e non piú nel 1990. Per cambiare serve innovare e fare un marketing diverso adeguato alle nuove tecnologie senza dimenticare la storia che la filatelia porta con se.
qui un articolo di un lavoro interessante di NFT crypto stamp che fanno da tempo le poste austriache e con le quali collabora uno dei piú famosi artisti di arte digitale (italiano)
questo l´articolo che mi sono permesso di scrivere:
viewtopic.php?p=803093#p803093
ho invitato Hackatao a replicare sul forum, nel caso potrebbe essere interessante.
grazie
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Non dimentichiamo che la filatelia è roba da vecchi
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
eh..speriamo di no
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Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Qui sono d’accordo: siamo praticamente nel 2025, non nel 1990.Daniele ha scritto: 11 dicembre 2024, 10:35 Mi permetto da semplice collezionista di dire che forse bisognerebbe iniziare a pensare che anche per la filatelia siamo nell anno 2024 e non piú nel 1990. Per cambiare serve innovare e fare un marketing diverso adeguato alle nuove tecnologie senza dimenticare la storia che la filatelia porta con se.
Oltre dieci anni fa – erano i primi mesi del 2014 – mi trovai a fare un sopralluogo in una villa a Casal Palocco: una “Arcore” romana, senza esagerazioni. Il proprietario era in fallimento. Il direttore della banca che lo finanziava era affranto. “Era il migliore dei nostri clienti, il più affidabile di tutti, si poteva prestargli denaro senza chiedere nessuna garanzia, perché eravamo sicuri che ne avrebbe guadagnato infinitamente di più. Poi, dal 2007, le cose hanno iniziato pian piano a complicarsi, e oggi siamo qui a doverci prendere la sua villa…”.
Secondo voi in quale meravigliosa industria operava questo signore ora fallito? È un’industria che ha sempre lavorato alla grande, che non ha mai conosciuto un solo giorno di crisi, e che oggi – molto più che una volta – offre a tutti – alla lettera: a tutti – di entrarvi e fare profitti, senza vincoli, senza formalità, senza autorizzazioni, ma a condizione di capirne a ogni momento logica, impostazione e modi funzionamento.
Esattamente ciò che mancò di comprendere quel signore fallito: che non poteva più fare “business as usual”, perché la sua “preziosissima merce” – che sempre ha attratto e sempre attirerà miliardi di persone – stava cominciando ad arrivare gratis, a una quota sempre maggiore di persone.
Perché oggi c’è internet, e piaccia o non piaccia internet ha fissato una nuova logica generale: devi fornire GRATUITAMENTE contenuti di qualità elevata, per indurre nella platea la più accattivante delle domande: “ma se ricevo gratuitamente dei contenuti così eccezionali, quali meraviglie avrò, se mi decido a pagare?”.
Tutti i canali YouTube – per dire – funzionano così, con questa logica – dare gratis l’ottimo, per indurre a comprare l’eccellenza – di qualunque cosa si parli (Storia, Matematica, Filosofia, Scrittura, Orologi, etc. etc.); e non venite a dire che Storia, Matematica, Filosofia, Scrittura, Orologi etc. sono “cose da giovani”, perché non è vero, e perché è questa stessa presunta distinzione tra “da vecchi” e “da giovani” ad essere essa vecchia, superata, da rimpiazzare.
Ma dove stavano tutti questi appassionati di Storia – e quando mai la Storia è stata considerata una cosa “da giovani” – prima che venisse fuori Barbero?
La contrapposizione corretta è tra “interessante” e “noioso”: serve far capire quanto siano “interessanti” determinate cose, nell’ovvio presupposto che chi le promuove le trovi interessanti davvero, e sappia trasmettere anche ad altri l’interesse e l’entusiasmo, senza mai cedere a lamentele, a mugugni, a lagne, a cose del tipo “com’era bello una volta…”.
Certo che si stampano ancora costosissimi volumi di rarità, anziché mettere su un bel sito internet – accattivante, fruibile – in cui quelle stesse rarità sono mostrate gratuitamente al mondo intero, beh… hai voglia a ripensare le cose…
Re: “Monacophil 2024” Philatelic Exhibition …
Fare innovazione in Italia é una utopia, figuriamoci in ambianti culturali come quello filatelico da over 40 se non over 65.
Aggiungendo poi le sempre famose caste che non mancano sia tra i commercianti che tra gli editori, altro difetto italico.
Ma il vento sta cambiando direzione in fretta per fortuna
Aggiungendo poi le sempre famose caste che non mancano sia tra i commercianti che tra gli editori, altro difetto italico.
Ma il vento sta cambiando direzione in fretta per fortuna
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